Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"


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AV CT

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14 Ottobre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Quanta democrazia
 

AV CT

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14 Ottobre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Dipende da come tu definisca la convenienza.

Lavoro a 17 minuti da Gatwick, e se ci fosse un volo London Gatwick-Trapani Birgi alle 18 del Venerdì e un ritorno alle 6 del Lunedì, €260 a pax per un A/R mi sembrerebbero un prezzo molto conveniente. A €120, mi farei 15-20 weekend in Sicilia all'anno :cool:
Avevo frainteso scusa, sono prezzi accessibili
 

massyrm

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23 Febbraio 2015
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Comprendo come tu o altri utenti l'abbiate già letta in passato, e vi possa sembrare ripetitiva, ma ci sono altri utenti a cui non è familiare
Scusami, tanto per capire meglio: ma se arriva un utente a cui non glie lo hai ancora detto, lo ripeti ancora?
Perché, sinceramente, il tuo punto di vista sulle tasse aeroportuali è chiaro, limpido, cristallino. E, soprattutto, dirompente. :)
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Scusami, tanto per capire meglio: ma se arriva un utente a cui non glie lo hai ancora detto, lo ripeti ancora?
Perché, sinceramente, il tuo punto di vista sulle tasse aeroportuali è chiaro, limpido, cristallino.
Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.

Ritorniamo tra l'altro in tema: in questo thread c'è un utente i cui commenti sembravano suggerire che credesse che un LCC potesse riempire a tappo un aereo dalla Sardegna, o da un qualunque aeroporto italiano, a Stoccolma con biglietti da €19,99 senza rimetterci una barca di soldi. Gli ho risposto dimostrandogli fatti alla mano, citando le fonti appropriate, che una simile opinione non aveva base fattuali, e che in realtà anche considerando i guadagni dalle entrate ancillari il break even per la più efficiente dei LCC è praticamente il triplo della cifra citata. Se in un altro thread spunta un altro utente che sembra a sua volta credere ad una cosa simile, che facciamo, non possiamo spiegargli che si sbaglia, perché io l'ho già fatto una volta a Gennaio del 2016 in questo thread? Da questo momento in poi ci dobbiamo astenere, il primo io, dal correggere quello che pare un atto di fede, sbagliato, diffuso perfino tra alcuni frequentatori di AC (l'utente in questione ha 3 volte e mezzo i miei post)? Non parliamo poi di quante volte abbia notato che sia distorsivo fare sconti solo ad un determinato vettore LCC. Mai visto nessuno protestare per la mia ripetitività in quel caso. Oppure possiamo essere ripetitivi soltanto quando una determinata opinione non è controversa per un determinato gruppo di utenti di AC?
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.

Ritorniamo tra l'altro in tema: in questo thread c'è un utente i cui commenti sembravano suggerire che credesse che un LCC potesse riempire a tappo un aereo dalla Sardegna, o da un qualunque aeroporto italiano, a Stoccolma con biglietti da €19,99 senza rimetterci una barca di soldi. Gli ho risposto dimostrandogli fatti alla mano, citando le fonti appropriate, che una simile opinione non aveva base fattuali, e che in realtà anche considerando i guadagni dalle entrate ancillari il break even per la più efficiente dei LCC è praticamente il triplo della cifra citata. Se in un altro thread spunta un altro utente che sembra a sua volta credere ad una cosa simile, che facciamo, non possiamo spiegargli che si sbaglia, perché io l'ho già fatto una volta a Gennaio del 2016 in questo thread? Da questo momento in poi ci dobbiamo astenere, il primo io, dal correggere quella che pare un atto di fede, sbagliato, diffuso perfino tra alcuni frequentatori di AC? Non parliamo poi di quante volte abbia notato che sia distorsivo fare sconti solo ad un determinato vettore LCC. Mai visto nessuno protestare per la mia ripetitività in quel caso. Oppure possiamo essere ripetitivi soltanto quando una determinata opinione non è controversa per un determinato gruppo di utenti di AC?
Io personalmente posso dire di aver apprezzato tantissimo il tuo intervento: ci fosse qualche giornalista che si fosse preso la briga di pubblicare qualcosa di vagamente simile.....
 

massyrm

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23 Febbraio 2015
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.
Rispondo seriamente?
A parte che non mi trova d'accordo, e sti cazzi alla fine della mia opinione, avrai esposto la teoria delle riduzione delle tasse in 30 post in 3 giorni. Può bastare no? Anche perché se le stesse eccezioni che ti hanno fatto dall'altra parte te le facessero qui (visto che alcuni utenti non hanno mai partecipato alla discussione, sarebbero legittime, non credi?) la dirompenza sarebbe troppa anche per le mie, che già sopportano mia moglie tutto il giorno. :)

Ancora più seriamente: se vuoi ribadire un concetto già espresso in altre discussioni, usa i link. Una cosa tipo "come dicevo qui" e tutto diventa più fluido. Imho.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Non ricordo di aver mai discusso con AV CT dell'argomento.
Per te che hai magari partecipato a thread a cui partecipavo anch'io, sì, ma se ci sono utenti con cui non ho mai conversato, e ce n'erano un paio in questo thread, non mi sembra particolarmente problematico segnalare anche a loro quella osservazione.
Sta cosa sta diventando ridicola: sei su un thread pubblico, ti leggiamo tutti, non c'è bisogno di ripetere lo stesso messaggio appena un altro utente partecipa alla discussione. Il forum NON funziona così.

Apri un thread sull'argomento. Riceverai critiche, plausi, contributi, silenzi, e così via, ma di certo non si può più sostenere che in ogni thread si finisca per parlare delle tue analisi sulle imposte comunali. Sta diventando una seria ossessione.
 

nicolap

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Oltre che una gran rottura di palle.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Sta diventando una seria ossessione.
Continuo a sostenere che dobbiamo chiederci se non sia all'opera una distorsione selettiva.

Se uno stesso utente propone lo stesso argomento in diversi thread, e questo argomento è "i contributi a Ryanair sono sbagliati" oppure "i contributi a Ryanair sono iniqui", nessuno obietta sulla ripetitività di quell'argomento. C'è qualcuno che tenta di obiettare nel merito, provando a descrivere i benefici dell'espressione del traffico latente promossa da quel vettore ed altri LCC, ma nessuno protesta per la ripetitività dell'argomento. Idem con "è sbagliato dare soldi pubblici a Ryanair" oppure prendere in giro il giornalista di turno che chiama "hub" un aeroporto con 4 rotte in croce. Come nel caso di questo thread, dove ho spiegato ad un utente che €19,99 a pax per Stoccolma è sottocosto per chiunque, non trovo sbagliato né ossessionante essere ripetitivi su questi argomenti, ma non riesco a capire cosa avrebbe di diverso far notare gli effetti della imposizione fiscale aeroportuale.
 

Dancrane

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Continuo a sostenere che dobbiamo chiederci se non sia all'opera una distorsione selettiva.

Se uno stesso utente propone lo stesso argomento in diversi thread, e questo argomento è "i contributi a Ryanair sono sbagliati" oppure "i contributi a Ryanair sono iniqui", nessuno obietta sulla ripetitività di quell'argomento. C'è qualcuno che tenta di obiettare nel merito, provando a descrivere i benefici dell'espressione del traffico latente promossa da quel vettore ed altri LCC, ma nessuno protesta per la ripetitività dell'argomento. Idem con "è sbagliato dare soldi pubblici a Ryanair" oppure prendere in giro il giornalista di turno che chiama "hub" un aeroporto con 4 rotte in croce. Come nel caso di questo thread, dove ho spiegato ad un utente che €19,99 a pax per Stoccolma è sottocosto per chiunque, non trovo sbagliato né ossessionante essere ripetitivi su questi argomenti, ma non riesco a capire cosa avrebbe di diverso far notare gli effetti della imposizione fiscale aeroportuale.
Mettiamola così: al gruppo di lavoro che gestisce il forum, ed alla moltitudine di utenti che lo leggono, questa tua ripetitività ossessiva da fastidio. A differenza di altre cose.
Prendine atto e regolati di conseguenza.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Continuo a sostenere che dobbiamo chiederci se non sia all'opera una distorsione selettiva.

Se uno stesso utente propone lo stesso argomento in diversi thread, e questo argomento è "i contributi a Ryanair sono sbagliati" oppure "i contributi a Ryanair sono iniqui", nessuno obietta sulla ripetitività di quell'argomento. C'è qualcuno che tenta di obiettare nel merito, provando a descrivere i benefici dell'espressione del traffico latente promossa da quel vettore ed altri LCC, ma nessuno protesta per la ripetitività dell'argomento. Idem con "è sbagliato dare soldi pubblici a Ryanair" oppure prendere in giro il giornalista di turno che chiama "hub" un aeroporto con 4 rotte in croce. Come nel caso di questo thread, dove ho spiegato ad un utente che €19,99 a pax per Stoccolma è sottocosto per chiunque, non trovo sbagliato né ossessionante essere ripetitivi su questi argomenti, ma non riesco a capire cosa avrebbe di diverso far notare gli effetti della imposizione fiscale aeroportuale.
Vabo, ti abilitiamo entro il pomeriggio come moderatore.
 

BrunoFLR

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Caro Aledeniz
Non è detto che chi non conversa con te non ti legga.
Vedi me che leggo quasi tutto ma intervengo ogni morte di Papa.
c'è da tagliarsi le vene (cit. Dreamliner).
Tra te e quell'altro.
Peggio di mia figlia di undici anni quando prende la bizza.
Ti abbiamo capito, ok?
Adesso cambia argomento o chetati.
Sincerely your
 

aledeniz

Bannato
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ale.riolo.co.uk
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Tornando in tema, articolo di Pompeo Locatelli sull'argomento del thread jeri nella sezione economia de Il Giornale:

Un modello di business funziona? Nessun problema: tarpiamogli le ali. Il richiamo aeronautico è quanto mai opportuno visto che parliamo di Ryanair, la compagnia irlandese che si è imposta con la sua flotta aerea nel mercato internazionale low cost. E molto bene anche in Italia, riuscendo a rilanciare aeroporti che fino a ieri venivano classificati come scali satellite. Vedi Orio al Serio, in provincia di Bergamo, oggi al nono posto della classifica mondiale per la categoria dei voli economici.Ma, nel nostro Paese, anziché far tesoro e sostenere un fenomeno che ha cambiato radicalmente il modo di volare - parlerei di una vera e propria rivoluzione e democratizzazione del volo - si agisce pervicacemente depotenziandolo. Il caso dell'aeroporto di Alghero è illuminante. La mossa delle autorità di aumentare le tasse aeroportuali e di togliere i contributi regionali, ha provocato la reazione del vettore irlandese che ha annunciato di voler ridurre del 50% i propri voli. E potrebbe risultare l'anticamera dell'abbandono vero e proprio per cercare altri scali più convenienti. Vista la collocazione strategica di Alghero che serve il nord della Sardegna, si tratterebbe di una rinuncia destinata a incidere in misura notevole sull'economia territoriale, in primo luogo il turismo.Davanti a questo pericolo, imprenditori locali si sono dati da fare con una raccolta fondi affinché Ryanair si ravveda e confermi i propri investimenti sulla tratta di Alghero. Un gesto concreto e simbolico insieme. Che, oltre a denunciare la gravità del problema in una forma di solidarietà tra privati, suona soprattutto come richiamo ai decisori pubblici impegnati in un braccio di ferro miope che, ancora una volta, certifica l'oggettiva ostilità della mentalità statalista verso il mondo imprenditoriale. In Italia la sana logica di mercato non riesce mai a spiccare il volo.
Da http://www.ilgiornale.it/news/economia/sardegna-non-vola-ryanair-1212393.html
 

AZ209

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ryanair, Deiana insiste e avverte «Intervento troppo rischioso»

Bisogna rispettare le regole è il monito dell'assessore regionale dei Trasporti alla fine di una giornata di botta e risposta tra maggioranza e opposizione, acceso dall'intervento di Renato Soru sui low cost e la fuga di Ryanair dalla Sardegna

ALGHERO - «Sull’intervento pubblico a favore del comparto aereo la Regione è ovviamente tenuta al rispetto della normativa nazionale e Comunitaria e ad applicare i principi fondamentali che regolano ogni provvedimento in materia». L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana non si muove di una virgola rispetto a quanto detto qualche settimana fa ad Alghero [GUARDA], in merito alle compagnie aeree low-cost e in vista della fuga di Ryanair dalla Sardegna (meno 14 rotte da Alghero e meno 8 da Cagliari nella prossima estate). Lo fa alla fine di una giornata di botta e risposta tra maggioranza e opposizione, acceso dall'intervento di Renato Soru [LEGGI].

«I servizi di trasporto aereo sono soggetti, al pari di altre attività economiche, alla libera concorrenza, alla non discriminazione, alla pari opportunità di accesso e al divieto di aiuto da parte delle pubbliche istituzioni. Questo non significa - continua Deiana - che le leggi europee vietino qualunque intervento dei governi dell’Unione nell’ambito, bensì che tali interventi siano da considerare ordinariamente vietati e solo eccezionalmente ammessi. Le misure in deroga ai principi fondanti della concorrenza sono consentite esclusivamente all’interno di precisi e vincolanti percorsi».

Come quella varata dalla Regione Sardegna nel 2010. La legge 10 di sei anni fa sul sostegno alle compagnie low cost, prevedendo uno stanziamento di 19,5 milioni di euro per il 2011 e di 24 milioni per gli anni 2012 e 2013, ha consentito l'aiuto pubblico nel settore. Tuttavia - Deiana - la Regione decise alla fine del 2011 di notificare la legge 10 tardivamente e dopo avergli dato esecuzione, andando così incontro a una nuova procedura di infrazione aperta nel 2013 contro tutti e tre gli scali aeroportuali isolani che avevano ricevuto nel frattempo oltre 60 milioni di euro di sovvenzioni.

Deiana rispedisce al mittente (al plurale) le accuse su ritardi e immobilità della giunta di cui fa parte: «Appena insediata, la giunta Pigliaru ha avviato una paziente e laboriosa interlocuzione con Bruxelles, supportata dalla Rappresentanza permanente italiana presso l’UE, volta a scongiurare la condanna degli aeroporti sardi alla restituzione degli aiuti» aggiunge il titolare dei Trasporti. E risponde - evidentemente anche a Soru che aveva chiesto una strategia prima del pronunciamento della Commissione europea - quando ribadisce: «Pertanto, un intervento oggi, in pendenza di una decisione così delicata, potrebbe essere non solo evidentemente controproducente, ma anche molto rischioso, tenendo conto che non esiste al momento alcun punto di riferimento interpretativo applicativo sulle linee guida del 2014. Abbiamo l'obbligo morale, prima che legale politico e amministrativo di non trascinare la Sardegna in avventure disinvolte, dettate da logiche tanto populistiche quanto superficiali, che fatalmente presentano, anche dopo anni, il conto».

CT1. La continuità territoriale aerea fra i tre scali sardi e gli aeroporti Fiumicino e Linate è attualmente disciplinata da un contratto di servizio pubblico che scadrà il 27 ottobre del 2017. Il modello prevede una tariffa unica agevolata uguale per tutti per nove mesi l'anno, e una tariffa differenziata per i non residenti per i tre mesi di alta stagione. «La Giunta valuta molto criticamente l’aggravio tariffario a carico dei non residenti (nella quasi totalità turisti) nei tre mesi estivi, perché finalizzato ad estrarre reddito da una categoria di viaggiatori che non deve essere penalizzata, bensì agevolata. Tale situazione scoraggia la scelta della destinazione Sardegna, e comunque - aggravando i costi di trasferimento - limita la permanenza e la spesa turistica sull’Isola. È questa una ulteriore gravosa conseguenza del costo della insularità che la Giunta Regionale ha deciso di aggredire, intraprendendo un serrato e produttivo confronto con il governo, al quale è stato richiesto di farsene carico».

CT2. L’introduzione di un nuovo sistema di CT2 disegnato con il decreto di imposizione di oneri del marzo 2014, è stata resa impraticabile dal fatto che sulla gran parte delle rotte su cui si intendevano introdurre i vincoli di servizio operavano (ed operano) vettori comunitari in libero mercato. Questa circostanza ha indotto la Giunta a chiedere nell’ottobre del 2014 il ritiro del decreto e a individuare nuovi sistemi di intervento compatibili con i principi comunitari di settore. «In particolare si sta vagliando con il governo e con le istituzioni comunitarie la possibilità (che non risulta mai praticata finora a livello continentale) di imporre obblighi di servizio su alcune delle rotte di CT2 e di compensarli tramite gara, senza prevedere la contestuale attribuzione della rotta stessa in monopolio», spiega l’assessore.

Collegamenti internazionali. La Giunta ha messo a punto un sistema di intervento sui collegamenti con i 6 mercati obiettivo di Spagna, Francia, Regno Unito, Svizzera, Germania e Benelux. Attraverso approfonditi studi condotti dagli Atenei sardi è stata individuata la spesa media sostenuta dai turisti stranieri durante la loro permanenza in Sardegna. Il solo rientro fiscale in termini di imposta sul valore aggiunto di tale spesa garantisce una più che ottima remunerazione del capitale investito. La Regione, comportandosi sempre secondo il principio dell’investitore in economia di mercato (PIEM) interverrà nel settore mediante un investimento di sostegno all’incremento dei flussi di traffico con in Paesi elencati. «Si procederà con invito a tutti i vettori aerei comunitari a presentare manifestazioni di interesse a esercitare il traffico sulle relazioni indicate, mettendo a disposizione un supporto finanziario parametrato alla tipologia di collegamento, bi o tri settimanale, e alla tipologia di rotta», conclude Deiana.

http://notizie.alguer.it/n?id=101385
 
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