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Il progetto di Mps e i 400 milioni del fondo Galaxy . Grosseto: manca una programmazione regionale
Il progetto per il megascalo di Siena divide aeroporti e sindaci toscani
Pisa: avanti per conto nostro. Firenze: rischio immobiliare
L´assessore Tea Albini "Per puntare a fare concorrenza agli altri c´è bisogno di strade e collegamenti"
MARZIO FATUCCHI
I 400 milioni di euro che il fondo Galaxy vuole investire, con Mps, nell´aeroporto di Siena, lacerano la politica regionale. Pisa tira dritto e conferma lo sbarco in borsa dell´aeroporto Galilei. Grosseto denuncia la mancanza di una programmazione regionale per lo sviluppo aeroportuale. Firenze si domanda se dietro all´operazione non ci sia anche una valorizzazione immobiliare. Lo scalo di Ampugnano, nelle intenzioni del fondo internazionale, di Mps (e con l´interesse anche di Novartis, la multinazionale vicina allo scalo che spende 3 milioni di euro l´anno in viaggi aerei) ha di fronte a sé un salto da neanche 12.000 passeggeri a 4 milioni nel 2020, verso tutto il mondo. Dall´aeroporto Galilei di Pisa, nessuna dichiarazione. Ma non è un mistero che Pisa sia contenta di se stessa: supererà i 3,2 milioni di passeggeri, sorpassando Torino, ha 8 voli al giorno ed un milione di passeggeri per Londra, il volo per New York è sempre pieno. Al Galilei non credono alla nascita di un aeroporto da un giorno all´altro. Anzi: credono poco anche nel sistema aeroportuale toscano. Tutte idee che si leggono nelle dichiarazioni del sindaco pisano Paolo Fontanelli. «Una operazione come questa di Siena è legata alla possibilità di un mercato sufficiente» dice Fontanelli, che non si sente minacciato: «Pisa sta andando bene, più 30 per cento rispetto all´anno scorso, tra breve ci sarà la quotazione in borsa». Per Fontanelli «a Siena ci sono investimenti privati», insomma Pisa non ha voce in capitolo: «Se invece ci fossero investimenti pubblici, ne dovremmo discutere», dice Fontanelli. Un ragionamento simile a quello dell´assessore fiorentino Tea Albini, delegata dal sindaco Domenici a commentare la vicenda. «Per puntare a fare concorrenza agli altri scali, Siena avrebbe bisogno di investimenti, pubblici, su strade e collegamenti: sceso a Sovicille, da qualche parte il passeggero dovrà pure andare» dice Albini, che si domanda «se Adf, che ha una quota nell´aeroporto di Siena, rimarrà o meno» e se «quella è una operazione aeroportuale o una valorizzazione immobiliare». Per Albini, «l´appeal di Firenze è diverso da Ampugnano, lo scalo non è in piazza del Campo». Ma ha un rammarico: «Programmazione regionale? In tanti sono gelosi del proprio territorio: non avrei nessun dubbio ad una holding aeroportuale regionale». Per il presidente di Adf, Michele Legnaioli, «Firenze e Pisa si sono specializzati, sviluppandosi entrambe: continueremo a specializzarci, speriamo di farlo anche con Siena». Adf ha partecipato al tavolo regionale aeroportuale «per dare una migliore risposta ai cittadini, dopo di che ognuno ha le sue strategie - insiste Legnaioli - Adf ha fatto e sta facendo quello di sua competenza: la pista, ora l´aerostazione. Spero che Siena sia di stimolo». Allo sviluppo dello scalo, spera Adf. Il presidente di Confindustria regionale, Sergio Ceccuzzi, si rammarica e ricorda che «15 giorni fa, a Livorno, ho attaccato duramente gli egoismi ed i campanilismi». A lui l´assessore regionale Riccardo Conti aveva chiesto di realizzare, con l´ex presidente di Confindustria Giorgio fossa, lo studio per il sistema aeroportuale toscano: «Del piano, non se ne è fatto niente, nonostante la Regione fosse contenta» e sul quel piano «il comportamento di Siena fu esemplare: accettarono l´ipotesi di non svilupparsi, lavorando con gli altri scali, pur avendo le risorse per fare di più. Pisa non ne ha voluto sapere, la Regione non ha fatto abbastanza. Di fronte agli egoismi degli altri, Siena va avanti da sola: lo capisco». «Troppi aeroporti: e tecnicamente il nostro scalo, con gli spazi che ha e i 5 milioni di turisti durante l´estate, dovrebbe essere sviluppato. Invece Firenze, che non ha spazio, che senso ha? Per come è collocato, l´aeroporto toscano che ha meno senso è Firenze» dice il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi. Lo scalo della sua città è uno dei possibili alleati di Siena: «Dubito che gli attesi milioni di cinesi turisti previsti vadano a Siena. Non si fa sistema, ognuno va per conto suo» dice Bonifazi.
´INTERVISTA/1
Enzo Viani è il presidente dell´attuale piccolo scalo
"Tra un anno al via i primi voli importanti"
"La gente e le aziende di Siena hanno un assoluto bisogno di uscire dal tradizionale isolamento"
ENZO Viani, lei è presidente dell´attuale mini aeroporto senese di Ampugnano che non intende crescere un poco ma rivoluzionare completamente il suo profilo fino a diventare un aeroporto di tutto rispetto. Sicuri di farcela?
«Guardi che noi pensiamo di effettuare i primi voli importanti già tra un anno circa. Per Milano-Linate e per Francoforte, l´hub da cui poi andare in tutto il mondo. Solo per parlare dell´inizio di un investimento di cui gli studi prevedono il break even in nove anni».
Come è possibile che nella Toscana delle decisioni controverse Siena faccia una rivoluzione di 360 gradi in pochi minuti?
«Alle spalle c´è l´assoluta necessità, non solo delle tante aziende importanti o di Mps ma dell´intera popolazione locale, di uscire dal tradizionale isolamento. Direi però che la scintilla che ha acceso l´insolito fuoco è una coincidenza speciale: l´assoluta comunità di intenti tra tutti i soci pubblici dell´aeroporto, dalla Camera di commercio, alla Provincia e al Comune, e dei soci pubblici con noi. E´ un momento felice, non ho mai visto prima, in Toscana, tanta assonanza. Questo è il segreto».
Ma il sindaco di Sovicille, dove sorge lo scalo di Ampugnano, non potrebbe preoccuparsi di un progetto che vede l´attuale piccola pista allungasi fino a quasi quattro mila metri?
«Il sindaco non ci mette i bastoni tra le ruote purchè ovviamente noi teniamo conto delle esigenze del territorio. Prima di tutto il progetto di ampliamento andrà per gradi e in continuo contato con l´amministrazione di Sovicille. Non faremo mai il passo successivo senza che i cittadini abbiano toccato con mano l´assenza di disturbo per loro. Al momento di definire le indicazioni per i progetti nel bando di evidenza pubblica che abbiamo già lanciato, metteremo come condizioni ineludibili, quelle ambientali, dall´attenzione alle falde, al rumore, all´inquinamento in generale. Lo stesso fondo Galaxy, che si è dichiarato disponibile a investire per centinaia di milioni di euro e ha già fatto un progetto, è esperto di aeroporti nel mondo e è sensibile alle esigenze dell´ambiente. Comunque gli chiederemo ancora più attenzioni».
Bene. Si rende almeno conto che l´idea di far diventare l´aeroporto giocattolo di Siena forse il più grande della Toscana è caduta come una bomba scompaginando le carte di qualsiasi progetto di sistema aeroportuale regionale di cui tanto di parla da anni e su cui la Regione ha addirittura aperto un tavolo?
«Senta, quando il progetto di sistema fu illustrato dall´assessore Conti noi ne fummo entusiasti, eravamo disposti a partecipare a costo di qualsiasi rinunzia locale. Poi, come tutti hanno visto, il progetto non è mai decollato, anzi, allo stesso tavolo regionale, abbiamo sentito dire con le nostre orecchie da Pisa che non intendeva assolutamente starci. Cosa dovevamo far a quel punto se non procedere per conto nostro? Oltretutto abbiamo avuto la fortuna, oppure la bravura, di trovare un fondo serio e quasi pubblico come Galaxy che investe davvero. Non come è successo a Firenze dove Benetton non ha investito quasi niente e, più che dare, prende. Qui Fondo, Mps, enti pubblici sono tutti disponibili a impegnarsi e tutti insieme».
Non sarete una minaccia anche per Firenze oltre che per Pisa?
«Purtroppo Adf, la società di Peretola, ha preso il nostro progetto come aggressivo nei suoi confronti. Posso assicurare che non lo è, ma non posso esimermi dal dire: Adf aveva una partecipazione nella nostra compagine societaria, perché non ha mai mostrato alcun interesse allo sviluppo di Ampugnano?».
E ora rifiuterete qualsiasi alleanza?
«Forse sarebbe utile a entrambi, ma Firenze non è interessata, dunque il problema non mi sembra esistere».
(i.c.)
L´INTERVISTA/2
L´assessore regionale Conti lancia un "avviso ai naviganti"
"I fondi d´investimento non governano il territorio"
"Anche gli increduli devono convincersi che i collegamenti in treno Firenze-Pisa vanno benissimo"
NOSTRO SERVIZIO
RICCARDO Conti lei che è l´assessore ai trasporti della Toscana non si preoccupa di fronte ai maxi progetti senesi di ampliamento dello scalo di Ampugnano che ci sembra facciano saltare ogni ipotesi di sistema aeroportuale regionale? Ormai, sembra di capire, ognuno va per conto suo.
«Secondo lei io, come assessore, dovrei dispiacermi se in Toscana ci sono ancora più persone che volano? O se esistono importanti investitori interessati a Siena? O, ancora, se banche come Mps si impegnano sul territorio? Mi sembra solo un bene».
Già ma non potrà negare, visto che lei ha sempre detto che il futuro era il famoso sistema regionale con l´integrazione dei vari scali che prevedeva, oltre a Firenze e Pisa, anche Grosseto e Siena, che un lancio così radicale di Ampugnano sancisca un´incapacità di programmazione territoriale da parte della Regione.
La questione è mal posta. La Regione non ha un ruolo di programmazione delle politiche aeroportuali. Noi ci siamo assunti il compito di dare vita a un sistema aeroportuale che solo degli ingenui possono pensare si realizzi in poco tempo. Per quanto ci riguarda, andiamo avanti.
Ma andate avanti come?
«I tempi sono cambiati. Non si tratta più di accordarsi tra Regioni, Comuni, Camere di commercio su questo o quell´aeroporto, su questo o quello scambio. Le dimensioni sono assai più importanti. Pisa sta per quotarsi in Borsa, a Firenze ci sono soci privati che gestiscono anche altri scali, a Siena si interessano fondi internazionali. Non è più una dimensione solo toscana, non basta più un coordinamento. L´obiettivo è costruire una holding aeroportuale toscana cui partecipino tutti e che detenga partecipazioni in tutti gli scali. Questo faremo, ma certo ci vuole tempo».
Vuol dire che non ha perso le speranze?
«Intanto voglio dire che compito della Regione è prima di tutto il coordinamento delle infrastrutture e anche gli increduli devono ormai convincersi che i collegamenti in treno Firenze-Pisa ci sono e vanno benissimo. Come sa bene chi li usa e li apprezza. Dopodichè mi stupisce che un giornale come Repubblica che tanto si scandalizza per 12 villette a Monticchiello poi non faccia una grinza di fronte a quattro chilometri di pista a Sovicille».
Significa che lei intende fermarli questi chilometri di pista?
«Affatto. In teoria ne sono felice. Voglio solo mandare un avviso ai naviganti».
Un avviso ai naviganti?
«Che la Toscana è un luogo dove il territorio si governa e non lo governano i fondi di investimenti ancorchè internazionali. Che Riccardo Conti non fa differenze tra villette e aeroporti ma rispetta le regole per tutti. Che qualsiasi pianificazione di aeroporti in Toscana è oggetto di pianificazione regionale. Ci vogliono accordi chiari sull´impatto ambientale, sulle infrastrutture, sul complesso di investimenti territoriali. Per ora non c´è traccia di questo progetto per Ampugnano né nel piano provinciale senese né in quello strutturale di Sovicille né nel Pit. Dunque bisognerà rispettare prime di tutto le procedure. Che la pianificazione regionale e territoriale e il rispetto di regole e procedure era al primo posto l´ho detto per Firenze, ai tempi della proposta di pista paralella all´autostrada, lo farò valere di fronte a Pisa appena verrà presentato il piano industriale di sviluppo del Galilei, e lo stesso farò a Siena. Se tutto sarà a posto, bene. Ma la Regione deve sapere e conoscere, ci vogliono accordi di pianificazione. Ripeto, non ho nessuna pregiudiziale contro Siena, anzi sono ben contento se fa un bell´aeroporto. Ma le regole sono le stesse per tutti e prima di qualsiasi decisione se ne assicura il rispetto».
(i .c.)
(La Repubblica - Firenze)