Le alleanze globali non sono una partita di Risiko: una volta che hanno una copertura globale - ed è certamente così nel caso di Star - non devono necessariamente continuare a crescere e occupare ogni singolo paese possibile. LATAM non era qualcosa che Star potesse prevedere, e la verosimile perdita di TAM sarà colmata con le dovute proporzioni dall'ingresso in Star di Avianca (BOG è pur sempre lo scalo cargo più significativo dell'America del Sud). Per il resto, citi la piccola Air Berlin e la subalterna US Airways, che non smuovono certo gli equilibri fra le alleanze.
I giochi delle alleanze ormai sono fatti: tutte le grandi meno Emirates hanno aderito alle alleanze globali. Quel che rimane sono briciole regionali: TAM ed Etihad sono gli unici vettori che possono rompere qualche equilibrio a livello regionale, la prima per il dominio che conferirà a LAN in America Latina, la seconda perché ha un pozzo quasi infinito di soldi e piani di espansione aggressivi. Inutile, a mio avviso, pensare di realizzare un bilancio macroscopico paradigmatico della salute delle alleanze contando col pallottoliere Mexicana, Malev, Air Berlin, US Airways, Avianca, Air India, Kingfisher, Malasian ecc.: di soldi, allo stato attuale, ne fanno pochi tutte le alleanze.