FCO: incendio vicino 16R (29/7) e blackout elettrico (30/7) ** AGGIORNAMENTI LIVE **


IBAR
Come era ampiamente prevedibile, l’incendio sviluppatosi il 7 maggio a Fiumicino e il protrarsi delle limitazioni all’operatività dell’aeroporto hanno avuto forti ripercussioni sui flussi di traffico. Le compagnie non sono ancora in grado di quantificare i danni subiti e le spese affrontate a causa di cancellazioni dei voli, assistenza ai passeggeri coinvolti e mancate vendite; sarà necessario un lungo lavoro per ricomporre il puzzle e tirare le somme.
Per ora salta all’occhio una dato certo: nel solo secondo trimestre 2015, sono stati rendicontati quasi ventimila rimborsi totali in più rispetto al corrispondente periodo 2014. «Le compagnie‎ aeree stanno facendo tutto il possibile per continuare ad offrire un continuo sviluppo e crescita mantenendo inalterati i servizi ai passeggeri in un quadro socio economico non del tutto favorevole – afferma il presidente dell’Ibar Umberto Solimeno – sembra però che un destino crudele si stia accanendo perché questo non accada. Dopo l’incendio del 7 Maggio nel principale scalo italiano, nei giorni scorsi altri due episodi inquietanti hanno visto protagonista il fuoco incendiare la pineta ai margini dello scalo e il giorno successivo un improvviso blackout di alcune ore, che hanno visto ancora una volta due pesanti giornate per aerei, scalo, addetti ai lavori e soprattutto per i passeggeri».TQ
 
Fiumicino, Del Rio: Persi vent'anni. E Enac prevede sanzioni per Vueling
4 AGOSTO 2015

Roma, 4 ago. (LaPresse) - E' iniziato alle 9.30 l'incontro tra il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e i vertici di Ente nazionale per l'aviazione civile e Aeroporti di Roma. Tema della discussione, che si tiene a Roma nella sede del Ministero, l'aeroporto Leonardo Da Vinci e i disagi che si sono registrati la scorsa settimana.
All'incontro partecipano l'amministratore delegato e il presidente della società Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti e Fabrizio Palenzona, la direttrice dell'aeroporto di Fiumicino, Patrizia Terlizzi e il direttore generale e il presidente dell'Enac, Alessio Quaranta e Vito Riggio.

Sanzioni pecuniariue per Vueling. Sono allo studio "rilevanti sanzioni pecuniarie" ai danni della compagnia aerea Vueling. Lo ha sottolineato il presidente dell'Enac Vito Riggio, poco prima dell'inizio dell'incontro con Graziano Delrio, presso il Ministero dei trasporti, a Roma. La scorsa settimana, l'Enac aveva diffidato l'azienda spagnola per i disservizi e le cancellazioni che avevano coinvolto 1500 passeggeri in partenza dall'aeroporto di Fiumicino.
Riggio ha aggiunto che le sanzioni "sono previste da regolamento comunitario" e legate soprattutto alla carenza di informazioni e al cattivo servizio reso dalla compagnia low cost ai clienti dopo le cancellazioni e i ritardi dei voli.
Inoltre sarà "Il ministro Del Rio a coordinare, in questa fase di transizione, tutti i soggetti pubblici, di altri ministeri e di enti locali, per garantire un rinforzo dei presidi all'aeroporto di Fiumicino che sta facendo dei rilevanti investimenti" ha dichiarato il presidente del'Ente nazionale per l'aviazione civile, Vito Riggio "garantirà perciò un presidio del territorio circostante sia in termini di sicurezza, sia di manutenzione", ha aggiunto.




Caos a Fiumicino, in arrivo "sanzioni pesanti" per le compagnie aeree
Pesanti sanzioni a Vueling e altre compagnie aeree dopo i disagi seguiti alla riduzione di operatività dell'aeroporto di Fiumicino: "Ignorano i diritti dei passeggeri"

ROMA - Sanzioni rilevanti in vista per la compagnia low cost Vueling dopo i disservizi riscontrati sull'aeroporto di Fiumicino la settimana scorsa. Lo ha annunciato il presidente del'Enac, Vito Riggio, arrivando alla riunione al ministero dei Trasporti con il ministro Graziano Delrio e i vertici di Aeroporti di Roma.

"Sono in via di adozione sanzioni da parte della direzione - ha detto Riggio - Uno dei problemi riscontrati per Vueling era la latitanza di un responsabile, mentre ce ne era uno per tutte le altre compagnie. Adr ha supplito a questa mancanza in quanto responsabile dell'intero aeroporto". Nel mirino dell'ente di vigilanza, tra l'altro, ci sarebbe la mancata informazione per i passeggeri, nella gestione dei disagi seguiti alla riduzione di operatività dell'aeroporto di Fiumicino a causa dell'incendio che si è sviluppato nella pineta di Focene. Alla domanda dei giornalisti sull'entità di queste sanzioni, Riggio ha spiegato che "in passato ci sono state sanzioni che sono arrivate fino a un milione. Dipende dal numero di violazioni riscontrate".

Il direttore dell'aeroporto sta istruendo diverse pratiche per valutare quindi le conseguenti possibili sanzioni. Non si può tollerare che le compagnie ignorino i diritti dei passeggeri. Noi abbiamo sempre vigilato e agito su questo e tanto più lo faremo in questa situazione.


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CAOS FIUMICINO, DEL RIO: "20 ANNI PERSI, ACCELERARE INVESTIMENTI"

Il ministro dei Trasporti al Senato: "1,1 miliardi di investimenti". Il governo si farà carico del coordinamento dei vari soggetti per consentire di rispondere ai fabbisogni dell'aeroporto e ci sarà un tavolo nei prossimi giorni. Sulle sanzioni il presidente Enac Riggio conferma: ''Tutte le compagnie sono nel mirino'' -
04 agosto 2015 "Gli eventi degli ultimi mesi hanno evidenziato fragilità organizzativa e debolezza strutturale dell'aeroporto di Fiumicino dovuti a ritardi negli investimenti strutturali causati da oltre 20 anni di assenza nella pianificazione e che hanno determinato una paralisi nello sviluppo aeroportuale. Dobbiamo coniugare quindi sicurezza ed efficienza". Così il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, in un'informativa al Senato. ''Paghiamo il tempo perduto'', ha detto Delrio "'E' necessaria un'accelerazione degli investimenti sull'aeroporto di Fiumicino per colmare il deficit strutturale di un hub internazionale che movimenta oltre 40 milioni di persone l'anno". Un tavolo di lavoro ''C'è un incremento notevolissimo degli investimenti che sono stati programmati per far fronte al ritardo'' dell'aeroporto di Fiumicino, ha aggiunto Delrio, spiegando che rispetto alle previsioni c'è un aumento "di oltre 135 milioni" nel quinquennio che porteranno gli investimenti a 1 miliardo e 100 milioni. 'Il governo, spiega il ministro, si farà carico di un efficace coordinamento dei diversi soggetti per consentire di rispondere ai fabbisogni dell'aeroporto di Fiumicino'' e ci sarà ''un tavolo di lavoro nei prossimi giorni''. L'obiettivo è superare "la fragilità organizzativa e la debolezza strutturale" dell'aeroporto, emerse ancora una volta dopo l'incendio della scorsa settimana. Terlizzi: "A breve le sanzioni per compagnie" Le sanzioni per le compagnie responsabili dei disagi a seguito dell'incendio vicino all'aeroporto di Fiumicino ''arriveranno a breve'', secondo la direttrice dello scalo, Patrizia Terlizzi. ''Siamo ancora in fase istruttoria'', ha affermato al termine dell'incontro con il ministro dei Trasporti. Riggio: "Tutte le compagnie nel mirino per sanzioni" ''Tutte le compagnie sono nel mirino per le sanzioni sulla base delle denunce ricevute'' per i disagi a seguito dell'incendio vicino all'aeroporto di Fiumicino, ha affermato il presidente dell'Enac, Vito Riggio. Nell'incontro avuto con Delrio è stato garantito un presidio del territorio circostante sia in termine di sicurezza che di manutenzione. ''Le sanzioni le abbiamo date tante volte, non si può tollerare che nell'Unione europea le compagnie ignorino i diritti dei passeggeri'', ha continuato Riggio. Alla domanda se ci siano state responsabilità anche dello scalo romano per i disagi, il presidente dell'Enac ha risposto ''vogliamo che i gestori abbiano una task force per l'estate'' e ''per qualche ora non ha funzionato''. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/ar...nti-fe999414-20df-4697-8650-37a5a4106728.html


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Fiumicino, Delrio: disagi causati da fragilità organizzativa e mancati investimenti
“Oggi noi paghiamo il tempo perduto, oltre 20 anni di assenza nella pianificazione, nella programmazione e nell'esecuzione degli interventi, a fronte di un traffico aeroportuale aumentato”


di Nicholas D. Leone
aeroporto fiumicino incendio vigili del fuoco hostess
Roma, 14:08 - 39 minuti fa (AGV NEWS)

I disagi che si sono recentemente verificati nell’aeroporto di Fiumicino hanno “evidenziato una fragilità organizzativa che coinvolge alcuni operatori attivi”. Alla fragilità organizzativa “va necessariamente aggiunta una debolezza strutturale che deriva da ritardi ventennali negli investimenti effettuati”. Lo ha sottolineato Graziano Delrio, ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, riferendo nell’aula del Senato sul caso Fiumicino. Delrio ha ricordato che “dal 6 maggio scorso l'aeroporto di Fiumicino è stato interessato da una serie di incidenti di entità parziale, che hanno determinato però gravi disservizi all'utenza, agli operatori commerciali e alle compagnie aeree. La ricognizione di Delrio è partita dall'incendio del 29 luglio: dall'analisi della relativa documentazione “la pista dedicata ai decolli e la pista dedicata normalmente agli atterraggi sono rimaste inoperative, per mancanza prima della protezione antincendio e poi per l'interferenza dei Canadair e degli elicotteri intervenuti per domare l'incendio”. Ma “la criticità più evidente è emersa al termine dell'emergenza, quando si è reso necessario riportare le operazioni di scalo alla normalità dopo il congestionamento di aeromobili verificatosi nelle ore precedenti sull'aeroporto”.

Il ministro ha aggiunto che l'incendio si è inserito in un contesto operativo complesso, a causa di importanti lavori che coinvolgono lo scalo. “La situazione di criticità post-incendio – ha segnalato ancora Delrio - è stata aggravata da cancellazioni effettuate in gran parte dal vettore Vueling e amplificata da un'interruzione dell'energia elettrica occorsa nella mattinata del 30 luglio”. Il ministro ha dato conto delle iniziative assunte, a supporto dei passeggeri e per limitare al massimo i disagi, nelle giornate del 29 e 30 luglio. Eppure, nonostante gli sforzi effettuati, “i disagi che si sono verificati sono stati molto seri e gravi ed abbiamo cercato di rilevare quali sono le possibilità di miglioramento e di lavoro”. I punti da migliorare, individuati insieme a Enac e al gestore dell'attività aeroportuale, vanno dalle dotazioni dei Vigili del fuoco ai sistemi per la gestione ordinata delle partenze in situazioni di congestione dello scalo, “nonché un maggiore coordinamento di tutti i soggetti interessati (Hander, ENAV, compagnie aeree): tutti devono essere ovviamente coordinati in misura maggiore in situazioni di criticità come quella emersa il 29 luglio e nei giorni seguenti. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, un complessivo miglioramento dei servizi di handing è atteso a seguito della gara europea, in corso di svolgimento, che si concluderà teoricamente alla fine dell'anno, per limitare a tre gli operatori presenti sullo scalo”, ha detto ancora Delrio.

“Oggi noi paghiamo ovviamente – ha denunciato Delrio - il tempo perduto, oltre 20 anni di assenza nella pianificazione, nella programmazione e nell'esecuzione degli interventi, a fronte di un traffico aeroportuale aumentato - e in previsione di aumento costante - che hanno determinato una paralisi dello sviluppo aeroportuale, che richiede una necessaria accelerazione per colmare il deficit strutturale di un hub internazionale che movimenta oggi, tra partenze e arrivi, oltre 40 milioni di persone l'anno. Dobbiamo quindi coniugare sicurezza ed efficienza, vigilando affinché anche le società di gestione pongano in essere tutte le misure necessarie a tal fine”. Il ministro ha poi riferito che “nel 2014 sono stati realizzati 353 milioni di euro di investimenti, più del doppio rispetto agli anni precedenti. Questo è frutto dell'accordo di programma entrato in vigore e che il mio predecessore ha giustamente stimolato e messo in esercizio. Nel 2015 sono stati invece previsti investimenti per oltre 300 milioni, a fronte degli originari 220, e nel 2016 per 454 milioni a fronte dei 219 inizialmente previsti. Come potete notare, vi è un incremento notevolissimo degli investimenti programmati per far fronte al ritardo infrastrutturale. Con gli investimenti del 2016 avremo un incremento di circa 135 milioni, cumulati nel primo quinquennio, e porteremo a un miliardo e 120 milioni di euro gli investimenti originariamente previsti di circa 980 milioni. Quindi, non solo rispetto al quinquennio precedente c'è un incremento deciso degli investimenti, ma in questo contratto abbiamo addirittura aumentato la richiesta di investimenti da parte del gestore”. Ora “si sta già ragionando sulla pianificazione fino al 2020, che porterà Fiumicino a raggiungere gli standard internazionali A e B anche nell'area Schengen. L'obiettivo è quello dì raggiungere una capacità di 100 milioni di passeggeri circa mediante l'ammodernamento e il completamento di Fiumicino Sud e la successiva progettazione e realizzazione di Fiumicino Nord in linea con le previsioni di traffico a medio termine”.

L’obiettivo – ha rimarcato ancora Delrio – è “mettere il passeggero al centro del processo, assicurando il rispetto della carta dei diritti del passeggero. Le persone sono in grado di comprendere quando accadono emergenze imprevedibili; quello che non possono capire è perché li si abbandona senza informazioni e senza assistenza. Per questo abbiamo cercato di appurare le responsabilità dei disagi ai passeggeri provocati anche dai vettori”. Il ministro ritiene necessario “un impegno collettivo che coinvolga le compagnie aeree nel rispetto dei diritti dei passeggeri, le società di gestione dei servizi aeroportuali nella pianificazione e programmazione di adeguati interventi che assicurino standard qualitativi dei servizi. Il Governo – ha infine assicurato Delrio - si farà carico di un efficace coordinamento di tutti i soggetti istituzionali, a partire da Enac su cui vigiliamo e che a sua volta ha responsabilità di vigilanza sui gestori aeroportuali, per individuare tutte le soluzioni che possano consentire, in presenza di questo piano massiccio di investimenti, nel frattempo, di far fronte agli aumentati fabbisogni dell'aeroporto di Fiumicino”.

http://www.ilvelino.it/it/article/2...ncati-i/11133d6a-c422-46f0-94d0-c1e8df5c30fe/
 
mah speriamo che la tregua regga. Venerdi sera arrivo alle 23 da LHR con AZ, riparto la mattina dopo per SUF con FR alle 8.30. Azzardo una serata al Pigneto con degli amici in mezzo, se non ci sono scherzi dell'ultima ora sabato mattina alle 10 sono a mollo nel tirreno. Dopo 6 mesi che non rientro in Italia :)
 
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Fco Ora!
 
Sembra poca roba ( lo stò vedendo dal balcone ).
Roma è uno schifo. Gli argini delle strade non vengono puliti, ci sono erbacce ed immondizie ovunque.Erba alta secca ovunque.Basta il solito cret...o che butta un mozzicone di sigarette e , con questo venticello, piglia fuoco tutto. Se va bene, finisce come sembra stà finendo ora, se va in una pineta, sappiamo cosa succede.
Che tristessa....
 
Nulla di preoccupante, l'aeroporto non è interessato da quel piccolo incendio a focene.
 
Riggio parla di una nuova pista a FCO l'anno prossimo. Mi sono perso qualcosa io?


Caos Fiumicino, Riggio: "L'aeroporto non può essere un'oasi nel deserto"
Il presidente dell’Enac reduce dal vertice con il ministro Del Rio e Adr. Al centro della riunione la gestione dell’emergenza dopo il rogo del 29 luglio: dalla scarsità di vigili del fuoco al presidio del territorio circostante. Ma anche investimenti, servizi ai passeggeri, conflitto low cost

di Andrea Scutellà

ROMA. Quattro ore di fiamme tra le sterpaglie e i rovi che lambiscono l’aeroporto di Fiumicino. Tanto è bastato per mettere ko per oltre 4 giorni il più importante scalo italiano. “Nel caso specifico il problema è stato il fumo: il vento lo ha portato sull’unica pista, dato che l’altra è ferma per lavori. In più i vigili si erano allontanati per spegnere l’incendio e senza di loro non si può partire né atterrare”, ha spiegato Vito Riggio, presidente dell’Enac. Le ore lavoro perso, poi, si pagano a caro prezzo: ce ne vogliono almeno 12 per recuperarne una. “Quando un aeroporto resta fermo per 4 ore gli aerei non partono e si riempiono i piazzali. Ce ne vogliono almeno 24-48 per liberarsi e tornare a regime. Cosa accaduta per tutte le compagnie, tranne Vueling”, conclude. Riggio è reduce dal vertice con il ministro Graziano Del Rio e Adr, convocato per “individuare i punti di fragilità cronica del sistema” dal titolare dei Trasporti.

Com’è andato l’incontro?
"Molto bene, il ministro ha mostrato attenzione alla questione Fiumicino e in generale al sistema della pianificazione aeroportuale”.
Si è parlato di sanzioni pesanti per la Vueling?
“Sì, saranno quelle previste dal regolamento europeo (le cifre variano da 50mila euro fino a 1 milione, ndc) noi dobbiamo solo applicarle. Il ministro ha sottolineato l’importanza del rigore nell’applicazione del diritto dei passeggeri. Normalmente sono infrazioni minori, un conto però irrogare è una sanzione singola, un conto è un pacchetto, visto che i comportamenti, in questo caso, sono ripetuti. Basti pensare che abbiamo dovuto contattare l’autorità spagnola”.
Come ha reagito Vueling alle vostre sollecitazioni?
“L’amministratore delegato si è scusato immediatamente, ma il problema non sono le parole, sono i fatti. Dopo le nostre pressioni, comunque, c’è stato un radicale miglioramento: volevano cancellare 4 voli, ma quando abbiamo minacciato di ritirare le autorizzazioni in Italia, li hanno reinseriti. Sono stati aiutati anche da Adr, che gli ha trovato alberghi che non avevano e un charter per smaltire il traffico. Ma quando succede un fatto straordinario tutte le compagnie devono avere un piano di riserva, non si possono lasciare le persone senza informazioni. Bisogna avere aerei di ‘backup’: è inammissibile dire ‘Io questo aereo non ce l’ho, perciò cancello il volo’”.

Ma è una politica tipica di Vueling o di tutte le compagnie low cost?
“È una situazione che nasce dal fatto che durante l’estate alcune compagnie - e non parlo di colossi come Easyjet o Ryanair - tendono a prendere più impegni di quelli che possono mantenere. In parte si risolve in overbooking, a volte invece succede che su un giro complessivo, l’ultima tratta accumula un ritardo tale che si preferisce cancellarla. Ma è inaccettabile”.
Sanzioni in vista solo per Vueling? Ritardi e cancellazioni non hanno interessato anche compagnie più rinomate come Alitalia?
“Gli altri si sono rimessi in piedi prima. A me risultano segnalazioni anche per Alitalia, ad esempio, adesso le verificheremo, ma non si può irrogare una sanzione sulla base di una denuncia qualunque. C’è un’istruttoria aperta di cui si occuperà la direzione aeroportuale di Fiumicino”.
Emergenza a parte, quali sono le maggiori criticità venute fuori nell’incontro?
“Anzitutto la carenza di vigili del fuoco. Sono dovuti intervenire all’esterno dell’aeroporto e quindi hanno lasciato scoperte le piste. Senza di loro non si poteva né decollare, né atterrare. E questo succede perché non c’è più la Caserma all’esterno. Il ministro ha proposto che una parte di antincendio lo possa fare Adr, oppure che vengano potenziati i vigili del fuoco con un contingente dedicato all’intervento esterno. Bisogna poi individuare una figura di ‘manager dell’emergenza’ che sia interno al gestore aeroportuale e che abbia però l’autorità per intervenire nei confronti di strutture dipendenti da altri ministeri, come quello dell’Interno, o di autorità locali. C’è un problema di presidio del territorio circostante: il rogo sembrerebbe nato da un cumulo di rifiuti vicino la pineta. Pensi che ce n’è anche una privata che blocca una pista importante: gli aerei possono volare fino ad una certa ora e poi devono staccare. Non siamo riusciti ad abbatterla né a comprarla per l’opposizione degli ambientalisti, io avevo anche proposto di ripiantare 10mila alberi altrove. Sono cose che vanno al di là delle competenze del direttore aeroportuale. E allora il ministro ha detto: assumiamo il coordinamento del rapporto tra il più grande aeroporto italiano e il suo territorio. È un passo importante, c’era un po’ la sensazione che l’aeroporto fosse un’oasi nel deserto”.
E sul fronte investimenti?
“Il ministro ha voluto un’analisi dettagliata sugli investimenti: dal 2001 -anno della privatizzazione- al 2012 non c’era la convenzione tra Enac e Ministero e non si era fatto l’adeguamento tariffario. Appena nominato commissario nel 2003 fissai un contratto, il ministro dell’Economia lo bloccò per non aumentare le tariffe ad Alitalia pubblica e cercare di salvarla. Ci sono voluti 10 anni per avere il primo contratto di programma, perché a dicembre del 2012 lo approvò Monti. Da quando è entrato in vigore siamo passati da una media di 60 milioni l’anno agli 800 milioni in corso, entro l’anno prossimo sarà consegnato un nuovo pezzo di aeroporto e una nuova pista. Ci stiamo riprendendo, ma con 10 anni di ritardo: sia il ministro che noi, però, abbiamo chiesto maggiori sforzi ad Adr”.
Non c’è un problema di convivenza tra voli low cost e compagnie tradizionali?
“Il Terminal 1 è il più efficiente ed è gestito da Alitalia. Soltanto il Terminal 3 vede insieme compagnie tradizionali e low cost. Ora con il nuovo molo le seconde verranno concentrate in una parte dell’aeroporto. Altrimenti non sapremmo dove metterle: o raddoppiamo Fiumicino (come stiamo facendo) o costruiamo un nuovo aeroporto, ma nel Lazio non c’è più spazio, Viterbo potrebbe assorbire al massimo 2 0 3 milioni di passeggeri e Grosseto è un aeroporto militare aperto anche al traffico civile, ma non certo a questi livelli”.
Si è parlato anche di handler - le società di servizi a terra - durante l’incontro?
“Noi abbiamo già fatto un decreto per limitarle a 3, ora è in corso la gara che ha requisiti molto più stringenti. Speriamo che si concluda entro l’anno, così dal 2016 non ci ritroveremo più con i 5 attuali. Purtroppo ci saranno anche conseguenze dal punto di vista umano, per i lavoratori, ma a questo punto per noi l’efficienza è tutto. Le società di handling gestiscono il rapporto frontale con i passeggeri: in biglietteria, al check-in, con i bagagli”.
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“Il Terminal 1 è il più efficiente ed è gestito da Alitalia. Soltanto il Terminal 3 vede insieme compagnie tradizionali e low cost. Ora con il nuovo molo le seconde verranno concentrate in una parte dell’aeroporto.

Secondo me può essere che il nuovo molo venga riservato a tutte le major che attualmente stanno al T3 e nel T3 avendo liberato spazi vengano concentrate tutte le low cost. A settembre inoltre dovrebbero partire non meglio specificati lavori di rifacimento e ristrutturazione del T3, sapete meglio di cosa di tratta?
 
Penso che Alitalia sia scontato che verrà confermata.

Su Aviation Services ed Aviapartner ho sentito varie lamentele a livello di qualità ma a prescindere non scordiamoci che potrebbero entrare società che al momento non operano a FCO (Menzies, Swissport, ASIG, GH Italia ecc.).


Piccola parentesi: trovo però triste che la Vueling dia la colpa ad Aviation Services per i disagi, sono loro che davano comunicazioni vaghe alla società che usano per i servizi aeroportuali e loro si sono comportati di conseguenza.

Anche se cambiano Menzies Swissport, ASIG GH Italia, il problema rimane sono le persone che devono cambiare modo di pensare e lavorare ( parere mio per quello che ho visto sia dentro che fuori) poi se alcuni hanno da ridire rimando ai vari post in passato valige che venivano lanciate, aperte e altro ancora questo veniva fatto da persone, non società
 
Mi potete spiegare come pensano che una riduzione della concorrenza col passaggio da 5 a 3 società di handling possa portare a un miglioramento del servizio? A me pare invece probabile che le 3 rimaste, venutesi a creare una situazione di oligopolio si metteranno daccordo per fare cartello e offrire gli stessi prezzi al rialzo.
 
Mi potete spiegare come pensano che una riduzione della concorrenza col passaggio da 5 a 3 società di handling possa portare a un miglioramento del servizio? A me pare invece probabile che le 3 rimaste, venutesi a creare una situazione di oligopolio si metteranno daccordo per fare cartello e offrire gli stessi prezzi al rialzo.

Libero pensiero in libero forum; ma
1) per fare quel che dici cosa cambia tra 3 e 5?
2) oensi che averne invece 5, 10 o anche 15 sia utile, intelligente e affidabile come sistema?

Fosse per me 1 Handler per 1 aeroporto, gestito dal gestore; allora avremmo procedure omogenee, contratti in linea e affidabilita' garantita, non questa babele di societucole che aprono e chiudono come le serrande del baretto, sfruttando poveri cristi a 600 euro al mese e lasciandoli poi spesso per strada!