Old Fashion Livery
Bannato
- 4 Agosto 2014
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continuo a non capirerileggiti quello che hai scritto.
quando sarai grande.continuo a non capire
significa che qualcuno potrà beneficiare, obtorto collo, di ammortizzatori sociali ( per modo di dire, in quanto provenienti dal FSTA ( Fondo Speciale Trasporto Aereo ) finanziato con i versamenti delle Compagnie e dei lavoratori stessi nonchè dai 3 € proveniienti dalle tasse che vengono pagate su ogni biglietto di qualsiasi compagnia emesso in Italia ) per il tempo che il Governo deciderà, così come gia avvenuto per Alitalia nelle sue varie versioni, senza che nessuno si debba necessariamente scandalizzare stanti le notevoli peculiarità delle professioni svolte e la difficile per non dire impossibile reimpiegabilità degli stessi .
Per inciso questi lavoratori, buona parte dei quali nemmeno hanno maturato il minimo dei versamenti per una pensione, con l'assorbimento del Fondo Volo nell'INPS hanno solo portato ossigeno nelle casse esangui del fondo pensione generale INPS ...
almeno queste sonoo le informazioni che, informandomi prima di parlare, ho ricevuto ... non ci trovo nulla di scandaloso, visto che su AZ nessuno ha scatenato putiferi ...
Guarda, non sono d'accordo manco per niente.vai tu a vivere a Barcelona per 1200 E ?
Oppure a Oslo per la stessa cifra ?
Nessuno ha mai detto meglio la disoccupazione, ma collegare i neuroni prima di rispondere non dovrebbe mai essere un optional, senza offesa eh ... Spesso dietro un lavoratore c'è una famiglia, degli impegni di natura finanziaria etc ...
Ecco perchè ritengo che sarebbe meglio, se costretti, pilotare l'eventuale perdita di un lavoro di un 25-30 enne rispetto ad un 45-50 enne
Ma cercare di evitare qualsiasi licenziamento dovrebbe essere un obbligo , quale che sia il motivo ! E nella fattispecie Meridiana si trova in una situazione tragica non per gli stipendi dei dipendenti ma per l'incapacità manageriale e la notoriamente " aggressiva " politica commerciale
Gli stipendi sono quelli che paga il mercato: la media la fanno FR, VY, U2, visti i numeri che impiegano. La realtà è quella: come durano fatica in LH e AF a sostenere stipendi da XX secolo per il personale di volo, a maggior ragione fa fatica Meridiana. La progressiva diminuzione della retribuzione del personale del trasporto aereo è inevitabile, deriva direttamente dal fatto che il volo è diventato una commodity.vanno passate delle selezioni prima, e gli stipendi sono comunque molto sotto la media per VY e FR, un pochino più per Easy ...
Applausi a scena aperta.Guarda, non sono d'accordo manco per niente.
Ti spiego il mio punto di vista: io appartengo alla fascia d'età 25-30, e non so se lo sai ma a chi si trova nella mia condizione non è che gli piloti la perdita di lavoro, è che o un lavoro non ce l'ha, o ce l'ha precario, o se n'è emigrato, o appartiene ad una minuscola percentuale di fortunati (o molto più bravi degli altri) che ha trovato una qualche forma di stabilità. Il rapporto tra l'ultima fattispecie e le prime due è tipo di 1 a 1000.
Ah, e la famiglia se la comincia a fare, se tutto va bene, intorno ai 35-40 anni. Se tutto va bene.
Per diretta esperienza personale ho poi visto cinquantenni che quando si sono trovati a spasso e senza pensione si sono tirati su le maniche, hanno salutato la famiglia e se ne sono andati a sputare sangue altrove pur di lavorare. Con una dignità che non vedo invece dall'altra parte.
Tanto agli occhi dei primi quanto agli occhi dei secondi ti posso quindi assicurare che a vedere lo schifo che stanno facendo gli esuberati IG sale il sangue al cervello.
Il trentenne, infatti, vedrà nell'esubero IG una persona che ha diritti diversi dai suoi, e saprai bene che quando un diritto non è per tutti non si chiama "diritto" ma "privilegio". Il cinquantenne che s'è rotto il culo lontano dalla famiglia, dal canto suo, si dirà invece: "ma pensa che coglione che sono stato! Bastava mettere la foto di mio figlio su Facebook o andare a piangere dal Papa e mi davano 4, o 5, o 9 anni di ammortizzatori".
La storia della maggiore difficoltà a re-inventarsi e re-inserirsi per uno che fa il pilota o l'aa/vv è invece una cazzata che non sta nè in cielo nè in terra.
Tu hai detto che non appartieni alla categoria di cui stiamo parlando, dunque concludendo mi rivolgo a quanti di questi ci stanno leggendo: dispiace vedere la gente che rimane a casa, ma purtroppo viviamo in un'epoca di merda.
Dunque non è questione di stare coi lavoratori o coi padroni, è questione che se la vostra lotta è mirata a cambiare questo infame status quo, allora contate pure su di noi. Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
StraquotoLa storia della maggiore difficoltà a re-inventarsi e re-inserirsi per uno che fa il pilota o l'aa/vv è invece una cazzata che non sta nè in cielo nè in terra.
Tu hai detto che non appartieni alla categoria di cui stiamo parlando, dunque concludendo mi rivolgo a quanti di questi ci stanno leggendo: dispiace vedere la gente che rimane a casa, ma purtroppo viviamo in un'epoca di merda.
Dunque non è questione di stare coi lavoratori o coi padroni, è questione che se la vostra lotta è mirata a cambiare questo infame status quo, allora contate pure su di noi. Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
Mi dissocio. Anzi, non vi arrendete ai padroni e invitate i vostri amici a partecipare numerosi sul 3ad Meridiana.Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
92 minuti di applausi.Guarda, non sono d'accordo manco per niente.
Ti spiego il mio punto di vista: io appartengo alla fascia d'età 25-30, e non so se lo sai ma a chi si trova nella mia condizione non è che gli piloti la perdita di lavoro, è che o un lavoro non ce l'ha, o ce l'ha precario, o se n'è emigrato, o appartiene ad una minuscola percentuale di fortunati (o molto più bravi degli altri) che ha trovato una qualche forma di stabilità. Il rapporto tra l'ultima fattispecie e le prime due è tipo di 1 a 1000.
Ah, e la famiglia se la comincia a fare, se tutto va bene, intorno ai 35-40 anni. Se tutto va bene.
Per diretta esperienza personale ho poi visto cinquantenni che quando si sono trovati a spasso e senza pensione si sono tirati su le maniche, hanno salutato la famiglia e se ne sono andati a sputare sangue altrove pur di lavorare. Con una dignità che non vedo invece dall'altra parte.
Tanto agli occhi dei primi quanto agli occhi dei secondi ti posso quindi assicurare che a vedere lo schifo che stanno facendo gli esuberati IG sale il sangue al cervello.
Il trentenne, infatti, vedrà nell'esubero IG una persona che ha diritti diversi dai suoi, e saprai bene che quando un diritto non è per tutti non si chiama "diritto" ma "privilegio". Il cinquantenne che s'è rotto il culo lontano dalla famiglia, dal canto suo, si dirà invece: "ma pensa che coglione che sono stato! Bastava mettere la foto di mio figlio su Facebook o andare a piangere dal Papa e mi davano 4, o 5, o 9 anni di ammortizzatori".
La storia della maggiore difficoltà a re-inventarsi e re-inserirsi per uno che fa il pilota o l'aa/vv è invece una cazzata che non sta nè in cielo nè in terra.
Tu hai detto che non appartieni alla categoria di cui stiamo parlando, dunque concludendo mi rivolgo a quanti di questi ci stanno leggendo: dispiace vedere la gente che rimane a casa, ma purtroppo viviamo in un'epoca di merda.
Dunque non è questione di stare coi lavoratori o coi padroni, è questione che se la vostra lotta è mirata a cambiare questo infame status quo, allora contate pure su di noi. Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
Si, stai sbagliando, perchè era previsto per Lai. Per IG no, sennò non avrebbero aperto la procedura pochi gg.fa.Scusa Herzog a quali accordi stai accennando? Forse sto sbagliando ma non era previsto anche per gli ex AZ LAI la CIGS per 4 anni e successivamente mobilità?
Applausi!Guarda, non sono d'accordo manco per niente.
Ti spiego il mio punto di vista: io appartengo alla fascia d'età 25-30, e non so se lo sai ma a chi si trova nella mia condizione non è che gli piloti la perdita di lavoro, è che o un lavoro non ce l'ha, o ce l'ha precario, o se n'è emigrato, o appartiene ad una minuscola percentuale di fortunati (o molto più bravi degli altri) che ha trovato una qualche forma di stabilità. Il rapporto tra l'ultima fattispecie e le prime due è tipo di 1 a 1000.
Ah, e la famiglia se la comincia a fare, se tutto va bene, intorno ai 35-40 anni. Se tutto va bene.
Per diretta esperienza personale ho poi visto cinquantenni che quando si sono trovati a spasso e senza pensione si sono tirati su le maniche, hanno salutato la famiglia e se ne sono andati a sputare sangue altrove pur di lavorare. Con una dignità che non vedo invece dall'altra parte.
Tanto agli occhi dei primi quanto agli occhi dei secondi ti posso quindi assicurare che a vedere lo schifo che stanno facendo gli esuberati IG sale il sangue al cervello.
Il trentenne, infatti, vedrà nell'esubero IG una persona che ha diritti diversi dai suoi, e saprai bene che quando un diritto non è per tutti non si chiama "diritto" ma "privilegio". Il cinquantenne che s'è rotto il culo lontano dalla famiglia, dal canto suo, si dirà invece: "ma pensa che coglione che sono stato! Bastava mettere la foto di mio figlio su Facebook o andare a piangere dal Papa e mi davano 4, o 5, o 9 anni di ammortizzatori".
La storia della maggiore difficoltà a re-inventarsi e re-inserirsi per uno che fa il pilota o l'aa/vv è invece una cazzata che non sta nè in cielo nè in terra.
Tu hai detto che non appartieni alla categoria di cui stiamo parlando, dunque concludendo mi rivolgo a quanti di questi ci stanno leggendo: dispiace vedere la gente che rimane a casa, ma purtroppo viviamo in un'epoca di merda.
Dunque non è questione di stare coi lavoratori o coi padroni, è questione che se la vostra lotta è mirata a cambiare questo infame status quo, allora contate pure su di noi. Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
Posta in questi termini non posso che darti ragione : se i benefici non sono per tutti si trattamdi privilegi e aggiungiamoci pure di " casta " .Guarda, non sono d'accordo manco per niente.
Ti spiego il mio punto di vista: io appartengo alla fascia d'età 25-30, e non so se lo sai ma a chi si trova nella mia condizione non è che gli piloti la perdita di lavoro, è che o un lavoro non ce l'ha, o ce l'ha precario, o se n'è emigrato, o appartiene ad una minuscola percentuale di fortunati (o molto più bravi degli altri) che ha trovato una qualche forma di stabilità. Il rapporto tra l'ultima fattispecie e le prime due è tipo di 1 a 1000.
Ah, e la famiglia se la comincia a fare, se tutto va bene, intorno ai 35-40 anni. Se tutto va bene.
Per diretta esperienza personale ho poi visto cinquantenni che quando si sono trovati a spasso e senza pensione si sono tirati su le maniche, hanno salutato la famiglia e se ne sono andati a sputare sangue altrove pur di lavorare. Con una dignità che non vedo invece dall'altra parte.
Tanto agli occhi dei primi quanto agli occhi dei secondi ti posso quindi assicurare che a vedere lo schifo che stanno facendo gli esuberati IG sale il sangue al cervello.
Il trentenne, infatti, vedrà nell'esubero IG una persona che ha diritti diversi dai suoi, e saprai bene che quando un diritto non è per tutti non si chiama "diritto" ma "privilegio". Il cinquantenne che s'è rotto il culo lontano dalla famiglia, dal canto suo, si dirà invece: "ma pensa che coglione che sono stato! Bastava mettere la foto di mio figlio su Facebook o andare a piangere dal Papa e mi davano 4, o 5, o 9 anni di ammortizzatori".
La storia della maggiore difficoltà a re-inventarsi e re-inserirsi per uno che fa il pilota o l'aa/vv è invece una cazzata che non sta nè in cielo nè in terra.
Tu hai detto che non appartieni alla categoria di cui stiamo parlando, dunque concludendo mi rivolgo a quanti di questi ci stanno leggendo: dispiace vedere la gente che rimane a casa, ma purtroppo viviamo in un'epoca di merda.
Dunque non è questione di stare coi lavoratori o coi padroni, è questione che se la vostra lotta è mirata a cambiare questo infame status quo, allora contate pure su di noi. Ma se invece venite qua a cercare compassione per la vostra causa perchè volete continuare a mantenere i vostri privilegi, allora girate pure a largo ché non siete i benvenuti.
Questa del "lottiamo per difendere i diritti cosí potrai averli anche tu in futuro" è la solita favoletta che dicono i sindacalari per cercare di abbindolare i dipendenti giovani che sostanzialmente non sono d'accordo con scioperi e privilegi ma cercano competitività e lavoro.Converrai con me che però se passa il principio che a 50 anni sei da rottamare per uno che costa meno di te, allora chi si sta inventando quello che puô per difendere il proprio lavoro lo sta facendo anche per te che non potrai avere in eterno 30 anni
Chi non ricorda le lacrime della Fornero per la difficoltà di adeguare le pensioni attuali (ottenute a 50 anni con l'80% dell'ultimo stipendio), mentre senza fare una grinza si portava l'età pensionabile a 70 anni. Con l'aggravate che dopo aver versato una vita di contributi, arriverà una pensione indecente.Così facendo i sindacati stanno invece levando il futuro ai giovani.
Il personale Meridiana è riuscito in questi anni nell'incredibile intento di far gioire la gente per un massiccio licenziamento. Altro che difesa dei giovani. Rappresentate tutto ciò che le giovani generazioni odiano di più: privilegio, fancazzismo, arroganza, presunzione.allora chi si sta inventando quello che puô per difendere il proprio lavoro lo sta facendo anche per te che non potrai avere in eterno 30 anni
Purtroppo però il principio che i lavoratori IG stanno tentando di far passare non è questo, ma quello di avere un allungamento della cassa che, derogando all'attuale normativa, arrivi a nove anni.Posta in questi termini non posso che darti ragione : se i benefici non sono per tutti si trattamdi privilegi e aggiungiamoci pure di " casta " .
Converrai con me che però se passa il principio che a 50 anni sei da rottamare per uno che costa meno di te, allora chi si sta inventando quello che puô per difendere il proprio lavoro lo sta facendo anche per te che non potrai avere in eterno 30 anni
Io di anni ne ho 60 e la prova che non sono da rottamare e' che sono riuscito a cambiare direzione professionale intorno ai 52. Dal mio punto di vista quello che speri tu e' servitu' della gleba. Io sono un uomo libero!Converrai con me che però se passa il principio che a 50 anni sei da rottamare per uno che costa meno di te, allora chi si sta inventando quello che puô per difendere il proprio lavoro lo sta facendo anche per te che non potrai avere in eterno 30 anni
Purtroppo però il principio che i lavoratori IG stanno tentando di far passare non è questo, ma quello di avere un allungamento della cassa che, derogando all'attuale normativa, arrivi a nove anni.
Tutto ciò presuppone però l'accettazione di alcune verità assolute:
- un cinquantenne non riuscirà mai a reinserirsi nel mondo del lavoro, tantomeno come pilota o AAVV;
- il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e va tutelato.
Come già scritto da qualcun altro tempo fa (non ricordo chi), la Costituzione tutela il lavoro, non QUEL lavoro. Se 4 anni non sono stati sufficienti per reinventarti una professionalità in un altro campo, significa che è mancata la volontà. E l'Italia non può più permettersi di avere sul groppone persone che non hanno saputo o voluto modificare la propria vita, e che ora battono i pugni per continuare ad avere ancora una qualche tutela. 9 anni sono francamente una porcata.
Spendiamo questi soldi per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, piuttosto che fare assistenzialismo. I cinquantenni rimasti a terra, nel momento in cui davvero non avranno un centesimo in tasca, sapranno reinventarsi. Non l'hanno fatto finora solo per comodo e solo perché vivono in un paese dove la loro categoria professionale è privilegiata ed ha avuto e continua ad avere privilegi eccessivi.
doppia standing ovationIo di anni ne ho 60 e la prova che non sono da rottamare e' che sono riuscito a cambiare direzione professionale intorno ai 52. Dal mio punto di vista quello che speri tu e' servitu' della gleba. Io sono un uomo libero!
Chi è Alessandro Santocchini. La testimonianza di un comandante di Meridiana
Domenica, 26 Ottobre 2014 08:29
Mauro Orrù
In alto: Alessandro Santocchini sul traliccio della protesta con Andrea Mascia
Roberto Casotto è un comandante di Meridiana. Nella sua lettera racconta un episodio che ha visto tra i protagonisti l'assistente Alessandro Santocchini che da circa due settimane protesta contro i tagli al personale della Compagnia dell'Aga Khan dividendo la sommità di un pilone dell'illuminazione dell'aeroporto con il pilota Andrea Mascia. Ecco la storia:
In quanto a serietà, caparbietà ed altruismo i due Colleghi, Andrea Mascia e Alessandro Santocchini rappresentano senz'altro un esempio. All'alba del 15 ottobre sono saliti sulla torre faro dell'aeroporto di Olbia per dare ancora maggiore enfasi al disagio dei 1634 dipendenti Meridiana Fly ed alle loro famiglie che vedono avvicinarsi sempre di più lo spettro del licenziamento e della messa in mobilità.
Volo Meridiana Verona Cagliari, Alessandro Santocchini dirigeva il mio equipaggio di cabina; dopo l'imbarco dei passeggeri, durante la preparazione per il decollo, una Assistente di Volo, nel suo giro di controllo per assicurarsi che i passeggeri avessero tutti la cintura di sicurezza allacciata, si rende conto che un passeggero, apparentemente addormentato, è però accasciato in una posizione poco naturale, avvicinandosi si rende conto che il passeggero risulta essere cianotico e privo di conoscenza. La collega dà l'allarme, si interrompono le operazioni, io blocco l'aereo al parcheggio e per fortuna, poche file di sedili oltre al passeggero svenuto si trova un medico che prontamente interviene realizzando che è in corso un infarto ed inizia subito a tentarne la rianimazione tramite il massaggio cardiaco. La situazione è grave, c'è in ballo la vita e bisogna intervenire in modo deciso.
Tutto l'equipaggio reagisce prontamente, vengono spostati parte dei passeggeri in modo da liberare le file di sedili prospicienti il passeggero infartuato e poter permettere al medico di operare le procedure salva vita, in cabina di pilotaggio avvertiamo la torre di controllo e chiediamo l'intervento dell'assistenza medica aeroportuale. Lascio la cabina di pilotaggio al Primo Ufficiale e vado in cabina passeggeri per rendermi conto di cosa sta accadendo, Alessandro Santocchini dopo aver coordinato i suoi colleghi assiste il medico rianimatore ma il tempo passa e le condizioni del passeggero infartuato non migliorano, serve un defibrillatore che però tarda ad arrivare, bisogna attendere l'arrivo dell'ambulanza attrezzata del 118 dall'esterno dell'aeroporto.
Decido di far sbarcare i passeggeri. Il medico intervenuto continua imperterrito il massaggio cardiaco ma il passeggero è sdraiato sui sedili e lo spazio a disposizione è poco. il tempo passa ed il medico, spossato e grondante di sudore comincia a perdere le speranze di rianimare il passeggero, il battito cardiaco non riparte autonomamente ma si affievolisce e scompare pochi secondi dopo che si interrompe il massaggio cardiaco. Il defibrillatore non è ancora arrivato a bordo ed il passeggero sembra condannato a non risvegliarsi più. Alessandro Santocchini a questo punto chiede al medico, spossato dalla fatica e sempre più rassegnato, di poter continuare lui il massaggio cardiaco imparato durante i corsi di addestramento periodici frequentati in Meridiana, il medico acconsente.
Passano ancora minuti interminabili durante i quali viene garantita manualmente la circolazione sanguigna dalle pressioni ritmiche sulla cassa toracica del passeggero da parte di Alessandro e dalle insufflazioni del medico/samaritano poi, finalmente, arrivano i paramedici del 118 attrezzati di defibrillatore, il cuore del passeggero viene adeguatamente riavviato con una scossa elettrica e stabilizzato con farmaci, il passeggero viene portato via in barella dai membri più robusti del mio equipaggio e da quelli di un altro equipaggio presente a bordo ed avviato al più vicino ospedale.
Tutto finito, ci ritroviamo seduti sui sedili per qualche secondo per riordinare le idee e calmarci dallo stress e dall'eccitazione che gli avvenimenti ci hanno causato, gli unici che appaiono stranamente meno provati sembrano proprio essere il Medico/Samaritano e Alessandro, forse perché sono consapevoli di aver fatto solo il loro dovere... avercene di gente così!
Pochi minuti poi si ricomincia, pronti per l'imbarco, il volo per Cagliari deve partire!
Per la cronaca il passeggero è sopravvissuto e si è ristabilito grazie al fondamentale atto di altruismo del medico/samaritano ma anche grazie alla serietà, decisione e caparbietà di Alessandro Santocchini... le stesse doti che, insieme ad Andrea Mascia sta dimostrando in questi giorni con la "terapia d'urto" che assieme stanno portando avanti.
Grazie.
Roberto Casotto
http://www.olbianova.it/lettere/chi...a-testimonianza-di-un-comandante-di-meridiana