Offensiva della palazzina contro la concorrenza -Chiesti oltre 300.000 euro l'anno per una piazzola di carico/scarico - I parcheggiatori: "Ci vogliono cacciare dall'aeroporto" - Esposti ad Enac e Antitrust
Sta scoppiando una guerra. Quella che Sagat ha dichiarato ai parcheggi privati che sono sorti intorni all'aeroporto di Caselle e che, praticando tariffe favorevoli, strappano sempre più clienti (e quindi denaro) alla palazzina.
In sostanza questa la lamentazioni dei "privati". Racconta Enrico Tabellini di Parkingo: " Da qualche tempo abbiamo grossi problemi operativi ad accedere all'aeroporto. Il problema riguarda noi, ma anche tutti gli altri parcheggi satellite. La Sagat (tramite i vigili di San Maurizio che fanno immediate multe appena accostiamo per scaricare o caricare i clienti) non consente alle navette di sostare nè agli arrivi nè alle partenze. E non consente neppure di accedere al piccolo parcheggio a breve che c'è alle partenze (E' stata messa una fotocellula che non apre la sbarra quando si avvicina un'auto più alta di m. 1,90, cioè una navetta .... ma anche l'auto di un ignaro passeggero, se di modello alto, tipo il Ducato). Adesso siamo costretti ad arrangiarci. Accediamo con un auto normale al parcheggio di 15 minuti, ma spesso il numero dei clienti e dei bagagli è eccessivo per questa soluzione. Se usiamo i pulmini dobbiamo fermarci lontanissimi. I clienti vanno a piedi e minacciano di non tornare più da noi. Un anno addietro la Sagat aveva chiesto di pagare una tariffa di 8 (otto) Euro (con IVA 9,68) per ogni accesso della nostra navetta. Considerando due viaggi per ogni passeggero (accompagnamento e rientro) e una media di 1,5 passeggeri per navetta avremmo dovuto quasi raddoppiare le nostre tariffe per recuperare la tariffa richiesta (in pratica avremmo dovuto cessare l'attività). Abbiamo presentato ricorso all'Enac (perchè ha demandato allla Sagat - a nostro avviso in modo improprio - la regolamentazione del traffico nella zona aeroportuale) e successivamente all'antitrust. Il primo soggetto ci ha dato risposte evasive. L'antitrust ha avviato un procedimento, i cui tempi però sono molto lunghi. Siamo molto preoccupati perchè il persistere di questa situazione (riceviamo contravvenzioni dai vigili di San Maurizio, minacce di sequestro delle navette, ecc.) rende molto difficile e precaria la nostra operatività. L'unica "concessione" della Sagat è stata la disponibilità a concedere una piccola piazzola per il carico-scarico con un costo di circa 320.000 euro all'anno da dividere fra i 4/5 parcheggi privati. In pratica un prelievo di oltre il 30% del nostro fatturato..... Una proposta talmente distante da ogni logica, che non c'è stata trattativa. Anche la nuova ordinanza sul traffico all'interno dello scalo ha regolamentato determinati accessi di mezzi pubblici, ma non i pulmini dei parcheggi esterni. Noi siamo disponibili a spagare una piazzola, ma a tariffe umane. Non tali da dover raddoppiare i nostri prezzi. La sensazione è che l'obiettivo sia semplicemente quello di cacciarci dall'aeroporto, per non avere concorrenza nella gestione dei parcheggi".
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=91&ID_articolo=2558
Sta scoppiando una guerra. Quella che Sagat ha dichiarato ai parcheggi privati che sono sorti intorni all'aeroporto di Caselle e che, praticando tariffe favorevoli, strappano sempre più clienti (e quindi denaro) alla palazzina.
In sostanza questa la lamentazioni dei "privati". Racconta Enrico Tabellini di Parkingo: " Da qualche tempo abbiamo grossi problemi operativi ad accedere all'aeroporto. Il problema riguarda noi, ma anche tutti gli altri parcheggi satellite. La Sagat (tramite i vigili di San Maurizio che fanno immediate multe appena accostiamo per scaricare o caricare i clienti) non consente alle navette di sostare nè agli arrivi nè alle partenze. E non consente neppure di accedere al piccolo parcheggio a breve che c'è alle partenze (E' stata messa una fotocellula che non apre la sbarra quando si avvicina un'auto più alta di m. 1,90, cioè una navetta .... ma anche l'auto di un ignaro passeggero, se di modello alto, tipo il Ducato). Adesso siamo costretti ad arrangiarci. Accediamo con un auto normale al parcheggio di 15 minuti, ma spesso il numero dei clienti e dei bagagli è eccessivo per questa soluzione. Se usiamo i pulmini dobbiamo fermarci lontanissimi. I clienti vanno a piedi e minacciano di non tornare più da noi. Un anno addietro la Sagat aveva chiesto di pagare una tariffa di 8 (otto) Euro (con IVA 9,68) per ogni accesso della nostra navetta. Considerando due viaggi per ogni passeggero (accompagnamento e rientro) e una media di 1,5 passeggeri per navetta avremmo dovuto quasi raddoppiare le nostre tariffe per recuperare la tariffa richiesta (in pratica avremmo dovuto cessare l'attività). Abbiamo presentato ricorso all'Enac (perchè ha demandato allla Sagat - a nostro avviso in modo improprio - la regolamentazione del traffico nella zona aeroportuale) e successivamente all'antitrust. Il primo soggetto ci ha dato risposte evasive. L'antitrust ha avviato un procedimento, i cui tempi però sono molto lunghi. Siamo molto preoccupati perchè il persistere di questa situazione (riceviamo contravvenzioni dai vigili di San Maurizio, minacce di sequestro delle navette, ecc.) rende molto difficile e precaria la nostra operatività. L'unica "concessione" della Sagat è stata la disponibilità a concedere una piccola piazzola per il carico-scarico con un costo di circa 320.000 euro all'anno da dividere fra i 4/5 parcheggi privati. In pratica un prelievo di oltre il 30% del nostro fatturato..... Una proposta talmente distante da ogni logica, che non c'è stata trattativa. Anche la nuova ordinanza sul traffico all'interno dello scalo ha regolamentato determinati accessi di mezzi pubblici, ma non i pulmini dei parcheggi esterni. Noi siamo disponibili a spagare una piazzola, ma a tariffe umane. Non tali da dover raddoppiare i nostri prezzi. La sensazione è che l'obiettivo sia semplicemente quello di cacciarci dall'aeroporto, per non avere concorrenza nella gestione dei parcheggi".
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=91&ID_articolo=2558