La tariffa taxi JFK-Manhattan aumenta del 35%, introdotta sovrattassa per LGA


Post molto bello, e specifico che anche a me NY piace (pure se il mio cuore in Usa appartiene a Chicago, altra città in difficoltà) e sono felice di esserci stato parecchie volte pre e post 9/11. Proprio per questo mi spiacerebbe tornarci ed esserne deluso ora, per cui preferisco per ora mantenere il buon ricordo e attendere.
Io ho vissuto a New York negli anni Ottanta, l'ultima volta ci sono stato nel 2017, ci ritorno fra due settimane per questioni di famiglia. Mi sono già' reso conto dei prezzi esorbitanti, per il resto ti faccio sapere fra tre settimane.
 
Bella la tua difesa della tua città, anche a me piace molto, almeno quando ci vengo da turista, certo un po piu' di pulizia e una disinfestazione di massa per eliminare i topi che ho visto spesso uscire dai tombini anche in zone molto centrali, sarebbe da fare subito, è davvero un aspetto vergognoso in una città come NYC.

Vergognoso quanto vuoi, ma e' semplice questione di numeri e spazi. Quando hai (a Manhattan) una popolazione di quasi 30.000 persone per chilometro quadrato (più o meno sui livelli di Dhaka, in Bangladesh), ulteriormente arricchite da turisti e pendolari, la quantità di rifiuti e sporcizia che si accumula in spazi modesti è notevole. E dove c'è sporcizia, c'è casa (per i ratti). I tavoli all'aperto dei ristoranti non hanno certo aiutato: lì, effettivamente, l'amministrazione comunale ha sbagliato perché solo da pochi mesi ha introdotto norme (peraltro poco rispettate) igieniche specifiche per i posti all'aperto. New York avrà sempre un problema coi roditori: si può gestire ma non eliminare.
 
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Vergognoso quanto vuoi, ma e' semplice questione di numeri e spazi. Quando hai (a Manhattan) una popolazione di quasi 30.000 persone per chilometro quadrato (più o meno sui livelli di Dhaka, in Bangladesh), ulteriormente arricchite da turisti e pendolari, la quantità di rifiuti e sporcizia che si accumula in spazi modesti è notevole. E dove c'è sporcizia, c'è casa (per i ratti). I tavoli all'aperto dei ristoranti non hanno certo aiutato: lì, effettivamente, l'amministrazione comunale ha sbagliato perché solo da pochi mesi ha introdotto norme (peraltro poco rispettate) igieniche specifiche per i posti all'aperto. New York avrà sempre un problema coi roditori: si può gestire ma non eliminare.

Consiglio il bel libro, molto documentato, di Robert Sullivan, "Rats", Granta Books 2012, che poi è una metafora della vita della lower middle class newyorkese, ed un altro di Wednesday Martim "Primates of Park Avenue", un'antropologa che ha applicato i metodi di ricerca per lo studio del comportamento dei primati alle mogli degli ultraricchi giovani e di mezza età tycoons dell'UES. Ne viene fuori un ritratto sorprendente ma anche irritante. Ho abitato a NY per 15 anni fila ed ora faccio il pendolare dall'Italia, il mio primo giorno di lavoro fu proprio il 9/11. E' una città dove trovi il meglio del meglio e il peggio del peggio, e quando la lasci, almeno in me, prevalgono i bei ricordi di una dura vita quotidiana.
 
Non credo molti di voi abbiano vissuto l'esperienza di attraversare Harlem in autobus negli anni Ottanta, quando sui marciapiedi si vedevano persone farsi le pere a cielo aperto e vendere refurtiva come se nulla fosse.

Una collega che ci si è trasferita da qualche mese, nonostante sia molto contenta, mi raccontava proprio del fatto che vedeva la gente farsi in strada in pieno giorno. Sta a Jersey City, ma non credo che la differenza con New York sia così marcata da quel punto di vista.
Certo non occorre andare a New York per trovare molto di peggio. Basta farsi un giro in piazza Omonia ad Atene.

Comunque sentivo che anche la situazione senzatetto sta peggiorando, anche se non ai livelli di San Francisco.
 
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Il blocco della pandemia ha peraltro lasciato campo libero alla piu' pacifica vita dei ratti come al peggior degrado del centro; Times Square e dintorni sembrano tornati indietro di 30 anni, mentre recuperano le aree lungo l'Hudson River e Brooklyn.
 
mah
a NYC il costo della vita è doppio o quasi rispetto a MIL… dove il costo del taxi per MXP resta un furto legalizzato. Indipendentemente dalla distanza che può incidere per pochi €, il tempo di percorrenza che è il vero costo per chi eroga il servizio è pressoché simile se non superiore a NYC.

A MIL con il costo del taxi ti fai una gran bella cena con un buon vino, a NYC vai in un diner e accompagni il pasto con 2 birre
A MIL con il costo a/r del taxi, ti prenoti un buon hotel 4*, a NYC probabilmente non arrivi a trovarne uno a 3*

quindi, dal mio punto a NYC di vista, il prezzo è ampiamente in linea alla città, a MIL resta fuori da ogni logica
NO, il costo vero per un tassista che copre la tratta Milano - Apt (qualunque esso sia) è il tempo di attesa (del passeggero da portare in città) nel polmone. A Malpensa questo tempo supera regolarmente le 2 ore, se aggiungi altri 90 minuti per il tragitto centro-ape-centro, ottieni 180 euro per quasi mezzo turno. E se ti becchi la corsa outbound verso fine turno rischi di dover rientrare vuoto.
Il problema cronico dei taxi in Italia è che, essendo cari, li prendono in pochi e quindi sviluppano poco fatturato (troppi tempi al parcheggio)
 
NO, il costo vero per un tassista che copre la tratta Milano - Apt (qualunque esso sia) è il tempo di attesa (del passeggero da portare in città) nel polmone. A Malpensa questo tempo supera regolarmente le 2 ore, se aggiungi altri 90 minuti per il tragitto centro-ape-centro, ottieni 180 euro per quasi mezzo turno. E se ti becchi la corsa outbound verso fine turno rischi di dover rientrare vuoto.
Il problema cronico dei taxi in Italia è che, essendo cari, li prendono in pochi e quindi sviluppano poco fatturato (troppi tempi al parcheggio)

Esatto, se abbassassero i prezzi molte piu' persone potrebbero permettersi il taxi da Malpensa (o comunque usare il taxi in generale), quindi ci sarebbero piu' clienti, meno tempo di attesa fermi per i taxisti e ogni taxista farebbe piu' corse.
 
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NO, il costo vero per un tassista che copre la tratta Milano - Apt (qualunque esso sia) è il tempo di attesa (del passeggero da portare in città) nel polmone. A Malpensa questo tempo supera regolarmente le 2 ore,.. )

Se devono aspettare così tanto vuol dire che ce ne sono troppi..
 
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Ma se costassero meno del mezzo litro di sangue attuale uno ci farebbe un pensierino invece di sfacchinarsi valigie e trolley sul Malpensa Express con trasbordo a centrale per dove deve andare, il tutto magari dopo 8 ore in y accanto ad un newyorchese obeso, "fartante" e ronfante.
E ci sarebbe trippa per tutti i gatti.

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Se devono aspettare così tanto vuol dire che ce ne sono troppi..

Non sono troppi, il problema è che costano troppo e a questi prezzi sono in pochi a potersi permettere un taxi. Per dare una idea col prezzo di una corsa da Malpensa ci pago il parcheggio in aeroporto per una settimana e vado e vengo quando voglio con la mia auto.
 
Non sono troppi, il problema è che costano troppo e a questi prezzi sono in pochi a potersi permettere un taxi. .

La motivazione non conta, se rimangono troppo tempo fermi vuol dire che l'offerta è superiore alla domanda..

Si può ridurre l'offerta spostandoli in altre zone (non so come funziona per le licenze) o cercare di aumentare la domanda (riducendo i prezzi, migliorando il servizio, ecc.)..

Sono convinto però che serva una profonda revisione del servizio (a partire dalla distinzione tra NCC e Taxi) ora troppo ingessato ed anacronistico..
 
Non sono troppi, il problema è che costano troppo e a questi prezzi sono in pochi a potersi permettere un taxi. Per dare una idea col prezzo di una corsa da Malpensa ci pago il parcheggio in aeroporto per una settimana e vado e vengo quando voglio con la mia auto.

Mica solo Malpensa: a Fiumicino le prime due volte che sono andato in Brasile, il "lunga sosta" era conveniente rispetto al taxi A/R per un periodo di quasi 20 giorni. E a Ciampino, con un weekend lungo, il parcheggio costa circa la metà del taxi A/R.
 
La motivazione non conta, se rimangono troppo tempo fermi vuol dire che l'offerta è superiore alla domanda..

Si può ridurre l'offerta spostandoli in altre zone (non so come funziona per le licenze) o cercare di aumentare la domanda (riducendo i prezzi, migliorando il servizio, ecc.)..

Sono convinto però che serva una profonda revisione del servizio (a partire dalla distinzione tra NCC e Taxi) ora troppo ingessato ed anacronistico..
Basterebbe lasciare Uber apparire e il mercato si auto regola immediatamente, come del resto in tutti gli altri paesi dove taxi e uber convivono
 
Ultima modifica:
Basterebbe lasciare Uber apparire e il mercato si auto regola immediatamente, come del resto in tutti gli altri paesi dove taxi e uber convivono

per quando Uber possa piacere da utente (e quale utente non è contento di un buon servizio?) non si cambiano le cose portando al tavolo un player che ha bruciato cash per20 miliardi in poco più di 10 anni di esistenza.
ad oggi il modello di business è provato essere insostenibile
 
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NO, il costo vero per un tassista che copre la tratta Milano - Apt (qualunque esso sia) è il tempo di attesa (del passeggero da portare in città) nel polmone. A Malpensa questo tempo supera regolarmente le 2 ore, se aggiungi altri 90 minuti per il tragitto centro-ape-centro, ottieni 180 euro per quasi mezzo turno. E se ti becchi la corsa outbound verso fine turno rischi di dover rientrare vuoto.
Il problema cronico dei taxi in Italia è che, essendo cari, li prendono in pochi e quindi sviluppano poco fatturato (troppi tempi al parcheggio)
Ribatto al perentorio NO, permettendomi di far notare che il tempo di attesa non è un problema dell’utente e, tantomeno, deve essere un alibi.
perché se questo è l’approccio, vorrebbe dire giustificare un qualsiasi altro erogatore di servizio a fare tariffe fuori da ogni grazia di Dio per compensare il poco lavoro dovuto, in larga parte, a quelle stesse alte tariffe.
 
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Ribatto al perentorio NO, permettendomi di far notare che il tempo di attesa non è un problema dell’utente e, tantomeno, deve essere un alibi.
perché se questo è l’approccio, vorrebbe dire giustificare un qualsiasi altro erogatore di servizio a fare tariffe fuori da ogni grazia di Dio per compensare il poco lavoro dovuto, in larga parte, a quelle stesse alte tariffe.
Il prezzo Di vendita di un servizio non può essere slegato dal costo di produzione, soprattutto quando, come nel caso dei taxi, è un servizio captive (il tassista non può rifiutare la corsa e non sa, quando la prende, che corsa sarà). Diamo al tassita l’opportunità di rifiutare una corsa che ritiene non conveniente e il discorso ca,bua completamente.
 
Continuando l ot: se una licenza di taxi costa come un appartamento significa che il servizio genera un alto lucro e c'e' chi dice, permette larga evasione, come del resto i balneari
Spesso conviene l auto e il parcheggio anche a fronte dei mezzi pubblici