19:49 EUROPA-REGIONI: SALVINI, UE RIVEDA DECISIONE SU SEA
(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAR - La Commissione europea deve rivedere la decisione con cui ha imposto la restituzione degli aiuti di Stato ricevuti dalla Sea per non mettere a repentaglio il futuro di 3000 lavoratori che ''non hanno alcuna responsabilita''' delle scelte sbagliate fatte dalla societa'. E' quanto chiede l'europarlamentare e segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini in un'interrogazione rivolta alla Commissione Ue.
Lo scorso 19 dicembre, ricorda Salvini, Bruxelles ha deciso che la cessione di capitali, pari a circa 360 milioni di euro, da parte di SEA, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa e la cui quota di maggioranza è in capo al Comune di Milano, in favore della sua controllata SEA Handling, responsabile dei servizi aeroportuali di terra, si configura come un aiuto di Stato proibito dai trattati europei.
Ciò comporta l'obbligo per SEA Handling di restituire in tempi brevissimi detti capitali. ''Ma dai bilanci risulta evidente - osserva l'europarlamentare - come tale richiesta sia inesaudibile e che, se la Commissione non dovesse rivedere la propria decisione e il Tribunale dell'Unione Europea non accoglierà il ricorso del Comune di Milano, l'esito della vicenda non potrebbe che consistere nel fallimento di SEA Handling e, di conseguenza, nella perdita del lavoro per i suoi quasi tremila dipendenti''.
''Si tratta di una decisione che avrebbe delle conseguenze pesantissime in termini di costi sociali'', afferma Salvini, poiche''' rischia di mettere in ginocchio tremila lavoratori e le loro famiglie. Senza entrare nel merito della questione sulla liceità o meno dei trasferimenti di capitale da SEA a SEA Handling" - continua - sarebbe ingiusto e irragionevole a prescindere mandare sul lastrico migliaia di lavoratori che non hanno alcuna responsabilità riguardo a eventuali scelte sbagliate dei vertici delle due società coinvolte''.
''Per evitare che a fare le spese di tutta questa faccenda siano i dipendenti di SEA" - conclude l'europarlamentare - ho presentato un'interrogazione alla Commissione Europea chiedendo che essa riveda la propria decisione, o quantomeno proponga una soluzione atta a tutelare i tremila lavoratori coinvolti''.(ANSA).