East End Ave
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vabbe'...poi tocca vede'Seee ciao
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Il problema è molto semplice: innanzitutto troppe società portano a troppa confusione.Mi potete spiegare come pensano che una riduzione della concorrenza col passaggio da 5 a 3 società di handling possa portare a un miglioramento del servizio? A me pare invece probabile che le 3 rimaste, venutesi a creare una situazione di oligopolio si metteranno daccordo per fare cartello e offrire gli stessi prezzi al rialzo.
Da tutto ciò mi risulta evidente che al Cliente (cioè la compagnia aerea) tutto ciò che dici non interessa. Dove la qualità conta questa viena riconosciuta e pagata. Se il cliente non la paga è perché non la vede o non gli interessa. In un caso come nell'altro mercato e concorrenza funzionano meglio di un monopolioIl problema è molto semplice: innanzitutto troppe società portano a troppa confusione.
I contratti di servizi aeroportuali non si basano su un discorso di qualità ma di costi.
Da quando vi sono così tante società di servizi aeroportuali a FCO sono aumentati i problemi ed è calata la professionalità (a FCO non so ma a BLQ alcuni servizi di rampa venivano subaffidati a cooperative con lavoratori che avevano contratti, ammesso che li avessero, al limite della legalità).
La liberalizzazione dei servizi aeroportuali è stata voluta per fare scendere i costi ma ha portato a: precariato, abbassamento del livello dei servizi (in molti casi), maggiori problemi a livello gestionale (tipo transiti tra due compagnie aeree servite da due società diverse) ecc. Per complicare le cose le regole sono in continuo cambiamento: prima l'assistenza ai disabili a FCO veniva fatta da personale con la quale la compagnia aerea aveva il contratto per i servizi di rampa (ad esempio LH usava Globeground Italia per assistere passeggeri e supervisione di rampa ma EAS per i servizi di rampa e pertanto quest'ultima portava i disabili all'aereo) ecc.
Nel 2007 avevo lavorato in SEA Handling a LIN per assistenza passeggeri usando ARCO. Il mio corso era durato due settimane (anni fa durava almeno un mese e mezzo) ma già allora vi erano società come Aviapartner che già il primo giorno facevano il corso col supervisore davanti al passeggero ai banchi di accettazione (non avevano divisa ed i primi giorni erano in jeans).
Per creare professionalità servono anni di esperienza: come fai a dare esperienza quando fai contratti precari dove dopo sei mesi ti lasciano a casa giacché una compagnia aerea cambia gestore?
Anche per il passeggero sono aumentati i problemi (bagagli smarriti, banchi transiti diversi poiché in mano a società diverse ecc.).
Francamente mi piacerebbe tornare al monopolio del gestore aeroportuale nei servizi aeroportuali. Atterri a Roma ed usi AdR, se vuoi puoi mettere solo il tuo personale di assistenza ai passeggeri ma finisce lì.
Ogni Paese ha proprie regole ma è tendenzialmente sempre libero mercato negli aeroporti con più di due milioni di passeggeri.Scusate ma all' estero come funziona: nei principali hub europei ad esempio quante società di handling operano?
Poi mi sembra che diverse compagnie facciano autoproduzione ovvero si gestiscano in proprio i servizi di handling. Anche se è una tendenza che sta via via scomparendo, normalmente è piu' economico affidare all' esterno questa attività.
Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.Da tutto ciò mi risulta evidente che al Cliente (cioè la compagnia aerea) tutto ciò che dici non interessa. Dove la qualità conta questa viena riconosciuta e pagata. Se il cliente non la paga è perché non la vede o non gli interessa. In un caso come nell'altro mercato e concorrenza funzionano meglio di un monopolio
La sicurezza è una pre-condizione, ed ovviamente le regole di abilitazione ne devono tenere conto. I pax sono clienti delle compagnie, se sono insoddisfatti cambiano vettore. I dipendenti sono liberi di cambiare lavoro se le condizioni offerte non li soddisfano. Invece con un monopolista è certo che ci perdano tutti (a parte forse i sindacalisti)Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.
La sicurezza è una pre-condizione, ed ovviamente le regole di abilitazione ne devono tenere conto. I pax sono clienti delle compagnie, se sono insoddisfatti cambiano vettore. I dipendenti sono liberi di cambiare lavoro se le condizioni offerte non li soddisfano. Invece con un monopolista è certo che ci perdano tutti (a parte forse i sindacalisti)Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.
Bravo! Esatto! Il mio discorso era in partenza legato proprio al nostro solito modo becero di fare le cose infatti; pure per me ce ne possono essere 100, purche' in regola, controllati e sottoposti a rigide norme comuni. In questo senso, qui da noi, liberalizzazione e deregulation diventano invece spesso (sempre?) anarchia e malaffare: in altre parole, serve frusta e sgabello, un handler con gente seria al comando e giu' la cler per gli altri!A mio modo di vedere il problema non e' avere 5 handlers, anzi. Ma piuttosto fare in modo che abbiano una struttura che riesca a garantire i servizi in linea con la quantita' di contratti siglati, che abbiano tutte le certificazioni e le attrezzature per poter svolgere il lavoro in sicurezza ed efficienza, e che siano in grado di operare in maniera efficiente e che possano fare utili. In assenza di cio' si cede le attivita' o si fallisce.
Ora, che per tutte una serie di ragioni (livelli occupazionali, sindacati, imprenditori collusi ed incapaci a fare impresa, favori tra amici, politica ecc.) questo non sia possibile allo stato attuale delle cose a FCO, ed in Italia in generale e' un altro discorso.
Questa me l'ero persa.Si è parlato anche di handler - le società di servizi a terra - durante l’incontro?
“Noi abbiamo già fatto un decreto per limitarle a 3, ora è in corso la gara che ha requisiti molto più stringenti. Speriamo che si concluda entro l’anno, così dal 2016 non ci ritroveremo più con i 5 attuali. Purtroppo ci saranno anche conseguenze dal punto di vista umano, per i lavoratori, ma a questo punto per noi l’efficienza è tutto. Le società di handling gestiscono il rapporto frontale con i passeggeri: in biglietteria, al check-in, con i bagagli”.
E chissà perché si è avuta la necessità di portarli a 5 per poi tornare a 3?Questa me l'ero persa.
Quindi Riggio conferma che dall'anno prossimo le compagnie di handling verranno ridotte da 5 a 3, palesando tralaltro evidenti ricadute occupazionali.
Chissa' come mai i sindacati stanno facendo ancora scena muta al riguardo.
Sindacati oggi 5 Agosto ?Questa me l'ero persa.
Quindi Riggio conferma che dall'anno prossimo le compagnie di handling verranno ridotte da 5 a 3, palesando tralaltro evidenti ricadute occupazionali.
Chissa' come mai i sindacati stanno facendo ancora scena muta al riguardo.
Dovrebbe essere così, ma purtroppo non lo è.Bravo! Esatto! Il mio discorso era in partenza legato proprio al nostro solito modo becero di fare le cose infatti; pure per me ce ne possono essere 100, purche' in regola, controllati e sottoposti a rigide norme comuni. In questo senso, qui da noi, liberalizzazione e deregulation diventano invece spesso (sempre?) anarchia e malaffare: in altre parole, serve frusta e sgabello, un handler con gente seria al comando e giu' la cler per gli altri!
i sindacati devono essere ind.... per quello che non fanno o sfascianoSindacati oggi 5 Agosto ?