Thread Alitalia da agosto 2015


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mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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A mio parere state confondendo due questioni.
La prima è quella relativa a ciò che ci si può aspettare al fine di un rilancio della compagnia: aerei, rotte, lounge, servizi, catering, prezzi, allestimenti, timing, programmi fedeltà, sito etc..
Qui non vi sono dubbi, nonostante voi vogliate averne, la SAI sta lavorando in questo senso. Ci vorrà tempo, ma i risultati arrivano. La questione dei maledetti DIP e DIR è nota, da sempre con CAI chi ci vola (E' toccato pure a me per NY) paga una J come su un qualunque aereo di LR in flotta. Pretendere che in ragione dell'allestimento le compagnie adeguino il prezzo sulla tratta, mi sembra ridicolo.
La seconda è il malcontento derivante dal rapporto diretto pax/dipendente. Il front line. Qui la questione è più complessa e con molti aspetti di incertezza. E' indubbio che vi sia una buona percentuale di forza lavoro che non onori il proprio impiego e l'azienda che gli da' da mangiare.
Fate uno sforzo, però, e accettate definitivamente il fatto che non si possa procedere ad un licenziamento dittatoriale, il codice non lo prevede. Accettate anche che la poca passione nel proprio lavoro possa nascere anche da come il datore di lavoro tratti e abbia trattato il lavoratore. Accettate inoltre che la scarsa motivazione possa essere addebitabile in massima parte dalla incertezza di prospettive che il datore di lavoro ha trasferito al lavoratore.
Abbraccio forte forte fin d'ora Nicolap.
Fatto questo grande sforzo di accettazione, il vero obiettivo è la soluzione del problema che non passa attraverso una guerra di trincea.
Il datore di lavoro, per essere davvero tale deve essere capace a trasmettere fiducia, senso di appartenenza, serenità, ambienti di lavoro funzionali e funzionanti, fornire prospettive di miglioramento e implementazione del ruolo e della prestazione lavorativa, e non ultimo appagamento nel senso più ampio del termine. Chi non ne è capace, o si trasferisce in Cina o chiude.
Questo è.
In AZ (non dico dal 1999), ma dal 2003 e poi dal 2005 in avanti il personale è stato solo oggetto di scambio - perdendoci - tra favoritismi sindacali e interessi manageriali e politici, ha visto il proprio ruolo perdere dignità e senso di appartenenza. Ogni criticità e difficoltà è stata a lui addebitata, additandolo come privilegiato sfaticato, quando in quella condizione era stato messo dal proprio datore di lavoro. E' passato attraverso la gogna di un fallimento e la vergogna di una successiva gestione cieca e prezzolata. "L'Alitalia, il male degli italiani" è stato lo slogan ronzante nel cervelletto di 50mln di concittadini (detratti chiaramente 20'000).
Senza poi parlare del fatto che lo spettro di essere licenziati incombe da troppi anni e ogni volta che sembra finita, si riaffaccia.
Ora, allora, quello che deve essere in grado di fare EY+thenewalitalians è conquistarsi i propri dipendenti non a schiaffoni, ne a spinte, ma con sicurezze, collaborazione, fiducia e soprattutto formazione.
Io spero che si capisca, voi per primi, che non vi sono altre strade checche ne dica la persona che mi viene tanta voglia di abbracciare di nuovo, o chi ne condivide la poco socratica visione.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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Mauro. , appena pubblicata sul Corriere.it


Ho provato a dar fiducia ad Alitalia: è andata male

Caro Beppe, ho provato – veramente – a dare una possibilità ad Alitalia: è andata malissimo… Dovevo acquistare un biglietto da Milano a New York: prima ho cercato di utilizzare una delle loro offerte, il sito non funzionava e ho chiamato il servizio clienti. A parte il fatto che trovo vergognoso che il servizio clienti si paghi – da telefono fisso – 65 cent/minuto, non sono stati in grado di aiutarmi: per loro stessa ammissione non sapevano come funzionasse l’offerta. Decido di acquistare con la tariffa normale, comunque competitiva: arrivo al momento di pagare e il sito non funziona. Richiamo il servizio clienti, questa volta via Skype usando il servizio clienti americano (che è gratis): mi dicono che il sito ha dei problemi, mi fanno un preventivo e gli stessi voli costano quasi 400€ in più di quanto proposto dal sito. Lo faccio presente e mi viene risposto che i prezzi sono gli stessi tra sito e customer service, ma che a volte quando c’è più richiesta salgono (si’, lo so che a questo servono i cookies). Aggiungono “se riprova sul sito più tardi può darsi costi meno”. Alla fine, visto che i voli sono gli stessi, sono andata sul sito Delta e i biglietti li ho comprati lì, in un attimo. Due considerazioni: primo, avendo vissuto negli USA ho potuto constatare che Delta non è certo la migliore compagnia disponibile, anzi, gli americani di solito se possono scelgono altro. Eppure è meglio della nostra – unica – compagnia. Secondo: come è possibile che Alitalia si risollevi se anche volendo dare soldi a loro non ci si riesce? Quando impareremo in Italia che senza un servizio clienti decente non si va da nessuna parte al giorno d’oggi? Riuscirà Etihad a fare qualcosa in merito? Cordiali saluti.
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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Mauro, c'ho tre voli che non m'ha caricato la CFP. Mi dai un'occhiata tu appena hai un attimo?
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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Mauro nessuno nega che non ci siano dei cambiamenti in atto, ma questi non vengono percepiti o meglio questa fase transitoria non sta venendo gestita in modo ottimale dalla compagnia.
Condivido anche che le colpe non siano da attribuite totalmente ai lavoratori ma che vadano ripartite tra questi stessi e il management che forse oltre al cambiamento doveva dare una spinta motivazionale maggiore facendoli sentire parte integrante della compagnia ma al tempo stesso pretendendo impegno e professionalità. E se il corso serve per imparare come funziona il "dine anytime" a niente potrà servire se poi manca l'educazione e un passeggero si sente rispondere "il pesce , quello che nuota nell'acqua".
E , aggiungo io, oltre a rappresentare Alitalia questi signori rappresentano anche l'Italia, visto che sono le prime persone con cui ci si trova ad avere a che fare quando per turismo/affari o altro mettono piede su un aeromobile Alitalia.
Il management avrà le sue colpe per non essere riuscito a creare le condizioni favorevoli (anche se non so se ti riferisci ad un episodio in particolare), spero sinceramente che tu non intenda includere la questione dell'hotel a Tokyo perché quella mi sembra una barzelletta. I sindacati hanno tutto il diritto di rappresentare e difendere gli interessi del lavoratore , ma dovrebbero capire che non siamo più negli anni 50 , non esiste più il "padrone" e le sfide di oggi sono sfide globali e semplicemente se non corri (almeno) quanto gli altri , sei destinato a sparire e poi chi difenderanno?.L'epoca delle rendite di posizione è finita , le aziende si DEVONO trasformare in continuazione per poter stare sul mercato e non è possibile che un sindacato si occupi delle mutande (estremizzo ;)) invece di chiedere che ci sia un aumento della flotta, dei collegamenti magari concedendo che si lavori un po' di più per poter avere anche un aumento di stipendio al pari dell'aumento di produttività o addirittura partecipare agli utili aziendali come alcuni sindacati in Germania hanno ottenuto.
E il merito deve diventare una componente fondamentale , tra colleghi non ci deve essere omertà se uno non esegue a dovere il suo lavoro. Il capocabina dovrebbe avere a mio avviso un ruolo anche di controllore e questa sua responsabilità dovrebbe essere adeguatamente riconosciuta.
Probabilmente , non lo nego , in rete emergono in gran parte i commenti negativi che non quelli positivi che generalmente sono percepiti come la normalità delle cose ma questo non nega il fatto che è evidente che durante questa estate vuoi per mancanza di formazione , vuoi per gli scassoplani , vuoi per qualche coincidenza astrale il "prodotto" Alitalia viene percepito addirittura più scadente rispetto all'estate scorsa (mettiamoci nel calderone anche i problemi causati da FCO di cui Alitalia non è direttamente responsabile ma ha fatto da parafulmine)
Sono certo (almeno spero!) che miglioramenti ci saranno , diciamo solo che mi sarei aspettato una partenza meno soft tenuto conto anche che EY è in AZ da gennaio (ma sostanzialmente dall'estate 2014) e fino a giugno c'erano 5 mesi di tempo per poter organizzare i corsi, procedere alle riconfigurazioni eventualmente da subito (nella winter) di EI-DIP e EI-DIR o intervenire su Call Center e sito internet.
 

maclover

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6 Ottobre 2006
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Mauro. , appena pubblicata sul Corriere.it
Se posso, sta lettera mi sembra un gran cagata:
- la maggioranza delle compagnie ha un numero a pagamento
- le affermazioni su DL sono molto opinabili e sembrano il commento della sig.ra Mariuccia. DL è da anni il primo carrier USA per pace trasportati (mi pare sui 130M)

non on credo che su un forum come il nostro questa lettera meriti neppure di essere menzionata
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Mauro, c'ho tre voli che non m'ha caricato la CFP. Mi dai un'occhiata tu appena hai un attimo?
Fatto. Ti ho messo su DIP in charter per la CISL. Enjoy your flight.

Mauro nessuno nega che non ci siano dei cambiamenti in atto, ma questi non vengono percepiti o meglio questa fase transitoria non sta venendo gestita in modo ottimale dalla compagnia.
Condivido anche che le colpe non siano da attribuite totalmente ai lavoratori ma che vadano ripartite tra questi stessi e il management che forse oltre al cambiamento doveva dare una spinta motivazionale maggiore facendoli sentire parte integrante della compagnia ma al tempo stesso pretendendo impegno e professionalità. E se il corso serve per imparare come funziona il "dine anytime" a niente potrà servire se poi manca l'educazione e un passeggero si sente rispondere "il pesce , quello che nuota nell'acqua".
E , aggiungo io, oltre a rappresentare Alitalia questi signori rappresentano anche l'Italia, visto che sono le prime persone con cui ci si trova ad avere a che fare quando per turismo/affari o altro mettono piede su un aeromobile Alitalia.
Il management avrà le sue colpe per non essere riuscito a creare le condizioni favorevoli (anche se non so se ti riferisci ad un episodio in particolare), spero sinceramente che tu non intenda includere la questione dell'hotel a Tokyo perché quella mi sembra una barzelletta. I sindacati hanno tutto il diritto di rappresentare e difendere gli interessi del lavoratore , ma dovrebbero capire che non siamo più negli anni 50 , non esiste più il "padrone" e le sfide di oggi sono sfide globali e semplicemente se non corri (almeno) quanto gli altri , sei destinato a sparire e poi chi difenderanno?.L'epoca delle rendite di posizione è finita , le aziende si DEVONO trasformare in continuazione per poter stare sul mercato e non è possibile che un sindacato si occupi delle mutande (estremizzo ;)) invece di chiedere che ci sia un aumento della flotta, dei collegamenti magari concedendo che si lavori un po' di più per poter avere anche un aumento di stipendio al pari dell'aumento di produttività o addirittura partecipare agli utili aziendali come alcuni sindacati in Germania hanno ottenuto.
E il merito deve diventare una componente fondamentale , tra colleghi non ci deve essere omertà se uno non esegue a dovere il suo lavoro. Il capocabina dovrebbe avere a mio avviso un ruolo anche di controllore e questa sua responsabilità dovrebbe essere adeguatamente riconosciuta.
Probabilmente , non lo nego , in rete emergono in gran parte i commenti negativi che non quelli positivi che generalmente sono percepiti come la normalità delle cose ma questo non nega il fatto che è evidente che durante questa estate vuoi per mancanza di formazione , vuoi per gli scassoplani , vuoi per qualche coincidenza astrale il "prodotto" Alitalia viene percepito addirittura più scadente rispetto all'estate scorsa (mettiamoci nel calderone anche i problemi causati da FCO di cui Alitalia non è direttamente responsabile ma ha fatto da parafulmine)
Sono certo (almeno spero!) che miglioramenti ci saranno , diciamo solo che mi sarei aspettato una partenza meno soft tenuto conto anche che EY è in AZ da gennaio (ma sostanzialmente dall'estate 2014) e fino a giugno c'erano 5 mesi di tempo per poter organizzare i corsi, procedere alle riconfigurazioni eventualmente da subito (nella winter) di EI-DIP e EI-DIR o intervenire su Call Center e sito internet.
Sulla questione mutande io sono sempre a favore. ;)
Gli errori ci sono, e lo voglio ripetere! Distinguo le due problematiche però come ho detto sopra.
Ti assicuro che i sindacati si occupano di ogni questione, purtroppo, dalla più irrilevante alla più grave. E' chiaro che ai quotidiani o al web fa molto più sangue far emergere la lotta delle mutande che altro.
 

kenyaprince

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Se posso, sta lettera mi sembra un gran cagata:
- la maggioranza delle compagnie ha un numero a pagamento
- le affermazioni su DL sono molto opinabili e sembrano il commento della sig.ra Mariuccia. DL è da anni il primo carrier USA per pace trasportati (mi pare sui 130M)

non on credo che su un forum come il nostro questa lettera meriti neppure di essere menzionata
Al di là delle impressioni personali dell'autrice della lettera sul numero a pagamento o su DL quello che evidenzia la lettera è il servizio scadente del call center Alitalia e del sito. E' una osservazione pari a quella che può essere fatta su un sedile malconcio o una cena non servita in modo corretto.
Segnalo comunque che far pagare 0.64€ al minuto (0.98€ da cellulare) non è a mio parere accettabile.


piccola nota a margine : ho avuto un problema con una prenotazione di Volotea. Oltre al servizio telefonico (anche questo a pagamento ma con tempi medi prima di rispondere pari a 2,31,5 SECONDI rispettivamente per Spagna, Francia, Italia - statistiche pubblicate sul sito) c'è un comodissimo servizio email gratuito. Ero molto scettico pensando che non avrebbero mai risposto e invece dopo circa 15 minuti dall'invio mi risponde un operatore con tutte le informazioni necessarie a risolvere il problema che avevo.
 
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AcrossThePond

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Due considerazioni: primo, avendo vissuto negli USA ho potuto constatare che Delta non è certo la migliore compagnia disponibile, anzi, gli americani di solito se possono scelgono altro. [/FONT]
Vi racconto la mia esperienza con Delta di due settimane fa: volo TPA-ATL-FCO.
Al check-in a Tampa - senza che io avessi chiesto nulla - vengo informato che l'ATL-FCO ha un'ora e un quarto di ritardo. Mi viene proposto, ovviamente senza costi aggiuntivi, un nuovo routing TPA-DTW-FCO, con arrivo a Roma, più o meno alla stessa ora del mio volo originario. Rifiuto cortesemente perché avrei comunque dovuto aspettare mia moglie a FCO per un paio d'ore. Meglio in lounge ad Atlanta che agli arrivi a FCO, penso.
Arrivo ad ATL, vado in lounge e, in qualità di Flying Blue Platinum, all'ingresso mi viene consegnato un cartoncino con il menu della light dinner: basta sedersi, metterlo sul tavolo e si viene serviti dal personale.
Mi avvio all'imbarco e scopro che il ritardo è aumentato: c'è un problema ad un non meglio specificato circuito idraulico dell'impianto frenante a cui la manutenzione sta lavorando. Il ritardo stimato sale a due ore.
A questo punto, comandante esce dall'aereo, prende il microfono e inizia a scusarsi e a spiegare per sommi capi, con un linguaggio comprensibile ai più, cosa sta facendo la squadra di manutenzione.
Allo scoccare della seconda ora di ritardo, puntuale, arriva il maxi carrello con snack e bevande per i passeggeri, credo faccia parte della policy di Delta, mi è capitato anche altre volte.
A 2h 15m esce di nuovo il capitano per spiegare che il guasto al circuito idraulico è stato individuato e che il pezzo da sostituire sta arrivando dal magazzino.
A 2h 30min arriva un'altro mega carrello di panini e bibite per tutti.
A 2h 45min inizia l'imbarco. Per tutto il tempo, al massimo ogni 10 minuti, l'addetta al banco ha preso il microfono per dare aggiornamenti, fosse anche per dire che non c'erano novità.

Questo fa una compagnia "normale", con un numero di stelle certamente minore di 5. Come gli interventi di molti di voi sottolineano, questi sono gli aspetti che un viaggiatore apprezza e ricorda di più.
 
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maclover

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Al di là delle impressioni personali dell'autrice della lettera sul numero a pagamento o su DL quello che evidenzia la lettera è il servizio scadente del call center Alitalia e del sito. E' una osservazione pari a quella che può essere fatta su un sedile malconcio o una cena non servita in modo corretto.
Segnalo comunque che far pagare 0.64€ al minuto (0.98€ da cellulare) non è a mio parere accettabile.
La percezione varia, ovviamente, da persona a persona.
Riporto solo fatti, ovvero che la maggior parte delle compagnie ha un numero di telefono a pagamento per i non elite e che le osservazioni su DL sono fuori luogo, oltre che false ma aggiungo un po' di "drama".
Tutto qui. Concordo che far pagare la telefonata sia fastidioso, ma non è peculiare di AZ che, anzi, è stata tra le ultime a percorrere questa strada.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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La percezione varia, ovviamente, da persona a persona.
Riporto solo fatti, ovvero che la maggior parte delle compagnie ha un numero di telefono a pagamento per i non elite e che le osservazioni su DL sono fuori luogo, oltre che false ma aggiungo un po' di "drama".
Tutto qui. Concordo che far pagare la telefonata sia fastidioso, ma non è peculiare di AZ che, anzi, è stata tra le ultime a percorrere questa strada.
Mac, non dico di non far pagare il servizio clienti ma c'è prezzo e prezzo. Qui quello di Volotea visto che ormai ho citato un esempio :

Nota: Il prezzo della chiamata è di 0,10€/min + 0,05€ alla risposta, tasse escluse da rete fissa. Il costo delle chiamate da cellulari possono variare a seconda dell'operatore.
 

stoner

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23 Luglio 2008
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Condivido anche che le colpe non siano da attribuite totalmente ai lavoratori ma che vadano ripartite tra questi stessi e il management che forse oltre al cambiamento doveva dare una spinta motivazionale maggiore facendoli sentire parte integrante della compagnia ma al tempo stesso pretendendo impegno e professionalità. E se il corso serve per imparare come funziona il "dine anytime" a niente potrà servire se poi manca l'educazione e un passeggero si sente rispondere "il pesce , quello che nuota nell'acqua".
giustissimo, ma vorrei un vostro parere....
un corso di alcune ore che ha lo scopo di illustrare e insegnare sul come svolgere un nuovo servizio, secondo voi andrebbe programmato dall'azienda e ritenuto al pari di una giornata lavorativa/training, o lasciato al libero arbitrio del dipendente che sceglie un giorno di riposo (che quindi di riposo non ha più nulla) per svolgere il corso a titolo gratuito?
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
giustissimo, ma vorrei un vostro parere....
un corso di alcune ore che ha lo scopo di illustrare e insegnare sul come svolgere un nuovo servizio, secondo voi andrebbe programmato dall'azienda e ritenuto al pari di una giornata lavorativa/training, o lasciato al libero arbitrio del dipendente che sceglie un giorno di riposo per svolgere il corso a titolo gratuito?
Secondo me dovrebbe essere fornito dall'azienda nell'ambito del programma di training.
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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giustissimo, ma vorrei un vostro parere....
un corso di alcune ore che ha lo scopo di illustrare e insegnare sul come svolgere un nuovo servizio, secondo voi andrebbe programmato dall'azienda e ritenuto al pari di una giornata lavorativa/training, o lasciato al libero arbitrio del dipendente che sceglie un giorno di riposo (che quindi di riposo non ha più nulla) per svolgere il corso a titolo gratuito?
Come sai così sarà dal prossimo mese. Metterlo in turno nel picco della summer sarebbe stato impossibile.
Errore quindi di timing della strategia, come già detto.
 

stoner

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23 Luglio 2008
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Come sai così sarà dal prossimo mese. Metterlo in turno nel picco della summer sarebbe stato impossibile.
Errore quindi di timing della strategia, come già detto.
scelta priva di logica, non puoi far partire un nuovo servizio senza avere, se non tutta, buona parte dei dipendenti istruiti a svolgere qualcosa di completamente nuovo e non fare affidamento solo su qualche foglio che illustra la cosa a grandi linee.
per errori come questi c'è mai qualcuno paga?
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
giustissimo, ma vorrei un vostro parere....
un corso di alcune ore che ha lo scopo di illustrare e insegnare sul come svolgere un nuovo servizio, secondo voi andrebbe programmato dall'azienda e ritenuto al pari di una giornata lavorativa/training, o lasciato al libero arbitrio del dipendente che sceglie un giorno di riposo (che quindi di riposo non ha più nulla) per svolgere il corso a titolo gratuito?

Ovviamente DEVE essere obbligatorio e retribuito.

Ci stai dicendo che Alitalia ha previsto\proposto che il corso su come svolgere il nuovo servizio fosse facoltativo e da svolgersi in un giorno di riposo? Non mi pare possibile.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Mauro nessuno nega che non ci siano dei cambiamenti in atto, ma questi non vengono percepiti o meglio questa fase transitoria non sta venendo gestita in modo ottimale dalla compagnia.
Condivido anche che le colpe non siano da attribuite totalmente ai lavoratori ma che vadano ripartite tra questi stessi e il management che forse oltre al cambiamento doveva dare una spinta motivazionale maggiore facendoli sentire parte integrante della compagnia ma al tempo stesso pretendendo impegno e professionalità. E se il corso serve per imparare come funziona il "dine anytime" a niente potrà servire se poi manca l'educazione e un passeggero si sente rispondere "il pesce , quello che nuota nell'acqua".
E , aggiungo io, oltre a rappresentare Alitalia questi signori rappresentano anche l'Italia, visto che sono le prime persone con cui ci si trova ad avere a che fare quando per turismo/affari o altro mettono piede su un aeromobile Alitalia.
Il management avrà le sue colpe per non essere riuscito a creare le condizioni favorevoli (anche se non so se ti riferisci ad un episodio in particolare), spero sinceramente che tu non intenda includere la questione dell'hotel a Tokyo perché quella mi sembra una barzelletta. I sindacati hanno tutto il diritto di rappresentare e difendere gli interessi del lavoratore , ma dovrebbero capire che non siamo più negli anni 50 , non esiste più il "padrone" e le sfide di oggi sono sfide globali e semplicemente se non corri (almeno) quanto gli altri , sei destinato a sparire e poi chi difenderanno?.L'epoca delle rendite di posizione è finita , le aziende si DEVONO trasformare in continuazione per poter stare sul mercato e non è possibile che un sindacato si occupi delle mutande (estremizzo ;)) invece di chiedere che ci sia un aumento della flotta, dei collegamenti magari concedendo che si lavori un po' di più per poter avere anche un aumento di stipendio al pari dell'aumento di produttività o addirittura partecipare agli utili aziendali come alcuni sindacati in Germania hanno ottenuto.
E il merito deve diventare una componente fondamentale , tra colleghi non ci deve essere omertà se uno non esegue a dovere il suo lavoro. Il capocabina dovrebbe avere a mio avviso un ruolo anche di controllore e questa sua responsabilità dovrebbe essere adeguatamente riconosciuta.
Probabilmente , non lo nego , in rete emergono in gran parte i commenti negativi che non quelli positivi che generalmente sono percepiti come la normalità delle cose ma questo non nega il fatto che è evidente che durante questa estate vuoi per mancanza di formazione , vuoi per gli scassoplani , vuoi per qualche coincidenza astrale il "prodotto" Alitalia viene percepito addirittura più scadente rispetto all'estate scorsa (mettiamoci nel calderone anche i problemi causati da FCO di cui Alitalia non è direttamente responsabile ma ha fatto da parafulmine)
Sono certo (almeno spero!) che miglioramenti ci saranno , diciamo solo che mi sarei aspettato una partenza meno soft tenuto conto anche che EY è in AZ da gennaio (ma sostanzialmente dall'estate 2014) e fino a giugno c'erano 5 mesi di tempo per poter organizzare i corsi, procedere alle riconfigurazioni eventualmente da subito (nella winter) di EI-DIP e EI-DIR o intervenire su Call Center e sito internet.
Assolutamente condivisibile!
 

enrico

Amministratore AC
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30 Gennaio 2008
15,822
1,243
Rapallo, Liguria.
In punta di piedi, vorrei esprimere un concetto da chi non ha mai scritto..
Sono stato io a mettere le foto sul sito Alitalia della J dello scassoplano.
E ho difficoltà ancora oggi a spiegare a mia moglie come mai all'andata abbiamo viaggiato in maniera splendida (sia per la configurazione dell'aeromobile, sia per il servizio) e al ritorno in maniera così deludente (perchè, bisogna dirlo, anche il servizio sullo scassoplano, nonostante le mille scuse rivolteci, non è stato degno della sufficienza).
Mia moglie ha visto la conferenza stampa Alitalia e, sinceramente, non ricorda se il tempo utilizzato fosse il presente o il futuro..
ricorda le cose belle che ha visto e che non c'erano sullo scassoplano...
Per questo motivo, la prima vera cosa seria da fare era sistemare subito gli scassoplani.... perchè non puoi dire "saremo una compagnia a cinque stelle" e poi ti presenti con lo scassoplano...
Questo il mio pensiero, logicamente...
Non fa una grinza.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Ovviamente DEVE essere obbligatorio e retribuito.

Ci stai dicendo che Alitalia ha previsto\proposto che il corso su come svolgere il nuovo servizio fosse facoltativo e da svolgersi in un giorno di riposo? Non mi pare possibile.
Sì, nella summer si poteva andare nei giorni liberi ad una sorta di workshop. Da settembre in turno, due giorni, e per chi non è base Roma pernotto a pagamento...
 
Stato
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