I pastori bloccano l'aeroporto di Alghero


vorrei saperlo anch'io...
Il latte viene pagato a 60centesimi al litro, mentre il costo di produzione è 1€ . Fra l'altro il latte di pecora non è come quello di mucca, in verità la produzione è di 20 litri a pecora a fronte di 50 se non erro della mucca a settimana. Di conseguenza si guadagna di meno di quanto si produce.
 

ALFA79

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7 Febbraio 2008
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Roma, Lazio.
vorrei saperlo anch'io...
Visto che molti si sentono in obbligo di scrivere senza spere neanche le ragioni dello sciopero provo a riassumere quelle principali:

- Latte sottopagato: nell'ultimo quinquennio la produzione nazionale di latte ovicaprino è diminuita a causa di una progressiva perdita di redditività degli allevamenti. Oggi viene pagato 60 centesimi al litro. Vorrei sottolineare che il prezzo non viene deciso dai pastori (cioè i venditori del latte) ma da chi lo acquista ad es. grandi industriali, della serie io per un litro di latte ti offro 60 centesimi se ti va bene il prezzo è questo se non ti va bene è questo lo stesso. Ora vi faccio una domanda, ma quado andate al supermercato a comprare una qualunque cosa, non solo latte, il prezzo lo fa il venditore oppure lo fate voi acquirenti? Stesso discorso vale per carne, lana ecc.....

- Carne a 4 euro: anche la carne ovicaprina è sottopagata agli allevatori: 4 euro al chilo che diventano almeno 12 in macelleria.

- Troppi costi, guadagni in picchiata: questo settore ha registrato un incremento dei costi (combustibile, elettricità e mangimi), determinando una ulteriore pressione sul settore che già versa in una situazione critica sul piano della competitività.

- Export: anche nel mercato estero, le scarse strategie di difesa dell'immagine dei prodotti tipici italiani porta a sostituire l'acquisto del Pecorino Romano (95 per cento dell'export di formaggi ovicaprini) con prodotti simili provenienti da altri concorrenti stranieri. Inoltre, l'eccessiva dipendenza dall'export di un singolo prodotto (Pecorino Romano) su un unico mercato (Usa) rende vulnerabile tutta la filiera.

- Import: la crestita dell'importazione nell'Unione Europea di carne ovina che esercita una pressione al ribasso sul prodotto nazionale per la mancanza dell'obbligo di indicare l'origine in etichetta che consente di spacciare come nazionale la carne importata.

Cosa si vuole chiedere: tra le proposte che saranno avanzate il 30 agosto sul tavolo del ministero ci saranno la realizzazione di una filiera che elimini le intermediazioni e consenta il rapporto diretto con il mercato e i consumatori, interventi sulla trasparenza della filiera e sull'informazione (chissa quante volte avete acquistato un prodotto convinti che fosse Sardo e invece chissà da quale paese dell'est è arrivato), l'obbligo di indicare in etichetta l'origine della materia prima impiegata, il ritiro dal mercato del Pecorino Romano per smaltire gli stocks di prodotto, intervento che deve essere realizzato contestualmente alla sottoscrizione di un accordo pluriennale fra produttori e acquirenti.

Potete capire che la situazione è molto grave e non è nuova e la forza della disperazione porta ovviamente a questo tipo di manifestazioni (andare sotto il palazzo della regione a Cagliari o a Palazzo Chigi a Roma non fa nemmeno notizia visto che tutti i giorni ci sono manifestazioni da parte di vari settori). Si trata di persone che tutte le sante mattine si svegliano alle 5 del mattino anche il giorno di Natale, Pasqua sabati e domeniche incluse, che non ha un solo giorno di ferie l'anno (vorrei vedere quanti di voi, che tanto criticate i pastori sarebbe disposto a fare cosi tanti sacrifici, e tutto questo neanche per guadagnarci ma per perderci). Potte pensare ma perche non cambiano lavor se non si guadagna? Beh direi che in Sardegna le alternative non sono tante anzi non ce ne sono.

Penso anche che se non le vivete queste cose non si possono capire. Io posso "permettermi" nel mio piccolo e senza alcuna presunzione di parlarne perche ho lavorato in questo settore fino a quando mi son laureato e ho deciso di andare via dalla Sardegna, poi essendo un appassionato del settore aereo ho fatto di tutto per entrarci e ci sono riuscito, ma anche il settore aereo è perennemente in crisi come quello agricolo ragion per cui dopo qualche anno ho dovuto abbandonarlo e ora lavoro nel settore dei treni ad alta velocità che invece promette bene :).

Stasera parto da Alghero per tornare a Roma, dovessi incontrare qualcuno di loro gli darei tutta la mia solidarietà.

ciao
 

ALFA79

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7 Febbraio 2008
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Roma, Lazio.
Il latte viene pagato a 60centesimi al litro, mentre il costo di produzione è 1€ . Fra l'altro il latte di pecora non è come quello di mucca, in verità la produzione è di 20 litri a pecora a fronte di 50 se non erro della mucca a settimana. Di conseguenza si guadagna di meno di quanto si produce.
una mucca a seconda della razza produce da 30 a 70 litri al GIORNO. una pecora al massimo 2 litri al giorno.....
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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Potete capire che la situazione è molto grave e non è nuova e la forza della disperazione porta ovviamente a questo tipo di manifestazioni (andare sotto il palazzo della regione a Cagliari o a Palazzo Chigi a Roma non fa nemmeno notizia visto che tutti i giorni ci sono manifestazioni da parte di vari settori).

invece bloccare gli accessi agli aeroporti serve a molto.dirai "li rende più visibili".certo.li rende solo più visibili.


Si trata di persone che tutte le sante mattine si svegliano alle 5 del mattino anche il giorno di Natale, Pasqua sabati e domeniche incluse, che non ha un solo giorno di ferie l'anno (vorrei vedere quanti di voi, che tanto criticate i pastori sarebbe disposto a fare cosi tanti sacrifici, e tutto questo neanche per guadagnarci ma per perderci).
parli come se fosse l'unica categoria che fà così,sai quanti lavoratori lo fanno?



Potte pensare ma perche non cambiano lavor se non si guadagna? Beh direi che in Sardegna le alternative non sono tante anzi non ce ne sono.
non li ho obbligati io a fare i pastori,quindi tu non mi limiti la libertà di movimento.
 

ALFA79

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7 Febbraio 2008
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invece bloccare gli accessi agli aeroporti serve a molto.dirai "li rende più visibili".certo.li rende solo più visibili.

esatto.


parli come se fosse l'unica categoria che fà così,sai quanti lavoratori lo fanno?

lo so e l'ho fatto per 15 anni ma si parla di questa categoria perchè devo parlare degli altri?



non li ho obbligati io a fare i pastori,quindi tu non mi limiti la libertà di movimento.

prova a dirmi qualche alternativa.....
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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invece bloccare gli accessi agli aeroporti serve a molto.dirai "li rende più visibili".certo.li rende solo più visibili.

esatto.


parli come se fosse l'unica categoria che fà così,sai quanti lavoratori lo fanno?

lo so e l'ho fatto per 15 anni ma si parla di questa categoria perchè devo parlare degli altri?



non li ho obbligati io a fare i pastori,quindi tu non mi limiti la libertà di movimento.

prova a dirmi qualche alternativa.....
non è un mio problema,non sono del settore,non conosco le leggi che possano aiutarli,ma sò che non puoi limitare la mia libertà di movimento,non puoi occupare il suolo stradale abusivamente.Quindi che si manifesti,che si scioperi,che ci si faccia sentire,ma non devi danneggiare chi non c'entra nulla
 

ALFA79

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7 Febbraio 2008
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Roma, Lazio.
invece bloccare gli accessi agli aeroporti serve a molto.dirai "li rende più visibili".certo.li rende solo più visibili.




parli come se fosse l'unica categoria che fà così,sai quanti lavoratori lo fanno?





non li ho obbligati io a fare i pastori,quindi tu non mi limiti la libertà di movimento.
non è un mio problema,non sono del settore,non conosco le leggi che possano aiutarli,ma sò che non puoi limitare la mia libertà di movimento,non puoi occupare il suolo stradale abusivamente.Quindi che si manifesti,che si scioperi,che ci si faccia sentire,ma non devi danneggiare chi non c'entra nulla
appunto non conosci, ma sono convinto che chiunque nella loro situazione avrebbe fatto questo e anche di peggio.
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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appunto non conosci, ma sono convinto che chiunque nella loro situazione avrebbe fatto questo e anche di peggio.
probabile.resta il fatto che non mi devono danneggiare anche se avessero ragione.Vuoi potestare?fallo.Ma non devi mettermi in mezzo.Cioè io devo andare in aeroporto,sta facendo un caldo africano,e a un certo punto vedo questo corteo che mi sbarra la strada,e dicono: "non passa nessuna macchina" "protestiamo per questo questo e questo",cioè io devo scendere,parcheggiare la macchina così in mezzo al nulla,farmi centinaia di metri col sole che picchia e valigie,magari figli piccoli e passeggini appresso perchè tu protesti ?ma io ti mando a quel paese seduta stante
 

Er Polemica

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21 Gennaio 2008
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Lo Fiumicino
la tiritera del danneggiamento a se stessi e le richieste di motivazioni da parte dei soliti personaggi...sono giunto alla conclusione che Medioman esiste davvero, ogni italiano è di un egoismo e provincialismo esasperato, anche quando è finto ricco borghese. Un quadro da commedia.
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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la tiritera del danneggiamento a se stessi e le richieste di motivazioni da parte dei soliti personaggi...sono giunto alla conclusione che Medioman esiste davvero, ogni italiano è di un egoismo e provincialismo esasperato, anche quando è finto ricco borghese. Un quadro da commedia.
I buonisti del forum sono i primi nella realtà ad agire come ho scritto io.
Un quadro da tragi-commedia.
 

alex86

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8 Gennaio 2010
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Ma soprattutto a me sembra che non ci siano soluzioni al problema dei pastori. Eccezion fatta per l'obbligo di riportare in etichetta l'origine della materia prima che è fattibile, ritirare il pecorino romano è una pretesa "scarica barile". Riportare il prezzo a livello di costo non è fattibile per via delle leggi europee di settore. Ma non è fattibile anche perché il mercato dei latticini è fortemente spinto da una domanda volta al prezzo minimo possibile. Qualche anno fa il latte si trovava solo a 1,50-1,60 al litro. Oggi con la concorrenza lo troviamo sugli scaffali a 1,29 (parmalat), ma anche a 80 centesimi a litro per le marche meno conosciute (comunque parlo di latte ITALIANO). E il consumatore medio spinge per il risparmio, specialmente durante tempi di crisi. E' un cane che si morde la coda...

Non c'è soluzione. Le richieste dei pastori sono, purtroppo per loro, irricevibili. Protestare in questo modo crea un danno nel danno.
 

giova-

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18 Febbraio 2008
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dunque, a chi tocca non s'ingrugna..... e spero che non tocchi mai a qualcuno qui sopra
se devo mettermi sempre nei panni degli altri allora non vivo più,sarò felice di mettermi nei panni dei pastori e farmi metri sotto il sole cocente,stasera a cena quando vedrò il piatto di pasta non lo mangerò solidale coi bimbi denutriti africani,non guiderò la macchina domani perchè mi metto nei panni degli Amish,dopodomani niente moka fatta col gas perchè il petrolio è motivo delle guerre,lo farò accendendo un fuoco,anzi no non posso perchè sennò contribuisco alle deforestazione....
 

alex86

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8 Gennaio 2010
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Roma
se devo mettermi sempre nei panni degli altri allora non vivo più,sarò felice di mettermi nei panni dei pastori e farmi metri sotto il sole cocente,stasera a cena quando vedrò il piatto di pasta non lo mangerò solidale coi bimbi denutriti africani,non guiderò la macchina domani perchè mi metto nei panni degli Amish,dopodomani niente moka fatta col gas perchè il petrolio è motivo delle guerre,lo farò accendendo un fuoco,anzi no non posso perchè sennò contribuisco alle deforestazione....
Geniale :)