Thread Alitalia/Cai 12-14 dicembre


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Ma io continuo a non capire cosa ci sia di tanto "inaccettabile" -per usare le parole di alemanno, che CAI scelga MXP come nodo centrale delle attività...

  • che si "svuoterebbe" FCO
  • che cadrebbero certe sfere d'influenza
  • che verrebbero forse a mancare contributi, privilegi, status
  • che bisognerebbe poi passare per l'aeroporto "concorrente" per andare da qualche parte
praticamente le stesse cose dette per MXP quando AZ si spostò a FCO la scorsa primavera

Totalmente ininfluenti o inesistenti poi nella realtà dei fatti, quando LH creò MUC come suo secondo hub nazionale, dopo FRA. Visto che entrambi stanno screscendo e parlano già di un 3° terminal a MUC e di una pista in più a FRA. Oltre che a tastare la situazione con DUS
 
CAI sceglierà dove andare, non vedo che poteri possano avere i vari alemanno marrazzo formigoni etc... per impedire di far fare a CAI ciò che vuole...oddio qualcuno avrebbe un'arma per agevolarli in realtà, non certo però per impedire
il silenzio di CAI è forse indice che "se ne fregano" dei battibecchi (e quindi dimostrano di voler essere apolitici nella loro gestione) o perchè i giochi sono già fatti (forse MXP?) e quindi tacciono per non gettare benzina sul fuoco?
 
Dai commenti che si sentono pare sicuro MXP come hub al di là del partner scelto. Ad FCO comunque rimangono dei voli intercontinentali.

Io le ritengo solo voci assolutamente infondate. Al di là delle manfrine politiche, per CAI sarebbe un esborso immane spostare il grosso del suo operativo a MXP con LH Italia e U2 che li attendono al varco come dei lupi mannari farebbero con una giovenca indifesa.
A FCO, nella situazione attuale, hanno le condizioni per poter operare proficuamente sia sul P2P che sulle connessioni internazionali che nazionali.

Nulla vieta in futuro, dopo accurate ricerche di mercato, di basare 2 o 3 voli di lungo raggio che più si adattano al traffico milanese.
Ma inizialmente CAI deve puntare tutto e pesantemente sulla sua gallina dalle uova d'oro.
 
Bisignani è un para-culo e sta parando il proprio .
... ma almeno rispetto ad altri sa fare di conto. :D
da un'intervista di Ilaria molinari a Giovanni Bisignani, AD di IATA pubblicata su Economy

omissis

D- In questo scenario la nuova Alitalia nasce piu' snella, priva di debiti e anche del cargo. Un punto di forza, non crede ?

R- In europa il 30% del mercato e' coperto dalle compagnie low cost. Delle due, l'una: per essere competitivi o si hanno gli stessi costi di struttura diuna low cost oppure bisogna sviluppare una rete intercontinentale che consenta rendimenti elevati utilizzando quella europea per le connessioni regionali.

D- La nuova Alitalia manterra' il codice AZ ?

R- Per forza: per avere un nuovo codice servono almeno otto mesi di tempo e non e' arrivata nessuna richiesta.

D- Ma Lei ci crede al decollo di CAI ?

R- Quando vedro' tutte le autorizzazioni al volo e le certificazioni, allora ci credero'.

D- E una volta partita, potra' funzionare cos' come e' stata concepita ?

R- Ci vuole molto coraggio...
Comunque complimenti a Bisignani per il coraggio: quoto tutto, ma non l'avrei mai detto così esplicitamente in pubblico.
 
Non ne sarei così sicuro. Fare hub a FCO vorrebbe dire lasciare la strada spianata a LH su Milano...

Che è esattamente lo scenario meno indolore e politicamente condiviso sia dalla maggioranza che dall'opposizione:
- CAI a FCO alleata di Air France
- LH che si sviluppa a MXP con buona pace di Bonomi, Bossi & c.

E' L'UNICO scenario che consente il minore impatto sociale e la miglior sintesi politica.

E' da ottobre o forse prima che è deciso così (e che lo scrivo)...ci vuole solo il tempo di farlo digerire a tutti gli interessati e di permettere alla politica di fare la sua sceneggiata in modo che tutti ne escano vincitori...
 
Dai commenti che si sentono pare sicuro MXP come hub al di là del partner scelto. Ad FCO comunque rimangono dei voli intercontinentali.

Considerando che la maggior parte delle strutture dell'ex Alitalia e di Arione sono a Roma hai idea cosa questo vorrebbe dire in termini di costi, di impatto sociale e di equilibrio politico?
 
Cari collaboratori tutti,

da poco ho sottoscritto l'accordo per la vendita a Compagnia Aerea Italiana di AirOne, EAS, AirOne Technic ed AirOne CityLiner. CAI integrerà il gruppo AirOne con gli asset che rileverà da Alitalia per poter cosi realizzare una nuova e grande compagnia di bandiera italiana.

Oggi comincia per tutti voi una nuova avventura. L'esaltante lavoro che abbiamo avviato con la nascita di AirOne continuerà in altra forma e con lo scopo di realizzare un nuovo ed ambizioso progetto. Si prospetta davanti a voi una sfida che sono certo saprete cogliere perchè in questi anni siamo riusciti in più occasioni a centrare obiettivi professionali, di mercato e personali che in alcuni casi sembravano irraggiungibili. L'energia e capacità di vincere le competizioni, che hanno da sempre caratterizzato AirOne, saranno ingredienti imprescindibili per il rilancio della compagnia di bandiera e per la gestione di questa delicata fase di cambiamento. LA sfida industriale è complessa, ma le prospettive potranno essere entusiasmanti.

Come sapete, da mesi sono impegnato nel processo di rilancio di Alitalia e fin dal principio sono stato convinto che l'unico modo per restituirle un ruolo strategico fosse attraverso l'integrazione con AirOne. Un management di alto profilo si è impegnato oggi a realizzare questo progetto, che vede AirOne come uno dei fattori determinanti per la sua riuscita. Non dimentichiamoci che senza il contributo di quanto tutti noi abbiamo costruito in questi anni, il piano di risanamento e sviluppo della Nuova Alitalia non sarebbe possibile. In questa logica, l'accordo firmato poco fa è stato raggiunto cercando di valorizzare e tutelare al meglio gli asset ed i punti di forza del gruppo AirOne, a partire dai suoi dipendenti. Con l'operazione sarà assicurata la tutela del personale con contratto a tempo indeterminato delle quattro società cedute.

L'effettivo closing dell'operazione avverrà entro l'anno. Io rimarrò comunque in CAI in qualità di azionista e Consigliere di Amministrazione per apportare il mio contrinuto in termini di spirito imprenditoriale e compteneze di settore che in questi anni ho maturato in AirOne. Inoltre, il Gruppo Toto, attraverso una propria controllata, assicurerà in lease operativo gli aeremobili a medio e lungo raggio alla nuova compagnia di bandiera, che così potrà disporre in tempi brevi di una flotta rinnovata ed efficiente.

Quello che veramente conta, però è il vostro contributo che sarà fondamentale per far rinascere in Italia una compagnia di bandiera rinnovata, efficiente, orientata ai clienti e in grado di svolgere un ruolo centrale nei mercati internazionali, anche grazie ad accordi con compagnie estere. Credo fermamente che per molti di voi entrare a far parte di questo progetto, strategico per il Paese e per lo sviluppo dei suoi collegamentei, sia un'opportunità unica di crescita professionale e umana.

Da parte mia vi ringrazio di cuore per la lealtà, l'impegno e la dedizione che avete costantemente dimostrato lavorando nel gruppo AirOne. Sono convinto che quella di AirOne sia innanzitutto una storia di persone, di donne e uomini che hanno creduto con coraggio in questa compagnia e reso possibile un grando sogno. Abbiamo dimostrato che in Italia ci sono le forze, le competenze e le intelligenze per realizzare progetti industriali di successo, anche quelli che possono sembrare impossibili. Continuate a dimostrarlo anche in futuro!

Buon lavoro a tutti e i miei più cari auguri a voi e alle vostre famiglie.

Carlo Toto
Presidente di AirOne
Roma, 11 Dicembre 2008
 
CAI sceglierà dove andare, non vedo che poteri possano avere i vari alemanno marrazzo formigoni etc... per impedire di far fare a CAI ciò che vuole...oddio qualcuno avrebbe un'arma per agevolarli in realtà, non certo però per impedire

Leggerti mi mette di buon umore. Nello schifo della vicenda CAI e della politica è confortante vedere che c'è ancora qualcuno che pensa positivo...

CAI è tutto tranne che un'operazione di mercato libera dalla politica. Sabelli e C. andranno dove la politica gli dirà di andare, e cioè a Roma.
Questo al di là di tutte le varie sceneggiate che servono per far uscire tutti vincitori e soprattutto per non far fare una figuraccia al premier che si ritrova a dover gestire gli alleati di AN a Roma e quelli di FI e Lega a Milano...
 
ALITALIA: AVIA E ANPAV FIRMANO ACCORDO A PALAZZO CHIGI
ultimo aggiornamento: 12 dicembre, ore 10:40

Roma, 12 dic. - (Adnkronos) - Anpav e Avia hanno firmato questa mattina a Palazzo Chigi il 'lodo Letta', che Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl avevano gia' sottoscritto il 31 ottobre scorso. Ad annunciarlo sono fonti sindacali.
 
Che è esattamente lo scenario meno indolore e politicamente condiviso sia dalla maggioranza che dall'opposizione:
- CAI a FCO alleata di Air France
- LH che si sviluppa a MXP con buona pace di Bonomi, Bossi & c.

...

L'incognita rimane LIN: con CAI arroccata su LIN la strada per LH su MXP è tutta in salita...
 
Io le ritengo solo voci assolutamente infondate. Al di là delle manfrine politiche, per CAI sarebbe un esborso immane spostare il grosso del suo operativo a MXP con LH Italia e U2 che li attendono al varco come dei lupi mannari farebbero con una giovenca indifesa.
A FCO, nella situazione attuale, hanno le condizioni per poter operare proficuamente sia sul P2P che sulle connessioni internazionali che nazionali.

Nulla vieta in futuro, dopo accurate ricerche di mercato, di basare 2 o 3 voli di lungo raggio che più si adattano al traffico milanese.
Ma inizialmente CAI deve puntare tutto e pesantemente sulla sua gallina dalle uova d'oro.
LHI non ha voli LR al momento, se CAI ci si insedia da aprile sarà LHI a dover inseguire
 
Voci che circolano in AP dicono che l'ago della bilancia non era tanto il prezzo di valutazione di AP a far tentennare Toto, bensì il fatto che la sua richiesta era l'assunzione diretta di tutti i suoi dipendenti con contratto a tempo indeterminato nella CAI.
Se così fosse realmente, sarebbe da standing ovation.
 
Voci che circolano in AP dicono che l'ago della bilancia non era tanto il prezzo di valutazione di AP a far tentennare Toto, bensì il fatto che la sua richiesta era l'assunzione diretta di tutti i suoi dipendenti con contratto a tempo indeterminato nella CAI.
Se così fosse realmente, sarebbe da standing ovation.

Molto da libro Cuore, non c'è che dire...d'altra parte siamo sotto Natale :)
 
Mi sembra il minimo, altro che standing ovation.
Pensava ai soldi e ai leasing, altro che dipendenti...
 
Stato
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