Thread Alitalia/Cai 8-10 novembre


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malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Venerdì 7 Novembre 2008, 21:35

BA guarda ad accordo commerciale con Alitalia, scrive FT

MILANO (Reuters) - British Airways è interessata ad un'alleanza commerciale con la nuova Alitalia. Lo ha detto il suo amministratore delegato Willie Walsh all'edizione online del Financial Times.
"Crediamo di aver fatto una proposta molto credibile e potenzialmente eccitante per la nuova compagnia", ha detto Walsh, citato dal sito del giornale, aggiungendo però che BA non è interessata ad una quota azionaria.
Il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi ha ricevuto un'offerta vincolante da un miliardo di euro da Cai, consorzio di imprenditori che vogliono acquistare la compagnia.
Walsh ha detto che Cai non ha bisogno di fondi. "Hanno un consorzio con sufficiente capitale, non stanno cercando soldi", ha concluso.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
BA warms to idea of Alitalia alliance

By Kevin Done Aerospace Correspondent
nov 7 2008 15:05


Willie Walsh, British Airways' chief executive, on Friday expressed a strong interest in forming an alliance with a restructured Alitalia, as the UK flag carrier sought to catch up with the consolidation moves already made by its bigger European rivals Air France-KLM and Germany's Lufthansa.

The comments came as BA said first-half profits had dropped, under pressure from the surge in fuel costs and falling traffic volumes, and that the group would cancel its dividend for the six months.

"We believe we have made a very credible and potentially exciting proposition for the new company," Mr Walsh said.

He said the offer was different to approaches made by Air France-KLM and Lufthansa to CAI, the Italian consortium that is in the process of rescuing Alitalia and merging it with Air One, its smaller Italian rival.

He said he was "very pleased with the direct discussions" he had held recently with Rocco Sabelli, the turnround specialist and designated chief executive of the future restructured Italian airline.

Mr Walsh said BA was not interested in investing in an equity stake in the Italian carrier.

"They have a consortium with sufficient capital, they are not looking for capital," Mr Walsh said. Italy was an important market and Alitalia would be a very different company after the "comprehensive restructuring" and "expected turnround".

In contrast to BA, Air France-KLM has made clear it is willing to take a stake of about 20 per cent in the rescue consortium.

Europe's leading carrier by turnover is regarded as the front runner in the contest as the two groups are already fellow members of the same global airline alliance, SkyTeam, and they already have close commercial links.

Separately, BA has been in talks since July with Iberia, the Spanish flag carrier, on an all-share merger of the two groups to form Europe's third-largest airline behind Air France-KLM and Lufthansa.

BA said it anticipated the talks with Iberia would "take several months to conclude".

In spite of the 91.6 per cent fall in pre-tax profits in the six months to the end of September from record profits a year ago and a 9.2 per cent fall year-on-year in premium traffic in October, the BA share price rallied strongly, closing up 11.88 per cent at 146p.

The results were better than feared by the market. BA also raised its forecast slightly for the full year.

It said it was "focused on delivering a small operating profit" for the 12 months to the end of March, replacing previous guidance that it was targeting break even.

The Financial Times
 

AJ

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31 Agosto 2007
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Milano, Lombardia.
Un'alleanza con BA sarebbe la mia opzione preferita... Penso tuttavia che siano più probabili le scelte che sappiamo.... Ma sperare non nuoce. Tra pochi giorni, se la UE darà l'OK, i maggiori impedimenti saranno superati.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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Sti ca@@i!
Perchè proprio le macchine meno peggio? E non 3 MD82?
C'è qualche ragione particolare?
Valgono di più
I 3 B-777 comunque stanno volando,pur rimanendo sequestrati,volano per ragioni di servizio pubblico.
Questa la spiegazione data ieri dal commissario
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
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ma scusate, forse mi sbaglio, ma se un'azienda è in amministrazione controllata si potrbbe fare, no?

I beni di proprietà di una società in amministrazione straordinaria non possono effettivamente essere sequiestrati.

Difatti, i sequestri riguardano solo gli aerei in leasing di proprietà dei lessors.

Secono la tesi dei gestori aeroportuali i lessors sarebbero obbligati il solido con alitalia per il pagamento delle tasse aeroportuali.

Insomma, si applica lo stesso principio delle spese di condominio per cui sono obbligati al pagamento sia il proprietario sia l'inqulilino.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
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Valgono di più
I 3 B-777 comunque stanno volando,pur rimanendo sequestrati,volano per ragioni di servizio pubblico.
Questa la spiegazione data ieri dal commissario
Cosa succederà a questi aerei quando avverrà il passaggio a CAI? Se la vecchia AZ non paga i debiti con FCO , AdR si tiene gli aerei come risarcimento?
 

goafan

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Tentazione British per Colaninno & C
le scelte di cai
E in Italia la politica si spacca fra sostenitori di Roma e Milano


Roma. Fino a mercoledì 12 novembre le bocce resteranno ferme. Prima del verdetto di Bruxelles sul prestito ponte da 300 milioni concesso ad Alitalia in aprile per evitare il collasso, Roberto Colaninno farà molta attenzione a non scoprire le carte sulla scelta del partner estero da parte di Cai. E questo per evitare agguati e sgambetti quando la Commissione dovrà pronunciarsi non tanto sulla natura del prestito (considerato un aiuto di Stato) ma su chi dovrà rimborsarlo. Il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, ha una strategia che è quella di non opporre resistenza sulla bocciatura del prestito a condizione che il rimborso venga accollato alla bad company, affidata al commissario straordinario Augusto Fantozzi. Anche se l'esito viene dato per scontato da molti, il passaggio è delicato: se qualcosa andasse storto, se il 12 l'Ue non riconoscesse la discontinuità dell'operazione Fenice rispetto alla vecchia Alitalia, allora Colaninno e soci sarebbero costretti alla ritirata dovendo farsi carico anche dei 300 milioni finiti nella compagnia ormai in liquidazione. Ecco spiegata la diplomazia del patron di Cai, che non vuole farsi nemici in Europa: se facesse salire a bordo qualche socio estero prima del tempo significherebbe scontentare qualche altro. Sia che si tratti di Air France o di Lufthansa o di British Airways (che proprio ieri ha proposto un'alleanza commerciale a Cai). Ma, dopo il 12 novembre, un verdetto positivo dell'Ue darà il via al grande risiko del partner internazionale, che Colaninno si prepara a giocare sapendo bene qual è il rischio che incombe su di lui: la politica, che finora gli ha spianato la strada, si metterà a tirarlo per la giacchetta. I segnali ci sono già tutti. Il più irrequieto è il leader della Lega, Umberto Bossi, che ha chiesto a Silvio Berlusconi di fare da sponsor a Lufthansa quando incontrerà il patron di Cai la prossima settimana, dopo la riunione della Commissione Ue. «Bisogna fare un tavolo con i tedeschi di Lufthansa, Sea e Cai per essere certi che Cai non punti sulla Francia», è la tesi del Senatur. Insomma: «Dobbiamo fare il filo ai tedeschi», ha detto Bossi al Cavaliere. Più chiaro di così. Si riparte alla grande con il vecchio schema delle due squadre in campo: quella pro Malpensa che punta su un accordo con Lufthansa e quello pro Fiumicino che vorrebbe recuperare un rapporto con Air France. Solo su una cosa Colaninno si è sbilanciato: chi entra, avrà una quota del 20 per cento. Saranno soldi freschi in più perché sarà una partecipazione aggiuntiva rispetto all'assetto attuale e al miliardo messo nel piatto dagli imprenditori italiani.
Bossi, che è anche ministro, si sta già muovendo senza andare troppo per il sottile con tutta la squadra del Carroccio, dentro e fuori il governo. Ma non c'è solo la Lega. In campo è sceso anche il governatore lombardo Roberto Formigoni, che ha pranzato con il premier pochi giorni fa a Milano e gli ha chiesto più o meno le stesse cose del Senatur: un asse tra Cai e Lufthansa per ridare smalto allo scalo di Malpensa, abbandonato al suo destino dalla vecchia Alitalia. «Sono fiducioso. La domanda di voli è qui al Nord. Una compagnia privata non può che guardare alle regole di mercato», ha detto Formigoni. Un messaggio (non cifrato) per Colaninno, che sa bene cosa lo attende: dovrà impegnarsi in un altro slalom ad alto rischio fra pressioni e richieste politiche. E' un lavoro che richiederà più impegno del braccio di ferro con piloti e assistenti di volo. Il partito pro Malpensa è all'opera con il contributo del patron di Sea, Giuseppe Bonomi, che ha già dentro casa i tedeschi e sostiene: «Malpensa diventerà uno dei punti chiave del sistema multihub di Lufthansa». Di fronte a questa offensiva del Nord, si mosso il partito pro Fiumicino, sia pure con meno clamore. Dentro An, si sa, non è gradito l'attivismo della Lega. Il ministro Matteoli è prudente. Non vuole aprire con contenzioso con la Lega sulle scelte di Cai in questa fase ma ai suoi più stretti collaboratori fa dire: «Il governo deve essere equidistante». Ed è già una risposta a Bossi, che addirittura mobilita Berlusconi. A palazzo Chigi però c'è stato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che rischia di trovarsi migliaia di lavoratori di Fiumicino sotto il Campidoglio. Alemanno si è messo nelle mani esperte del sottosegretario, Gianni Letta, che ha seguito passo passo l'intera vertenza . Letta lo ha rassicurato: il dossier del partner Cai deve passare sulla sua scrivania. Già. Ma il premier, poco tempo fa, non ha nascosto la sua simpatia per i tedeschi. Chi vincerà il singolare "duello" di palazzo Chigi? Il romano Letta o il nordista Berlusconi? A meno che, come sussurra qualcuno, Colaninno non spiazzi tutti e chiuda la partita con British.

Michele Lombardi
Il Secolo XIX


CIAO
_goa
 

EK412

Bannato
12 Gennaio 2008
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Milano, Lombardia.
Sinceramente BA mi piacerebbe e non poco. Peccato che in CAI abbiano bisogno di soldi e BA non voglia metterli. Per questo motivo vedo la cosa un po' impossibile...
 

stoner

Utente Registrato
23 Luglio 2008
298
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e con la privatizzazione si pensava che la politica sarebbe stata sbattuta fuori da Alitalia, CAi dovrebbe fare la sua scelta in base a logiche di mercato e invece basta vedere cosa stanno facendo ora... e poi in futuro siamo cosi si sicuri che CAI manterrà una totale indipendenza e un freddo distacco dalla politica italiana?
 

SkyIcona

Utente Registrato
6 Maggio 2008
274
0
milano
e con la privatizzazione si pensava che la politica sarebbe stata sbattuta fuori da Alitalia, CAi dovrebbe fare la sua scelta in base a logiche di mercato e invece basta vedere cosa stanno facendo ora... e poi in futuro siamo cosi si sicuri che CAI manterrà una totale indipendenza e un freddo distacco dalla politica italiana?
Ho i miei seri dubbi!:sconfortato:
 
Stato
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