La nuova AirItaly


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AZ209

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Londra.
Dimitrov, Air Italy: “Mesi difficili cui rispondiamo con nuove rotte”

La compagnia italo-qatarina annuncia un operativo invernale rivolto alle destinazioni mare con le new entry Maldive, Mombasa, Tenerife, Zanzibar

Una serata per ringraziare le agenzie di viaggio e per annunciare le quattro nuove rotte dell’inverno - Maldive, Mombasa, Tenerife, Zanzibar - per Air Italy, che vuole dissipare le nubi sul suo futuro da più parti preconizzate. GuidaViaggi ha approfondito gli argomenti con Rossen Dimitrov, chief operating officer Air Italy.
“Gli ultimi 18 mesi sono stati molto difficili per noi, a cominciare dalla problematica legata alla continuità territoriale con Sardegna e alle complicazioni connesse all’appalto, tanto che infine abbiamo deciso di operare nostri voli senza compensazione per proteggere il nostro staff e i nostri investimenti”, spiega. “A questo si è aggiunto lo tsunami del grounding dei 737 Max, che ha sconvolto i piani di tutte le compagnie aeree”.
“Nonostante le sfide e i problemi - continua Dimitrov - abbiamo però sfruttato le opportunità per crescere e rispondere rapidamente alla domanda. Abbiamo ottenuto riconoscimenti e raggiunto risultati importanti completando il rinnovamento della flotta lungo raggio con A330 in leasing e il redesign della business, lanciando nuovi prodotti come Le Delizie, rinnovato servizio di bordo in classe economy, e aprendo nuove rotte long haul e domestiche. Le stagionali Los Angeles, San Francisco e Toronto verranno riprese la prossima estate e siamo la prima compagnia in Italia a offrire dining on demand su economy e business. Da ottobre stazioneremo la flotta narrowbody nelle nostre basi nazionali per servire rotte domestiche e migliorare programmazione dei voli e prodotto. Inoltre attendiamo l’approvazione per l’apertura di nuove rotte 2020”.
Gv: Ci può fare un bilancio dell’estate?
“Abbiamo vissuto molte situazioni anomale quest’anno ma traiamo comunque un bilancio positivo. Per fronteggiare la messa a terra dei Max abbiamo dovuto noleggiare altre macchine e con un tempo di reazione così breve i prezzi degli affitti sono stati altissimi. Nello specifico, dunque, ci siamo trovati costretti a pagare sia per il leasing degli aerei a terra sia per il noleggio e una conseguente condizione di overstaff. Oggi, con accordi già negoziati, siamo pronti per affrontare la nuova stagione sia i Max ritornino a volare sia il blocco permanga. Los Angeles è andata molto bene e New York e Miami meglio del previsto. Toronto è una destinazione lenta a partire anche per problemi legati a slot non favorevoli. Siamo soddisfatti sia dei risultati sui point to point sia riguardo le connettività e alcune delle nostre destinazioni stagionali diventeranno annuali. Quanto al revenue, guardiamo ai risultati nel loro complesso, leggendo i dati relativi ai voli nazionali e di lungo raggio organicamente”.
Gv: Dopo la chiusura delle rotte indiane avete abbandonato l’Asia?
“L’India ha sofferto per gli slot non favorevoli. Per ora in Asia puntiamo su accordi di codeshare. La Cina è nei programmi ma l’Oriente richiede una grande preparazione”.
Gv: Quale la sua previsione sul costo del petrolio e sull'influenza sulle tariffe aeree?”
“Difficile fare previsioni, è un prodotto estremamente sensibile agli eventi. Basti pensare a come il recente bombardamento ai pozzi sauditi abbia subito avuto conseguenze (il prezzo è tornato solo ieri ai livelli pre-attacco, nda). Un solo cent di variazione sul prezzo del barile ha forti ripercussioni sull’industria aeronautica. Dobbiamo fare i conti anche con questa variabilità”.
“La vicenda Thomas Cook è terribile. Oltre al contraccolpo sul mercato, su tutto il settore, su intere destinazioni messe in crisi e sui turisti in grave difficoltà, la ritengo personalmente particolarmente dolorosa anche sotto il profilo umano per i molti colleghi che hanno perso il lavoro. Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla chiusura di molte compagnie e lo scenario mondiale è complesso. Bisogna tenere sotto controllo costante tutte le variazioni, mai rimanere indietro e traguardare sempre il futuro”, ha concluso Dimitrov. p.o. GV



Air Italy, Dimitrov: «T.o. e agenzie primo interlocutore»

«Un elemento critico» all’interno di una strategia multicanale. Lo dice Morena Bronzetti, vice president sales and distribution della compagnia dallo scorso aprile. E lo ribadisce subito dopo il numero uno del vettore, Rossen Dimitrov: «Il trade è il nostro primo interlocutore commerciale». Con una serata in grande stile, Air Italy torna a presentarsi sul mercato di t.o., network e agenzie di viaggi, chiedendo anzi un aiuto per essere più di aiuto al canale B2B.
«Vogliamo supportare ed essere supportati, con un confronto continuo», prosegue il chief operating officer, che annuncia un rinnovato sforzo verso il trade fatto di educational, tariffe ad hoc e miglioramenti nella parte dedicata del sito. «Su alcune destinazioni deve ancora crescere il contributo dei nostri partner, ma ad esempio sulla Los Angeles e sulla Miami siamo già su ottimi livelli».
In attesa di capire come finirà la questione sulla continuità territoriale (per il momento Air Italy ha deciso di operare su Olbia fino al prossimo aprile, «Olbia è il quartier generale della compagnia e la connessione della Sardegna è per noi un obiettivo prioritario», ha dichiarato solo poche settimane fa il senior vice president marketing&corporate communications Brian Thomas Ashby), le prospettive sul lungo raggio parlano di nuove destinazioni invernali per Mombasa, Zanzibar, Tenerife e Maldive, mentre torneranno i voli da Milano Malpensa a Los Angeles, San Francisco e Toronto dal 29 marzo 2020.
Ma nel piano di espansione a medio-lungo termine c’è anche l’Asia, dove solo l’anno scorso erano stati cancellati dopo pochi mesi dall’avvio Mumbai e Delhi. «Come per altre destinazioni, penso al Canada (dove Air Italy voleva aprire anche Montreal), ci erano stati dati degli slot pessimi. Adesso l’India continua a rimanere un obiettivo della nostra strategia, ma prima dobbiamo costruire un network omogeneo che consenta di supportare le eventuali nuove rotte». Piuttosto, sottolinea ancora Dimitrov, la crescita nel Far East avverrà attraverso alleanze e codeshare. «Abbiamo firmato con Eva Air (che da marzo apre i collegamenti da Malpensa) e lo faremo a breve anche con altri vettori dell’area».
Bocche cucite invece sul possibile ritorno nei cieli dei tre Boeing 737 Max della compagnia. «Quando sarà ci faremo trovare pronti, in modo anche da gestire l’eventuale paura dei passeggeri a salire su quel tipo di aereo. Intanto, ci siamo cautelati sul mercato del leasing per sostituire gli aeromobili mancanti, sia per l’inverno, e se sarà il caso anche per l’estate».

https://www.lagenziadiviaggi.it/air...asia-la-crescita-sara-attraverso-le-alleanze/
 

Cesare.Caldi

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Molto interessante la riapertura di LAX, SFO e YYZ già da fine marzo, le rotte opereranno quindi per tutta la stagione estiva. Inoltre bene il cs con Eva air che permetterà di offrire prosecuzioni al nuovo volo della compagnia taiwanese.
 

BAlorMXP

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Ottimo l’aver firmato con BR. Certo è che se voli in Biz con EVA e poi vai in connection su un Tarayan di 23 anni fa... insomma non ci fai una bella figura.


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DusCgn

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Inoltre bene il cs con Eva air che permetterà di offrire prosecuzioni al nuovo volo della compagnia taiwanese.
Non so se si tratta di un codeshare, non è specificato chiaramente.
Da come parla però il neo responsabile di Eva Air per l'Italia sembra un classico accordo interline per gli avvicinamenti, tra l'altro parimenti fatto con Alitalia.


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leerit

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Problemi di flotta, concorrenza e probabile trasferimento dei voli a fine anno.

Sull'aeroporto di Olbia grava il piano di riqualificazione: si chiude per circa due mesi, tra gennaio e marzo, per rifare la pista.
"Le problematiche ricadranno su tutti i lavoratori - dice Nicola Contini, segretario Ugl -. Non abbiamo ancora capito le intenzioni dell'azienda, se si riposiziona ad Alghero oppure no. Con due tariffazioni diverse e soprattutto con due regole diverse. Stiamo aspettando le indicazioni della Regione".

Intanto Air Italy taglia i voli: "Rispetto all'inverno scorso è stato tagliato un volo, quello per Bologna, e anche Malpensa ci è giunta notizia che non sarà più operato".

"Aspettiamo - conclude Contini - notizie rassicuranti sull'incremento della flotta e sul mantenimento dei piani industriali previsti, altrimenti si andrà sicuramente verso la mobilitazione".

https://www.unionesarda.it/articolo...indacati-aspettiamo-rassicurazi-2-934578.html
 

matfac25

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Ho volato il 26 sul MXP-SUF e il 29 su SUF-MXP... Sinceramente ho trovato messo meglio il 733 Lumiwings del 738 Air Italy.. Dubito che un cliente medio si possa essere accorto di essere su un aereo di 22 anni abbondanti.
Oltretutto entrambi i voli piuttosto in orario, temevo per il ritorno la sera invece si sono comportati bene.
 

AZ209

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Londra.
Dimitrov ci crede: «Flotta di Air Italy da cinquanta aerei»

Intervista esclusiva con il chief operating officer della compagnia che traccia il primo bilancio del 2019 e racconta le sfide che verranno affrontate in inverno

"Abbiamo avviato una serie di partnership sulle quali intendiamo continuare a investire e che è nostra ferma intenzione ampliare"

L'estate è scivolata via senza particolari problemi. Anzi, in corso d'opera Air Italy ha messo in campo alcuni tasselli e novità per aumentare il proprio raggio d'azione seguendo fondamentalmente due direttrici: le alleanze, in modo da sopperire al rallentamento negli arrivi in flotta di nuovi aerei e creare un nuovo bacino di utenza per i voli a lungo raggio (tra i nomi figurano quelli di Alaska Airlines, Finnair, Aegean, El Al e Bulgarian, ma non è escluso l'arrivo di altre figure). Poi il servizio di bordo, punto sul quale la compagnia vuole alzare l'asticella anche per fidelizzare la clientela; anche in questo caso con il lungo raggio in primo piano.

RISULTATI POSITIVI
In questa intervista rilasciata a TTG Italia, l'attuale timoniere, il chief operating officer Rossen Dimitrov, non nasconde la propria soddisfazione per l'andamento della compagnia.
E rivela che il piano per 50 aerei è vivo più che mai, nonostante tutto.
E la soddisfazione acquista ancora più valore se si prende in considerazione la situazione di mercato (e ci tiene a sottolineare il numero di vettori che hanno lasciato la scena negli ultimi mesi) che sta mettendo a dura prova i piccoli così come i grandi; e soddisfazione per essere riusciti a imprimere un cambio di rotta e di passo dopo un avvio della macchina altalenante.

I NODI DA SCIOGLIERE
Tuttavia il manager non si nasconde: la strada è ancora lunga e molti aspetti restano ancora in sospeso. A partire dalla vicenda del B737, che sta tenendo in scacco lo sviluppo della flotta e la stesura del network; poi l'annosa questione della base di Olbia, per la quale la stagione invernale sarà cruciale per definirne il futuro (e non solo per la continuità, come rivela Dimitrov). Solo per citarne alcune.
Il coo guarda comunque avanti e chiama con forza all'appello le agenzie di viaggi, indispensabili per supportare lo sviluppo della 'sua' Air Italy.

Facciamo il punto della situazione dopo l'estate. Quali sono le rotte che hanno funzionato meglio e quali sono i dati di traffico?
Siamo molto soddisfatti in generale dei risultati raggiunti. Le rotte avviate nel 2018 hanno registrato ottime performance, mentre le nuove rotte hanno riscosso in alcuni casi un successo oltre le aspettative.
Il merito è anche del prodotto offerto sul lungo raggio, dove siamo davvero contenti dell'apprezzamento da parte dei clienti sia dell'A330, sia del servizio di bordo.
La business class è stata naturalmente apprezzata particolarmente sulle rotte più lunghe, come Los Angeles, ma anche in classe Economy riceviamo feedback ogni giorno più incoraggianti.
Il nostro obiettivo principale è naturalmente continuare a crescere ed investire in particolar modo sulle destinazioni intercontinentali.

Nel corso dell'estate sono stati fatti interventi in corsa con accordi di code sharing e nuovi prodotti. Proseguirete su questa linea e perché?
Abbiamo avviato una serie di partnership, sia tramite code sharing, sia siglando degli Special Prorate Agreement, come con Alaska Airlines, Aegean, El Al, e Bulgarian Air fra gli altri, sui quali intendiamo continuare ad investire e che è nostra ferma intenzione ampliare. Teniamo costantemente informati gli agenti di viaggi su ognuna di queste nuove opportunità di vendita.

Per l'inverno avete annunciato due voli nuovi a lungo raggio. Il network potrà subire altre modifiche con aggiunte o cancellazioni?
Questa estate abbiamo avuto ottimi risultati sulle rotte più consolidate come New York e Miami e in inverno incrementeremo le frequenze rispetto alla scorsa stagione invernale, su entrambe le rotte. Adesso siamo concentrati sul lancio delle nuove rotte invernali per le Maldive (3 settimanali), Zanzibar, Mombasa (2 settimanali) e Tenerife (1 settimanale). Per Air Italy si tratta di una nuova sfida perché il prodotto di bordo è completamente rinnovato e siamo quindi impazienti di vedere come sarà accolto dai clienti leisure. Più in generale, pur seguendo i nostri piani, restiamo aperti e flessibili sia rispetto a nuove opportunità, sia ad eventuali cambiamenti che dovessero rivelarsi necessari, il mercato è chiaramente dinamico e dobbiamo esserlo anche noi.

Quando arriveranno i prossimi aerei in flotta? Esiste già un piano dettagliato?
Sia il piano flotta, sia le novità sul network di breve-medio termine saranno svelati prossimamente. Sul lungo termine, l'obiettivo, subordinato all'impatto della situazione dei B737 Max 8, resta quello di far crescere la flotta fino a raggiungere 50 aeromobili entro la fine del 2022.

Avete anticipato che per la summer 2020 ci saranno delle sorprese: quando svelerete i piani e soprattutto si tratta di corto - medio o lungo raggio?
Abbiamo molte novità, che vi sveleremo nel brevissimo futuro.

Sul lato finanziario ci sono stati segnali positivi rispetto al 2018? Il break even quando è previsto?
Per quanto riguarda l'andamento dell'anno 2019, non considerando gli eventi straordinari - le problematiche storiche ereditate da Meridiana, la sostituzione della vecchia flotta, la gestione dell'eccesso di capacità durante la migrazione al nuovo network e il surplus di personale reintegrato in organico, la messa a terra dei B737 Max 8 e l'attività sulla Continuità Territoriale senza compensazione - i nostri risultati sono migliori rispetto al budget. Prevediamo di proseguire nel nostro piano di sviluppo e di crescita, affrontando - come fatto finora - gli eventi straordinari nei modi e nei tempi più opportuni, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente quanto abbiamo già realizzato con la nuova Air Italy.

Rapporti con il trade: come vi proponete alle agenzie di viaggi, cosa offrite loro e cosa chiedete alla distribuzione?
Le agenzie di viaggi sono molto importanti per noi e vogliamo continuare a lavorare insieme anche intensificando quanto già avviato, come workshops, webinair, incontri a bordo dei nostri aerei e tariffe dedicate per provare i nostri prodotti e servizi.
Stiamo rafforzando la nostra presenza sul territorio. Nelle ultime settimane le agenzie di Milano e provincia sono state oggetto di un "sales blitz" del nostro team commerciale per promuovere le nuove destinazioni. Ora passeremo ad altre aree nazionali. Siamo sempre aperti ad iniziative congiunte su prodotti specifici. Recentemente ad esempio abbiamo lavorato su pacchetti dedicati al Nord America con alcuni operatori specializzati e stiamo progettando l'allestimento di vetrine dedicate ad Air Italy in circa 400 agenzie di viaggi.
Lo sforzo che chiediamo al trade è di essere ambasciatori del nostro prodotto di qualità nel contatto con i viaggiatori. La leva tariffaria è importante, ma il prodotto di Air Italy a bordo, la flotta e la visione della compagnia sono radicalmente cambiati e consentono di rivolgersi anche al cliente più esigente e con una più alta capacità di spesa.

I sindacati hanno più volte manifestato preoccupazione per il futuro, non solo a riguardo della Sardegna. Cosa rispondete?
I sindacati sono ben consapevoli degli enormi sforzi, organizzativi, operativi e finanziari, che l'azienda sta portando avanti per raggiungere i migliori risultati possibili. Allargando lo sguardo sull'attuale panorama del trasporto aereo, che quest'anno ha visto fallire 18 compagnie aeree tra cui Aigle Azur, Thomas Cook e XL Airways, la situazione generale del mercato è chiaramente molto impegnativa. Il progetto che stiamo sviluppando è estremamente complesso, e problemi ulteriori come la messa a terra del Max creano forti scostamenti rispetto ai piani; lo sforzo che chiediamo ad ogni appuntamento con le organizzazioni sindacali, è di affrontare insieme tutte le istanze dei lavoratori in uno spirito di aperta collaborazione.

Ci sono le condizioni per mantenere la base a Olbia? Temete che i nuovi bandi per la continuità possano mettere a rischio il futuro in Sardegna?
Su questo tema, ci siamo già espressi più volte riconfermando la nostra posizione: Air Italy ha accettato di operare le rotte di continuità territoriale su Olbia, senza compensazione, per salvaguardare il proprio personale fino a quando questa attività avrà senso sia a livello operativo, sia economico. Al momento, non ci sono ancora notizie sul nuovo bando per il 2020 e a gennaio l'Aeroporto di Olbia chiuderà per 45 giorni; questo scenario necessita di azioni urgenti.


https://www.ttgitalia.com/publisher/digitalpaper/section/?is=7
 

JmLa

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allora pero' eviti di fare presentazioni ad cazzum mostrando slides delle quali non hai alcuna certezza; superficialita', galoppante.
Allora tanto vale non presentare alcun progetto, se non sei sicuro dei fornitori esterni. QR non ha ricevuto 787, i Max sono stati parcheggiati un anno dopo aver presentato il piano. Critica inutile e poco obiettiva.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Allora tanto vale non presentare alcun progetto, se non sei sicuro dei fornitori esterni. QR non ha ricevuto 787, i Max sono stati parcheggiati un anno dopo aver presentato il piano. Critica inutile e poco obiettiva.
vero per i Max, ma si parlava dei 787; QR ha declinato la produzione di Charleston per addotti problemi relativi alla sicurezza (non mi risulta pero' che la factory abbia chiuso, ma solo che abbia rivisto il programma a seguito di una inchiesta federale), ritardando cosi' la consegna dei 789, che ricevera' solo da Renton. Scelta opportuna e relativa davvero solo alla sicurezza, o il fatto che AAB abbia dichiarato che andranno fuori flotta gli A380 al massimo nei prossimi 4/5 anni c'entra qualcosa? A me sembra piu' un cambio di strategia piuttosto che un problema squisitamente tecnico, d'altronde IG ha dimostrato di non avere le idee molto chiare su cosa fare, con un primo biennio di vita fatto da diversi apri e chiudi e con bilanci al limite.
In questo senso, quando si presentano dei progetti, occorre talvolta meno auto-magnificarsi e invece annunciare dei passi che poi si possa essere , almeno in parte, in grado di fare.
 

JmLa

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vero per i Max, ma si parlava dei 787; QR ha declinato la produzione di Charleston per addotti problemi relativi alla sicurezza (non mi risulta pero' che la factory abbia chiuso, ma solo che abbia rivisto il programma a seguito di una inchiesta federale), ritardando cosi' la consegna dei 789, che ricevera' solo da Renton. Scelta opportuna e relativa davvero solo alla sicurezza, o il fatto che AAB abbia dichiarato che andranno fuori flotta gli A380 al massimo nei prossimi 4/5 anni c'entra qualcosa? A me sembra piu' un cambio di strategia piuttosto che un problema squisitamente tecnico, d'altronde IG ha dimostrato di non avere le idee molto chiare su cosa fare, con un primo biennio di vita fatto da diversi apri e chiudi e con bilanci al limite.
In questo senso, quando si presentano dei progetti, occorre talvolta meno auto-magnificarsi e invece annunciare dei passi che poi si possa essere , almeno in parte, in grado di fare.
Vere entrambe, sia per i 787 che per l'utilizzo dei 380. Il problema dei 787 è stato denunciato su modelli nuovi anche da SQ, mettiamo, come dicevo, la questione Max, il fatto di non avere alleanze, cosa che hanno capito e stanno positivamente cambiando, l'aver aperto sull'India senza considerare il mercato a yield zero. Si qualcosa lo hanno sbagliato, però molto non è dipeso da loro.
 

AZ209

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Articolo locale keniano su Air Italy

Italian airline Air Italy to bring in tourists

Kenya’s tourism fortunes are looking up with the return of direct flights from Italy in the next two weeks.
Kenya Tourism Board (KTB) Managing Director Betty Radier said yesterday that Air Italy will be flying into Kenya four times a week for the winter season that started this month up to end of March 2020.
“The number of passengers on an Air Italy flight will average between 150 and 190,” she said.
Previously known as Meridien Fly, the airline used to fly to Mombasa from Italy three times a week. It was the first carrier to enrol for Kenya’s Charter Incentive Programme when the initiative was launched by Tourism Cabinet Secretary Najib Balala in January 2016.
The carrier rebranded to Air Italy in 2017 and continued to operate charter flights up to March this year.
In a related development, Polish holiday operator Rainbow Tours has started weekly charter flights to Mombasa, as it brought 189 tourists on Saturday night from Warsaw, Poland.
“During the winter season of 2019/20, the charter company will commence charter operations with weekly flights from October 12, 2019, up to the end of December 2019,” said KTB in a statement.
https://www.standardmedia.co.ke/business/article/2001345420/italian-airline-to-bring-in-tourists
 
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