PSA-PVG piu vicino?


B787-FLR

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6 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
www.aviazionecivile.it
Tre considerazioni:
1) Il turismo cinese ha potenzialità elevate ma, al momento, non genera numeri degni di nota in Italia.
2) Firenze e la Toscana sono raramente destinazioni di ingresso/uscita del turismo intercontinentale. Pertanto il traffico potenziale di un volo diretto PSA-PVG, ipotizzando (quasi per assurdo) le limitazioni dei bilaterali, sarebbe esclusivamente business ed etnico. Per la prima categoria di pax servirebbe almeno un 5X, per la seconda non ci sono numeri sufficienti, perchè la comunità cinese non è molto "mobile".
3) Il traffico cargo aereo con la Toscana è legato principalmente a beni di lusso o comunque di valore medio-alto. Per tutto il resto ci sono le navi portacontainer.
 

chielloduebis

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9 Novembre 2005
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Pisa, Toscana.
Tre considerazioni:
1) Il turismo cinese ha potenzialità elevate ma, al momento, non genera numeri degni di nota in Italia.
2) Firenze e la Toscana sono raramente destinazioni di ingresso/uscita del turismo intercontinentale. Pertanto il traffico potenziale di un volo diretto PSA-PVG, ipotizzando (quasi per assurdo) le limitazioni dei bilaterali, sarebbe esclusivamente business ed etnico. Per la prima categoria di pax servirebbe almeno un 5X, per la seconda non ci sono numeri sufficienti, perchè la comunità cinese non è molto "mobile".
3) Il traffico cargo aereo con la Toscana è legato principalmente a beni di lusso o comunque di valore medio-alto. Per tutto il resto ci sono le navi portacontainer.
Concordo. La realtà attuale è quella che hai descritto e credo che il PSA-PVG dovrà 'prima di decollare' (virgolettato volutamente) garantirsi traffico cinese in entrata o in uscita dall'Italia attraverso mirati canali predisposti 'ad hoc' e garantirsi allo stesso tempo 'cargo' che in nave trasporti male (magari legato principalmente all'enogastronomia toscana e emiliana, a beni di alta sartoria tessile e calzaturiera per i flussi Toscana-Cina, nell'altro verso si può portare qualsiasi cosa).
Senza queste due certezze è un investimento dal rischio molto elevato.

E' una scommessa pioneristica se va in porto! Gli unici collegamenti con la Cina (non considerando HKG) adesso sono il MXP-PVG di AirChina e il FCO-PEK di AirChina.
 

Wolf359

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28 Agosto 2008
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E' un buon punto di partenza. Dalla Toscana (PSA/FLR) attualmente via gli hub europei attualmente abbiamo un flusso di quasi 35.000 passeggeri da/per PVG.

Vuol dire che mediamente ogni giorno, dalla Toscana, partono con voli indiretti 50 passeggeri per PVG e altri 50 passeggeri arrivano da PVG.
E' un dato importante. Poi c'è chi viaggia da/per PVG con le mediorientali atterrando a MXP,VCE e FCO e transitanto per Abu Dhabi, Doha e Dubai, poi c'è chi arriva transitando con AirChina sulla PVG-PEK-FCO e chi approfitta dell'unico volo diretto PVG-Italia volando da/per MXP.

Alla fine della fiera si arriva ai confortanti numeri che trovi in questa presentazione dalla slide n. 26 in avanti ( www.toscanapromozione.it%2Fit%2Fdati%2Fbiblioteca%2Ffiles%2Fppt%2F20090403094010_10_14416_1.ppt ).

Premettiamo che un volo così lungo (un PSA-PVG è un volo da oltre 11h) fa profitti se si massimizzano le presenze in C, in Y e si riempie il cargo che sta sotto la cabina passeggeri. Immaginare il collegamento 2x week con A330 o A340 vuol dire andare ad offrire ca. 60.000-70.000 posti l'anno da/per PVG che apparentemente possono sembrare tanti ma rapportati alla popolazione cinese e soprattutto alla 'nuova borghesia' cinese sono assai pochi.
Si possono immaginare anche traffici interni PEK/CAN/HKG-PVG-PSA e viceversa solo per citarne tre di medio-alto appeal da entrambe le parti.

E' una scommessa, una scommessa importante. E' un approccio nuovo che guarda ad una Cina diversa da quella delle aziende dai tetti blu a cui siamo stati abituati a convogliare i nostri sguardi.
Sicuramente dirò la solita cavolata ! Si potrebbe far scalo ad una delle frequenze del Pudong che va a Malpensa o Fiumicino [ora non so in quale dei due scali ci sia il volo per Shanghai !] e cominciare così... magari una delle frequenze dove l'aereo è mediamente "vuoto" e lo si riempe !
 

Pisano

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13 Giugno 2006
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Pisa
Non so in quale forme, ma promuovere, sostenere, favorire e sviluppare il brand Toscana in Cina è di massima importanza. Se si unisce la promozione territoriale alla possibilità di garantire l'accesso diretto alla Toscana sicuramente aumenta non solo il numero degli arrivi ma anche quello e più importante delle presenze e della ricadute sul territorio.

Tutto questo ha un costo (almeno iniziale) e non solo dovuto alla promozione istituzionale.
sono assolutamente d'accordo, l'investimento iniziale deve essere visto come un progetto a lungo termine. Le ricadute sul territorio sono il ritorno di tale investimento.

Tiz
 

belumosi

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Sono assolutamente contrario. Il turista che si vuole portare dalla Cina in Toscana, deve già essere di per se dotato di un buon reddito: difficilmente una vacanza di 7 giorni verrebbe a costare meno di 1500€ a persona, tutto incluso.
A fronte di questo, una sovvenzione di 5 o 10€ per pax come viene fatto di norma per le low cost, sarebbe del tutto irrilevante agli occhi di un cinese. Probabilmente bisognerebbe investire cifre davvero impegnative (100 - 150 €/pax) per fare una reale differenza rispetto ai prezzi di mercato. Il che a mio avviso è decisamente eccessivo.
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Secondo me manca un tassello importantissimo: il turista cinese ha difficoltà enormi ad entrare in Italia per via delle attuali regole sull'immigrazione. Qualche membro del governo si sta dando da fare per cambiare le cose, ma nulla finora è cambiato. Per venire in Italia, se sei cinese devi produrre una serie infinita di documenti e garanzie, e anche qualora le producessi, avresti un 90% di probabilità di diniego del visto senza motivo (da qualche anno, infatti, le ambasciate e i consolati italiani possono negare il visto turistico senza motivare il diniego). Entrare nell'area Schengen presuppone certi requisiti comuni ai paesi di detta area, ma passarci tramite l'ambasciata italiana è un terno al lotto. Questo, oltre che comune convincimento in Cina, è pura realtà. A ciò aggiungiamo il clamoroso ritardo delle nostre istituzioni e delle nostre aziende in Cina. Purtroppo, nonostante il nostro fantastico patrimonio culturale, artistico, architettonico ecc., agli occhi del cinese della nuova classe media veniamo dopo tantissimi paesi. Siamo arrivati in Cina tardi e male organizzati, e recuperare terreno ora è difficile oltre che economicamente dispendioso.
 

i-givo

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15 Aprile 2008
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LIMF
Penso che sia da considerare anche il fattore merce, che non mi sembra minimale in questo tipo di collegamento. Un volo del genere puo' essere piu' pagante anche se supportato da un buon quantitativo di merce da imbarcare nelle stive inferiori. Anche in questo caso l'interscambio Toscana-Oriente puo' generare un buon interesse da parte di spedizionieri.
e quindi non servono sovvenzioni...:)