Situazione voli Israele


Cesare.Caldi

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Vista la situazione in Israele molte compagnie stanno cancellando i voli di questi giorni e alcune hanno introdotto delle policy per chi non vuole viaggiare:

WIZZ AIR: CANCELLAZIONE VOLI DA E PER TEL AVIV DALL’ITALIA

#### Wizz Air, Roma, sabato 7 ottobre 2023– A causa dell’attuale situazione in Israele, Wizz Air desidera annunciare la cancellazione di tutti i voli da è per Tel Aviv previsti per domani, domenica 8 ottobre, dall’Italia. Wizz Air contatterà i passeggeri interessati direttamente tramite e-mail o SMS e fornirà loro opzioni di cambio prenotazione o rimborso, nonché di alloggio. La Compagnia raccomanda ai passeggeri che hanno prenotato presso agenzie di viaggio o agenzie online di rivolgersi a loro per eventuali modifiche alle prenotazioni. La Compagnia continua a monitorare attentamente la situazione e resta in contatto costante con le autorità competenti. Wizz Air si scusa per gli eventuali disagi causati e sottolinea che la sicurezza dei suoi passeggeri, dell’equipaggio e dei suoi aerei è la sua priorità principale. ####


Israele, molte compagnie aeree cancellano i voli

Non c’e’ solo Wizz Air ad aver cancellato i voli da e per Israele. Bensi quasi tutto il Gotha dei vettori che dall’estero hanno voli regolari verso Israele hanno provveduto a cancellare tutto quanto hanno pianificato per domani.

Tra queste c’e’ ITA Airways, ma la lista e’ gia’ abbastanza folta: Aegean , Lufthansa, Austrian, Air France, Swiss, airBaltic, LOT, RAM, Royal Jordanian, airastana, flydubai, Delta, United, Azerbaijan, Gulf Air, Brussels Airlines, American Airlines e TAP.

 

Cesare.Caldi

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Easyjet vista la situazione concede a chi non vuole partire di annullare prenotazione e ricevere un voucher, al momento questa policy è valida per chi ha volo in partenza fino al 21 ottobre, questa indicazione non è presente nell' avviso sul sito ma l'ho saputa solo tramite il servizio clienti.
 

darioflight

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Stando a Flightradar gli aerei El Al e Israir arrivano e partono abbastanza regolarmente.
Contrariamente a quasi tutte le altre compagnie che hanno cancellato i propi voli .
El Al rischia o è tutto sottocontrollo!
 

ILM4rcio

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Stando a Flightradar gli aerei El Al e Israir arrivano e partono abbastanza regolarmente.
Contrariamente a quasi tutte le altre compagnie che hanno cancellato i propi voli .
El Al rischia o è tutto sottocontrollo!
Non vorrei dire vaccate, parlando con uno del settore molto vicino alla compagnia mi aveva detto che gli aerei El al hanno hanno qualche dispositivo anti missile a bordo.
 

I-DISAronno

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Easyjet vista la situazione concede a chi non vuole partire di annullare prenotazione e ricevere un voucher, al momento questa policy è valida per chi ha volo in partenza fino al 21 ottobre, questa indicazione non è presente nell' avviso sul sito ma l'ho saputa solo tramite il servizio clienti.
easyJet sta cancellando i propri voli, l'unica accanita è Ryanair che continua a volare.
 

ploncito

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Da Amsterdam: KLM, Transavia ed EasyJet hanno cancellato i propri voli. Dal NLTimes:

Due to the current situation in Israel, the airline Transavia has canceled Saturday's flight to Tel Aviv as a precautionary measure. The next flight is scheduled for Monday. Whether this will work will be decided later.

According to a Transavia spokesperson, the safety situation is being monitored. The advice to travelers who have this flight planned for Monday is to keep an eye on the status of this flight to Israel.

In addition, the KLM flight that was supposed to go to Tel Aviv on Sunday evening has also been canceled, the airline reported on Saturday.

Furthermore, easyJet has canceled a flight that was supposed to go to Tel Aviv on Sunday morning. However, two flights by the Israeli airline El Al on Sunday will continue for the time being
 

Viking

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A vedere le immagini di TLV con gente che vuole lasciare il paese, mi sembra sia un controsenso andarci. Oh, poi uno è libero di fare quello che vuole. Anche andarci per il wkend.
 

Cesare.Caldi

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Attacco a Israele, l’avviso ai piloti: «Non volate a quote basse». Le compagnie aeree cancellano i voli
di Leonard Berberi

La guerra tra Israele e Hamas spinge le compagnie aeree ad annullare i collegamenti con Tel Aviv ufficialmente fino a martedì 10 ottobre, ma con ogni probabilità le cancellazioni sono destinate a durare di più. In attesa di capire il tipo della controffensiva di Gerusalemme e le conseguenze nell’area Eurocontrol ha già vietato i sorvoli per gli aerei commerciali lungo alcuni «corridoi» e si ragiona anche sulla chiusura totale dello spazio aereo israeliano se la situazione dovesse peggiorare. Mentre l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha emesso un «bollettino» su Israele come zona di conflitto almeno fino al 31 ottobre. Si sta guardando con particolare attenzione anche al nord d’Israele — dove vengono al momento fatti passare i velivoli — che potrebbe diventare un’altra zona «calda» per il timore di uno scontro tra l’esercito locale e i miliziani libanesi di Hezbollah, alleati di Hamas.

Le valutazioni dei vettori
In queste ore gli uffici di diversi vettori europei stanno effettuando le loro valutazioni sui rischi. Allo stesso tempo si assiste a una doppia curva delle prenotazioni: c’è un crollo della domanda di viaggio per lo Stato ebraico da parte dei turisti, mentre si registra una forte impennata degli acquisti degli israeliani all’estero — o di membri della comunità ebraica — che vogliono andare in Israele per dare una mano al proprio Paese.


Il «Notam»
Secondo la piattaforma FlightAware domenica 8 ottobre almeno 128 voli sono stati cancellati all’aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv tra partenze e arrivi, pari a un quinto dei movimenti previsti per la giornata. Il bilancio è destinato a salire mano a mano che i vettori rivedono i loro piani su Israele. Gli avvisi di Eurocontrol (l’agenzia europea che gestisce il traffico in alta quota nel nostro continente, ma anche in Israele) aggiornati ora dopo ora e inviati ai centri operativi delle compagnie vietano di percorrere alcune «aerovie» tra gli 11-12 mila piedi (3.350-3.650 metri) in su dello spazio aereo israeliano — di fatto vietando quel percorso — per evitare da un lato di interferire con le operazioni militari e dall’altro per non essere colpiti dai razzi di Hamas.

La comunicazione di Eurocontrol
L’avvertenza di Eurocontrol vale fino alle 18 — ora italiana — del 19 ottobre, allungando di nove giorni rispetto al precedente bollettino della mattina. In parallelo sono stati rivisti anche i percorsi di avvicinamento e allontanamento allo scalo di Tel Aviv, spostando gli aerei più a nord. «A causa della situazione di conflitto in corso nella regione tra Israele e i militanti estremisti di Gaza si consiglia a tutti i vettori e agli operatori commerciali di rivedere le attuali informazioni sulla sicurezza, sulle minacce e controllare i Notam (i bollettini di aeronavigabilità inviati ai piloti, ndr)», si legge nelle comunicazioni di Eurocontrol.

«Caricare più carburante»
«L’autorità dell’aviazione civile di Israele sta monitorando la situazione in ogni momento, valutando il rischio e mitigandolo fino a raggiungere un livello di sicurezza accettabile, anche in base agli standard Icao (l’agenzia Onu per l’aviazione civile, ndr)». A chi decide di volare da/per Tel Aviv Eurocontrol «consiglia di fare attenzione» e che «sono previsti ritardi» per cui le compagnie aeree «devono calcolare di conseguenza la quantità di carburante», suggerendo così di far partire gli aerei con più cherosene del previsto.

I problemi durante il volo
L’impiego massiccio delle strumentazioni militari, però, sta creando più di qualche problema anche alle comunicazioni tra i piloti e le torri di controllo, così come disturba il segnale Gps che serve ad orientare i velivoli verso la destinazione finale. A dirlo al Corriere sono diversi piloti che in queste ore hanno volato da/per Israele e che hanno a loro volta comunicato ai colleghi i problemi anche nei percorsi di avvicinamento tra l’isola di Cipro e il Medio Oriente.

I voli Italia-Israele
Sui voli tra Italia e Israele la compagnia El Al conferma le normali operazioni, anche se monitora la situazione (gran parte dei suoi velivoli è dotata di un sistema anti-missilistico). I collegamenti dell’8 ottobre risultano tutti o effettuati o regolari, al netto dei ritardi causati dalla gestione del traffico all’aeroporto «Ben Gurion». Ita Airways, invece, ha deciso di cancellare i voli tra Roma Fiumicino e Tel Aviv «fino a martedì mattina». Mentre easyJet ha cancellato il volo di sabato da Milano Malpensa e ha annunciato lo stop alle operazioni per domenica (anche se non era previsto alcun collegamento tra il capoluogo lombardo e Israele).

Nei prossimi giorni
Al momento risultano regolari i voli di Ryanair tra gli scali italiani e Tel Aviv, mentre Wizz Air — come confermato in una inviata sabato sera — ha cancellato i collegamenti tra il nostro Paese e Israele per domenica 8 ottobre. Da quanto apprende il Corriere le cancellazioni delle rotte Italia-Israele continueranno anche nei prossimi giorni, non è al momento chiara l’entità, se cioè si tratterà di uno stop totale ai collegamenti (cosa che viene data come la più probabile se ci sarà l’escalation militare) o di una riduzione delle frequenze. Per questo i vettori consigliano di controllare costantemente lo stato del proprio volo sul sito della compagnia aerea.

Il bollettino di Easa
Nella serata di domenica 8 ottobre Easa ha emesso un «Conflict Zone Information Bulletin» su Israele indirizzato a tutti vettori europei. «Si ritiene che i rischi per l’aviazione civile siano al momento gestiti efficacemente dalle autorità dello Stato israeliano», sostengono gli esperti dell’Easa. Ma «a causa della situazione instabile, l’agenzia continuerà a monitorare attentamente la situazione, al fine di valutare se vi sia un aumento o una diminuzione del rischio per gli operatori aerei dell’Unione europea a seguito dell’evoluzione della minaccia».

«Massima cautela»
Sul fronte nordamericano la Federal aviation administration — l’ente dell’aviazione Usa — ha emesso un bollettino speciale invitando alla «massima cautela» data la «situazione potenzialmente pericolosa nello spazio aereo israeliano». «Le aviolinee sono invitate a prestare estrema cautela quando operano nella “regione di informazioni di volo” di Tel Aviv. Gli equipaggi di volo devono rimanere in contatto con il controllo del traffico aereo in ogni momento» soprattutto perché c’è la possibilità della «chiusura dello spazio aereo».
lberberi@corriere.it

 

Cesare.Caldi

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Articolo di repertorio:

Il sistema anti-missili installato sugli aerei delle compagnie israeliane
Dopo l’abbattimento del Boeing 737 ucraino in Iran molti guardano a Israele: El Al, Arkia e Israir hanno installato nelle loro flotte il dispositivo «C-Music»
di Leonard Berberi

Il sistema anti-missili installato sugli aerei delle compagnie israeliane


Costa circa un milione di euro, pesa 160 chili ed è installato su la maggior parte degli aerei di tre compagnie israeliane il dispositivo in grado di «distrarre» i razzi allontanandoli dalla fusoliera ed evitando un’esplosione fatale. Nelle ore in cui l’Iran ha ammesso di aver abbattuto con un missile terra-aria — ufficialmente per errore — il Boeing 737 della compagnia Ukraine International Airlines (176 morti), più di qualcuno ha rivolto lo sguardo verso lo Stato ebraico cercando di capire come evitare un altro caso simile in contesti che all’improvviso diventano instabili.

Il dispositivo
La tecnologia, chiamata C-Music, viene venduta da Elbit Systems con sede alla periferia di Haifa. L’apparecchio — lungo 2,7 metri, largo 60 centimetri e alto mezzo metro — viene agganciato sotto alla fusoliera del velivolo e non passa inosservato. È dotato di una termocamera (in grado di osservare a 360 gradi) e di un puntatore laser. Quando da terra qualcuno lancia un missile — spiegano i documenti tecnici — la termocamera individua la traccia di calore dell’esplosivo e segnala al puntatore dove «sparare» il laser per disorientarlo, fargli deviare il tragitto e farlo esplodere a quella che viene giudicata una distanza di sicurezza. In contemporanea i piloti in cabina vengono avvertiti del pericolo.

L’allarme nel 2002
Nel caso del volo PS752 Teheran-Kiev colpito tre minuti dopo il decollo un Boeing 737 dotato di questa tecnologia — secondo i produttori — avrebbe evitato il missile lanciato dall’esercito iraniano. In Israele, invece, C-Music non è da tempo una novità dopo quanto successo in particolare nel 2002. Il 28 novembre un gruppo terroristico lanciò due missili contro un Boeing 757 del vettore israeliano Arkia Airlines in partenza da Mombasa, Kenya. Il volo atterrò d’emergenza a Nairobi, poi proseguì regolarmente per Tel Aviv. Da quel momento il governo israeliano si convinse che l’aviazione civile stava diventando obiettivo sensibile.

Il piano «Sky Shield»
E così nel 2014 il piano di sicurezza «Sky Shield» stabilì che ogni velivolo dei vettori israeliani impiegato su destinazioni «sensibili» avrebbe dovuto installare un dispositivo anti-missile per prevenire eventuali attacchi ai voli durante le fasi di decollo e atterraggio. Il primo modello — per effettuare i test e ottenere le certificazioni dell’ente nazionale dell’aviazione civile — è stato installato nel 2013 su un Boeing 707. Poi inserito nel primo velivolo commerciale, di El Al, un Boeing 737-800, lo stesso modello di quello ucraino abbattuto.

L’installazione
C-Music — sulla base del materiale fotografico aggiornato al dicembre 2019 disponibile sulle piattaforme specializzate — si trova su molti dei Boeing 737 e Boeing 777 di El Al, la compagnia di bandiera, ma non sui Boeing 787 Dreamliner. Lo stesso anche per il Boeing 757 e gli Embraer di Arkia Airlines (ma non sugli Airbus A321neo) e gli Airbus A320 di Israir (ma non sugli Atr 72). Il Corriere della Sera ha contattato Elbit Systems per avere ulteriori dettagli, ma senza ottenere una risposta al momento della pubblicazione dell’articolo. Un portavoce di El Al, invece, spiega che il vettore «non discute con la stampa di questo argomento».
lberberi@corriere.it

 
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RobertoMo

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7 Agosto 2016
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E' appena atterrato un volo EK.

Ovviamente molto traffico militare, sono appetta atterrati un C-17 USAF e un C-130 polacco.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Migliaia i passeggeri accampati a TLV in cerca di vie di uscita da Israele (pax di ritorno verso il proprio paese d’origine oppure che vogliono lasciare Israele); queste le uniche compagnie attualmente operanti, ma con disponibilità posti quasi nulla per giorni (ns internal bulletin):

airlines that may still be operating out of Tel Aviv

  • El Al (LY) to worldwide
  • British Airways (BA) and Virgin Atlantic Airways (VS) to London, England (LHR) 
  • Emirates (EK) and FlyDubai (FZ) to Dubai, United Arab Emirates (DXB)
  • Turkish Airlines (TK) some flights to Istanbul, Turkey (IST)