Congratulazioni! Ti auguro lunghe notti di sonni tranquilliNon dovrei avere problemi, ma grazie lo stesso!L'ostacolo principale è trovare il tempo di scrivere con una bambina di pochi mesi in casa
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Congratulazioni! Ti auguro lunghe notti di sonni tranquilliNon dovrei avere problemi, ma grazie lo stesso!L'ostacolo principale è trovare il tempo di scrivere con una bambina di pochi mesi in casa
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Rispondere è molto difficile. Certamente l’incrocio tra costi di esercizio e mercato potenziale lascia pochi margini di manovra. Se ci aggiungiamo i costi di sviluppo e le limitazioni di esercizio di una flotta supersonica (in particolare per questioni di boom sonico e conseguenti interdizioni al sorvolo) è dura immaginare il successore del Concorde a breve. Al Baker qualche tempo fa aveva espresso interesse ( https://www.flightglobal.com/news/a...interested-in-supersonic-potential-al-446049/ ), sottolineando però che Qatar potrebbe essere interessata a POCHI velivoli. Boom sembra avere qualche numero in più rispetto ad altri progetti (per quanto sia difficile avere informazioni sul reale stato di avanzamento dello sviluppo). Certo, con solo 50 pax sarà ancora più difficile raggiungere il break even in fase di esercizio. Ne conseguono biglietti più costosi e quindi un mercato più sottile. Tutte queste sono ovviamente riflessioni “in generale”: qualunque azienda si avvicini seriamente a un progetto di sviluppo passa prima da analisi di mercato super-complesse, non infallibili ma certo necessarie prima di spendere qualche centinaio di milioni in ricerca, sviluppo e produzione. Se Boeing e Airbus stanno ben lontane da questo segmento, qualcosa vorrà dire. Ma forse un mercato troppo ristretto e rischioso per i giganti potrebbe essere sufficiente per aziende più piccole, magari interamente dedicate allo sviluppo del prossimo supersonico civile. Per quanto sia un grande amante del Concorde, più leggo e più associo quel progetto alle missioni Apollo: entrambi figli di un’epoca di ricerca della supremazia tecnologica e quindi ideologica (o nazionale), entrambi fuori da logiche di mercato, entrambi grandiosi pionieri che non hanno lasciato eredi. Entrambi bellissimi, entusiasmanti, rischiosi, complessi, costosissimi e, con gli occhi di oggi, fondamentalmente inutili.che figata, questa cosa dell'autopilota che cerca costantemente la quota di massima efficienza
Ma secondo voi, oggi come oggi, avrebbe senso un velivolo come il concorde? (ovviamente migliorato per quanto la tecnologia possa consentire e senza pensare a risvolti "romantici" sul volo.
Intendo...se AF/BA/DL/AA/LH (per esempio) si unissero a Boeing/Airbus per un progetto condiviso, ci sarebbe richiesta per un aereo di questo tipo? Sarebbe cioè economicamente sostenibile un aereo che ha l'unico vantaggio di essere piu veloce nel portare gente da londra/parigi/francoforte a new york ?
https://www.youtube.com/watch?v=cbPh2llw0-M(Ma poi questo bang è veramente così fastidioso? Io non l'ho mai sentito)
Fondamentalmente inutili no, perchè se non arrivi al limite non sai qual'è quel limite...e se non sai qual'è non spingi per superarlo e migliorare. Questo a mio avviso nella tecnologia dovrebbe essere un mantra. Però si, per il resto sono daccordo con te. Era un periodo di sfide che ha dato (e tolto) tanto a tutti. Gli ekranoplani ad esempio...altra meravigliaPer quanto sia un grande amante del Concorde, più leggo e più associo quel progetto alle missioni Apollo: entrambi figli di un’epoca di ricerca della supremazia tecnologica e quindi ideologica (o nazionale), entrambi fuori da logiche di mercato, entrambi grandiosi pionieri che non hanno lasciato eredi. Entrambi bellissimi, entusiasmanti, rischiosi, complessi, costosissimi e, con gli occhi di oggi, fondamentalmente inutili.
2) Il divieto di volo supersonico terrestre da parte degli USA. (Ma poi questo bang è veramente così fastidioso? Io non l'ho mai sentito)
Peccato davvero.
Discorso molto giusto. Quando dico che non hanno lasciato eredi, intento in senso letterale: dopo Apollo non si è più andati sulla Luna, al Concorde non è succeduto il "Concorde 2" che pure gli ingegneri di Sud Aviation avevano già iniziato a studiare dopo l'avvio della produzione dei prototipi del primo supersonico. Se invece parliamo di "eredità", il discorso cambia moltissimo: Concorde è stato il primo esempio di collaborazione internazionale, da quella esperienza è nata Airbus, ha contribuito allo sviluppo dell'informatica applicata al volo (pensiamo solo ai sistemi di regolazione automatica delle entrate d'aria dei motori), ha visto lo studio di nuove leghe metalliche... l'elenco sarebbe lungo. Ancora più lungo (e non mi ci metto nemmeno) l'elenco delle eredità lasciate dal Progetto Apollo.Fondamentalmente inutili no, perchè se non arrivi al limite non sai qual'è quel limite...e se non sai qual'è non spingi per superarlo e migliorare. Questo a mio avviso nella tecnologia dovrebbe essere un mantra. Però si, per il resto sono daccordo con te. Era un periodo di sfide che ha dato (e tolto) tanto a tutti. Gli ekranoplani ad esempio...altra meravigliaDici che non hanno lasciato eredi? La conoscenza e la consapevolezza che ne è derivata secondo me è un erede magnifico. Ovviamente poi la tecnologia consente di "dribblare" determinati limiti. Banalmente, una riunione ad alto livello che si sarebbe potuta tenere alle 10.00 a NY tra manager americani inglesi e francesi con rientro comodo in giornata per tutti oggi è facilmente gestibile con pochi spiccioli di tecnologia informatica.
Da qui la domanda di base, e cioè se romanticherie a parte, oggi avrebbe senso commercialmente un velivolo del genere. Non commercialmente, quindi a scopo di ricerca e sviluppo, secondo me ha sempre senso.
Giusto, anche se va detto che la versa sliding door non è stato il divieto di volo supersonico da parte degli USA (quello lo hanno introdotto quasi tutti i paesi, e non senza ragione). Il problema è stato il divieto di atterraggio, superato solo dopo una lunga battaglia giudiziaria che ha contribuito a raffreddare definitivamente gli animi. Non è un caso se i primi voli di AF e BA avevano come destinazioni Rio de Janeiro e Bahrein e non la Grande Mela :morto:Ci sono una serie di circostanze sfortunate e sliding doors che ormai sono passate e hanno di fatto ucciso il volo supersonico.
Pensate che il concorde è del 1976 e quanta strada i WB hanno fatto da allora. Non c'era nemmeno il 767 e oggi c'è il 787. Se lo stesso sforzo in R&D si fosse applicato al concorde forse oggi ci sarebbe una macchina con consumi, range e capacità di passeggeri tali da giustificare per un vettore l'acquisto.
Quali sono le sliding doors?
1) La crisi petrolifera del 1979
2) Il divieto di volo supersonico terrestre da parte degli USA. (Ma poi questo bang è veramente così fastidioso? Io non l'ho mai sentito)
Peccato davvero.
Ottimi spunti. Grazie.Discorso molto giusto. Quando dico che non hanno lasciato eredi, intento in senso letterale: dopo Apollo non si è più andati sulla Luna, al Concorde non è succeduto il "Concorde 2" che pure gli ingegneri di Sud Aviation avevano già iniziato a studiare dopo l'avvio della produzione dei prototipi del primo supersonico. Se invece parliamo di "eredità", il discorso cambia moltissimo: Concorde è stato il primo esempio di collaborazione internazionale, da quella esperienza è nata Airbus, ha contribuito allo sviluppo dell'informatica applicata al volo (pensiamo solo ai sistemi di regolazione automatica delle entrate d'aria dei motori), ha visto lo studio di nuove leghe metalliche... l'elenco sarebbe lungo. Ancora più lungo (e non mi ci metto nemmeno) l'elenco delle eredità lasciate dal Progetto Apollo.
Ho usato la parola "inutili" come piccola provocazione. "Inutili" se letti come prodotto di mercato, di ritorno immediato di investimento, di investimento finanziario. Utilissimi lo sono invece stati da un punto di vista strategico, di ricadute, di know how, di creazione di una filiera tecnologica di punta, di reputazione (come calcolare il ritorno di immagine di avere portato uomini sulla Luna o di essere una delle due sole compagnie al mondo a volare a Mach 2?).
Letture consigliate, che toccano questi argomenti:
"Concorde, essais et batailles" di André Turcat. Purtroppo solo in francese (ma mi sono ripromesso di tradurlo in italiano, un giorno o l'altro)
"Moondust" di Andrew Smith, grandiosa cavalcata in stile documentaristico, alla ricerca degli astronauti lunari rimasti in vita e tuffo in quei meravigliosi anni '60 e '70.Questo è stato pubblicato anche in italiano, ma non so se si trova ancora in giro. In inglese si trova anche per Kindle.
Ecco si bravo, ricordavo male ma avevo in mente proprio quello, cioè che gli USA per un periodo hanno fatto una guerra feroce contro il concorde, addirittura proibendone l'atterraggio.Giusto, anche se va detto che la versa sliding door non è stato il divieto di volo supersonico da parte degli USA (quello lo hanno introdotto quasi tutti i paesi, e non senza ragione). Il problema è stato il divieto di atterraggio, superato solo dopo una lunga battaglia giudiziaria che ha contribuito a raffreddare definitivamente gli animi. Non è un caso se i primi voli di AF e BA avevano come destinazioni Rio de Janeiro e Bahrein e non la Grande Mela :morto:
Aggiungo una terza sliding door, collegata in parte alla seconda che citavi: l'insuccesso del progetto supersonico di Boeing. Se gli americani non avessero fallito miseramente con il loro progetto troppo ambizioso e costato comunque grosso modo quanto il Concorde ( https://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_2707 ), non avrebbero ostracizzato il volo supersonico, le compagnie aeree forse non avrebbero cancellato tutti gli ordini, i costi di produzione avrebbero goduto di economia di scala, al Concorde sarebbe succeduto un "Concorde 2" meno ghiotto di carburante e meno rumoroso.
Peccato, davvero.
Esistevano due simulatori, uno a Touluse Blagnac (AF) e uno a Bristol (BA). Dopo il 2003, un gruppo di appassionati ha provato a rimetterlo in funzione quello di AF a Toulouse, ma credo senza successo. Dopo l'annuncio del 2013, le cose sembrano essere rimaste piuttosto ferme https://www.aerobuzz.fr/culture-aero/virtu-ailes-redonne-vie-au/Sempre in tema Concorde, oggi pensavo: quanti simulatori esistevano per l'addestramento? 2 (uno AF e uno BA)?
E soprattutto: chissà come mai - oltre all'aereo vero e proprio - non sia riuscito a sopravvivere nemmeno un simulatore, che credo oggi riscuoterebbe un notevole successo tra gli appassionati e si potrebbe facilmente monetizzare...
Erano FFS o FTD?
Cosa? Cosa? Cosa? Esisteva già un progetto per un Concorde 2?Discorso molto giusto. Quando dico che non hanno lasciato eredi, intento in senso letterale: dopo Apollo non si è più andati sulla Luna, al Concorde non è succeduto il "Concorde 2" che pure gli ingegneri di Sud Aviation avevano già iniziato a studiare dopo l'avvio della produzione dei prototipi del primo supersonico. Se invece parliamo di "eredità", il discorso cambia moltissimo: Concorde è stato il primo esempio di collaborazione internazionale, da quella esperienza è nata Airbus, ha contribuito allo sviluppo dell'informatica applicata al volo (pensiamo solo ai sistemi di regolazione automatica delle entrate d'aria dei motori), ha visto lo studio di nuove leghe metalliche... l'elenco sarebbe lungo. Ancora più lungo (e non mi ci metto nemmeno) l'elenco delle eredità lasciate dal Progetto Apollo.
Ho usato la parola "inutili" come piccola provocazione. "Inutili" se letti come prodotto di mercato, di ritorno immediato di investimento, di investimento finanziario. Utilissimi lo sono invece stati da un punto di vista strategico, di ricadute, di know how, di creazione di una filiera tecnologica di punta, di reputazione (come calcolare il ritorno di immagine di avere portato uomini sulla Luna o di essere una delle due sole compagnie al mondo a volare a Mach 2?).
Letture consigliate, che toccano questi argomenti:
"Concorde, essais et batailles" di André Turcat. Purtroppo solo in francese (ma mi sono ripromesso di tradurlo in italiano, un giorno o l'altro)
"Moondust" di Andrew Smith, grandiosa cavalcata in stile documentaristico, alla ricerca degli astronauti lunari rimasti in vita e tuffo in quei meravigliosi anni '60 e '70.Questo è stato pubblicato anche in italiano, ma non so se si trova ancora in giro. In inglese si trova anche per Kindle.
In realtà la denominazione era “Concorde B”, che prevedeva:Cosa? Cosa? Cosa? Esisteva già un progetto per un Concorde 2?
Si trova ancora qualche informazione a riguardo?