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Ieri a Forlì è arrivato un nuovo aereo di Aeroitalia. Diventa 9H-GAE .
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Aeroitalia: e’ a Forli un nuovo B737/800

Nel pomeriggio di ieri la Flight Deck Support con codice FDZ007 alle 15:53 e’ arrivato a Forli’ il B737-89M F-ONGB con i colori Aeroitalia.

Il velivolo proveniva da Woensdrecht (WOE) dove da qualche mese era giunto da St. Denis de la Reunion via Luxor il 2 ottobre 2023.
In precedenza aveva operato per Air Austral, la compagnia aerea di bandiera del territorio d’oltremare di Reunion.

Ieri ha effettuato in mattinata un volo prova di 38 minuti sempre come FDZ007 sui cieli dei Paesi Bassi.

L’aeromobile e’ previsto che cambiera’ le marche
9H-GAE.

A Forli svolgera’ attivita’ tecniche presso Albatechnics.
 

AirFleet

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Aeroitalia basa un aereo 4Airways a Comiso
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Quest’oggi il B737/400 4 Airways con marche 9H-FIT e’ stato spostato da Perugia a Comiso come AEZ9130.

Il 1 giugno 2024 iniziera’ a volare da Comiso per Bologna.

L’aereo con la capacita’ di 168 posti operera’ domani cosi:
Comiso-Bologna-Lampedusa-Bologna-Comiso.

Poi da Comiso per Milano Linate e ritorno.

Aeroitalia secondo quanto dichiarato da Gaetano Intrieri – CEO Aeroitalia avra’ due aerei di 4 Airways in ACMI e secondo le sue dichiarazioni non ci sarebbe piu’ il B737-700 Hellojets.

 

Paolì

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Non so quale sia il motivo che spinge Aeroitalia a tenere a CIY aerei in acmi invece che i propri (anche in inverno). Però una misera considerazione è che adesso a Comiso avranno un gioiellino di ben 32 anni. Tra l'altro quando operava Hello jets NON c'era personale che parlava italiano (volo nazionale, sono obbligati) e non c'era servizio di bordo (non è per niente fondamentale, ma mi fa sorridere quando sostengono di essere diverse dalle lowcost, diverse si ma non credo in meglio).
 

hyppo

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Non so quale sia il motivo che spinge Aeroitalia a tenere a CIY aerei in acmi invece che i propri (anche in inverno). Però una misera considerazione è che adesso a Comiso avranno un gioiellino di ben 32 anni. Tra l'altro quando operava Hello jets NON c'era personale che parlava italiano (volo nazionale, sono obbligati) e non c'era servizio di bordo (non è per niente fondamentale, ma mi fa sorridere quando sostengono di essere diverse dalle lowcost, diverse si ma non credo in meglio).
Esiste veramente un obbligo sui voli nazionali di avere personale che parli italiano?
 
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Von Richtofen

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Non so quale sia il motivo che spinge Aeroitalia a tenere a CIY aerei in acmi invece che i propri (anche in inverno). Però una misera considerazione è che adesso a Comiso avranno un gioiellino di ben 32 anni. Tra l'altro quando operava Hello jets NON c'era personale che parlava italiano (volo nazionale, sono obbligati) e non c'era servizio di bordo (non è per niente fondamentale, ma mi fa sorridere quando sostengono di essere diverse dalle lowcost, diverse si ma non credo in meglio).
Basta un sguardo alle dinamiche per capire il leit motiv. Commercialmente non sono in grado di di investire ed operare su alcuna rotta che non sia sponsorizzata , gli stipendi sono inferiori del 30/40% alla media ( alla faccia delle dichiarazioni in cui il genio calabrese affermava che gli stipendi non sono il problema ) . Hanno solo astutamente ed opportunisticamente colto il momento giusto per raccattare dal post " pandemia" disperati vari ed assortiti, cassa integrati,prepensionati,, sottopagarli con la complicità dei sindacati, e mettere in piedi questa operazione che secondo me ha un solo obbiettivo.Arraffare il più possibile nel più breve.
tempo possibile 4airways non è altro che quel rimane di Albawings che è stata perculata a Tirana da Ryanair e con i suoi 737 di 35 anni sarà sicuramente più economica che operare direttamente. La compagnia è italiana ....si
Il peggio dell' italianità.[/QUOTE]
 
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Aeroitalia punta sulla Sicilia e frena sulla Sardegna. Sempre piu’ focus su Roma.


Screenshot_20240601_151736_Samsung Internet.jpg

Travelquotidiano scrive di un colloquio con Gaetano Intrieri – AD di Aeroitalia che ha fatto il punto della situazione sulla compagnia aerea.

Intrieri dice sulla flotta che noleggera’ fino a 2 B737/400 dalla neonata aerolinea maltese 4Airways. Essi saranno parte dei 13 aerei che opereranno quest’anno di cui 9 B737/800. Uno e’ in arrivo a breve. Altri due sono gli ATR72/600 di Air Connect.

Su come si evolvera’ l’aerolinea Intrieri dice che quest’anno trasportera’ due milioni di passeggeri contro il milione abbondante del 2023. Nel 2025 punta ai 3 milioni di viaggiatori. Quest’anno stima di raggiungere un fatturato di 200 milioni di € contro i 131 milioni di € del 2023. Roma continuera’ ad essere il punto focale del vettore. La crescita potra’ in futuro generare una tale connettivita’ per far partire i voli a lungo raggio.

La Sicilia sara’ a seguire con un potenziamento dei voli da Catania, Comiso e Palermo. Su Comiso non esclude di partecipare al bando di continuita’ territoriale. Come pensa di volare anche da Trapani. Nel 2025 pensa di attivare voli di linea internazionali.

La Sardegna avra’ una battuta di arresto per gli alti costi aeroportuali specie per gli aeroporti del nord. In tema di continuita’ territoriale sebbene la crescita registrata non pare voler presentarsi nuovamente su Alghero. Qualche tempo fa credeva di usare AeroItalia Regional in Sardegna, ma ora averci ripensato.

Invece sui mercati internazionali vedra’ probabilmente un espansione in relazione agli accordi di code share che stipulera’. Ora serve varie rotte in Romania e piace per il futuro la spagna.


 

AirFleet

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Aeroitalia, Intrieri: dal domestico all’internazionale, ecco la roadmap per crescere.

Crescere in Italia, attestandosi come «terza compagnia aerea sul mercato domestico. Rafforzarci sull’hub di Roma, arrivando almeno a 3 milioni di passeggeri nel 2025 e, da lì in poi, essere in grado di alimentare un network di lungo raggio».

Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, non abbandona il progetto alla base del lancio della compagnia aerea. Ma, nel frattempo, aggiusta il tiro, modellando flotta e operativo per l’estate 2024, dopo aver archiviato il 2023 con un fatturato di 131 milioni di euro che quest’anno si punta a portare a quota 200 mln, per almeno due milioni di passeggeri trasportati.

Flotta


«Durante l’estate 2024 saremo operativi con un totale di 13 aeromobili: sta infatti per fare il suo ingresso il nono B737-800, cui si aggiungono due B737-400 in leasing da 4 Airways e i due Atr 42-600, ex Air Connect» (il vettore rumeno acquisito da Aeroitalia lo scorso novembre, ndr).

Meno Sardegna e più Sicilia

Grande attenzione andrà alla Sicilia, «dove per certo aumenteremo la capacità su Catania, Comiso e Palermo, scali dove ci sentiamo molto ben strutturati. Sicuramente parteciperemo nuovamente al bando su Comiso, dove già abbiamo un velivolo basato e operiamo per Roma e Milano (oltre agli stagionali estivi, ndr). E non escludo che inizieremo a operare anche da Trapani». La Sicilia «è il nostro primo mercato, e se durante la winter opereremo solo voli domestici, per l’estate successiva apriremo a rotte internazionali».

La Sardegna, invece, data inizialmente come terreno ideale per le operazioni di Aeroitalia Regional e i suoi Atr, subisce una frenata: «La Sardegna, purtroppo, ha problematiche legate ai costi che non rendono competitivo per noi l’utilizzo di questi aerei: i due aeroporti del Nord sono peraltro tra i più costosi in Italia».

Resta il tema della continuità territoriale: «Dobbiamo decidere se e a quali bandi partecipare. Probabilmente non a quello su Alghero, benché siamo cresciuti molto lì, siamo a +20% (con i voli giornalieri sia su Roma sia su Linate). Ma, come dicevo, i costi aeroportuali sono elevati».

Lo sguardo internazionale:

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Ad oggi il solo mercato internazionale servito da Aeroitalia è la Romania: «Sì, un mercato che stiamo curando molto e da subito è partito bene, tanto che oggi proponiamo voli giornalieri da Roma a Bacau (rispetto ai tre iniziali) e anche i 3 settimanali sulla Roma-Bucarest da giugno diventeranno quotidiani; da Milano Bergamo voliamo sempre a Bacau 5 volte a settimana. Ma in un prossimo futuro vorremmo aprire qualche altra destinazione, ad esempio sulla Spagna: dipenderà dagli accordi codeshare che sigleremo da qui all’autunno».

 

BrunoFLR

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Il 1 giugno 2024 iniziera’ a volare da Comiso per Bologna

L’aereo con la capacita’ di 168 posti operera’ domani cosi:
Comiso-Bologna-Lampedusa-Bologna-Comiso.
Poi da Comiso per Milano Linate e ritorno.
Inizierà.. e quando smetterà?
Aeroitalia, Intrieri: dal domestico all’internazionale, ecco la roadmap per crescere
Strategia a medio e lungo variabile secondo le fasi lunari e la scarsella di chi abbocca.
 

Paolì

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Esiste veramente un obbligo sui voli nazionali di avere personale che parli italiano?
Si. Regolamento per l'uso della lingua italiana a bordo, lo trovi sul sito Enac. Vale per i voli nazionali italiani e per i voli operati da compagnie italiane. Ci sono eccezioni in caso di acmi organizzati all'ultimo momento per sopperire a guasti o problemi operativi ma non è il caso in questione, anche se sei Acmi devi dotarti di almeno un AV capace di comunicare in italiano.
 
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Non so quale sia il motivo che spinge Aeroitalia a tenere a CIY aerei in acmi invece che i propri (anche in inverno
Credo che la ragione principale di questa scelta sia il fatto che il locatario (aeroitalia) paga un prezzo al locatore “tutto incluso”, che esso sia basato a Comiso a Salerno non fa differenza. Mandare i propri equipaggi in sosta li, potrebbe generare costi maggiori, richiedere più personale da far ruotare e, se mai Gaetano ne tenesse conto, più mugugni dagli equipaggi (la sosta, le mutande, gli hotel, la famiglia …la porta, le scarpe, la finestra -cit)
 
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Von Richtofen

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La mia fonte mi informa che Il problema potrebbe anche essere che iniziano a scarseggiare i disperati disposti ad accettare le loro condizioni e i chi può scappa visti stipendi ridicoli attività monotona, turni ad cazzum. Mi dice due comandanti in un mese. La pandemia è finita ma il genio pare non accorgersene. 4airways un altro step al ribasso....in tutti i sensi..
 
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flyingclam

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21 Luglio 2019
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Con tutti gli ex air italy ancora a spasso a cui sta finendo la cassaintegrazione o a cui è finita da poco e che all’estero sono poco appetibili, dubito avrà problemi in tal senso