In ogni caso condivido il consiglio di chi dice di scappare il prima possibile. Fare l'a/v oggi, significa non avere tempo per fare altro che un domani potrebbe fare la differenza.
Saluti
Se mi permetti, su questo non sono d'accordo. Vero, l'a/v di oggi non ha più quell'aura di professione meravigliosa, quasi invidiata da molti. Oggi un a/v, specialmente nelle LC non si differenzia poi così tanto da un lavoratore impiegato su turni, lavora molto, si stanca parecchio fisicamente e mentalmente, ha le settimane lavorative disassate da quelle del mondo "terreno".
Tuttavia, organizzandosi, si ha molto più tempo libero per esempio di un impiegato. Oltretutto con una retribuzione significativamente superiore. Ho sempre pensato che chi si lamenta di non aver tempo per far nulla semplicemente non sia in grado di organizzarsi oppure stia facendo un lavoro troppo impegnativo per il proprio fisico, ergo non adatto alle proprie energie.
Dico questo con diversi anni oramai di esperienza, dopo parecchi anni passati ad una scrivania.
Concordo invece con l'evitare di restare "intrappolati" a vita in questo lavoro (troppi, troppi lo fanno per via dei soldi - e come biasimarli - lamentandosi tuttavia ogni giorno perché vorrebbero cambiare), alla lunga diventa un lavoro snervante e debilitante, ripeto soprattutto ai ritmi di una LC. Si possono allora sfruttare i lati positivi di questo lavoro per crearsi un domani, un'attività alternativa, studiando, viaggiando. Io, come tanti colleghi, lo stiamo facendo, alcuni lo hanno già fatto.
Fare l'a/v non é una perdita di tempo, può essere un ottima opportunità per crearsi un domani ritagliato sulle proprie esigenze, facendo un'esperienza sicuramente diversa dal solito. Alla fine un a/v non é allo stesso tempo un po' psicologo, un dottore, un cameriere, un diplomatico, un poliziotto e mille altre professioni? Fatti con 300 o 500 persone al giorno fanno un bel cumulo di espierienze.
Il resto lo fa la volontà della persona nel crearsi un futuro.
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