Mistero Alitalia: schizofrenia o cambio di strategia?


rinco59

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Ho provato a lanciare il sasso in altro thread, ma non è successo nulla...
vediamo allora se, volando bassi (e' proprio il caso di dirlo), senza scomodare i massimi sistemi, emiratini o francesi, riusciamo a capire qualche piccola cosa.
il 2 settembre 2013, AZ annuncia 2 nomine apicali
http://www.asca.it/news-Alitalia__Del_Torchio_presehta_a_cda_nomine_Leistner_e_Marsili-1309614.html
con decorrenza 1 ottobre.
uno dei due, che ho conosciuto personalmente, non è proprio uno sprovveduto, essendo stato AD di una importante compagnia di noleggio, e con importanti prospettive di crescita professionale a livello di gruppo.
immagino quindi che abbia avuto un costo importante per AZ
ebbene, dopo un mese, cosa leggo?
http://www.guidaviaggi.it/notizie/159001/il-direttore-commerciale-massimo-marsili-lascia-alitalia/
Queste due nomine, al di la dei nomi,riguardano posizioni di vertice, che riflettevano strategie.
riflettere su questi eventi, a meno che in AZ non siano schizofrenici, può aiutare a capire cosa sta succedendo.
 
Ultima modifica:
Se non tira l'aria giusta , un buon manager di alto livello riconosce sempre quando è arrivato il momento di lasciare ,piuttosto che correre il rischio essere di ingiustamente incolpato di mancanze e sporcarsi il curriculum.
 
Se non tira l'aria giusta , un buon manager di alto livello riconosce sempre quando è arrivato il momento di lasciare ,piuttosto che correre il rischio essere di ingiustamente incolpato di mancanze e sporcarsi il curriculum.
Quello che scrivi e' giusto. Visto dalla parte del manager.
ma parlandone ieri sera con un amico, questi mi faceva notare che la stranezza di questa vicenda non sta tanto nei suoi tempi di evoluzione, quanto nel fatto che riguardi entrambi i manager che erano stati scelti Dall AD ed approvati dal consiglio di amministrazione.
ed a certi livelli, certe scelte sono ben ponderate.
 
Le due vicende lasciano certamente perplessi. Quella della parte Commerciale in quanto che mi pare una posizione fondamentale se vuoi rilanciare una Compagnia così legata a scelte intelligenti di prezzo. Aggiungo che il nuovo sostituto porta con sé di già uno strascico di polemiche (giuste o sbagliate non so). Forse la scelta di un Manager proveniente dal settore Aeronautico avrebbe giovato.
La seconda è ancora più strana. Lasciano a casa il precedente Direttore Acquisti che era in AZ/CAI da almeno 6 anni per sostituirlo con una nuova figura che resta solo due mesi ( certamente scelta dall'attuale AD ) per poi non sostituirla . Oggi infatti la Direzione Acquisti è affidata ad interim ed anche qui non mi sembra una funzione così di scarsa rilevanza .....
 
Se non tira l'aria giusta , un buon manager di alto livello riconosce sempre quando è arrivato il momento di lasciare ,piuttosto che correre il rischio essere di ingiustamente incolpato di mancanze e sporcarsi il curriculum.

Qui per parlare di " buon manager di alto livello" bisogna mettersi la mano sul cuore ed avere tanto ma tanto tanto coraggio.
 
Troppi "galli" a cantare. Troppi soci che vanno dal 10% circa allo 0,01% e qualcuno anche con evidenti "conflitti di interesse". Quale stratetia vuoi che ne esca fuori?