ROMA - Aeroflot si ritira dalla gara per Alitalia. La compagnia russa ha annunciato l'abbandono dell'asta per la privatizzazione del vettore in una nota riferita dall'agenzia Bloomberg. Portavoci della compagnia di bandiera russa hanno precisato che la comunicazione ufficiale sta arrivando al ministero dell'Economia italiano. Le voci insistenti dei giorni scorsi hanno trovato quindi conferma. Aeroflot - nel comunicato - lamenta il «mancato accesso a tutte le informazioni» sensibili, tra cui quelle commerciali e operative, come ha sottolineato il portavoce. Per questo ha deciso il ritiro dalla gara.
TITOLO SOSPESO - Le azioni Alitalia sono state sospese dalle contrattazioni a Piazza Affari (insieme alle obbligazioni convertibili) in attesa di una nota ufficiale, evidentemente la comunicazione formale del ritiro di Aeroflot. Il governo, maggior azionista della compagnia italiana, intende vendere almeno il 39,9% del capitale di Alitalia. Ma l'intenzione sarebbe quella di cedere tutto il 49,9% del capitale in mano pubblica. Le offerte per il vettore sono attese al ministero dell'economia il 2 luglio prossimo.
BIANCHI RESTA OTTIMISTA - Il ministro dei Trasporti continua a essere ottimista sulla vendita di Alitalia: «Sono proprio ottimista da questo punto di vista». In gara, dopo il ritiro di Aeroflot e, qualche settimana fa, del consorzio formato dai fondi Matlin Patterson e Texas Pacific Group, è rimasta solo la AirOne di Carlo Toto, appoggiata da Intesa Sanpaolo. MontePaschi sta ancora valutando i numeri della compagnia e potrebbe entrare presto a far parte dell'unica cordata in corsa.
27 giugno 2007
Corsera