FCO: incendio vicino 16R (29/7) e blackout elettrico (30/7) ** AGGIORNAMENTI LIVE **


NewOne

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1 Aprile 2011
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OFF-TOPIC: sciopero di 4 ore dei controllori del traffico aereo in Grecia.
Vediamo se riusciranno a dire che è colpa di Vueling o Easyjet ?
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Mi potete spiegare come pensano che una riduzione della concorrenza col passaggio da 5 a 3 società di handling possa portare a un miglioramento del servizio? A me pare invece probabile che le 3 rimaste, venutesi a creare una situazione di oligopolio si metteranno daccordo per fare cartello e offrire gli stessi prezzi al rialzo.
Il problema è molto semplice: innanzitutto troppe società portano a troppa confusione.

I contratti di servizi aeroportuali non si basano su un discorso di qualità ma di costi.

Da quando vi sono così tante società di servizi aeroportuali a FCO sono aumentati i problemi ed è calata la professionalità (a FCO non so ma a BLQ alcuni servizi di rampa venivano subaffidati a cooperative con lavoratori che avevano contratti, ammesso che li avessero, al limite della legalità).

La liberalizzazione dei servizi aeroportuali è stata voluta per fare scendere i costi ma ha portato a: precariato, abbassamento del livello dei servizi (in molti casi), maggiori problemi a livello gestionale (tipo transiti tra due compagnie aeree servite da due società diverse) ecc. Per complicare le cose le regole sono in continuo cambiamento: prima l'assistenza ai disabili a FCO veniva fatta da personale con la quale la compagnia aerea aveva il contratto per i servizi di rampa (ad esempio LH usava Globeground Italia per assistere passeggeri e supervisione di rampa ma EAS per i servizi di rampa e pertanto quest'ultima portava i disabili all'aereo) ecc.



Nel 2007 avevo lavorato in SEA Handling a LIN per assistenza passeggeri usando ARCO. Il mio corso era durato due settimane (anni fa durava almeno un mese e mezzo) ma già allora vi erano società come Aviapartner che già il primo giorno facevano il corso col supervisore davanti al passeggero ai banchi di accettazione (non avevano divisa ed i primi giorni erano in jeans).


Per creare professionalità servono anni di esperienza: come fai a dare esperienza quando fai contratti precari dove dopo sei mesi ti lasciano a casa giacché una compagnia aerea cambia gestore?


Anche per il passeggero sono aumentati i problemi (bagagli smarriti, banchi transiti diversi poiché in mano a società diverse ecc.).


Francamente mi piacerebbe tornare al monopolio del gestore aeroportuale nei servizi aeroportuali. Atterri a Roma ed usi AdR, se vuoi puoi mettere solo il tuo personale di assistenza ai passeggeri ma finisce lì.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
A mio modo di vedere il problema non e' avere 5 handlers, anzi. Ma piuttosto fare in modo che abbiano una struttura che riesca a garantire i servizi in linea con la quantita' di contratti siglati, che abbiano tutte le certificazioni e le attrezzature per poter svolgere il lavoro in sicurezza ed efficienza, e che siano in grado di operare in maniera efficiente e che possano fare utili. In assenza di cio' si cede le attivita' o si fallisce.

Ora, che per tutte una serie di ragioni (livelli occupazionali, sindacati, imprenditori collusi ed incapaci a fare impresa, favori tra amici, politica ecc.) questo non sia possibile allo stato attuale delle cose a FCO, ed in Italia in generale e' un altro discorso.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Il problema è molto semplice: innanzitutto troppe società portano a troppa confusione.

I contratti di servizi aeroportuali non si basano su un discorso di qualità ma di costi.

Da quando vi sono così tante società di servizi aeroportuali a FCO sono aumentati i problemi ed è calata la professionalità (a FCO non so ma a BLQ alcuni servizi di rampa venivano subaffidati a cooperative con lavoratori che avevano contratti, ammesso che li avessero, al limite della legalità).

La liberalizzazione dei servizi aeroportuali è stata voluta per fare scendere i costi ma ha portato a: precariato, abbassamento del livello dei servizi (in molti casi), maggiori problemi a livello gestionale (tipo transiti tra due compagnie aeree servite da due società diverse) ecc. Per complicare le cose le regole sono in continuo cambiamento: prima l'assistenza ai disabili a FCO veniva fatta da personale con la quale la compagnia aerea aveva il contratto per i servizi di rampa (ad esempio LH usava Globeground Italia per assistere passeggeri e supervisione di rampa ma EAS per i servizi di rampa e pertanto quest'ultima portava i disabili all'aereo) ecc.



Nel 2007 avevo lavorato in SEA Handling a LIN per assistenza passeggeri usando ARCO. Il mio corso era durato due settimane (anni fa durava almeno un mese e mezzo) ma già allora vi erano società come Aviapartner che già il primo giorno facevano il corso col supervisore davanti al passeggero ai banchi di accettazione (non avevano divisa ed i primi giorni erano in jeans).


Per creare professionalità servono anni di esperienza: come fai a dare esperienza quando fai contratti precari dove dopo sei mesi ti lasciano a casa giacché una compagnia aerea cambia gestore?


Anche per il passeggero sono aumentati i problemi (bagagli smarriti, banchi transiti diversi poiché in mano a società diverse ecc.).


Francamente mi piacerebbe tornare al monopolio del gestore aeroportuale nei servizi aeroportuali. Atterri a Roma ed usi AdR, se vuoi puoi mettere solo il tuo personale di assistenza ai passeggeri ma finisce lì.
Da tutto ciò mi risulta evidente che al Cliente (cioè la compagnia aerea) tutto ciò che dici non interessa. Dove la qualità conta questa viena riconosciuta e pagata. Se il cliente non la paga è perché non la vede o non gli interessa. In un caso come nell'altro mercato e concorrenza funzionano meglio di un monopolio
 

Cesare.Caldi

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Scusate ma all' estero come funziona: nei principali hub europei ad esempio quante società di handling operano?

Poi mi sembra che diverse compagnie facciano autoproduzione ovvero si gestiscano in proprio i servizi di handling. Anche se è una tendenza che sta via via scomparendo, normalmente è piu' economico affidare all' esterno questa attività.
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Scusate ma all' estero come funziona: nei principali hub europei ad esempio quante società di handling operano?

Poi mi sembra che diverse compagnie facciano autoproduzione ovvero si gestiscano in proprio i servizi di handling. Anche se è una tendenza che sta via via scomparendo, normalmente è piu' economico affidare all' esterno questa attività.
Ogni Paese ha proprie regole ma è tendenzialmente sempre libero mercato negli aeroporti con più di due milioni di passeggeri.

A CDG c'è una situazione confusionaria dove in ogni terminale vi sono tre licenze ma spesso le società con licenza sub-affidano i servizi (in particolare rampa) a società che non hanno licenza. Ad esempio Alitalia e KLM (oltre ad altre compagnie ovviamente) hanno un contratto con Air France ma questa fa solo l'assistenza ai passeggeri e sub-affida i servizi di rampa ad altre società che non hanno licenza.

Ad AMS vi sono KLM, Aviapartner, Menzies e Swissport. Qua vi è sempre il problema delle perdite di posti di lavoro in caso di cambio di contratto da parte di una compagnia aerea.

A LHR la situazione è abbastanza diversa terminale per terminale. Il T5 ha solo BA, mentre gli altri hanno svariate società. Le uniche compagnie aeree tuttora in autoproduzione a LHR sono BA e United Airlines (Air Canada ha venduto i servizi aeroportuali ad ASIG, Alitalia a GH Italia che ha creato Azzurra), vi sono anche Cobalt (controllata al 60% da KLM ed al 40% da Air France) e Menzies, Dnata, Swissport ecc.

A DXB invece vi è una situazione di monopolio dove tutti i servizi di rampa sono fatti da DNATA (controllata da Emirates) mentre l'assistenza ai passeggeri la Emirates la gestisce con proprio personale e la DNATA la fa per tutte le altre. Non so se altre compagnie aeree abbiano personale loro di assistenza ai passeggeri. Faccio una piccola parentesi: è vergognoso che DNATA operi in svariati aeroporti nel mondo ma le altre società non possano operare a DXB.

Negli scali statunitensi e canadesi vige molto l'autoproduzione anche se sempre più compagnie aeree usano società terze in particolare negli scali secondari.
 

sevs17

Utente Registrato
10 Dicembre 2007
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Da tutto ciò mi risulta evidente che al Cliente (cioè la compagnia aerea) tutto ciò che dici non interessa. Dove la qualità conta questa viena riconosciuta e pagata. Se il cliente non la paga è perché non la vede o non gli interessa. In un caso come nell'altro mercato e concorrenza funzionano meglio di un monopolio
Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.
La sicurezza è una pre-condizione, ed ovviamente le regole di abilitazione ne devono tenere conto. I pax sono clienti delle compagnie, se sono insoddisfatti cambiano vettore. I dipendenti sono liberi di cambiare lavoro se le condizioni offerte non li soddisfano. Invece con un monopolista è certo che ci perdano tutti (a parte forse i sindacalisti)
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Chi fa le leggi deve vedere al bene del sistema (personale, passeggeri, servizi, sicurezza ecc.) non solo delle compagnie aeree.
La sicurezza è una pre-condizione, ed ovviamente le regole di abilitazione ne devono tenere conto. I pax sono clienti delle compagnie, se sono insoddisfatti cambiano vettore. I dipendenti sono liberi di cambiare lavoro se le condizioni offerte non li soddisfano. Invece con un monopolista è certo che ci perdano tutti (a parte forse i sindacalisti)
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
A mio modo di vedere il problema non e' avere 5 handlers, anzi. Ma piuttosto fare in modo che abbiano una struttura che riesca a garantire i servizi in linea con la quantita' di contratti siglati, che abbiano tutte le certificazioni e le attrezzature per poter svolgere il lavoro in sicurezza ed efficienza, e che siano in grado di operare in maniera efficiente e che possano fare utili. In assenza di cio' si cede le attivita' o si fallisce.

Ora, che per tutte una serie di ragioni (livelli occupazionali, sindacati, imprenditori collusi ed incapaci a fare impresa, favori tra amici, politica ecc.) questo non sia possibile allo stato attuale delle cose a FCO, ed in Italia in generale e' un altro discorso.
Bravo! Esatto! Il mio discorso era in partenza legato proprio al nostro solito modo becero di fare le cose infatti; pure per me ce ne possono essere 100, purche' in regola, controllati e sottoposti a rigide norme comuni. In questo senso, qui da noi, liberalizzazione e deregulation diventano invece spesso (sempre?) anarchia e malaffare: in altre parole, serve frusta e sgabello, un handler con gente seria al comando e giu' la cler per gli altri!
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
16,944
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Londra.
Si è parlato anche di handler - le società di servizi a terra - durante l’incontro?
“Noi abbiamo già fatto un decreto per limitarle a 3, ora è in corso la gara che ha requisiti molto più stringenti. Speriamo che si concluda entro l’anno, così dal 2016 non ci ritroveremo più con i 5 attuali. Purtroppo ci saranno anche conseguenze dal punto di vista umano, per i lavoratori, ma a questo punto per noi l’efficienza è tutto. Le società di handling gestiscono il rapporto frontale con i passeggeri: in biglietteria, al check-in, con i bagagli”.
Questa me l'ero persa.
Quindi Riggio conferma che dall'anno prossimo le compagnie di handling verranno ridotte da 5 a 3, palesando tralaltro evidenti ricadute occupazionali.
Chissa' come mai i sindacati stanno facendo ancora scena muta al riguardo.
 

LH400

Utente Registrato
28 Luglio 2008
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137
Questa me l'ero persa.
Quindi Riggio conferma che dall'anno prossimo le compagnie di handling verranno ridotte da 5 a 3, palesando tralaltro evidenti ricadute occupazionali.
Chissa' come mai i sindacati stanno facendo ancora scena muta al riguardo.
E chissà perché si è avuta la necessità di portarli a 5 per poi tornare a 3?
 

falco108

Bannato
8 Novembre 2012
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Questa me l'ero persa.
Quindi Riggio conferma che dall'anno prossimo le compagnie di handling verranno ridotte da 5 a 3, palesando tralaltro evidenti ricadute occupazionali.
Chissa' come mai i sindacati stanno facendo ancora scena muta al riguardo.
Sindacati oggi 5 Agosto ?
 

Qantaslink

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22 Giugno 2009
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Cittadino del mondo
Bravo! Esatto! Il mio discorso era in partenza legato proprio al nostro solito modo becero di fare le cose infatti; pure per me ce ne possono essere 100, purche' in regola, controllati e sottoposti a rigide norme comuni. In questo senso, qui da noi, liberalizzazione e deregulation diventano invece spesso (sempre?) anarchia e malaffare: in altre parole, serve frusta e sgabello, un handler con gente seria al comando e giu' la cler per gli altri!
Dovrebbe essere così, ma purtroppo non lo è.

Anarchia in tutti i settori.