Pericoloso incidente al decollo per QR a MIA, e altre accuse


Quello che trovo grave sono i commenti di Al Baker a margine, che trovate qui. Tra le varie chicche ci trovi:









Sentire il CEO di una compagnia aerea dare la colpa all'ATC (nonostante un report dell'ENAV qatariota che sostiene il contrario), e definire un tail strike o un impatto in decollo come qualcosa che capita spesso e non e' niente al di fuori dall'ordinario fa rabbrividire. Il 77W ha subito un buco di mezzo metro che ha rotto il pressure vessel dell'aereo. In soldoni, una depressurizzazione violenta in aria poteva capitare benissimo, e bisogna tirarsi giù il cappello di fronte agli ingegneri di Everett che ciò non sia successo.

Leggere che il CEO della compagnia sminuire un evento potenzialmente letale come un'eventualità di tutti i giorni mi fa pensare a quali sia la cultura di safety all'interno di QR, e i pensieri non sono tranquillizzanti. Se il CEO la pensa cosi, allora e' probabile che questo modo di pensare 'coli' giu', lungo la catena alimentare, fino ai meccanici e ai tecnici e ai piloti. Quando ho iniziato a lavorare, negli hangar c'erano operations manager che trovavano gli imbraghi inutili, e lo dicevano apertamente. Tutti erano d'accordo finche' un bel giorno un apprendista non e' volato giu' da un pontile mobile all'altezza dell'APU di un 747, rompendosi il bacino, la spina dorsale e vari arti. Non ho ancora visto un accident investigation report in cui la cultura aziendale non abbia giocato un ruolo influente.

Quoto anche le virgole.
 
@ Tienneti:

"Cabin crew and passenger remain seated" e' rigorosamente SOP Airbus....pro-abn 90...il numero della pagina dell'FCOM puo essere diversa.

Noi usiamo un altro callout in questi casi, che ritengo più idoneo (ma l'importante è seguire le istruzioni date dalla tua compagnia)


Comunque ho avuto modo si chiedere ad un pilota di A350 di QR e mi ha confermato che in questo modello il sistema ROP è attivo anche in decollo, quindi l'aereo ha avvisato che la pista era troppo corta, a quanto pare per un problema di database
L'aborto però, non è stato automatico
 
Chiarimento necessario per non confondere le idee a chi non mastica le SOP di Tolosa.
 
Leggevo, oggi, su Facebook, questo post del blog The Inner Art of Airmanship.

Il sunto della storia e' che i 4 piloti del volo QR sono stati licenziati, con questa frase di accompagnamento: “At Qatar Airways we will not accept any kind of lapses by pilots because they have hundreds of passengers whom they risked.”, pronunciata dal solito Al Baker (che, all'indomani dell'incidente, aveva invece minimizzato tutto dicendo "Such kind of incidents happen quite often, either it is a tail strike on the runway or it is contact with the landing lights.")

Tutto bene, quindi?

Mica tanto. Perche' l'AAIB del Qatar ha pubblicato un preliminary report, da cui emergono alcuni dettagli di human factors che hanno fatto si che l'incidente avesse luogo: informazioni lette in modo errato, mancanza di comunicazione in cockpit tra i piloti, spacial awareness ridotta, fraintendimenti con la torre e con altri aerei a Miami, e altri piccoli problemi che, ridicoli da soli, hanno contribuito a creare una situazione che e' stata un 'near miss'. Onestamente, una situazione abbastanza tipica simile a tanti altri casi che ascolta chiunque vada a fare il corso di aggiornamento su Airmanship. Come dice benissimo l'autore del report,

The sole objective of this investigation is the prevention of future accidents and incidents. It is not the purpose of this investigation to apportion blame or liability.
Accordingly, it would be inappropriate for this report to be used to assign fault or blame or determine liability, since neither the investigation nor the reporting process has been undertaken for that purpose.

Quello che succede in questi casi e' che si analizza, nei dettagli, tutta la serie di concause che hanno fatto si che succedesse questo, e solo se c'e' colpevole negligenza si va a licenziare. Nel mio piccolo, avendo letto il report (e avendone capito fino ad un certo punto, usando anche vari commentari), mi sembra che di colpevole negligenza non ce ne sia molta. QR, invece, ha deciso di trombare tutti i quattro, e via. Niente spiegazioni su cosa - if anything - e' stato fatto per evitare un ripetersi del problema in futuro: rivedranno le loro electronic flight bags? Non si sa. Rivedranno le procedure in cabina per comunicare i dettagli di argomenti come l'intersezione della pista da usare? Boh. Quello che si sa, solo, e' che i quattro sono a spasso.

“At Qatar Airways we will not accept any kind of lapses by pilots". Quanto alle condizioni - ambientali, dei sistemi, di comunicazione - che li hanno messi in quella situazione, nulla e' dato sapere. Un atteggiamento del genere, in una compagnia aerea (ma anche in qualsiasi ambiente in cui c'e' il rischio di farsi male, ho sentito lo stesso messaggio da gente che lavora in piattaforme petrolifere o in societa' di costruzioni), e' masochistico. Il messaggio, in QR, e': se sbagli, sei fuori. E poco importa se lo sbaglio e' dovuto a qualsiasi cosa - colpa oggettiva, sistemi, human factors, situazioni al di la' del tuo controllo - tu sei fuori. L'ho sentito dire da ingegneri, lo vediamo ora coi piloti. Chi sbaglia e' fuori. Il che vuol dire che, invece di fare rapporto, invece di chiedere, invece di fare domande quando non si sa, chi sbaglia starà zitto.

Puo' sembrare una cosa da poco, ma due anni fa due ingegneri di BA, sotto pressione, non chiusero i cowling di un A319 e firmarono l'aereo, perché erano indietro col lavoro, avevano avuto mille interruzioni durante il lavoro, era una mattinata incasinata, c'era un sacco di rumore in hangar, e erano sotto pressione. Non si ricordavano esattamente del lavoro, e credevano di aver chiuso tutto. I piloti pensarono che tutto era a posto, e non guardarono se i latches erano in posizione o meno. Morale, dopo il decollo uno dei due motori s'incendio', e l'altro divenne praticamente inutilizzabile. 150 persone rischiarono la pelle. La cultura del silenzio fa questi effetti.
 
Ultima modifica:
Grazie Fabri. Interessante la disamina, comincio ad essere preoccupato per questa estate...
 
Io non voglio spargere paure non necessarie, solo sottolineare che l'aviazione civile non e' solo chi ha la business piu' figa, o la livrea piu' bella, o i prezzi piu' stracciati. Viviamo in un'epoca in cui, per fortuna, il trasporto aereo e' estremamente sicuro e affidabile, ma questo e' grazie alla mentalita' giusta, alla politica del continuous improvement, e alla costante analisi degli errori pregressi allo scopo di evitare di ripeterli. Su tutti i forum di aviazione tutti pestano i pugni e gridano al tradimento ogniqualvolta una compagnia mette il 3-4-3, o toglie le posate in metallo, o cambia la marca di champagne, ma non ce n'e' uno, o quasi, che si sofferma a parlare di safety. Ed e' un male. Sarebbe meglio, invece, premiare quelle compagnie che si adoperano per imparare dai propri errori e evitarli in futuro, e punire quelle che non lo fanno, invece di scegliere chi c'ha la business piu' bella. Il mio e' un pio desiderio, ovviamente...
 
Hai ragione, ma credo che per chi non sia un insider o quantomeno un appassionato, sia piuttosto difficile farsi un'idea sotto questo aspetto.
 
Cominciare a parlare di safety (non so come ed in che termini, da estraneo al settore) non sarebbe certamente un male. Discutiamone in separata sede e vediamo in che modo poterlo fare, sarebbe cosa interessante per tutti.
 
Leggevo, oggi, su Facebook, questo post del blog The Inner Art of Airmanship.

Il sunto della storia e' che i 4 piloti del volo QR sono stati licenziati, con questa frase di accompagnamento: “At Qatar Airways we will not accept any kind of lapses by pilots because they have hundreds of passengers whom they risked.”, pronunciata dal solito Al Baker (che, all'indomani dell'incidente, aveva invece minimizzato tutto dicendo "Such kind of incidents happen quite often, either it is a tail strike on the runway or it is contact with the landing lights.")

Tutto bene, quindi?

Mica tanto. Perche' l'AAIB del Qatar ha pubblicato un preliminary report, da cui emergono alcuni dettagli di human factors che hanno fatto si che l'incidente avesse luogo: informazioni lette in modo errato, mancanza di comunicazione in cockpit tra i piloti, spacial awareness ridotta, fraintendimenti con la torre e con altri aerei a Miami, e altri piccoli problemi che, ridicoli da soli, hanno contribuito a creare una situazione che e' stata un 'near miss'. Onestamente, una situazione abbastanza tipica simile a tanti altri casi che ascolta chiunque vada a fare il corso di aggiornamento su Airmanship. Come dice benissimo l'autore del report,



Quello che succede in questi casi e' che si analizza, nei dettagli, tutta la serie di concause che hanno fatto si che succedesse questo, e solo se c'e' colpevole negligenza si va a licenziare. Nel mio piccolo, avendo letto il report (e avendone capito fino ad un certo punto, usando anche vari commentari), mi sembra che di colpevole negligenza non ce ne sia molta. QR, invece, ha deciso di trombare tutti i quattro, e via. Niente spiegazioni su cosa - if anything - e' stato fatto per evitare un ripetersi del problema in futuro: rivedranno le loro electronic flight bags? Non si sa. Rivedranno le procedure in cabina per comunicare i dettagli di argomenti come l'intersezione della pista da usare? Boh. Quello che si sa, solo, e' che i quattro sono a spasso.

“At Qatar Airways we will not accept any kind of lapses by pilots". Quanto alle condizioni - ambientali, dei sistemi, di comunicazione - che li hanno messi in quella situazione, nulla e' dato sapere. Un atteggiamento del genere, in una compagnia aerea (ma anche in qualsiasi ambiente in cui c'e' il rischio di farsi male, ho sentito lo stesso messaggio da gente che lavora in piattaforme petrolifere o in societa' di costruzioni), e' masochistico. Il messaggio, in QR, e': se sbagli, sei fuori. E poco importa se lo sbaglio e' dovuto a qualsiasi cosa - colpa oggettiva, sistemi, human factors, situazioni al di la' del tuo controllo - tu sei fuori. L'ho sentito dire da ingegneri, lo vediamo ora coi piloti. Chi sbaglia e' fuori. Il che vuol dire che, invece di fare rapporto, invece di chiedere, invece di fare domande quando non si sa, chi sbaglia starà zitto.

Puo' sembrare una cosa da poco, ma due anni fa due ingegneri di BA, sotto pressione, non chiusero i cowling di un A319 e firmarono l'aereo, perché erano indietro col lavoro, avevano avuto mille interruzioni durante il lavoro, era una mattinata incasinata, c'era un sacco di rumore in hangar, e erano sotto pressione. Non si ricordavano esattamente del lavoro, e credevano di aver chiuso tutto. I piloti pensarono che tutto era a posto, e non guardarono se i latches erano in posizione o meno. Morale, dopo il decollo uno dei due motori s'incendio', e l'altro divenne praticamente inutilizzabile. 150 persone rischiarono la pelle. La cultura del silenzio fa questi effetti.

Quoto ogni singola parola. Bellissimo inervento!
 
Re: Pericoloso incidente a 773QR in decollo a MIA

Video di un aborted take-off (automatico!) per il A350 di QR a JFK:
Posto in questo thread perchè, a leggere questo articolo, sembra che qualcuno stia mettendo in discussione la safety di acune procedure dei qatarioti: http://www.theage.com.au/business/a...n_code=nocode&promote_channel=social_facebook
Giusto per cronaca, a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=BfdVPzybVvM si trovano le comunicazioni tra piloti e ATC di questo evento.