Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"


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AV CT

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14 Ottobre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

http://notizie.tiscali.it/economia/...ostacolo-al-sostegno-per-gli-aeroporti-sardi/


"Gli aiuti agli aeroporti sono ammissibili secondo la legislazione Europea ed altrettanto ammissibili sono gli accordi tra aeroporti e compagnie aeree”. Per questo “serve subito un intervento della parte pubblica per salvaguardare un comparto strategico per la nostra isola”. Renato Soru interviene ancora sulla situazione del trasporto aereo in Sardegna dopo l’annunciato taglio di numerose rotte da parte del vettore irlandese Ryanair. “Una situazione resa più complicata dalla crisi non ancora risolta di Meridiana e dalla mancata ricapitalizzazione dell’aeroporto di Alghero e che rischia di compromettere, insieme a tanti posti di lavoro nel settore, lo sviluppo del turismo e dell’ampio indotto ad esso collegato”. Ma per Soru “La via d’uscita esiste, e occorre percorrerla al più presto”.
“L’attuale situazione”, spiega il fondatote di Tiscali, “nasce dall’indagine avviata nel gennaio 2013 dalla Commissione Europea, riguardante gli aiuti elargiti nel periodo 2010-13 dalla Regione agli aeroporti sardi e da questi poi trasferiti a diversi vettori. Da lì il blocco dei finanziamenti pubblici agli aeroporti ed il conseguente mancato rinnovo degli accordi con le compagnie aeree”.
“Davanti all’attuale impasse”, prosegue l’eurodeputato PD, “viene facile trovare nell’Europa un capro espiatorio, incolpando le rigide norme europee o il disinteresse della Commissione Europea rispetto alle esigenze di mobilità della Sardegna”.
“Tuttavia non è così. Le norme europee non impediscono alle Regioni di sostenere lo sviluppo del traffico aereo tramite trasferimenti agli aeroporti per opere infrastrutturali, o per il finanziamento delle compagnie low cost, attraverso tariffe ridotte per i servizi aeroportuali, il cofinanziamento di campagne di co-marketing, il finanziamento per l’apertura di nuove rotte”. “Inoltre - prosegue l’ex presidente della Regione Sardegna - le norme europee non impediscono il finanziamento di tariffe agevolate, in regime di continuità territoriale, per motivi sociali legati all’insularità e al ritardo di sviluppo. Le stesse norme europee che oggi ingiustamente incolpiamo qui in Sardegna sono invece utilizzate positivamente da altre regioni europee e sono state, nel passato, utilizzate anche dalla nostra Regione”.
“Le difficoltà attuali non nascono quindi dalle norme europee, piuttosto sono il frutto del mancato rispetto o del maldestro utilizzo di tali norme. In particolare sono frutto dei comportamenti messi in atto nel periodo 2010-13, oggetto e della procedura europea ancora in corso”. “Non esistono dubbi a riguardo: gli aiuti agli aeroporti sono ammissibili ed altrettanto ammissibili sono gli accordi tra aeroporti e compagnie aeree, incluso il finanziamento dei costi di co-marketing richiesto da Ryanair. Ciò è chiaramente deducibile sia dalla comunicazione della Commissione Europea sugli "Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree" del 2014, che dalle conclusioni di una precedente indagine della Commissione sull'aeroporto di Alghero nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010. In quel caso”, spiega Soru “la Commissione aveva chiaramente dichiarato legittimi gli aiuti dati all'aeroporto di Alghero, cosi come gli accordi da questo conclusi con diversi vettori, inclusa Ryanair”.
L’attuale indagine della Commissione Europea è dovuta a diversi motivi: “Innanzitutto il regime di aiuti in vigore dal 2010 è stato notificato in ritardo, solo nel 2011; in secondo luogo, il regime notificato dall’Italia alla Commissione Europea prevedeva la selezione delle compagnie aeree beneficiarie degli aiuti tramite una procedura di gara che però non è mai stata attuata. Infine gli aiuti alle compagnie low cost erano stati effettuati senza sufficiente giustificazione economica ma sulla base dell’ipotesi di necessario servizio pubblico, giustificazione che può riguardare solo le rotte in continuità territoriale tramite l’imposizione di oneri di servizio pubblico. Ad essere sotto accusa quindi, non è il regime di aiuti in sé, ma le mancanze procedurali della Regione e l’insipienza di chi, nel periodo 2010-13, la governava”
L’eurodeputato indica quindi la via d’uscita: “Data la chiarezza degli orientamenti Europei in materia è necessario elaborare subito una nuova strategia per far ripartire il settore, senza aspettare la conclusione dell’indagine della Commissione, che speriamo comunque essere positiva. Non si tratta di reinventare la ruota, ma di partire da quanto fatto già in passato in Sardegna e da quanto fanno similmente altri aeroporti e altre Regioni in Europa.
“Occorre preparare il terreno per il rinnovo della Continuità territoriale per Roma e Milano (CT1) che scadrà l’anno prossimo, correggendo le modifiche apportate dalla giunta Cappellacci rispetto al passato che era a costo zero per la Regione: prevedere la tariffa scontata unicamente a favore dei sardi e prevedere invece un costo massimo (price cap) non eccessivamente elevato negli altri casi. In questo modo si risparmieranno 44 milioni di euro all’anno. Differentemente dal passato, si potrà prevedere anche la partecipazione di compagnie low cost qualora accettassero gli oneri di servizio pubblico”.
“Occorre chiedere immediatamente il rinnovo della Continuità territoriale per gli altri capoluoghi regionali quali Bologna, Napoli, Torino, Verona, Palermo (CT2), investendo una parte dei 44 milioni risparmiati dalla CT1. Anche in questo caso si potrà prevedere la partecipazione delle low cost qualora accettassero gli oneri di servizio pubblico (in cambio dell’aiuto pubblico) o permettere anche i voli low cost, senza aiuti pubblici, in aggiunta a quelli in continuità”.
“Occorre infine dare sostegno agli aeroporti investendo la rimanente parte dei citati 44 milioni oltre ai 30 milioni recentemente assegnati dal Governo. Sostenere tutti gli aeroporti e in particolare quelli che attraversano difficoltà operative come Alghero. Aiutarli a sottoscrivere accordi con le compagnie aeree low cost tali da garantirne la permanenza sui nostri scali, garantire l’apertura di nuove rotte e la crescita di quelle esistenti”
“Le iniziative private, come quella messa in campo in questi giorni da imprenditori e figure di spicco del mondo dell’arte, sono molto apprezzabili ma non possono bastare”, conclude Soru. “Anzi, esse ci richiamano all’urgente responsabilità della politica. Un intervento pubblico è ormai imprescindibile e urgente e sono certo che la giunta Pigliaru lo porterà rapidamente avanti senza ripetere gli errori del passato”.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Premesso che non andrei a Stoccolma con FR ma non capisco per quale logica tu ritieni sottocosto. Ma tu credi seriamente che gli analisti finanziari di una FR o qualsivoglia LCC non si facciano i loro conti? O credi realmente che una LCC dimensioni la convenienza o meno di una destinazione dal semplice costo del biglietto? E le varie ancillary dove le metti?
Anche con le ancillary, da un qualsiasi aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a pax è sottocosto.

Ti invito a leggere i bilanci dei LCC europemediterranee. Troverai che le più efficienti (nel senso di CASK, fuel inclusa) sono: Ryanair, Wizz Air e Pegasus Airlines.

Il CASK di Ryanair nel 2013/14 risultava essere circa € 0,034 al chilometro per passeggero.

In media (è un approssimazione, ma la tolleranza non è larga), un Alghero-Stoccolma (Fertilia-Arlanda sono 2218 km) solo andata costerebbe a Ryanair oltre €75,4 a passeggero. Dato che i ricavi ancillari medi di Ryanair sono di € 15,27 per passeggero per volo, il break even per Ryanair per quel volo è di circa €60, che sono il triplo dei €19,99 da te citati.

Considerazioni simili, dato che Ryanair è la LCC più efficiente dell'area, si possono fare per tutti gli aeroporti italiani e per tutti i vettori concorrenti: non c'è possibile riempire un volo da un aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a passeggero senza perderci una barca di soldi, pur tenendo in considerazioni eventuali entrate ancillari (sconti, contributi, co-marketing inclusi).

E già un break even di €60 su un Alghero-Stoccolma è sinceramente sbalorditivo, se facessimo il calcolo per una compagnia di bandiera mi aspetterei almeno il triplo, se non il quadruplo.
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Hai ragione ma ritorno al punto precedente...realmente credi che lo Stato Centrale abbia un reale interesse ad incentivare traffico su aeroporti minori quali tps, aho, goa e via dicendo? Se ne avesse avuto avrebbe quantomeno potuto creare dei punti franchi doganali all'interno di circoscritte aree aeroportuali (ma è un banale esempio) laddove poter escludere determinate imposizioni ai vettori.
Non c'entrano niente eventuali punti franchi doganali. I vettori sono sostituti d'imposta, le vacche che vengono munte sono i pax. Quello italiano, per quanto riguarda i piccoli aeroporti e le aree meno sviluppate del paese, c'è un classico caso di imposizione fiscale regressiva e controproducente. Tra l'altro, non mi stupirei che valesse l'opposto per gli aeroporti maggiori, o le aree più sviluppate del paese, cioè che aumentando da €9,90 da una cifra maggiore, come fatto nel Regno Unito, in Australia o in Germania, non ci sia un ritorno positivo per il sistema paese.
 

AV CT

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14 Ottobre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Anche con le ancillary, da un qualsiasi aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a pax è sottocosto.

Ti invito a leggere i bilanci dei LCC europemediterranee. Troverai che le più efficienti (nel senso di CASK, fuel inclusa) sono: Ryanair, Wizz Air e Pegasus Airlines.

Il CASK di Ryanair nel 2013/14 risultava essere circa € 0,034 al chilometro per passeggero.

In media (è un approssimazione, ma la tolleranza non è larga), un Alghero-Stoccolma (Fertilia-Arlanda sono 2218 km) solo andata costerebbe a Ryanair oltre €75,4 a passeggero. Dato che i ricavi ancillari medi di Ryanair sono di € 15,27 per passeggero per volo, il break even per Ryanair per quel volo è di circa €60, che sono il triplo dei €19,99 da te citati.

Considerazioni simili, dato che Ryanair è la LCC più efficiente dell'area, si possono fare per tutti gli aeroporti italiani e per tutti i vettori concorrenti: non c'è possibile riempire un volo da un aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a passeggero senza perderci una barca di soldi, pur tenendo in considerazioni eventuali entrate ancillari (sconti, contributi, co-marketing inclusi).

E già un break even di €60 su un Alghero-Stoccolma è sinceramente sbalorditivo, se facessimo il calcolo per una compagnia di bandiera mi aspetterei almeno il triplo, se non il quadruplo.
Non conosco i documenti di cui tu accenni ma se così fosse, con quei numeri, queste LCC dovrebbero fallire. Certo hanno delle strutture di costo nettamente inferiori a un vettore tradizionale soprattutto FR con il proprio personale (vedi le varie società che reclutano e assumono per tre anni a loro spese), ma per esempio ho da poco prenotato un easyJet per STN e solo il bagaglio A/R due pax era oltre 100€. Quindi sommati al biglietto, a qualche spesa a bordo alla fine forse il costo non è poi così conveniente come sembra.
 

AV CT

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14 Ottobre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Non c'entrano niente eventuali punti franchi doganali. I vettori sono sostituti d'imposta, le vacche che vengono munte sono i pax. Quello italiano, per quanto riguarda i piccoli aeroporti e le aree meno sviluppate del paese, c'è un classico caso di imposizione fiscale regressiva e controproducente. Tra l'altro, non mi stupirei che valesse l'opposto per gli aeroporti maggiori, o le aree più sviluppate del paese, cioè che aumentando da €9,90 da una cifra maggiore, come fatto nel Regno Unito, in Australia o in Germania, non ci sia un ritorno positivo per il sistema paese.
Forse per Germania UK e Paesi nordici questi aumenti hanno un'incidenza poco rilevante. Ma guardiamo in casa nostra e analizziamone l'andamento sugli scali secondari e non a rilevanza nazionale
 
Ultima modifica:

Edoardo

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16 Settembre 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Non ricordo di aver mai discusso con AV CT dell'argomento.

Questo detto, anche a me annoiano le discussioni infinite su Malpensa vs Linate, i Pisa vs Firenze, gli episodi della telenovela Alitalia, però generalmente non rispondo ad ogni messaggio su quegli argomenti per far presente a quegli utenti che quelle discussioni mi interessano come guardare l'erba crescere dalla finestra della mia stanza da letto.
Peccato che il discorso delle ingiuste tasse sugli scali siciliani lo stai scrivendo su 83454 thread diversi.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Credo che questo sintetizzi perfettamente il motivo per cui non andrebbero elargiti fondi pubblici per sovvenzionare le compagnie aeree.
http://notizie.alguer.it/n?id=101351

Ryanair cancella rotte da e per Alghero, si torna indietro di 15 anni

L'opinione di Marcello Orrù

La conferma da parte di Ryanair di tantissime tratte da e per l'aeroporto di Alghero tra le quali quasi tutte quelle dirette nella penisola (confermata soppressione rotta Cuneo, Ancona, Roma) e quelle per la Spagna (Barcellona e Madrid), rappresenta l'ennesimo colpo basso inferto dalla Giunta Pigliaru e dell'assessore Deiana ai sardi e al loro diritto alla mobilità. Basti pensare al grave danno e al disagio che verrà arrecato a tutti quei sardi che si spostano per motivi di studio e lavoro o per cure mediche.

Si parla tanto di generazione Erasmus, ma l'addio di Ryanair è uno schiaffone senza precedenti proprio a tutti quei ragazzi e ragazze che usufruivano dei voli Ryanair per spostarsi con facilità tra la Sardegna e la Spagna e le altre città europee. La politica sui trasporti della Giunta Pigliaru è alla frutta, oggi la Sardegna torna indietro di almeno quindici anni.

E' una vergogna inaudita. Pigliaru e Deiana ascoltino i consigli di chi, anche nel suo partito, gli consiglia di cambiare rotta sui finanziamenti a Ryanair: è possibile trovare una soluzione e non è vero che l'Europa non lo consente. E' questione di volontà politica, una volontà che fino ad oggi non c'è stata.

* consigliere regionale Psd'Az
 

classic289

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14 Giugno 2014
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Credo che questo sintetizzi perfettamente il motivo per cui non andrebbero elargiti fondi pubblici per sovvenzionare le compagnie aeree.
http://notizie.alguer.it/n?id=101351
Punti di vista.
Certi termini non li condivido nemmeno io, ma il "risultato" (tornare indietro 15 anni) per me è la conferma che certi mercati posso essere sviluppati solo se supportati e solo se c'è un operatore low cost. E se per qualcuno è accettabile questo risultato per me non lo è.

Oltretutto andando avanti con ragionamenti del genere si dovrebbe rimanere all' età della pietra, a prescindere.

Sai che l'alta velocità (costata 40 MILIARDI) in realtà in termini di costo/opportunità non si ripaga? Allora era meglio metterci 6-7 ore per fare milano napoli?

Anche con le ancillary, da un qualsiasi aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a pax è sottocosto.

[...]

Il CASK di Ryanair nel 2013/14 risultava essere circa € 0,034 al chilometro per passeggero.

In media (è un approssimazione, ma la tolleranza non è larga), un Alghero-Stoccolma (Fertilia-Arlanda sono 2218 km) solo andata costerebbe a Ryanair oltre €75,4 a passeggero. Dato che i ricavi ancillari medi di Ryanair sono di € 15,27 per passeggero per volo, il break even per Ryanair per quel volo è di circa €60, che sono il triplo dei €19,99 da te citati.

Considerazioni simili, dato che Ryanair è la LCC più efficiente dell'area, si possono fare per tutti gli aeroporti italiani e per tutti i vettori concorrenti: non c'è possibile riempire un volo da un aeroporto italiano a Stoccolma a €19,99 a passeggero senza perderci una barca di soldi, pur tenendo in considerazioni eventuali entrate ancillari (sconti, contributi, co-marketing inclusi).

E già un break even di €60 su un Alghero-Stoccolma è sinceramente sbalorditivo, se facessimo il calcolo per una compagnia di bandiera mi aspetterei almeno il triplo, se non il quadruplo.
Avresti ragione se FR vendesse tutti i suoi biglietti a 19 eur. Ovviamente NON è così. E per un passeggero che paga 19 eur ce ne è un altro che ne spende 99 (oltre a tanti altri che spendono cifre comprese tra 19 e 99, e oltre 99).
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Sai che l'alta velocità (costata 40 MILIARDI) in realtà in termini di costo/opportunità non si ripaga? Allora era meglio metterci 6-7 ore per fare milano napoli?
Sono cose talmente differenti che non penso c'azzecchino molto.
 

AV CT

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Sono cose talmente differenti che non penso c'azzecchino molto.
Eccome se il ragionamento non fa una piega almeno da un punto di vista dei territori che si vuole sviluppare e altri che si vuole lasciare al proprio destino, o meglio all'incapacità dei politici di turno
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
11,481
96
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Eccome se il ragionamento non fa una piega almeno da un punto di vista dei territori che si vuole sviluppare e altri che si vuole lasciare al proprio destino, o meglio all'incapacità dei politici di turno
Eh?
 

Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ovvero la solita diatriba politica di una fazione contro un'altra?
No. E' l'ammissione che si sovvenzionano i voli solo ed esclusivamente per rendere comodo ed economico (a spese di tutti) lo studiare fuori sede o l'andare a fare i week end a destra ed a manca a quattro spiccoli..
A questo punto, considerato che il nostro buon edoardo è a Kingston in Canada per medesime ragioni, chiediamo a gran voce un ponte aereo per permettergli di tornare agevolmente a casa a 50€ massimo ed a tutti noi di andarlo a visitare per non farlo sentire abbandonato. Tanto, minkiata per minkiata, ormai vale tutto.
 

AV CT

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

No. E' l'ammissione che si sovvenzionano i voli solo ed esclusivamente per rendere comodo ed economico (a spese di tutti) lo studiare fuori sede o l'andare a fare i week end a destra ed a manca a quattro spiccoli..
A questo punto, considerato che il nostro buon edoardo è a Kingston in Canada per medesime ragioni, chiediamo a gran voce un ponte aereo per permettergli di tornare agevolmente a casa a 50€ massimo ed a tutti noi di andarlo a visitare per non farlo sentire abbandonato. Tanto, minkiata per minkiata, ormai vale tutto.
Parliamo di Erasmus non di gitarelle fuori porta a scopo esclusivamente turistico
 

AV CT

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

L'utente credo affermasse che allora tanto valeva non costruire l'alta velocità come mezzo per collegare territori lontani a prezzi concorrenziali all'aereo...
 

classic289

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Sono cose talmente differenti che non penso c'azzecchino molto.
E' lo stesso principio.
I conti sui benefici delle interconnessioni o si fanno sempre o non si fanno mai. Anzi, quando si spedono 40 Miliardi sono ancora più doverosi.

Ci sono diversi studio che distinguono e separano il beneficio sociale (che può essere positivo, come nel caso delle AV europee) dal "valore atteso finanziario" (che è quasi sempre negativo, nelle Av europee).

Beh allora perchè usiamo due metodi (e due pesi) diversi per giudicare temi identici (il trasporto)?
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Punti di vista.
Certi termini non li condivido nemmeno io, ma il "risultato" (tornare indietro 15 anni) per me è la conferma che certi mercati posso essere sviluppati solo se supportati e solo se c'è un operatore low cost. E se per qualcuno è accettabile questo risultato per me non lo è.
Se leggi bene l'esimio Marcello Orru' richiede a gran voce di sborsare soldi pubblici non per sviluppare il mercato inbound turistico ma in nome del diritto per gli studenti fuori sede di tornare per i week end a due soldi.
Ecco, qui credo che non ci sia punto di vista che tenga, ed e' esattamente il motivo per il quale questi esborsi milionari di soldi pubblici sono soltanto in parte utilizzati in "nome del turismo inbound che crea ricchezza". Una grossa parte, come si evince da questi interventi di politici, la si utilizza per il proprio interesse a volare, ed a far volare i propri elettori, a due soldi.
 

Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Eccome se il ragionamento non fa una piega almeno da un punto di vista dei territori che si vuole sviluppare e altri che si vuole lasciare al proprio destino, o meglio all'incapacità dei politici di turno
Possibilità di sviluppo ne avete avute e continuate ad averne. L'arretratezza è colpa vostra e solo vostra. Prova a domandarti come fa la Romagna, con un mare infinitamente più schifoso del vostro, a fare i numeri che fa col turismo. Vai a fare un week end in quei fantasmagorici posti e poi dimmi se il modello non è per caso replicabile.
Poi, già che ci sei, magari dì di investire quattro soldi nella comunicazione e promozione, chessò, delle miniere abbandonate dell'iglesiente, giusto per citare un posto che nessuno conosce. Magari anche aprendo i siti per fare sì che ci siano visite guidate tutto l'anno e non solo a determinate ore ed eslusivamente dietro prenotazione. Magari spendere qualche centinaio di migliaia di euro per formare i disoccupati ed avviarli ad una attività produttiva turistica, promuovendo il territorio, potrebbe non essere un cattivo modo di utilizzare i soldi di tutti, e porterebbe finalmente un po' di sano sviluppo dell'economia locale, tanto decantato quanto mai perseguito.
 

classic289

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Se leggi bene l'esimio Marcello Orru' richiede a gran voce di sborsare soldi pubblici non per sviluppare il mercato inbound turistico ma in nome del diritto per gli studenti fuori sede di tornare per i week end a due soldi.
Ecco, qui credo che non ci sia punto di vista che tenga, ed e' esattamente il motivo per il quale questi esborsi milionari di soldi pubblici sono soltanto in parte utilizzati in "nome del turismo inbound che crea ricchezza". Una grossa parte, come si evince da questi interventi di politici, la si utilizza per il proprio interesse a volare, ed a far volare i propri elettori, a due soldi.
E il collegamento AV Torino-Milano, quello più in perdita a livello costo/beneficio, e costato circa 8 MILIARDI, quale utilità sociale superiore aveva rispetto ad un collegamento alghero-milano?

Così per capire, senza polemica.
 
Stato
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