Meridiana e la scalata low cost nei cieli turbolenti d'Italia. Fusione con Alitalia?


kenyaprince

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Meridiana, porta d'accesso per una scalata low cost nei cieli turbolenti d'Italia




LA RICAPITALIZZAZIONE E IL RILANCIO "FULL SERVICE" DEL VETTORE CON BASE A OLBIA DA PARTE DELL'AGA KHAN E GLI INTERESSI ARABI IN SARDEGNA CONFIGURANO UNA IPOTESI DI FUSIONE CON ALITALIA ATTRAVERSO UNO SCAMBIO AZIONARIO




IL VARCO PER UNA CORDATA : Meridiana compra Alitalia, sparisce il marchio Alitalia, un tempo simbolo dell'italian lifestyle, e al suo posto Meridiana diventa il brand della prima compagnia aerea del paese. Uno scenario paradossale? Forse, ma non del tutto infondato. La ristrutturazione della seconda compagnia italiana, infatti, potrebbe configurarsi come la virtuale porta d'accesso di un azionista forte, magari proprio quell'Etihad di cui si parla da tempo. Sono solo ipotesi, rumor. Ma lo scenario che si presenta sembra dare corpo alle voci. «La ricapitalizzazione a opera del fondo dell'Aga Khan è finalizzata al riassetto della compagnia, destinata a diventare una full service classica, molto più appetibile, e riproduce, in piccolo, condizioni simili a quelle di Air Berlin salvata da Etihad», commenta Oliviero Baccelli, vicedirettore Certet-Bocconi. Spiega Baccelli: «Come Air Berlin, Meridiana ha una caratterizzazione leisure e una componente charter interessante, certo il rapporto è di dieci a uno, ma in scala ridotta la situazione è uguale; entrambe hanno una focalizzazione sul Mediterraneo, le Baleari nel caso di Air Berlin, la Sardegna per Meridiana; inoltre, in entrambi i casi siamo presenza di un azionista mediorientale. Dal punto di vista geopolitico, inoltre, Meridiana, con la base a Olbia, si lega a doppio filo agli interessi arabi sull'isola nelle infrastrutture turistiche». C'è grande fermento in Sardegna. Quest'estate sbarcherà a Porto Cervo il primo Harrods, il tempio del lusso di Londra, di recente acquisito da Qatar Investment Authority, che ha deciso di esportare questo brand sia geograficamente che in altri settori, come appunto quello alberghiero. E' pronta al varo Kriti, il traghetto degli albergatori, piccole e grandi famiglie che hanno inventato una nuova formula per attirare turisti nei loro hotel. La scorsa settimana, infine, è stato presentato un progetto pilota per fare dell'isola la bae di Galileo (il Gps europeo) per il controllo ferroviario. Un laboratorio di iniziative che potrebbero fare da collante a una cordata mediorientale di investitori che potrebbero usare Meridiana come porta d'ingresso verso Alitalia. Sono più didieci anni che si parla della fusione tra i duevettori.Ora, con l'arrivo in Meridiana di Andrea Andomo, già manager Alitalia, nel ruolo di direttore commerciale, le voci si sono fatte più insistenti. Ma stavolta con una prospettiva rovesciata: il piccolo che compra il grande. Se il deal si concretizzasse avverrebbe sicuramente attraverso uno scambio di azioni, un varco per una scalata low cost di Alitalia. Venerdl scorso il fondo dell'Aga Khan ha perfezionato il riacquisto di tutte le quote di Meridiana che verrà delistata. Di pari passo alla ricapitalizzazione, procede anche la nuova offerta: un bagaglio in stiva gratis per tutti, due tariffe, più servizi. E, soprattutto, sulla rampa di lancio c'è una grande campagna per rilanciare il brand, come annunciato dallo stesso Andorno: «Per riaffermare i valori della compagnia sul mercato italiano», ha ribadito. Dal brand sparisce "fly" , sparisce il marchio Air Italy, rimasto dopo la fusione con l'altra compagnia italiana. Meridiana ritorna a volare con il suo nome, e la nuova strategia dovrebbe portarla a imboccare le rotte del business. C'è movimento sui cieli della Grande Europa. In vista dell'Opensky che dovrebbe completarsi entro il 2015, si aprono nuove rotte e nuovi business. Sono in corso trattative per ridiscutere i diritti di traffico anche verso il Mediterraneo e l'Europa centro-orientale lungo direttrici come Turchia, Giordania, Egitto, Ucraina: tutte rotte raggiungibili in poche ore di volo. Unendo le forze, Meridiana-Alitalia potrebbero concentrarsi su queste direttrici profittevoli, trovando insieme una nuova identità sul mercato globale. E tagliando i rami secchi. Un po' leisure, un po' charter, Meridiana ha, appunto, in programma di stringere alleanze che consentano di "destagionalizzare" il business. «La stagionalità è uno dei principali problemi dell'industria del volo italiana, una delle cause della rovina di molte compagnie», racconta Baccelli. Per questo e altri motivi, ben pochi marchi italiani sono ormai rimasti in quota. Windlet è fallita. Blue Panorama è in amministrazione straordinaria (concordato preventivo in continuità), i due carrozzoni che si era cercato di affibbiare ad Alitalia. Compagnie "nane", assolutamente secondarie nel panorama mondiale. Secondo Airline Business,Alitalia al 38 posto al mondo per passeggeri trasportati, Blue Panorama al 163 , Air Italy era al 188 e Meridiana al 196 . Restano, poi alcuni "moscerini": salvata in extremis Livingston, di Riccardo Toto - figlio di Carlo il fondatore di Air One fusa poi con Alitalia - ha un pugno di aerei e non promette di andare molto lontano; prova a rialzarsi in volo anche Neos, di Alpitour, con la formula delle partenze plurisettimanali sulla roccaforte del charter per eccellenza, Sharm el Sheikh. Peccato che su quella rotta abbia preso a volare anche l'agguerrita easylet.
 

Hurricane28

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Solo un pensiero, Etihad ha comprato una parte di Air Berlin. Meridiana vende i voli code-sharing di Air Berlin, a questo punto mi sembra non tanto strano che Etihad entri in Meridiana (me lo auguro di cuore), ma entrare anche in AZ mi sembra molto più impegnativo economicamente. Il problema di AZ a mio parere sono da una parte Air One (cosa voglia fare????), poi le varie Ryanair / easyJet che continuano a drenare passeggeri sul mercato domestico ed europeo.
 

kenyaprince

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L'ad Scaramella: «Non ci sono tavoli aperti per trattative con altre compagnie»




La società sta concludendo la fase di riacquisto delle azioni dai piccoli soci per dire addio alla Borsa e portare avanti la riorganizzazione interna Nessun matrimonio tra Alitalia e Meridiana fly, almeno per ora. Ieri sono state pubblicate alcune indiscrezioni di stampa che parlano, più che di una prossima fusione, di uno scenario del settore del trasporto aereo in cui il matrimonio tra le due aziende potrebbe diventare un passo quasi obbligato, con la regia di un terzo operatore, la società araba Etihad, compagnia di bandiera di Abu Dhabi. Tuttavia, se questo matrimonio s'ha da fare, non è certo questo il momento. E da Olbia confermano che «non ci sono tavoli aperti su possibili fusioni per Meridiana fly», spiega Roberto Scaramella, amministratore delegato della compagnia aerea dell'Aga Khan. Nonostante Enac, non più tardi della settimana scorsa, auspicasse nel nostro Paese un processo di accorpamento tra gli operatori, l'ad di Meridiana fly spiega che i tempi non sono ancora maturi: «Non c'è sufficiente chiarezza tra gli azionisti di Alitalia così come non sono stati ancora raggiunti gli obiettivi che ci siamo posti per poter pensare a un progetto di questo genere, che potrà essere preso in considerazione, eventualmente, solo in futuro». Il concetto è chiaro: Meridiana fly è concentrata sul processo di riorganizzazione e rafforzamento interno. «Stiamo andando avanti con il piano di riorganizzazione», afferma Scaramella, «ovviamente rimaniamo un'azienda in difficoltà, ma la nostra ristrutturazione procede». Con la conclusione dell'Opa lanciata da Akfed attraverso la holding Meridiana spa per il riacquisto delle quote di minoranza e il prossimo delisting (l'uscita dalla Borsa) di Meridiana fly, si chiude una prima fase, tesa a riprendere il controllo dell'azienda e renderla più snella per le operazioni future. Una volta che sarà conclusa anche l'attività di riorganizzazione, con un miglioramento della redditività della compagnia, «allora si potrà parlare di eventuali partnership». La compagnia, infatti, non ha mai nascosto la possibilità di trovare aziende con cui percorrere la strada della fusione e del rafforzamento sul mercato, ma se ne parlerà eventualmente soltanto più avanti. D'altronde, anche la situazione di Alitalia non è differente rispetto a quella di Meridiana fly, visto che è appena arrivato un nuovo amministratore delegato con il compito di risanare la compagnia, che da qui alla fine dell'anno potrebbe avere necessità di 200 milioni di euro per andare avanti.
 

Hurricane28

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Meridiana vende pure voli in c/s con British..vuoi dire che quelli di EY vogliono comparsi anche IAG?
Forse non mi sono espresso bene.
1 - Secondo me in un futuro "speriamo breve", Etihad entrerà in Meridiana con una percentuale X.
2 - Non credo che ci sarà fusione tra Meridiana ed Alitalia.
3 - Etihad non credo che entrerà in Alitalia, almeno a breve periodo.
4 - Etihad non credo che entrerà in British, almeno a breve/medio periodo
 

FlyKing

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Forse non mi sono espresso bene.
1 - Secondo me in un futuro "speriamo breve", Etihad entrerà in Meridiana con una percentuale X.
2 - Non credo che ci sarà fusione tra Meridiana ed Alitalia.
3 - Etihad non credo che entrerà in Alitalia, almeno a breve periodo.
4 - Etihad non credo che entrerà in British, almeno a breve/medio periodo
Perdonami, mi spieghi quale sarebbe l'attrattiva di una compagnia con all'attivo poco più di 20 macchine e perché EY dovrebbe preferirla ad AZ, che ha 7 volte il parco macchine di IG, oltre ad accordi commerciali già in essere con AZ e il suo maggiore azionista AF? Tra l'altro la costa Smeralda è stata "acquistata" dal Qatar, non da Abu Dhabi, dunque se ci dovesse essere un interesse verso meridiana dovrebbe venire da altri lidi.
 

Hurricane28

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Il mio è solo ed esclusivamente un augurio a Meridiana ed Alitalia di un futuro più roseo. Poi che si chiami Etihad, Emirate, Qatar nulla mi importa, mi piacerebbe nei sogni vedere una Meridiana con una 50 di aerei, ed Alitalia con 200. Oggi come oggi lasciando le 20 macchine Meridiana, 140 Alitalia il resto è il nulla o quasi.
Sta di fatto che oggi gli arabi hanno i denari e quindi gioco forza se compreranno qualche azione/partecipazione saranno loro.
 
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flyboy

Guest
Forse non mi sono espresso bene.
1 - Secondo me in un futuro "speriamo breve", Etihad entrerà in Meridiana con una percentuale X.
2 - Non credo che ci sarà fusione tra Meridiana ed Alitalia.
3 - Etihad non credo che entrerà in Alitalia, almeno a breve periodo.
4 - Etihad non credo che entrerà in British, almeno a breve/medio periodo
Sembri un mago che legge una sfera di cristallo e pronuncia il suo vaticinio.
 

Hurricane28

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Sembri un mago che legge una sfera di cristallo e pronuncia il suo vaticinio.
Non potrei essere mai un mago, perchè non ho poteri divinatori. Posso solo dire che leggendo il forum tutti noi ci rendiamo conto che i conti delle nostre e non solo Alitalia, Meridiana, Blu Panorama, ecc fanno letteralmente piangere, per rimanere nella massima educazione. Tra appassionati non ci resta che parlare e sperare, sperare, sperare . Anche se chi vive sperando ..................., vedere il film Mediterraneo per completare la frase.

OT - Poi i maghi rubano soldi e gli allocchi ci cascano. Mai andato da un mago ne previsto il futuro di nessuno, le uniche carte che vedo da qualche mese sono piccole e medie società di costruzioni con debiti non pagati dai 500 mila ai 3 milioni di euro
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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Meridiana compra Alitalia, sparisce il marchio Alitalia, un tempo simbolo dell'italian lifestyle, e al suo posto Meridiana diventa il brand della prima compagnia aerea del paese
direttrici come Turchia, Giordania, Egitto, Ucraina: tutte rotte raggiungibili in poche ore di volo. Unendo le forze, Meridiana-Alitalia potrebbero concentrarsi su queste direttrici profittevoli, trovando insieme una nuova identità sul mercato globale
Fulgida accoppiata di scelte assennate e lungimiranti!
 

kenyaprince

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I giornali di oggi rilanciano :

I PIANI DELL'AGA KHAN : Meridiana punta all'acquisto di Alitalia


La trattativa condotta insieme a un colosso finanziario mediorientale. Oggi i festeggiamenti per i 50 anni della compagnia


Non Davide contro Golia, ma il primo che, con un cavallo di Troia, si compra il secondo. Fuori dalla mitologia, ci sono dei rumors che stanno scuotendo i cieli italiani: quelli secondo cui Meridiana (la nuova Meridiana, senza la scritta fly) potrebbe comprarsi Alitalia. Un'operazione impossibile, numeri alla mano, ma "politicamente" percorribile. Anzi, per Repubblica, che ha anticipato la notizia, le trattative sarebbero già in corso. E, proprio come per l'affare Fiat-Chrysler, impresa in cui la piccola società torinese ha fatto sua la big americana grazie all'aiuto di Obama, a favorirle sarebbe la discesa in un campo di un colosso finanziario. Niente nomi, solo la provenienza geografica: il Medio Oriente. Il che potrebbe far pensare al Qatar (proprietario della Costa Smeralda e interessato anche all'aeroporto di Olbia) o ad Abu Dhabi (la sua compagnia, Etihad, ha aperto un dossier su Alitalia). Solo fantafinanza? Non proprio. Qualche elemento solido c'è. L'ex vettore di bandiera, dopo il salvataggio beffa del governo Berlusconi, è tomato punto e a capo: l'indebitamento è salito a 1 miliardo. Troppo anche per i "patrioti", una ventina di azionisti italiani stretti in un patto con Air France, titolare del 25% del capitale. Che fare? A sentire i transalpini, di questo passo Alitalia a fine anno rischia di andare in rosso: con zero liquidità. Potrebbe essere l'occasione, per Air France, di fare suo il vettore tricolore. Una prospettiva che, evidentemente, gli italiani vogliono contrastare. In questo senso andrebbe letto l'intervento di Meridiana. L'Aga Khan ha appena ripreso il controllo della compagnia di Olbia al 100%, spendendo quasi 500 milioni in sei anni tra finanziamenti e ricapitali77azioni. Un sacrificio fatto per non farla fallire e, come recentemente confermato dall'ad Scaramella, per trovarle un partner. Il matrimonio con Alitalia è stato messo in cantiere due volte negli ultimi dieci anni, e non ha portato a nulla. Ora le basi potrebbero essere diverse: non sarebbe Alitalia a comprare Meridiana (il nuovo vecchio nome presentato oggi a a Milano per i 50 anni della compagnia), ma il contrario. Una mission che l'Aga Khan, sempre secondo Repubblica, porterebbe a termine con un socio forte. Uno del Medio Oriente. Il quotidiano prospetta l'ingresso di Etihad, la compagnia di Abu Dhabi, sponsor e proprietaria anche del Manchester City. Ma anche del Qatar, interessato ad avere un vettore aereo per la Sardegna, dopo l'acquisto della Costa Smeralda e del Paris Saint Germain. Una partita tutta tattica, con l'Aga Khan pronto allo sprint finale come i suoi cavalli, la sua passione.
 

belumosi

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Una bella fusione di due compagnie che nel 2012 hanno perso complessivamente 470 M€, creerebbe una "gioiosa macchina da guerra" (cit.), che avrebbe sicuramente la fila di pretendenti alla porta.
Scherzi a parte, ma un piano industriale che dica che direzioni prenderanno queste due disastrate aziende, è un'idea così assurda?
 

caravelleAZ

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Forse dirò una sciocchezza ma mi sembra che questa strategia di puntare sul " Brand dei bei tempi che furono" sia un po un vizio per la rimonta delle compagnie italiane, forse non é chiaro che serve INNOVAZIONE e non il ritorno delle star (belle e glamour lo ammetto) fotografate ai piedi delle scalette, non si vive di sola fama che fu.
 

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6 Novembre 2005
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Skyscrapercity Venezuela segnala che -rispettivamente dal 7 e dal 12 maggio scorso- due 767 di Air Italy, I-AIGJ e I-AIGG, operano per conto di Conviasa sulla rotta Caracas-Madrid.