Differito lo sciopero ENAV del 23 luglio


Aspetta...non sto parlando di "capacità di capire" fine a se stessa...io non sono superman, sono una persona normale e se capisco io determinate cose le capisci anche tu...ma un conto è essere in due e passare qualche ora a chiacchierare, non solo so chi ho davanti e che background ha (in modo da adeguare le spiegazioni e le terminologie usate alle sue conoscenze) ma hai la possibilità di chiedermi direttamente cosa non ti è chiaro e (anche se non si dovrebbe), magari in amicizia potrei anche dirti qualcosa di "confidenziale" o portarti a vedere di persona quello che ti sto spiegando...diverso è su un forum dove da un post rispondono in 6 con 10 domande diverse, non si conosce chi c'è dietro lo schermo ed il suo background e non c'è la possibilità di far vedere cosa implica in pratica quello di cui si sta parlando.

La situazione non cambia. Se argomenti in un post per bene, tutti capiranno. Avrai sempre qualcuno che non ci arriva, o fa finta di non arrivarci, ma la stragrande maggioranza dei forumer capirà.
 
Quoto 13900: siamo tutti abbastanza grandi ed "imparati" per capire questioni anche tecniche, se ben argomentate.

Senza contare che qui su AC abbiamo piloti, AAVV e CTA che partecipano fattivamente da anni e con spirito costruttivo.

Nascondersi dietro un "eh ma voi non potete capire" è puerile e smentito dai fatti
 
Ultima modifica:
Non è una questione di considerare qualcuno un lesionato mentale, è che per capire (e sapere) certe cose bisogna davvero essere dello stesso settore...ti faccio un esempio:

Se ti dico che sciopero perchè mi hanno aumentato il carico di settore portandolo da 25 a 32 (numeri a caso) tu cosa capisci? E' tanto? E' poco?
Se ti dico che esistono settori con un carico massimo di 16 (numero a caso) cosa penseresti? Che 32 è una follia e che faccio bene a scioperare, giusto? E se ti dicessi che esistono settori con carico massimo di 60 (numero a caso) cosa diresti? Che 32 è circa la metà quindi non devo lamentarmi?

Guarda, apprezzo molto il tuo modo di comunicare e porti con gli altri lettori, sicuramente costruttivo e posato, ma l'affermazione di cui sopra è secondo me concettualmente errata. Se è vero che ci sono tecnicismi, è anche vero che i tecnicismi possono e devono essere ridotti a concetti più elementari per poter essere ricondotti nell'alveo di una discussione con i terzi, come ad esempio la trattativa col governo o, ancora più in basso, la comunicazione all'opinione pubblica. Altrimenti sareste un organo autonomo, indipendente ed auto-disciplinato, una sorta di Stato a sovranità personale, visto che anche la controparte di governo non potrebbe mai capire tali tecnicismi e di conseguenza regolarli. Anzi, sarebbe illogico uno sciopero proprio in virtù di questo motivo, avendo a quel punto una controparte non qualificata a trattare i vostri argomenti.
La parte tecnica, oltretutto, con questo sciopero sembra avere molto poco a che fare, riducendo la portata della discussione più sul piano di una percezione emotiva della privatizzazione.

Anche nel settore dove lavoro io c'è la tendenza (smisurata, spesso) a dire "ma come fai a spiegare queste cose alla massaia di Voghera?". Essendo tuttavia la stessa massaia a pagarci lo stipendio, in un modo o nell'altro il sistema di spiegarle le cose lo dobbiamo trovare, altrimenti - e giustamente, aggiungo io - la massaia ti confessa di non capire, e non capendo i suo soldi li investe altrove.
Detto questo, o fate - come nel tuo caso, apprezzatissimo - uno sforzo per cercare di spiegare le cose in modo che siano comprensibili per i terzi, oppure rischiate di non avere alcun tipo di sostegno da parte di chi, nolente o volente, alla fine con le sue tasse o le sue azioni (un domani) vi paga lo stipendio.
Detto questo, bis, mi sembra ancora una volta che tra il comunicato del sindacato e le motivazioni che indicate ci sia una discrasia di fondo, che non aiuta in alcun modo nè a perorare la causa, nè tantomeno a risolverla.
 
diciamo anche che in italia si può dire che "legge è uguale per tutti,ma anche no".Abbiamo l'applicazione del diritto a macchie di leopardo.

E questo vale soprattutto per i diritti dei lavoratori che si applicano diversamente se lavori in settori privati di proprietà pubblica rispetto a settori dove la proprietà è interamente privata .

A questo punto è il privato che si deve avvicinare al pubblico, o il pubblico (inteso come azienda privato con proprietà pubblica),che è fuori dal mondo e si deve avvicinare al privato?
 
diciamo anche che in italia si può dire che "legge è uguale per tutti,ma anche no".Abbiamo l'applicazione del diritto a macchie di leopardo.

E questo vale soprattutto per i diritti dei lavoratori che si applicano diversamente se lavori in settori privati di proprietà pubblica rispetto a settori dove la proprietà è interamente privata .

A questo punto è il privato che si deve avvicinare al pubblico, o il pubblico (inteso come azienda privato con proprietà pubblica),che è fuori dal mondo e si deve avvicinare al privato?

A cosa ti stai riferendo?
 
A cosa ti stai riferendo?

a quello che ho visto e vedo, ad esempio 5/6 anni fa settore in fase di peogressiva privatizzazione ai tempi poco meno di 2/3 proprietà pubblica e il resto privato ,periodo di chiusura bilancio, in amministrazione ,ore 14.00 , di um normale giorno lavorativo , c'era una sola dipendente (chiaramente con contratto determinato) sul posto ,tutti gli altri non c'erano in quanto legittimamente in permesso ( vari e diversi)

Nel privato una roba del genere non l'ho mai vista!!!!
 
a quello che ho visto e vedo, ad esempio 5/6 anni fa settore in fase di peogressiva privatizzazione ai tempi poco meno di 2/3 proprietà pubblica e il resto privato ,periodo di chiusura bilancio, in amministrazione ,ore 14.00 , di um normale giorno lavorativo , c'era una sola dipendente (chiaramente con contratto determinato) sul posto ,tutti gli altri non c'erano in quanto legittimamente in permesso ( vari e diversi)

Nel privato una roba del genere non l'ho mai vista!!!!

Guarda, secondo me lo stereotipo del dipendente pubblico a cui alle 16:59 casca la penna poco si adatta ai settori a cui ci stiamo qui riferendo, che sono caratterizzati sia da un'altissima professionalità e specializzazione, e sia da una ferrea regolamentazione non solo di livello nazionale. Sintetizzando, non credo che lo stereotipo "privatizziamo i carrozzoni statali e facciamo finalmente lavorare questi scansafatiche" si applichi all'oggetto di questo thread. Nè credo che, di contro, sia questo l'oggetto delle rimostranze sindacali che hanno condotto allo sciopero.
 
E tanto per chiarire il mio punto di vista: in linea di principio, anche io sono d'accordo sul fatto che alcuni settori sarebbe opportuno non venissero fatti oggetto di privatizzazione. L'oggetto dell'attività di ENAV è un bene pubblico, non escludibile e privo di rivalità, e dai beni pubblici di solito non è possibile (e/o opportuno) trarre profitto.
 
Guarda, secondo me lo stereotipo del dipendente pubblico a cui alle 16:59 casca la penna poco si adatta ai settori a cui ci stiamo qui riferendo, che sono caratterizzati sia da un'altissima professionalità e specializzazione, e sia da una ferrea regolamentazione non solo di livello nazionale. Sintetizzando, non credo che lo stereotipo "privatizziamo i carrozzoni statali e facciamo finalmente lavorare questi scansafatiche" si applichi all'oggetto di questo thread. Nè credo che, di contro, sia questo l'oggetto delle rimostranze sindacali che hanno condotto allo sciopero.

ma non ho parlato di scansafatiche, ho parlato di gente legittimamente in permesso. La differenza è che in questi settori la piena fruizione del diritto è normalmente tollerata e accettata.
Nel privato no!!!!!!

Altro esempio :cara amica che lavorava e lavora in un ente pubblico , una stakanov molto brava e preparata, gli viene fatta una proposta di lavoro nel privato (20/30%in più di stipendio) rifiutata perché perfettamente consapevole che a fronte di quel quid in +, avrebbe perso un lavoro con orari certi e la piena fruizione di diritti anche se contrattualmente garantiti anche dal privato.

Questo è il paese che vedo, non mi pare di avere le traveggole.
 
ma non ho parlato di scansafatiche, ho parlato di gente legittimamente in permesso. La differenza è che in questi settori la piena fruizione del diritto è normalmente tollerata e accettata.
Nel privato no!!!!!!

Altro esempio :cara amica che lavorava e lavora in un ente pubblico , una stakanov molto brava e preparata, gli viene fatta una proposta di lavoro nel privato (20/30%in più di stipendio) rifiutata perché perfettamente consapevole che a fronte di quel quid in +, avrebbe perso un lavoro con orari certi e la piena fruizione di diritti anche se contrattualmente garantiti anche dal privato.

Questo è il paese che vedo, non mi pare di avere le traveggole.

Che esista una differenza tra settore pubblico e privato è lapalissiano. Dico solo che queste differenze poco rilevano in questa discussione.
 
E tanto per chiarire il mio punto di vista: in linea di principio, anche io sono d'accordo sul fatto che alcuni settori sarebbe opportuno non venissero fatti oggetto di privatizzazione. L'oggetto dell'attività di ENAV è un bene pubblico, non escludibile e privo di rivalità, e dai beni pubblici di solito non è possibile (e/o opportuno) trarre profitto.

Beh, alla fine l'ENAV, ora come ora, fa soldi.

In più puoi sempre fare consulenza per altri paesi; se non sbaglio NATS, per una modica cifra è andata a spiegare agli indonesiani come fare l'ATC. Nulla vieterebbe a ENAV di fare qualcosa del genere, e sono certo che potrebbe anche fare benino, specie in quei paesi dove non essere anglosassoni è una medaglia al merito. E ci sono tanti paesi in cui l'aviazione sta esplodendo e le autorità fan fatica a starci dietro.
 
È bello vedere che alcuni utenti del forum hanno preso atto che non si sciopera per andare al mare o vedere la partita dell'Italia. Personalmente trovo che quello che sia successo oggi sia un grave indizio che qualcosa in questo Paese non stia funzionando bene, e non mi riferisco certo al nostro lavoro.

Un saluto al Mane, che conosco e agli altri colleghi.
 
Ho avuto il piacere di parlare a lungo riguardo questi scioperi con un amico controllore
Come "utilizzatore" dei loro servizi, sono particolarmente interessato dall'aspetto safety di determinate decisioni prese dall'alto
Per quanto personalmente credo che ci possano essere diverse modalità per far valere i propri diritti e le proprie inquietudini, sono assolutamente d'accordo con le loro proteste
Anche il loro lavoro è fondamentalmente cambiato rispetto a diversi anni fa, e dei lavoratori pubblici strapagati e pieni di privilegi, è rimasto ben poco
Basta sedersi un turno accanto a loro per capire che in realtà avrebbero bisogno anche di più tutele, a partire da uno schema tipo "FTL" per regolare i loro turni
Pensate solo al fatto che quasi mai vengono emesse restrizioni nello spazio aereo italiano, mentre tedeschi inglesi e francesi hanno slot tutti i santi giorni... siamo noi bravi e loro scarsi? Non direi...
L'opinione pubblica è purtroppo affogata nell'analfabetismo funzionale, ma almeno fra professionisti bisognerebbe riconoscere la legittimità di alcune richieste
E' indubbio che uno sciopero dei controllori rovina i piani di tante persone, basta guardare i cugini francesi e come stanno creando fin troppi problemi a clienti e compagnie, ma non posso che schierarmi dalla loro parte (fortunatamente oggi non lavoravo! :p )
Credo comunque che una maggiore comunicazione da parte delle sigle sindacali, per almeno CERCARE di spiegare i punti in discussione (ripeto, c'è sempre da tenere in conto l'analfabetismo funzionale generalizzato) e cercare di far capire anche agli altri protagonisti del settore del perchè mi ritrovo un aereo con 180pax a bordo che nn potrà partire per le prossime due ore...
 
Beh, alla fine l'ENAV, ora come ora, fa soldi.

In più puoi sempre fare consulenza per altri paesi; se non sbaglio NATS, per una modica cifra è andata a spiegare agli indonesiani come fare l'ATC. Nulla vieterebbe a ENAV di fare qualcosa del genere, e sono certo che potrebbe anche fare benino, specie in quei paesi dove non essere anglosassoni è una medaglia al merito. E ci sono tanti paesi in cui l'aviazione sta esplodendo e le autorità fan fatica a starci dietro.

(Tutto questo per dire che sarebbe fichissimo vedere il nostro socio-forumer Torre mandato sei mesi in missione di evangelizzazione delle masse in Pakistan :D)

Per quanto riguarda le attività estere ENAV opera/ha operato in Libia, Malesia, Emirati Arabi più quote di partecipazione in AIREON e ESSP.
 
Da quanto ho letto, direi che la protesta è più che giusta e condivisibile.

Ma uno sciopero il 23 di luglio a mio parere è:

1) da criminali
2) un boomerang

Bloccare centinaia di migliaia di persone negli aeroporti per 1-2-3 giorni nel pieno delle ferie vi farebbe odiare da mezza italia, che nemmeno vorrebbe più conoscere le vostre ragioni!
Siamo nel 2016, scioperi del genere non servono a nulla, solo a far incaxxare la gente e, aggiungo io, a far apprezzare gente come Alfano.... e ho detto tutto!
 
Da quanto ho letto, direi che la protesta è più che giusta e condivisibile.

Ma uno sciopero il 23 di luglio a mio parere è:

1) da criminali
2) un boomerang

Bloccare centinaia di migliaia di persone negli aeroporti per 1-2-3 giorni nel pieno delle ferie vi farebbe odiare da mezza italia, che nemmeno vorrebbe più conoscere le vostre ragioni!
Siamo nel 2016, scioperi del genere non servono a nulla, solo a far incaxxare la gente e, aggiungo io, a far apprezzare gente come Alfano.... e ho detto tutto!

Sai cosa mi da fastidio? Che la gente in Italia è diventata assolutamente impermeabile a qualsiasi cosa non tocchi il suo orticello...guerre, ingiustizie, problematiche sociali, etc etc...non frega niente a nessuno ma guai a fargli perdere 5 euro o 5 minuti...e non si sforzano nemmeno di capire il perchè si è arrivati ad un determinato punto o cosa si stia chiedendo, salvo poi invocare la rivolta popolare non appena vengono toccati i loro interessi.

A me lascia basito il fatto che la gente sia contenta della precettazione quando, se si ragionasse un pò, bisognerebbe bloccare tutta Italia per evento simile...non perchè è un mio sciopero, chi se ne frega, ma perchè il Governo ha praticamente dimostrato che tu puoi fare tutto quello che vuoi seguendo le regole, ma se a loro gira ti impediscono comunque di fare ciò che è nel tuo diritto...

...questo non è uno Stato democratico...
 
Beh, alla fine l'ENAV, ora come ora, fa soldi.

In più puoi sempre fare consulenza per altri paesi; se non sbaglio NATS, per una modica cifra è andata a spiegare agli indonesiani come fare l'ATC. Nulla vieterebbe a ENAV di fare qualcosa del genere, e sono certo che potrebbe anche fare benino, specie in quei paesi dove non essere anglosassoni è una medaglia al merito. E ci sono tanti paesi in cui l'aviazione sta esplodendo e le autorità fan fatica a starci dietro.

Per quanto riguarda le attività estere ENAV opera/ha operato in Libia, Malesia, Emirati Arabi più quote di partecipazione in AIREON e ESSP.

Se ENAV non facesse soldi non sarebbe stata quotata in borsa, e infatti ho precisato come il mio fosse un discorso di principio. Sarebbe stato forse più opportuno scorporare le divisioni aziendali, e quotare quelle "produttive" lasciando 100% pubbliche quelle dedicate al solo controllo del traffico aereo. Un po' come avviene con Ferrovie dello Stato, di cui si parla di privatizzare Trenitalia et similia, mantenendo pubblica RFI.

Ma...
...come giustamente fatto notare in precedenza, questi sono discorsi che sarebbero dovuti uscire 2 anni fa, e non a privatizzazione ormai avvenuta.

Esistono invece altre questioni che meritano di essere messe all'attenzione di opinione pubblica e datore di lavoro? Benissimo. Che senso ha allora dire che si sciopera contro la privatizzazione?