PRESENTAZIONE NUOVA IMMAGINE ALITALIA - 4/5 Giugno 2015


EI-DSF

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9 Maggio 2012
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In tutto questo non mi è ben chiara una cosa: in magnifica e in economica le poltrone saranno interamente sostituite o verranno solo cambiati i rivestimenti/tessuti?
 

Esteban

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17 Febbraio 2015
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Ah ok, grazie.

Io però, fermo restando che avrei lasciato la divisa maschile così com'è, CRAVATTA NERA COMPRESA,
avrei dato:

ai P1 questaView attachment 7106
ai P2 e AAVV questa View attachment 7107
al personale di scalo questa View attachment 7108

Penso che sarebbe stato più fine differenziare i gradi tra PNC solo in base ad un dettaglio quasi impercettibile come le righine centrali di diverso colore sulla base comune verde, invece di dare ai P1 una cravatta con righe esclusivamente rosse e agli altri AAVV cravatta con righe verdi e bianche.
Tanto più che ci si mette anche la cravatta dei capi scalo a creare confusione.

Cosa ne pensate?
 

Esteban

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17 Febbraio 2015
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A me la divisa attuale con quella cravatta non piace nemmeno un po'. È un abbinamento che stride molto!
Totalmente d'accordo.

E posso dire fin d'ora che qualunque divisa faranno non potrà mai piacermi più dell'attuale, che rappresenta molto più di quello che mostra.
 
Ultima modifica:

falco108

Bannato
8 Novembre 2012
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La 1 è per i Capicabina di lungo raggio, la 2 per gli assistenti di volo e Capicabina di medio raggio, la 3 per il personale di scalo

Alitalia: uniforme e simbolo
Un simbolo è importante in qualsiasi contesto, quando si voglia ricordare ciò che si è stati nel migliore dei modi. Ciò non significa mancanza di volontà di cambiamento o di miglioramento: questo è un concetto chiave primario che sta a cuore a noi tutti Assistenti di Volo Alitalia.

La recente storia del traffico aereo è stata più veloce di qualsiasi possibile previsione e le leggi del mercato ci hanno travolti e costretti ad adattarci alla liberalizzazione di un settore dove solo 50 anni fa in Italia il brand Alitalia era sinonimo di Compagnia di Bandiera; quando le low cost non esistevano e i nostri passeggeri più che clienti erano dei veri viaggiatori.

Non si vuole così fare un discorso passatista o peggio nostalgico, perché in tutti questi anni abbiamo dimostrato di amare profondamente il nostro lavoro, superando ostacoli come cassa integrazione, mobilità e numerosi eventi traumatici attraverso la condivisione, a volte dolorosa, della necessità di andare avanti.

Un concetto però resta saldamente ancorato nella memoria: la grande importanza simbolica della nostra uniforme.

Una uniforme non è solo un elemento di riconoscimento o distinzione, ma è l'identità permanente di un lavoratore che in quanto facente parte di una storia specifica, va orgoglioso di ciò che è e sopratutto di ciò che è stato per arrivare ad essere "hic et nunc".

Siamo consapevoli che i problemi di cui possiamo e dobbiamo occuparci in questo nostro Paese sono ben altri, ma, speriamo, che ad insaputa del nuovo management, il nero della cravatta per tutti i naviganti, militari e civili, dal 1961/62, non è tanto un accessorio stilistico, ma un doveroso omaggio alla memoria dei caduti di Kindu, fino a ieri conservato gelosamente e indossato con fierezza.

Il nostro dubbio è se dietro questa decisione di "restyling" per lo più di stile "lowcostiano", non ci sia solo l'assenza di una memoria storica ma anche una paradossale provocazione da parte del nuovo "core" business.

La prima ipotesi, dettata da una banale incuria della nostra storia aziendale, è sicuramente più rassicurante rispetto ad una seconda spaventosa, e speriamo, remota, secondo cui la grossolana scelta di una cravatta a “righette colorate” stile disneyano, imputabile all'arrivo di innovazioni aziendali non sia che la punta dell'iceberg di un attacco minatorio alle nostre vere funzioni: affidabilità professionale e sicurezza così come convenuto e disegnato ormai da tempo all'interno delle Istituzioni facenti parte del contesto europeo del trasporto aereo.

Se così non dovesse essere, ne saremmo oltre che grati anche confortati, perciò chiediamo uno sforzo da parte dell'azienda di restituirci la nostra cravatta e il nostro berretto. In cambio saremo disposti ad iniziare un nuovo periodo storico, disponibili come sempre, ma anche orgogliosi del nostro passato percorso professionale e della nostra divisa.



Siamo certi che molti ce ne saranno grati, soprattutto i nostri clienti, ancora convinti che rappresentiamo al meglio l'Italia dei naviganti.


http://www.cgilvolo.org/PNC-Alitalia/Volantini-PNC-Alitalia/alitalia-uniforme-e-simbolo.html
 

nicolap

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Sono finalmente arrivate le casse di peyote ordinate il mese scorso dalla dirigenza della CGIL.
 

Esteban

Utente Registrato
17 Febbraio 2015
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Alitalia: uniforme e simbolo
Un simbolo è importante in qualsiasi contesto, quando si voglia ricordare ciò che si è stati nel migliore dei modi. Ciò non significa mancanza di volontà di cambiamento o di miglioramento: questo è un concetto chiave primario che sta a cuore a noi tutti Assistenti di Volo Alitalia.

La recente storia del traffico aereo è stata più veloce di qualsiasi possibile previsione e le leggi del mercato ci hanno travolti e costretti ad adattarci alla liberalizzazione di un settore dove solo 50 anni fa in Italia il brand Alitalia era sinonimo di Compagnia di Bandiera; quando le low cost non esistevano e i nostri passeggeri più che clienti erano dei veri viaggiatori.

Non si vuole così fare un discorso passatista o peggio nostalgico, perché in tutti questi anni abbiamo dimostrato di amare profondamente il nostro lavoro, superando ostacoli come cassa integrazione, mobilità e numerosi eventi traumatici attraverso la condivisione, a volte dolorosa, della necessità di andare avanti.

Un concetto però resta saldamente ancorato nella memoria: la grande importanza simbolica della nostra uniforme.

Una uniforme non è solo un elemento di riconoscimento o distinzione, ma è l'identità permanente di un lavoratore che in quanto facente parte di una storia specifica, va orgoglioso di ciò che è e sopratutto di ciò che è stato per arrivare ad essere "hic et nunc".

Siamo consapevoli che i problemi di cui possiamo e dobbiamo occuparci in questo nostro Paese sono ben altri, ma, speriamo, che ad insaputa del nuovo management, il nero della cravatta per tutti i naviganti, militari e civili, dal 1961/62, non è tanto un accessorio stilistico, ma un doveroso omaggio alla memoria dei caduti di Kindu, fino a ieri conservato gelosamente e indossato con fierezza.

Il nostro dubbio è se dietro questa decisione di "restyling" per lo più di stile "lowcostiano", non ci sia solo l'assenza di una memoria storica ma anche una paradossale provocazione da parte del nuovo "core" business.

La prima ipotesi, dettata da una banale incuria della nostra storia aziendale, è sicuramente più rassicurante rispetto ad una seconda spaventosa, e speriamo, remota, secondo cui la grossolana scelta di una cravatta a “righette colorate” stile disneyano, imputabile all'arrivo di innovazioni aziendali non sia che la punta dell'iceberg di un attacco minatorio alle nostre vere funzioni: affidabilità professionale e sicurezza così come convenuto e disegnato ormai da tempo all'interno delle Istituzioni facenti parte del contesto europeo del trasporto aereo.

Se così non dovesse essere, ne saremmo oltre che grati anche confortati, perciò chiediamo uno sforzo da parte dell'azienda di restituirci la nostra cravatta e il nostro berretto. In cambio saremo disposti ad iniziare un nuovo periodo storico, disponibili come sempre, ma anche orgogliosi del nostro passato percorso professionale e della nostra divisa.



Siamo certi che molti ce ne saranno grati, soprattutto i nostri clienti, ancora convinti che rappresentiamo al meglio l'Italia dei naviganti.


http://www.cgilvolo.org/PNC-Alitalia/Volantini-PNC-Alitalia/alitalia-uniforme-e-simbolo.html
Chiunque abbia indossato questa cravatta (e questa divisa) non potrà che essere d'accordo.
 

Dancrane

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Posso a livello emotivo apprezzare la prima parte, non sapevo del perché della cravatta nera ed é una bella motivazione che fa onore anche a chi veramente la porta con fierezza ed orgoglio, ma la seconda parte fa veramente frullare gli zebedei.
 

aa/vv??

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Ma per favore! Dai..... io ho sempre difeso la categoria, ma fare dell'inutile polemica sulla cravatta, tirando fuori pure il simbolo di lutto mi pare troppo (nessuno dei naviganti AZ era nemmeno nato quando accadde). È una divisa e te la metti. Punto. Stendiamo un velo pietoso sul rimpiangere il cappello. Cappello mai indossato dal 95% dei naviganti. (Smesso di contare le varie: "Aho che stai a fa'! Lavate quer berretto!"). Parlassero della gente che han sbattuto fuori sti ipocriti della CGIL, non di queste cazzate!
 
F

flyboy

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Premetto: non mi piace per nulla la nuova cravatta.
Ma l'utilizzo di termini quali "attacco minatorio" all'"affidabilità professionale" mi fa vergognare di appartenere allo stesso Paese di chi ha scritto il comunicato.
Le uniformi sono vecchie e stantie. Se davvero gli AAVV di Alitalia si riconoscono in questo comunicato stampa, credo, affermo e giudico che non ci possa essere alcun futuro per la compagnia.
 

nicolap

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Chiunque abbia indossato questa cravatta (e questa divisa) non potrà che essere d'accordo.
Il comunicato di 'sti mentecatti mette in relazione la cravatta con .... udite udite ... "un attacco minatorio alle nostre vere funzioni".
Se sei d'accordo con questo, vergognati.
 

totocrista

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tps - Psa
Premetto: non mi piace per nulla la nuova cravatta.
Ma l'utilizzo di termini quali "attacco minatorio" all'"affidabilità professionale" mi fa vergognare di appartenere allo stesso Paese di chi ha scritto il comunicato.
Le uniformi sono vecchie e stantie. Se davvero gli AAVV di Alitalia si riconoscono in questo comunicato stampa, credo, affermo e giudico che non ci possa essere alcun futuro per la compagnia.
Quoto
 

Esteban

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Il comunicato di 'sti mentecatti mette in relazione la cravatta con .... udite udite ... "un attacco minatorio alle nostre vere funzioni".
Se sei d'accordo con questo, vergognati.
Sì ma non c'è bisogno che ti incazzi. Ci sono tante cose di cui mi vergogno nella vita, ma di certo NON di aver indossato la cravatta che si tenta di difendere nel comunicato, anche se con eccesso di retorica.
Più che alla frase che citi tu, mi dicevo d'accordo con le tante altre cose presenti nel comunicato, a partire dal discorso sulla memoria storica finendo allo stile arlecchinesco delle nuove cravatte che neanche a me piace, come vado dicendo dal 4 giugno (gusti personali).
Prima di indignarti avresti anche potuto chiedermi civilmente di approfondire, cosa che sarei stato felice di fare, siamo qui per questo.

Ora, viene da chiedermi: tu quella divisa l'hai mai indossata?
 

nicolap

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Roma
Sì ma non c'è bisogno che ti incazzi. Ci sono tante cose di cui mi vergogno nella vita, ma di certo NON di aver indossato la cravatta che si tenta di difendere nel comunicato, anche se con eccesso di retorica.
Più che alla frase che citi tu, mi dicevo d'accordo con le tante altre cose presenti nel comunicato, a partire dal discorso sulla memoria storica finendo allo stile arlecchinesco delle nuove cravatte che neanche a me piace, come vado dicendo dal 4 giugno (gusti personali).
Prima di indignarti avresti anche potuto chiedermi civilmente di approfondire, cosa che sarei stato felice di fare, siamo qui per questo.

Ora, viene da chiedermi: tu quella divisa l'hai mai indossata?
Di divisa ne ho indossata una più importante e impegnativa.

Esteban, o non hai capito o fai finta di non capire.
Alla CGIL del ricordo dei militari caduti a Kindu non frega un benemerito cazzo. Per la CGIL i militari sono milizie fasciste al soldo del padrone, e nulla di più. Hanno sempre solo e sistematicamente sputato sulle divise dei militari e su chi le indossava. Quindi cerchiamo di non dire colossali stronzate nel dare spazio alle loro ipocrite dichiarazioni.
La questione della cravatta viene utilizzata strumentalmente, se non te ne fossi accorto. La cravatta è il grimaldello con il quale, senza mezzi termini, hanno fatto illazioni sulla supposta volontà di colpire la professionalità degli AV, con un diretto riferimento alla sicurezza. E' la solita trita e ritrita, vomitevole e schifosa logica delle illazioni nella ricerca della difesa del privilegio.
Scritto e divulgato nella certezza che un gran numero di gonzi che ne avrebbero esaltato il grande valore ideologico a difesa dei poveri AV.
C'è da vergognarsi a condividere queste parole. Tanto.