Piano Lupi: Ecco gli undici aeroporti strategici


Aeroporti: Cota, solo 2 strategici al Nord mentre 5 al Sud... E' follia

(ASCA) - Torino, 22 gen 2014 - Dopo il sindaco di Torino Piero Fassino, anche il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota critica il declassamento dell'aeroporto di Caselle da strategico a scalo di interesse nazionale: ''La politica di questo governo si conferma purtroppo una politica distruttiva rispetto al sistema produttivo. A Roma forse non si rendono conto che andare contro il Nord significa far colare a picco tutto il sistema. Come e' possibile avere, nell'area piu' produttiva del Paese, soltanto 2 aeroporti strategici, mentre al sud averne 5? E' una follia. Non avere chiara una visione di sviluppo organica, soprattutto in un momento di crisi come questo, e' suicida'', scrive il governatore in una nota. eg/mau

quanto populismo (e qualunquismo) sia nel piano aeroporti del governo (che non ha voluto scontentare nemmeno Cuneo, Perugia e Comiso) che nelle reazioni scomposte e superficiali di tanti politici... :(
 
Il piano aeroporti di Lupi, soldi per le infrastrutture attorno agli scali fantasma

Più che a un piano aeroporti, quello presentato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, assomiglia a un piano strade. La riorganizzazione degli scali suddivisi in strategici, nazionali e locali, non aggiunge né toglie nulla infatti alla situazione del traffico aereo, decide a tavolino che ogni regione deve avere un aeroporto di riferimento anche se di fatto fa meno transiti di un rifugio di montagna. Invece di lasciar parlare il libero mercato, il piano – di chiara impronta statalista – di fatto certifica anche per il futuro la possibilità di buttare altri soldi pubblici in nuove infrastrutture. Anche attorno ad aeroporti che non cresceranno mai.

E’ vero, rispetto ai ministri che lo hanno preceduto nel tentativo di riorganizzazione, le piste con il certificato di valenza nazionale sono diminuite numericamente, ma è il mix di scelta a lasciare profondi dubbi. In sostanza ora esistono undici aeroporti strategici e altri 26 scali di interesse nazionale. Per individuare gli scali strategici, il territorio nazionale è stato ripartito in 10 bacini di traffico e per ciascuno è stato identificato un aeroporto strategico, con l’eccezione del Centro-Nord, dove ce ne sono due: Bologna e Firenze-Pisa che dovranno fondersi. Nel testo portato al consiglio dei Ministri il 17 gennaio scorso (LEGGI QUI IL DOCUMENTO) si scopre che in Sicilia a meritare contributi pubblici nazionali anche per le relative infrastrutture saranno Catania, Palermo, Pantelleria, Lampedusa e Comiso, che nel 2013 ha fatto registrare poco più di 60mila passeggeri. Un nulla che riesce a fare comunque bella figura se lo si mette a confronto con Brescia-Montichiari. L’aeroporto D’Annunzio, in sistema con il Valerio Catullo di Verona, nei primi 11 mesi del 2013 (ultimo dato disponibile) ha visto atterrare o decollare non più di 30 passeggeri al giorno (circa 10mila in tutto). Costerebbe meno accompagnarli in auto a destinazione.
Eppure anche Montichiari è rientrato tra gli scali da premiare, perché prima o poi diventerà cargo. L’anno scorso, a maggio, fu annunciato un importante accordo con un vettore vietnamita che avrebbe dovuto assicurare almeno un volo settimanale cargo (al momento a Montichiari atterrano praticamente solo i velivoli delle Poste con lettere e missive da smistare). Tutto è saltato. Tant’è che alcuni maliziosi ci hanno visto una mossa mediatica per far credere che le potenzialità di crescita fossero concrete. La mossa evidentemente ha funzionato. Il governo scommette su Montichiari e quando avrà bisogno di fare investimenti potrà chiederne direttamente allo Stato. Quanto scommette? Non è dato saperlo, ma quello che è certo è che per il pianificatore i “milanesi” Linate (8,4 milioni di passeggeri) e Orio Al Serio (8,3 milioni) sono allo stesso livello dello scalo bresciano.

E tutti valgono meno di Malpensa verso cui dovranno essere deferenti a cedere il passo quando si tratterà di investimenti. Chiaro. Peccato che quando si decise a priori di sviluppare lo scalo di Varese e ridimensionare Linate, i passeggeri hanno scelto Orio. Nello sguardo di Lupi, ancora più importante di questi scali lombardi c’è l’hub (si fa per dire) di Lamezia Terme. Nonostante i suoi 2 milioni di passeggeri è strategico quanto Fiumicino o Venezia. Prevale la logica politica. In questo modo tutti i referenti locali possono vantare una vittoria. Tant’è che il piano del governo non ha scontentato quasi nessuno. A parte Torino che si aspettava la certificazione di strategico, ma che comunque già si muove per aprire una trattativa. “Quello del ministro Lupi è un piano aperto al confronto, ci sono tutti gli elementi per dimostrare la valenza strategica dell’aeroporto di Torino Caselle per il Piemonte e per l’Italia. Nei prossimi giorni avremo con Lupi un incontro per affrontare la questione”, ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, sottolineando che “bisogna dotare la città di infrastrutture adeguate e tra queste è fondamentale il potenziamento dell’aeroporto”.

E così si torna a discutere del leit motive: strade e cantieri. Come quelli che verranno aperti “per il soddisfacimento del previsto aumento della domanda di traffico e al fine di migliorare la qualità dei servizi”, come recita il piano Lupi che contempla “l’individuazione delle opere necessarie per il miglioramento dell’accessibilità e dell’intermodalità; le priorità degli interventi di potenziamento della rete e dei nodi intermodali di connessione e l’inserimento nella programmazione e pianificazione delle istituzioni competenti, quali urgenti ed indifferibili, dei collegamenti viari e ferroviari con i tre gate intercontinentali”.

Restano tagliati fuori dai soldi pubblici e dagli aiuti solo gli scali declassati. Siena, Albenga, Aosta, Grosseto, Bolzano, Brindisi, Foggia, Taranto, Oristano e Forlì. Ma sul loro futuro c’è solo nebbia. Chiuderanno? Non sembra. Saranno finanziati dalle Regioni, probabilmente. Con quali soldi non si capisce. Certo definirli nazionali sarebbe stato stavolta un insulto all’intelligenza dei cittadini. Basti pensare che Siena-Ampugnano (per cui il cui ampliamento nel 2010 sono stati indagati l’ex numero uno del Monte dei Paschi Giuseppe Mussari e altri 15) nei primi 11 mesi del 2013 ha fatto registrare 258 passeggeri. Di cui 71 a gennaio scorso, 187 a febbraio e poi zero. E dire che erano stati stanziati 15 milioni di euro con la previsione di raggiungere 100mila passeggeri. Insomma, rileggendo il piano Lupi e cercando di rispondere alle domande che lascia senza risposta, viene da pensare che nella migliore delle ipotesi per l’ennesima volta l’Italia pensi che debbano essere i viaggiatori al servizio dei vettori e degli scali e non viceversa oppure viene da pensare che a guadagnare saranno le aziende che vivono del business dei cantieri. Che si apriranno anche se non necessari.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/29/il-piano-aeroporti-di-lupi-soldi-per-le-infrastrutture-attorno-agli-scali-fantasma/857372/
 
Ma io non capisco perché utilizzare il numero di passeggeri come indice per capire se un aeroporto è d'interesse o meno!

La maggior parte degli aeroporti italiani, tolti forse gli strategici, hanno numeri che per il 99% sono dati ottenuti con Ryanair e altre lowcost, che operano in regime di contributi elargiti dai vari enti.

Se togli RYR vogliamo scommettere che anche BGY diventa un aeroportino e cosi via molti altri ?
Mettere poi anche Lampedusa e Pantelleria tra gli sprechi è assurdo..

L'interesse deve essere valutato su altri fattori, ad esempio il bacino di utenza , la possibilità di accesso agli aeroporti principali dal territorio di competenza etc etc.

My 2 cents.
 
@ asessa

Concordo dicendo che, da esterno alle dinamiche (in quanto solo lettore appassionato dell'argomento Aeronautica) ritengo che la strategia e la pianificazione dovrebbe tener conto fondamentalmente del bacino di traffico (quanta utenza ho entro una certa area limitrofa), la dislocazione di quella medesima area, la completa e più ampia accessibilità alla mobilità di quell'area, condizioni economiche, geografiche, ecc.. Ovviamente il lavoro è complesso e risulterebbe controproducente "banalizzarlo" a pochi fattori (magari i più evidenti).
E' vero che ci sono grandi zone densamente popolate che sono servite da strutture grandi e ottimamente servite (via terra e via aria), ma ci sono altre meno popolate e comunque mal collegate (via terra e via aria) da dove ti ci vuole 1,5-2 ore con auto privata (di transfer diretti non se ne parla) per raggiungere un aeroporto decente. Bisogna valutare anche singoli casi.
Come solitamente insegna il buonsenso, la ragione sta nel mezzo e oltre al bianco e al nero ci sta il grigio con tutte le sue varianti. Indubbiamente ad una soluzione di sintesi si deve sempre arrivare in tutte le cose. Ci si augura che chi di dovere faccia/abbia fatto un lavoro serio e definitivo per il futuro.
Se il lavoro fatto darà risultati positivi, lo potremo sapere nei decenni in avanti.

Di una cosa sono convinto: basta ubriacatura di soldi pubblici a tutti sti vettori (e non c'è solo Ryanair che fa da "lupo cattivo", la lista è corposa). Si ridimensionano notevolmente gli aeroporti? chissenefrega! Torneremo a situazioni paragonabili (fatti i debiti aggiornamenti del caso) a una realtà aeroportuale italiana ante comparsa Ryanair & Co (e ritroveremmo delle sorprese!).

E' ora di finirla con il biberonare la "fabbrica del lavoro"; ciò non porta ricchezza, la brucia ... e lo stiamo vedendo su tanti aspetti della nostra economia.

E non sono nemmeno convinto della strategicità di tutti quegli 11 aeroporti (mi sembra un tentativo di accontentare più gente possibile).
Ma finisco qui, poichè ho conoscenze limitate. E' la mia opinione, scusate.
 
Olè, sapevo che era una questione di tempo.

(AGENPARL) - Roma, 04 feb -“L’aeroporto di Foggia “Gino Lisa” è stato inserito nelle strategie transfrontaliere dell’Unione Europea ed è pertanto inaccettabile che sia stato declassato dal governo italiano ed eliminato dal Piano degli Aeroporti”.
http://www.agenparl.it/articoli/new...ttabile-decisione-governo-su-aeroporto-foggia


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Olè, sapevo che era una questione di tempo.

(AGENPARL) - Roma, 04 feb -“L’aeroporto di Foggia “Gino Lisa” è stato inserito nelle strategie transfrontaliere dell’Unione Europea ed è pertanto inaccettabile che sia stato declassato dal governo italiano ed eliminato dal Piano degli Aeroporti”.
http://www.agenparl.it/articoli/new...ttabile-decisione-governo-su-aeroporto-foggia


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c'è un aeroporto a Foggia? :astonished:
 
Olè, sapevo che era una questione di tempo.

(AGENPARL) - Roma, 04 feb -“L’aeroporto di Foggia “Gino Lisa” è stato inserito nelle strategie transfrontaliere dell’Unione Europea ed è pertanto inaccettabile che sia stato declassato dal governo italiano ed eliminato dal Piano degli Aeroporti”.
http://www.agenparl.it/articoli/new...ttabile-decisione-governo-su-aeroporto-foggia


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Ma scusate, se pagliacciata dev'essere, meglio andare fino in fondo no?

Inviato dal mio GT-I9100 utilizzando Tapatalk
 
"L’aeroporto civile di Foggia – scrive Matera nell’interrogazione - ha un bacino d’utenza potenzialmente molto vasto e la sua posizione geografica potrebbe trasformarlo in snodo strategico per il turismo”. L’europarlamentare pugliese ha chiesto pertanto alla Commissione Ue di intervenire e di conoscere “quali misure può mettere in atto per evitare che tale aeroporto sia declassato”."

si potrebbero coltivare barbabietole, pomodori, angurie nelle zone limitrofe alla pista, cosi forse lo si mette in condizioni di generare qualcosa di utile :D :D :D

Scherzi a parte chi glielo spiega alla Matera che da Foggia le compagnie ci volano solo se le paghi un mare di soldi perche' di traffico generato non se ne vede all'orizzonte???? (nonostante l'enorme bacino di utenza, le ricche Cerignola, Canosa, Lucera, Torremaggiore, Manfredonia sembra un aeroporto proprio non lo riescono a mantenere in piedi, e che non sia mai che le genti del luogo prendano un treno o si mettono in macchina per arrivare fino a Bari, dove peraltro AdP ha messo su un aeroporto bello, funzionale e ben collegato, bisogna dire!)

P.S. ovviamente, enorme nella frase sopra era ironico!
 
se può interessarvi:

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Incredibile l'opportunismo con il quale a Forlì stanno cercando di agganciarsi al pur malandato RMI nella ricerca di un'ancora di salvezza.
 
Incredibile l'opportunismo con il quale a Forlì stanno cercando di agganciarsi al pur malandato RMI nella ricerca di un'ancora di salvezza.

Te se non dici qualcosa contro Forli non sei felice...almeno lì cercano di fare qualcosa, per non sprecare quelle infrastrutture disponibili che Rimini si sogna
 
Te se non dici qualcosa contro Forli non sei felice...almeno lì cercano di fare qualcosa, per non sprecare quelle infrastrutture disponibili che Rimini si sogna

Scusami, ma quale sarebbe l'utilità di Forlì ? A metà strada fra due altri aeroporti, ciascuno raggiungibile in meno di un'ora
 
Te se non dici qualcosa contro Forli non sei felice...almeno lì cercano di fare qualcosa, per non sprecare quelle infrastrutture disponibili che Rimini si sogna
Io non sono felice, bensì costernato nel vedere che c'è gente che dopo aver svenato le finanze locali, continua a raccontare BALLE SIDERALI per puro tornaconto personale. E siccome questi signori hanno ben chiaro che il loro scalo è morto, stanno provando ad accorparlo con RMI che è "solo" in coma.
Se per te questo significa fare qualcosa...
 
Incredibile l'opportunismo con il quale a Forlì stanno cercando di agganciarsi al pur malandato RMI nella ricerca di un'ancora di salvezza.

Incredibile è che tu faccia certi commenti senza prima esserti documentato adeguatamente. :(
Forlì da quando è entrato in crisi ha visto una mobilitazione generale da parte di lavoratori, sindacati ecc. mentre a Rimini non solo non stanno facendo nulla, ma come al solito sparano a zero su Forlì (cosa che è sempre successa del resto).
Quindi direi che è proprio Rimini che cerca di accodarsi al treno per risalire la china con tutti i debiti che si ritrova.
 
Io non sono felice, bensì costernato nel vedere che c'è gente che dopo aver svenato le finanze locali, continua a raccontare BALLE SIDERALI per puro tornaconto personale. E siccome questi signori hanno ben chiaro che il loro scalo è morto, stanno provando ad accorparlo con RMI che è "solo" in coma.
Se per te questo significa fare qualcosa...

Sulla classe politica posso darti ragione ma in quanto al comitato non puoi dire nulla, sono solo persone che cercano in tutti i modi di salvare il loro posto di lavoro (e ormai se ne vedono di persone fuori dai cancelli delle aziende purtroppo).