Genova: nuovo stadio accanto all'aeroporto? Netto no dell'ENAC


goafan

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Due milioni di passeggeri così l´aeroporto dribbla lo stadio
Sedici nuovi voli Ryan Air: "Ma per il calcio non c´è posto"


MASSIMO MINELLA
Due milioni di passeggeri. Il "Colombo" prova a pensare in grande, puntando addirittura al raddoppio del suo traffico, attraverso un´alleanza senza precedenti con un vettore low cost. L´obiettivo è quello di convincere Ryan Air, la compagnia irlandese leader in Europa nel trasporto a basso costo, a legarsi all´aeroporto di Genova in modo molto più intenso di quello che avviene oggi. In pratica, l´operazione-Ryan Air dovrebbe concretizzarsi attraverso il posizionamento di due "macchine" con base fissa a Genova in grado di trasformare la vecchia Lanterna nel fulcro di una rete di collegamenti nazionali e internazionali. Si stima, infatti, che in questo modo Genova possa garantire attraverso Ryan Air sedici nuovi collegamenti, dieci internazionali (per Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania e Scandinavia) e sei domestici (Sud Italia e isole) con la logica di servire grandi centri e città portuali per un bacino che risponda alle richieste di turismo che arriva dalla Liguria e che soddisfi il bisogno di business dello shipping. Collegamenti che potrebbero garantire sei-settecentomila passeggeri l´anno, così da portare in breve tempo il "Colombo" a sfiorare i due milioni di passeggeri. Affare fatto? Nemmeno per sogno. Perché l´aeroporto presieduto da Marco Arato e guidato dal direttore generale Paolo Sirigu è in competizione con altri scali, Torino e Bergamo, per cominciare. I vertici del "Colombo" sono già stati più volte a Dublino per sostenere la causa dell´aeroporto genovese e attendono con fiducia il verdetto che verrà annunciato in autunno, per dare piena operatività all´operazione dalla primavera 2010. Ma tutto questo non basta, perché a fare la differenza fra gli scali in gara sarà soprattutto una questione di soldi, cioè di disponibilità dei territorio a sostenere la promozione dei nuovi collegamenti "low cost" che chiedono contributi al sostegno dell´iniziativa.
E´ chiaro che, da solo, il "Colombo" non può assolutamente pensare di vincere questa partita. Serve il sostegno forte degli enti locali, Regione in testa, che già in passato attraverso il presidente Claudio Burlando aveva manifestato disponibilità a promuovere l´operazione-rilancio. Ma in campo dovrà scendere anche la Camera di Commercio, che dell´aeroporto di Genova è il secondo azionista con il 25 per cento del capitale (il primo è l´authority, con il 60) e che rappresenta il tessuto imprenditoriale di Genova, quello cioè più direttamente interessato al potenziamento dello scalo. Solo uno sforzo collettivo, insomma, potrà indurre Ryan Air a fare di Genova una delle sue basi operative europee, con un occhio di riguardo al Sud e all´area Mediterranea. Progetto ambizioso, che il presidente Marco Arato punta a concludere prima di rimettere il suo mandato nelle mani dell´authority, quando verrà finalmente sancito il via alla privatizzazione della società.
Dell´argomento si potrebbe già discutere oggi, a margine di un consiglio di amministrazione convocato per esaminare l´andamento dei traffici nel primo semestre e il bando di gara per la progettazione dell´ampliamento dell´aerostazione. Temi comunque connessi al futuro di un "Colombo" che vuole incidere di più di quell´uno per cento attuale del panorama aeroportuale nazionale. I primi segnali di ripresa, pur in un contesto particolarmente depresso per la crisi internazionale, sono arrivati dalla fine del monopolio del collegamento Genova-Roma di Alitalia. Oggi la capitale è raggiunta dieci volte al giorno dalla Lanterna, con due compagnie: Alitalia e Blue Panorana. E se i due collegamenti giornalieri della compagnia low cost ancora non hanno raggiunto alti "coefficienti di riempimento", hanno già provocato la salutare caduta dei prezzi, grazie al gioco della concorrenza. E oggi, volare da Genova a Roma costa mediamente un terzo del volo Linate-Roma.

Il direttore generale della società aeroportuale di fronte alle esigenze di sviluppo dell´area di Sestri
Sirigu: "Non siamo contro il pallone ma lo scalo deve crescere proprio lì…"

Un piano ambizioso che può essere realizzato solo se condiviso con le istituzioni
Un tapis roulant collegherà lo scalo alla ferrovia e nascerà una nuova stazione


Il calcio? Niente in contrario, riflette il direttore generale dell´aeroporto Paolo Sirigu. «Il problema è che il nostro aeroporto ha bisogno di crescere e può farlo solo in quelle aree indicate nel progetto del nuovo stadio di Sestri». Di più, il manager che sta provando con fatica a rialzare il vecchio "Colombo", non dice. Ma il progetto Ryan Air, coltivato da mesi e di cui Repubblica ha già dato conto nei mesi scorsi, è ormai definito. E se la prospettiva è quella di avere fra meno di un anno sedici nuovi collegamenti e due milioni di passeggeri, difficile pensare che lo sviluppo dell´aerostazione e delle infrastrutture possa paralizzarsi a scapito della cittadella dello sport.
In effetti, la necessità primaria di un vettore è quella di avere infrastrutture che consentano di raggiungere con facilità i luoghi del territorio con maggiore "appeal". Pisa, ad esempio, ha la ferrovia all´interno dell´aeroporto e questo le consente di raggiungere le Cinque Terre in modo più rapido che da Genova. Bergamo è strutturata con servizi di superficie che le permettono di arrivare a Milano con velocità e di sfruttare al meglio le sinergie con la capitale finanziaria del Paese. Per questo un colosso come Ryan Air, per radicarsi, chiede alla Liguria di ampliare il suo bacino d´utenza attraverso una politica di marketing e di promozione del territorio che possa rendere appetibile il "Colombo" ben oltre le due Riviere e il Basso Piemonte e che arrivi anche alla Lombardia, all´Emilia e alla Toscana. Come? Attraverso una politica di piccoli passi, fatti magari su tappeti mobili. L´aeroporto, ben collegato all´autostrada, punterà sulla ferrovia che, in linea d´aria, è a non più di cinquecento metri. Verrà quindi realizzato un tapis roulant fra lo scalo e la ferrovia che, a questo punto, dovrà considerare l´apertura di una stazione "Genova Aeroporto".
Il piazzale che dovrebbe essere destinato allo stadio ospiterà invece i pullman extraurbani e un grande parcheggio di interscambio che andrà a servire anche i residenti delle colline del Ponente che, a questo punto, scenderanno in macchina all´aeroporto e prenderanno il treno per il centro. Si sta poi studiando un altro tapis roulant che da Sestri arrivi fino alla marina, per chiudere così il cerchio delle varie modalità di trasporto. Ma è chiaro che progetti di questo tipo possono decollare solo se condivisi con le istituzioni. In caso contrario, Genova continuerà nel suo dorato isolamento, con uno scalo da un milione di passeggeri, ben al di sotto della ventesima posizione nazionale, costretto ad assistere alla crescita degli scali vicini senza la possibilità di replicare. Fosse così, sarebbe veramente triste.
(mas. m.)


Alla vigilia del Cda del Colombo rilanciato l´allarme già affidato a un documento del luglio 2007
Il contropiede dei tecnici Enac "Progetto pericoloso e ingombrante"

LUIGI PASTORE
Tre pagine inviate al presidente della Regione Liguria e per conoscenza al sindaco di Genova, all´Autorità portuale e all´Aeroporto. Tre pagine inviate in data 14 luglio 2007, ma rilanciate in questi giorni, proprio alla vigilia del Cda del Colombo. Era e presumibilmente è il punto di vista di Enac (Ente nazionale per l´aviazione civile) sul progetto del nuovo stadio. Ipotesi che in estrema sintesi viene ritenuta di difficile attuazione, perché confliggerebbe con l´obiettivo di allargamento dello scalo.
Nell´ultima parte si legge testualmente: "Si anticipano infine le perplessità circa la scelta del sito per il nuovo stadio:
1. sotto il profilo giuridico/tecnico, in quanto la sua realizzazione dovrebbe avvenire su demanio aeroportuale dello Stato, sottraendo all´aeroporto aree indispensabili per il suo previsto sviluppo;
2. sotto il profilo della compatibilità funzionale, in quanto si tratta di una infrastruttura in grado di generare forti concentrazioni di utenti in fasce temporali ristrette, congestionando così la rete di accessibilità all´aeroporto ed impedendone la fruizione, con danno alla collettività (sia passeggero che operatore aeroportuale);
3. sotto il profilo della sicurezza, poiché le manifestazioni calcistiche sono frequentemente origine di comportamenti ad alto rischio per l´ordine pubblico, in grado di influire non solo nelle aree limitrofe alla struttura di intrattenimento, ma anche sullo spazio aereo circostanze (per il rilascio di materiale pirotecnico".
Il documento non è stato sinora sconfessato né modificato. Resta da capire quali siano (e se ci siano) i margini di ripensamento da parte di Enac. Anche di questo si parlerà oggi nel consiglio di amministrazione della società aeroportuale.

La Repubblica - Genova

CIAO
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Doctorstein

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ma non basta marassi? la zona è abbastanza incasinata di suo, ci manca ancora uno stadio. Ricordo che qualche anno fa, volevano adibire la banchina a porto container e spostare l'aeroporto tra novi ligure e alessandria
 

goaT2

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Genova, Liguria.
Premessa: mi è sempre sembrata assurda l'idea di costruire uno stadio ed un centro commerciale a ridosso dell'aeroporto proprio per ragioni di sicurezza.

Considerazione: sarà il solito polemico ma non posso fare a meno di osservare l'evolversi della situazione un pò più "da distante". Se guardiamo bene Genova è l'unico aeroporto in Italia dove il traffico è rimasto pressocchè invariato negli ultimi 20 anni.
Città che sicuramente ha un buon bacino d'utenza e tanto da offrire, le motivazioni che ci sono state propinate sono state delle più divertenti ed originali (e parecchi ci hanno pure creduto).

Anni fa si parlò di spostare l'aeroporto nei paraggi di Novi e di fare dell'attuale zona aeroportuale delle banchine per le navi della Costa con relativo terminal Costa Crociere. Addirittura tra di noi si scherzava dicendo "ma si, poco cambia, invece di far partire gli aerei faremo partire le navi", questo per dire che la notizia non l'avevamo appresa dal giornalino della scuola ma sembrava in effetti un progetto realmente esistente. La conclusione è stata che dopo mille manfrine non se ne è fatto più nulla e Costa si è aperta un terminal a Savona.

Ora il progetto dello stadio nuovo. E come si può fare ad impedirlo? Piuttosto che realizzare una nuova infrastruttura che probabilmente avrebbe molto capitale privato coinvolto si è disposti addirittura ad "ampliare" l'aeroporto (non è che ora come ora se ne senta proprio il bisogno, Rick non eri tu ad aver detto che il nostro scalo potrebbe potenzialmente supportare 4 mln di pax?) ed a progettare il raddoppio del traffico pax!

Ma come dico io, non eravamo noi quelli senza bacino d'utenza? I problemi del Colombo che ci propinate da anni dove sono andati a finire? La concorrenza di Pisa? Risolta così in quattro e quattro otto? Cos'è, ci tirate su un bel muro di berlino dopo La Spezia in modo da limitare i danni? Se era tanto giustificata la situazione stagnante del nostro traffico, com'è concepibile che si parli per la prossima primavera del raddoppio del traffico? Quale miracolo è mai potuto accadere?

E allora alla fine, ripeto, sarò ancora una volta polemico, ma mi chiedo: quando finiremo a Genova di fare scelte in base ai comandamenti del monopolio politico che ci governa?
 

vipero

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E allora alla fine, ripeto, sarò ancora una volta polemico, ma mi chiedo: quando finiremo a Genova di fare scelte in base ai comandamenti del monopolio politico che ci governa?
Anche perchè, francamente, Genova avrebbe bisogno di rendere il porto competitivo, più che l'aeroporto. (A me il progetto di Piano piaceva tantissimo, spostando la pista "al largo").

In ogni caso, sempre a mio modesto parere da "ligure" (status acquisito honoris causa), il vero progetto dovrebbe prevedere la capacità di movimentare la gente da/per l'aeroporto in maniera autonoma, quindi senza auto.
 

Wolf359

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Premessa: mi è sempre sembrata assurda l'idea di costruire uno stadio ed un centro commerciale a ridosso dell'aeroporto proprio per ragioni di sicurezza.

Considerazione: sarà il solito polemico ma non posso fare a meno di osservare l'evolversi della situazione un pò più "da distante". Se guardiamo bene Genova è l'unico aeroporto in Italia dove il traffico è rimasto pressocchè invariato negli ultimi 20 anni.
Città che sicuramente ha un buon bacino d'utenza e tanto da offrire, le motivazioni che ci sono state propinate sono state delle più divertenti ed originali (e parecchi ci hanno pure creduto).

Anni fa si parlò di spostare l'aeroporto nei paraggi di Novi e di fare dell'attuale zona aeroportuale delle banchine per le navi della Costa con relativo terminal Costa Crociere. Addirittura tra di noi si scherzava dicendo "ma si, poco cambia, invece di far partire gli aerei faremo partire le navi", questo per dire che la notizia non l'avevamo appresa dal giornalino della scuola ma sembrava in effetti un progetto realmente esistente. La conclusione è stata che dopo mille manfrine non se ne è fatto più nulla e Costa si è aperta un terminal a Savona.

Ora il progetto dello stadio nuovo. E come si può fare ad impedirlo? Piuttosto che realizzare una nuova infrastruttura che probabilmente avrebbe molto capitale privato coinvolto si è disposti addirittura ad "ampliare" l'aeroporto (non è che ora come ora se ne senta proprio il bisogno, Rick non eri tu ad aver detto che il nostro scalo potrebbe potenzialmente supportare 4 mln di pax?) ed a progettare il raddoppio del traffico pax!

Ma come dico io, non eravamo noi quelli senza bacino d'utenza? I problemi del Colombo che ci propinate da anni dove sono andati a finire? La concorrenza di Pisa? Risolta così in quattro e quattro otto? Cos'è, ci tirate su un bel muro di berlino dopo La Spezia in modo da limitare i danni? Se era tanto giustificata la situazione stagnante del nostro traffico, com'è concepibile che si parli per la prossima primavera del raddoppio del traffico? Quale miracolo è mai potuto accadere?

E allora alla fine, ripeto, sarò ancora una volta polemico, ma mi chiedo: quando finiremo a Genova di fare scelte in base ai comandamenti del monopolio politico che ci governa?
Menomale ! Lo stadio non lo faranno ! Ma Garrone perchè non se ne va da un altra parte ? Perchè non possono farlo altrove con tutti i soldi che fanno quei perdigiorno ! :morto:
Dove l'avevi letta questa cosa della Costa che voleva il terminal al posto dell'aeroporto ? Magari al porto antico si ! Ma le hanno detto di no ! Eppure era a spese sue ! :(
 

Doctorstein

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Anche perchè, francamente, Genova avrebbe bisogno di rendere il porto competitivo, più che l'aeroporto. (A me il progetto di Piano piaceva tantissimo, spostando la pista "al largo").
Si parlava di 3,6 mld di euro, che per un opera finanziata in 30 porterebbe ad un costo di 60,00 € per passeggero al netto di interessi per i prossimi 30 anni (calcolando una media di pax doppia dell'attuale)

In ogni caso, sempre a mio modesto parere da "ligure" (status acquisito honoris causa), il vero progetto dovrebbe prevedere la capacità di movimentare la gente da/per l'aeroporto in maniera autonoma, quindi senza auto.
Quello sicuramente, il volabus è una presa in giro, il bus granturismo dall'aeroporto al centro lo è ancora di più, anche perchè con il traffico dell'A10 ci metti più tempo che passare dal centro, dove ci sono almeno in alcuni punti le preferenziali.

Premessa: mi è sempre sembrata assurda l'idea di costruire uno stadio ed un centro commerciale a ridosso dell'aeroporto proprio per ragioni di sicurezza.
Non tanto che un aereo ci cada sopra, ma quando si prendono fuori dallo stadio non sarebbe bello se andassero a far casino in aeroporto.

Considerazione: sarà il solito polemico ma non posso fare a meno di osservare l'evolversi della situazione un pò più "da distante". Se guardiamo bene Genova è l'unico aeroporto in Italia dove il traffico è rimasto pressocchè invariato negli ultimi 20 anni.
Città che sicuramente ha un buon bacino d'utenza e tanto da offrire, le motivazioni che ci sono state propinate sono state delle più divertenti ed originali (e parecchi ci hanno pure creduto).
Panem et circensem

Anni fa si parlò di spostare l'aeroporto nei paraggi di Novi e di fare dell'attuale zona aeroportuale delle banchine per le navi della Costa con relativo terminal Costa Crociere. Addirittura tra di noi si scherzava dicendo "ma si, poco cambia, invece di far partire gli aerei faremo partire le navi", questo per dire che la notizia non l'avevamo appresa dal giornalino della scuola ma sembrava in effetti un progetto realmente esistente. La conclusione è stata che dopo mille manfrine non se ne è fatto più nulla e Costa si è aperta un terminal a Savona.
Io sapevo di porto container, tipo quello di voltri.
Le Crociere potrebbero essere un ottimo affare, ma credo che tuttora molti charter arrivino a MXP e NCE

Ora il progetto dello stadio nuovo. E come si può fare ad impedirlo? Piuttosto che realizzare una nuova infrastruttura che probabilmente avrebbe molto capitale privato coinvolto si è disposti addirittura ad "ampliare" l'aeroporto (non è che ora come ora se ne senta proprio il bisogno, Rick non eri tu ad aver detto che il nostro scalo potrebbe potenzialmente supportare 4 mln di pax?) ed a progettare il raddoppio del traffico pax!

Io l'unica volta che ho trovato casino in aeroprorto è stata una domenica mattina con un paio di charter e 3 banchi del Ceck in aperti (per era web) e coda unica per tutti i voli in partenza, più disorganizzazione che carenze strutturali.

Bisognerebbe far funzionare bene quello che si ha a disposizione, e non aumentare la struttura sperando poi che casualmente arrivino anche i clienti.


Ma come dico io, non eravamo noi quelli senza bacino d'utenza? I problemi del Colombo che ci propinate da anni dove sono andati a finire? La concorrenza di Pisa? Risolta così in quattro e quattro otto? Cos'è, ci tirate su un bel muro di berlino dopo La Spezia in modo da limitare i danni? Se era tanto giustificata la situazione stagnante del nostro traffico, com'è concepibile che si parli per la prossima primavera del raddoppio del traffico? Quale miracolo è mai potuto accadere?
Genova può essere un ottimo aeroporto per il business locale (GE e SV) e per al max la provincia di Alessandria. Oppure una meta di viaggiatori low cost, qualora si apreisse una base importante, poichè sono disposti a fare km per trovare l'offertona.

E allora alla fine, ripeto, sarò ancora una volta polemico, ma mi chiedo: quando finiremo a Genova di fare scelte in base ai comandamenti del monopolio politico che ci governa?
Quando voterete qualcun altro, ma purtroppo temo che sullo spreco delle risorse pubbliche siano tutti d'accordo.

Così a braccio, come si può pretendere che una classe dirigente possa far funzionare un asset come il trasporto aereo, quando manda avanti a stento settori di importanza ancora vitali, come la sanità, indebitata mi pare di 160 mld di euro, buco ripianato con una dubbia cartolarizzazione finita pure sui giornali e credo in tribunale condita anche di microspie nell'ufficio di presidenza regionale?
 

gorini_roberto

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5 Febbraio 2007
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genova, Liguria.
Semplicemente assurda l'ipotesi di uno stadio a ridosso dell'aeroporto....Avete visto cosa succede fuori dallo stadio prima e dopo le partite?
Che tipo di sicurezza si potrebbe garantire ai passeggeri in transito da e per l'aerostazione?
Anche a prescindere da un ampliamento dello scalo,mi pare comunque un'idea malsana....
Il progetto di Piano potrebbe anche essere stato bello,sulla carta, ma avete idea dei costi per realizzare un aeroporto in mezzo al mare? Su fondali profondi come abbiamo da noi?....
 

euge1893

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27 Aprile 2007
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Genova, Liguria.
www.metrogenova.com
Attendiamo gli sviluppi sulla partita low cost. Il fatto che Genova divenga una base è importante sia per l'economia della città (avere collegamenti diretti con molte destinazioni fa risparmiare i tempi degli scali o i sempre disagevoli viaggi a Malpensa), sia per l'intera regione, che potrebbe aprirsi al turismo specialmente estero molto più di quanto attualmente non faccia. Vedremo.
-
Ammessa che abbia un qualche fondamento la favola secondo la quale gli stadi andrebbero costruiti necessariamente in periferia e debba ospitare centri commerciali, cinema, ristoranti etc., io sono convinto che lo stadio che vorrebbe il presidente della seconda squadra di Genova non lo faranno mai, o se mai lo dovessero fare sarà esclusivamente lo stadio della squadra di Garrone.
L'opposizione al nuovo stadio è (per fortuna) fortissima, e non solo fra i Genoani): mentre l'attuale stadio è a detta di tutti gli osservatori uno dei migliori in Italia ed è comodissimo, praticamente in centro, il progetto di Garrone è solo uno specchietto per mascherare una colossale operazione immobiliare. Se uno stadio nuovo a Genova non ha senso, a maggior ragione non lo ha in quella zona, perché ogni edificazione massiccia finirebbe per soffocare l'aeroporto.
 

FlyIce

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6 Novembre 2005
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Italy
...
Il progetto di Piano potrebbe anche essere stato bello,sulla carta, ma avete idea dei costi per realizzare un aeroporto in mezzo al mare? Su fondali profondi come abbiamo da noi?....
Il punto è che costa meno che non fare un porto container in mezzo al mare e tieni presente che il porto container deve essere raggiunto dalla ferrovia.
 

LIMJ

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L'affresco di Piano è destinato a rimanere sulla carta, esposto al MuMA per la gioia di chi ama fantasticare e immaginare quel che potrebbe essere il watefront genovese tra qualche decina di anni, o forse di più, o forse mai.

Con la crisi attuale i terminal lavorano ben al di sotto della loro capacità, e anche quando ci sarà una ripresa dei traffici sarà sufficiente migliorare le infrastrutture ferroviarie e velocizzare il trasporto dei container oltre appennino, per renderlo funzionale ancora per molti anni, senza bisogno di nuove banchine enormi.

Invece il Colombo è un aeroporto invidiabile, per posizione e per possibilità di ampliarne la capacità. Sarebbe assurdo privare l'aeroporto genovese di aree che di qui a pochi anni potrebbero diventare fondamentali ad un suo ampliamento, solo per la smania di qualche business edilizio supportato dalla lobby petrolifera-calcistica. A maggior ragione visto il possibile concretizzarsi dell'impegno di Ryanair, senza contare che siamo alla vigilia della cessione delle quote di maggioranza dell'autorità portuale, con conseguenti ripercussioni societarie e di gestione. Se proprio si vuole far qualcosa di utile, per lo stadio e per non mettere i bastoni fra le ruote all'aeroporto, che il Comune si adoperi in fretta per spostare le carceri: è assurdo che siano ancora nel bel mezzo di un quartiere come Marassi.
 

enrico

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L'affresco di Piano è destinato a rimanere sulla carta, esposto al MuMA per la gioia di chi ama fantasticare e immaginare quel che potrebbe essere il watefront genovese tra qualche decina di anni, o forse di più, o forse mai.

Con la crisi attuale i terminal lavorano ben al di sotto della loro capacità, e anche quando ci sarà una ripresa dei traffici sarà sufficiente migliorare le infrastrutture ferroviarie e velocizzare il trasporto dei container oltre appennino, per renderlo funzionale ancora per molti anni, senza bisogno di nuove banchine enormi.

Invece il Colombo è un aeroporto invidiabile, per posizione e per possibilità di ampliarne la capacità. Sarebbe assurdo privare l'aeroporto genovese di aree che di qui a pochi anni potrebbero diventare fondamentali ad un suo ampliamento, solo per la smania di qualche business edilizio supportato dalla lobby petrolifera-calcistica. A maggior ragione visto il possibile concretizzarsi dell'impegno di Ryanair, senza contare che siamo alla vigilia della cessione delle quote di maggioranza dell'autorità portuale, con conseguenti ripercussioni societarie e di gestione. Se proprio si vuole far qualcosa di utile, per lo stadio e per non mettere i bastoni fra le ruote all'aeroporto, che il Comune si adoperi in fretta per spostare le carceri: è assurdo che siano ancora nel bel mezzo di un quartiere come Marassi.
Sante parole, dalla prima all'ultima...
 

goafan

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Genova, firma anche Preziosi
Due squadre, un nuovo stadio




La firma di Enrico Preziosi sul protocollo d’intesa che avvia la procedura per costruire il nuovo stadio (con annesso centro commerciale) a Sestri Ponente, è arrivata mercoledì sera. Felice per aver chiuso l’acquisto del bomber Rodrigo Palacio , il presidente del Genoa ha lasciato gli uffici aziendali di Cogliate e si è diretto a Genova. Gli ultimi dubbi si erano volatilizzati. E comunque non era il caso di aspettare ancora, visto che la notizia sarebbe uscita di lì a poche ore. Il dado era tratto. Il Rubicone delle incertezze definitivamente superato. Anche il Genoa affiancherà la Sampdoria nell’avventura di costruire uno stadio di proprietà. Con quanto di buono ne deriverà alle casse sociali. Gli scettici chiedano ai club inglesi, maestri nello sfruttamento “industriale” delle arene calcistiche. Marta Vincenzi ha accolto con soddisfazione la firma di Preziosi che si è aggiunta all’autografo di Riccardo Garrone sul documento d’intesa. Non rilascia dichiarazioni, il sindaco, probabile che voglia mettere a punto la proposta ad amplissimo spettro, con tutte le istituzioni e, perché no?, con la città intera. La trama tessuta dal sindaco di Genova con Garrone e Preziosi ha già ottenuto un primo, importante risultato: ha proiettato fuori dalla clandestinità, che stava soffocandolo, un progetto ampiamente noto per essere stato presentato, descritto, pubblicato dai giornali, discusso, sponsorizzato, osteggiato, intralciato, boicottato e sostenuto, secondo i ben conosciuti stilemi cittadini.

Il Secolo XIX

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goafan

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Castellano: "No al nuovo stadio, sì allo sviluppo dell'aereoporto"

Anche Dixet, l'associazione delle aziende tecnologiche genovesi che fa capo a Carlo Castellano, si dichiara nettamente contraria alla proposta di localizzare un nuovo stadio da calcio a Sestri Ponente. L'associazione, in un comunicato, sottolinea la possibilità che questo progetto possa compromettere crescita e sviluppo economico, industriale e tecnologico di Genova e propone di potenziare l'aereporto, facendo confluire nuovi traffici, nuove compagnie e nuove rotte, senza modificare l'assetto paesaggistico della zona. Secondo un'indagine svolta da Dixet, le imprese che operano a Genova sarebbero favorevoli allo sviluppo dell'aereporto, cosa che risulta essere impossibile se si procederà con la costruzione dello stadio. La Dixet sostiene, infatti, che "uno stadio accanto all'aeroporto, con annesso centro commerciale, diventerebbe un ostacolo insuperabile alle possibilità di espansione di questa infrastruttura così vitale creando anche dei gravi rischi relativi sia all’ordine pubblico sia alla sicurezza dei voli e della stessa folla presente nello stadio".

primocanale.it

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LIMJ

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Per fortuna a Genova c'è ancora qualcuno di buon senso come Castellano.

Quello che stanno tramando la Vincenzi e Garrone sotto banco non mi piace per niente. Va anche detto che Preziosi a oggi non ha firmato nulla, anzi su Repubblica dichiara "per il momento mi sembra si continuino a fare soprattutto delle chiacchiere e solo quando ci sarà un progetto (per un nuovo stadio o per migliorare il Ferraris, ndr) darò la mia opinone".

Al di là della questione stadio nuovo sì o no... trovo assurda la scelta della zona di Sestri Ponente, visto che lo stadio e il centro commerciale andrebbero letteralmente a occupare aree non solo a ridosso dell'aeroporto, ma le stesse aree a nord dello Sheraton, dove oggi ci sono i parcheggi per l'aviazione generale, l'aeroclub e la Piaggio...senza contare che nei piani di sviluppo dell'aeroporto quelle aree potrebbero essere molto utili.
 

Wolf359

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Per fortuna a Genova c'è ancora qualcuno di buon senso come Castellano.

Quello che stanno tramando la Vincenzi e Garrone sotto banco non mi piace per niente. Va anche detto che Preziosi a oggi non ha firmato nulla, anzi su Repubblica dichiara "per il momento mi sembra si continuino a fare soprattutto delle chiacchiere e solo quando ci sarà un progetto (per un nuovo stadio o per migliorare il Ferraris, ndr) darò la mia opinone".

Al di là della questione stadio nuovo sì o no... trovo assurda la scelta della zona di Sestri Ponente, visto che lo stadio e il centro commerciale andrebbero letteralmente a occupare aree non solo a ridosso dell'aeroporto, ma le stesse aree a nord dello Sheraton, dove oggi ci sono i parcheggi per l'aviazione generale, l'aeroclub e la Piaggio...senza contare che nei piani di sviluppo dell'aeroporto quelle aree potrebbero essere molto utili.
Tenendo conto che un pugno in un occhio così non lo avevo mai ricevuto ! Ma è davvero orribile ! Ma il Ferraris è perfetto ! Se è una questione di parcheggi che scavino vicino allo stadio, che faccino dei parcheggi interrati e poi dopo uno multipiano ! L'intelligenza umana è infinita ! :D
In Italia ormai ci unisce dietro a questi perdigiorno di calciatori strapagati...:diavoletto:
Io dico no allo stadio ! E' l'unica opera in Italia a cui dico NO ! :diavoletto:
 

LIMJ

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In una città "normale", guidata da un'amministrazione "normale", si penserebbe a spostare le carceri attigue allo stadio, creando così nuovi spazi e infrastrutture a disposizione dello stadio, dei residenti, del commercio, della viabilità... etc.
Senza contare che parliamo di uno stadio, il Ferraris, che è stato ricostruito da cima a fondo 20 anni fa... è andato benissimo per vent'anni... che strano allora che non abbiano la stessa fretta di costruire un nuovo aeroporto...cavolo il Colombo è più vecchio del Ferraris, cosa aspettano a demolirlo e a ricostruirlo? :-/
 

goaT2

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Genova, Liguria.
A dire il vero io avevo anche sentito parlare di spostare le carceri, non so però dire se esista un progetto definitivo o se siano soltanto ipotesi.

Stadio nuovo a Sestri, boh.... il progetto, dal punto di vista estetico non mi dispiace.
In effetti non riesco a capire come si possa combinare con la sicurezza dell'aeroporto.
Però pensando ad un quadro più grande, con stadio nuovo, restyling aerostazione, erzelli nuova di zecca e people mover... boh, l'idea non mi dispiace.
 

FlyIce

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...
In effetti non riesco a capire come si possa combinare con la sicurezza dell'aeroporto.
Però pensando ad un quadro più grande, con stadio nuovo, restyling aerostazione, erzelli nuova di zecca e people mover... boh, l'idea non mi dispiace.
L'accesso all'aeroporto sembra via una strada sopraelevata e quindi segregata dal livello a cui si troverebbe lo stadio.

Più che per l'aeroporto vedo problemi per gli stabilimenti Piaggio.