Critiche alla gestione dell'aeroporto di Pescara


Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
Aeroporto Abruzzo: passeggeri -24,5%: mai così male. Ed ora che si fa?

L'INCHIESTA. ABRUZZO. A che serve un aeroporto? A far volare i passeggeri, si dirà. La risposta potrebbe essere sbagliata. Anche la Saga, come tutte le società partecipate, anche dalla Regione e politicizzata, implica che spesso a prendere decisioni siano persone che di aviazione, aeronautica e marketing forse sanno poco.

Ma queste scelte hanno un alto costo e delle ricadute ben precise sulla Regione che versa moltissimi milioni alla Saga e indirettamente anche alle compagnie di volo. Che ci guadagna l’Abruzzo?
E stato per esempio avviato uno studio dettagliato per verificare la gestione della Saga negli scorsi anni? Si è fatto uno studio su costi e benefici?
Proviamo allora a pungolare il presidente Chiodi&Co con qualche spunto.

TEMPO DI SPOIL SYSTEM

E’ tempo di spoil system ed anche la vecchia gestione Saga, quella voluta dal centrosinistra di Del Turco e Paolini, vice, potrebbe saltare. Ricordare i nomi può essere facile per capire anche i metodi di scelta.
Il presidente Saga è Vittorio Di Carlo, il direttore generale è Gianfranco Stromei, il vice Marco Bruno, sotto quest’ultimo vi sono i reali bracci operativi della società che gestisce l’aeroporto di Pescara, cioè le persone che sanno e che prendono le decisioni. Mentre i primi rivestono più il ruolo di “frontman” e di comunicatori con i media.
Nel consiglio di amministrazione invece tutti nomi “sconosciuti”:
Presidente : Vittorio Di Carlo e poi i consiglieri, Ugo Di Silvestre (avvocato), Luciano Di Nicola, Ezio Ardizzi (Camera di commercio), Dino Di Vincenzo (Imprenditore), Dario Mancini (banca Caripe), Camillo D'Angelo (ex vicesindaco ha preso il posto di Luciano D’Alfonso).
Si capisce la caratura del consiglio di amministrazione fatto dai “potenti” della zona e da nomi che ricorrono spesso sui giornali e che contano nel mondo dell’economia. Chissà quanti di loro però hanno una cultura specifica che permetta loro di valutare le scelte che devono approvare o sono lì solo alzare la mano acriticamente.
Poiché Chiodi continua a parlare di meritocrazia (anche se finora alle parole non sono seguiti i fatti) sarebbe il caso di dare un bell’esempio partendo dalla Saga anche perché i numeri parlano chiaro ed urlano una sola verità: fallimento.

I DATI: AEROPORTO DI PESCARA IN PICCHIATA

I dati sul traffico di passeggeri e merci appena pubblicati da Assoaeroporti, l’organismo di Confindustria del settore, parlano di un calo del 24,5% dei passeggeri a giugno 2009 e di -4,6% delle merci. Un dato che da alcuni mesi continua ad essere negativo per lo scalo pescarese.
Su base semestrale il 2009 sarà ricordato probabilmente (se le cose non cambiano in maniera repentina nei prossimi mesi) come un anno nefasto poiché dopo tre annate il segno torna pesantemente negativo.
Infatti, nei primi sei mesi il calo dei passeggeri è del 24,9% mentre quello delle merci del 14,8%.
Nel 2008 era andata meglio: la movimentazione dei passeggeri aveva un segno positivo (8,5%), negative invece le merci (-7,9%).
Nel 2007 i passeggeri erano al 9% e le merci erano appena sotto la soglia dello 0 (-0,4%).
Nel 2006 i passeggeri erano a -2,8% ma la movimentazione merci dava una bella boccata d’ossigeno con 17,4%.
Si nota come dal segno meno del 2006 si passa ad un modesto segno positivo tra il 2007 e 2008 per poi calare a picco nel 2009.
Questi i numeri.
Sarebbe interessante un commento della Saga che da sempre si abbandona a facili trionfalismi.
Gianfranco Stromei e Vittorio Di Carlo solo pochi giorni fa dalle pagine de Il Centro parlavano di «livello dei servizi dello scalo mai sceso sotto il livello dell’eccellenza».
Ed in quel caso rispondevano ai disagi piccoli e grandi ai quali sono sottoposti i viaggiatori.
Sarebbe poi interessante sapere che fine abbia fatto il volo per New York (con scalo a Bologna) che qualcuno -lo si ricorderà- aveva fatto decollare nei suoi sogni con roboanti proclami pre elettorali e scomparso risucchiato nel triangolo delle Bermuda della politica locale.


GLI ULTIMI DATI: RYANAIR VOLA PIENO FLYONAIR NO


Cali di traffico generalizzati in tutti gli aeroporti si dirà. Vero. E’ la crisi economica globale, si aggiungerà. Vero.
Sta di fatto però che alcune compagnie non conoscono crisi ed aumentano utili e passeggeri sempre. Perché?
Essendo l’aeroporto di Pescara un aeroporto dove vi operano poche compagnie con pochi voli al giorno è facile ricondurre il calo dei passeggeri nazionali alla cancellazione del collegamento lowcost della compagnia VolareWeb (cancellato a luglio 2008) e il calo dei passeggeri internazionali dovuto alle diminuzioni di frequenze dei voli Ryanair per Francoforte a Londra passati da 7 a 4 (da aprile a luglio).
Riduzioni pianificate già a novembre 2008 (dunque ben prima del terremoto).
Perchè poi la Saga ha impiegato molti mesi per sopperire alla mancanza di un volo importante come il Pescara-Milano poi affidato a Ryanair?
I voli Ryanair, per esempio, in arrivo a Pescara da Londra, Francoforte, Olanda sono tutti pieni, spesso non si trova un posto libero da Francoforte a Pescara fino a fine luglio.
I voli in arrivo a Pescara effettuati dalla compagnia FlyOnair invece sembrano piuttosto vuoti.
Su questo che è uno dei forum maggiormente quotati si trovano alcuni dati non ufficiali dei passeggeri di Flyonair, dati approssimativi, ma calcolati dagli addetti ai lavori ed in attesa di essere smentiti li diamo per buoni.
Per fare un esempio la compagnia ha trasportato a maggio 2009 la media di 33 passeggeri a volo da/per Berlino (l'aereo che opera questa tratta è un Airbus319 da 150 posti circa). Vuoto.
Ryanair da/per Francoforte ha trasportato la media di 159 passeggeri (l'aereo che opera questa tratta è un Boeing738 da 189posti). Pieno.
Domanda numero uno: perché crisi economica e terremoto sono la causa del fallimento dei voli FlyOnair mentre Ryanair continua a sbarcare nello scalo abruzzese turisti nonostante tutto?
Bei discorsi ma agli abruzzesi cosa importa; non sono in fondo imprese private che possono fare le scelte economiche e di marketing che credono?
Sbagliato. Perché le compagnie ricevono fior di quattrini dalla Regione (circa 6 milioni di euro) con la scusa di dare una mano al turismo. Soldi pubblici che dovrebbero avere una giustificazione pubblica ed un ritorno per tutti.
Domanda numero due: Come si giustificano allora i soldi versati per esempio a FlyOnair?

a.b. 30/07/2009 9.38
(continua…)

http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=21979
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
L’aeroporto vola basso. Ingorghi, buche e scarsa pulizia nello scalo pescarese.
Macchinette automatiche per il parcheggio malfunzionanti, bagni sporchi e porte rotte

PESCARA. Da come si presenta agli occhi dei viaggiatori e dei turisti, l’aeroporto internazionale d’Abruzzo, dal 1928 noto con il nome Pasquale Liberi, sembra volare basso. «Non c’è controllo fuori», afferma un dipendente dello scalo pescarese.
«La strada dentro l’aeroporto, che dovrebbe essere a senso unico, diventa a doppio senso creando caos e ingorghi per le macchine, specie quando passa la navetta. Le macchine, poi, si trovano parcheggiate ovunque capiti: in sosta vietata, in doppia fila. Vengono occupati persino i posteggi destinati ai disabili». Le cose non sembrano andare meglio soprattutto quando si trasportano i bagagli, per via dei tanti carrelli lasciati per la strada, sui marciapiedi, all’ingresso dell’aeroporto. Diventa un gioco dettato dalla fortuna il pagamento del parcheggio alle macchinette automatiche poste all’esterno. Una signora, di ritorno dalle vacanze, dichiara: «Pagare il biglietto mi sembra un’odissea. Una macchinetta non accetta i contanti, l’altra è fuori uso e quindi sono costretta a rientrare dentro per pagare». All’uscita dall’aeroporto, oltrepassando la sbarra dei parcheggi, la strada presenta un piccolo tratto dissestato con due buche che non sono certo un toccasana per le sospensioni delle auto.
«Le condizioni all’interno dell’aeroporto possono essere migliori, in modo che lo scalo diventi un più allettante biglietto da visita per la città e la regione». Queste le parole di una commerciante dell’aeroporto che continua dicendo: «Tutto sommato, la situazione all’interno è migliore rispetto a quella fuori dall’aeroporto. L’unico punto dolente sono sicuramente le condizioni dei bagni, che non trovano giustificazione del loro stato quando vi è una bassa affluenza di passeggeri». Infatti, si notano lavandini pieni di carte bagnate che ne impediscono l’uso, servizi all’insegna della scarsa igiene. Un dipendente dell’infermeria denuncia lo stato di alcune porte all’interno dell’aeroporto, che rimangono rotte per mesi e dichiara inoltre: «Ce ne sono di cose da raccontare. C’è poca sorveglianza in periodi, come questo, di alta affluenza di persone che vanno e vengono e che spesso rimangono a dormire qui la notte».
Un impiegato, in servizio da più di 20 anni, tiene a precisare che «il nostro è un piccolo aeroporto in crescita che deve e può sicuramente curare e migliorare l’immagine, nonché l’impressione che dà a tutti i viaggiatori». Poi conclude ironicamente: «Cosa direbbe oggi mademoiselle Pointevin che secondo la storia fu la prima fondatrice del nostro aeroporto?».

www.ilcentro.it
 

fabrizio85

Utente Registrato
23 Novembre 2007
389
0
.
L’aeroporto vola basso. Ingorghi, buche e scarsa pulizia nello scalo pescarese.
Macchinette automatiche per il parcheggio malfunzionanti, bagni sporchi e porte rotte

PESCARA. Da come si presenta agli occhi dei viaggiatori e dei turisti, l’aeroporto internazionale d’Abruzzo, dal 1928 noto con il nome Pasquale Liberi, sembra volare basso. «Non c’è controllo fuori», afferma un dipendente dello scalo pescarese.
«La strada dentro l’aeroporto, che dovrebbe essere a senso unico, diventa a doppio senso creando caos e ingorghi per le macchine, specie quando passa la navetta. Le macchine, poi, si trovano parcheggiate ovunque capiti: in sosta vietata, in doppia fila. Vengono occupati persino i posteggi destinati ai disabili». Le cose non sembrano andare meglio soprattutto quando si trasportano i bagagli, per via dei tanti carrelli lasciati per la strada, sui marciapiedi, all’ingresso dell’aeroporto. Diventa un gioco dettato dalla fortuna il pagamento del parcheggio alle macchinette automatiche poste all’esterno. Una signora, di ritorno dalle vacanze, dichiara: «Pagare il biglietto mi sembra un’odissea. Una macchinetta non accetta i contanti, l’altra è fuori uso e quindi sono costretta a rientrare dentro per pagare». All’uscita dall’aeroporto, oltrepassando la sbarra dei parcheggi, la strada presenta un piccolo tratto dissestato con due buche che non sono certo un toccasana per le sospensioni delle auto.
«Le condizioni all’interno dell’aeroporto possono essere migliori, in modo che lo scalo diventi un più allettante biglietto da visita per la città e la regione». Queste le parole di una commerciante dell’aeroporto che continua dicendo: «Tutto sommato, la situazione all’interno è migliore rispetto a quella fuori dall’aeroporto. L’unico punto dolente sono sicuramente le condizioni dei bagni, che non trovano giustificazione del loro stato quando vi è una bassa affluenza di passeggeri». Infatti, si notano lavandini pieni di carte bagnate che ne impediscono l’uso, servizi all’insegna della scarsa igiene. Un dipendente dell’infermeria denuncia lo stato di alcune porte all’interno dell’aeroporto, che rimangono rotte per mesi e dichiara inoltre: «Ce ne sono di cose da raccontare. C’è poca sorveglianza in periodi, come questo, di alta affluenza di persone che vanno e vengono e che spesso rimangono a dormire qui la notte».
Un impiegato, in servizio da più di 20 anni, tiene a precisare che «il nostro è un piccolo aeroporto in crescita che deve e può sicuramente curare e migliorare l’immagine, nonché l’impressione che dà a tutti i viaggiatori». Poi conclude ironicamente: «Cosa direbbe oggi mademoiselle Pointevin che secondo la storia fu la prima fondatrice del nostro aeroporto?».

www.ilcentro.it
se non si danno una svegliata mi sa tanto che la ryanair alzerà i tacchi molto presto!!!
 

torello

Utente Registrato
15 Aprile 2009
56
0
La critica maggiore è rivolta a Flyonair, non certo a Ryanair. I voli della Mamma volano quasi sempre pieni. L'unico aggiustamento, se posso dare un consiglio, dovrebbe essere il volo per Treviso stagionale e attivare un volo per tutto l'anno per Torino.
Anzi da una voce che mi è arrivata dal centro di manutenzione ex Airone sarebbe partita una proposta per Ryan per poter fare la manutenzione ai loro aerei......altro che tacchi alzati, qui fra un po ci scappa il 2° aereo basato!!!!!
 

fabrizio85

Utente Registrato
23 Novembre 2007
389
0
.
La critica maggiore è rivolta a Flyonair, non certo a Ryanair. I voli della Mamma volano quasi sempre pieni. L'unico aggiustamento, se posso dare un consiglio, dovrebbe essere il volo per Treviso stagionale e attivare un volo per tutto l'anno per Torino.
Anzi da una voce che mi è arrivata dal centro di manutenzione ex Airone sarebbe partita una proposta per Ryan per poter fare la manutenzione ai loro aerei......altro che tacchi alzati, qui fra un po ci scappa il 2° aereo basato!!!!!
io mi riferivo alle condizioni dell'aeroporto! conta anche l'immagine per una compagnia è!
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
159 pax..pieno....sie,per noi 159 è mezzo vuoto l'aereo!
Considerando i no-show, i guadagni gli avete sempre fatti!:)
Come riporta l'articolo, se simulavi una prenotazione hah-psr il volo era costantemente pieno, per tutto il mese si luglio non c'era mai un posto vuoto ... poi considera che nell'articolo si fa un confronto con i numeri FlyOnAir e Ryanair ;) 'vuoti' e 'pieni' .
 

lima1

Utente Registrato
10 Ottobre 2007
1,805
1
pescara.
Saga: servizi mai scesi sotto l'eccellenza
il Centro — 28 luglio 2009 pagina 19 sezione: CRONACA

PESCARA. «Tutto è migliorabile e noi siamo a completa disposizione di chi volesse dare suggerimenti». Queste le parole del direttore generale Gianfranco Stromei e del presidente Vittorio Di Carlo dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo in merito all’articolo sulle condizioni dello scalo pescarese pubblicato domenica scorsa. L’articolo infatti solleva alcuni aspetti che allo stato attuale possono essere, appunto, migliorati per tenere sempre alta la posizione dell’aeroporto a livello nazionale e internazionale. Stromei e Di Carlo precisano che «il livello dei servizi dello scalo non è mai sceso sotto il livello dell’eccellenza». L’articolo si è concentrato sulle migliorie che possono essere apportate per assicurare sempre un livello ottimale dei servizi. Secondo pareri di alcune persone, tra cui turisti e dipendenti dello scalo, i servizi migliorabili sono lo stato dei bagni, il livello di sicurezza all’interno dell’aeroporto, soprattutto nei periodi di alta affluenza di passeggeri. Per quanto riguarda l’esterno, è emersa l’esigenza di un maggior ordine dei parcheggi, della strada che diventa a doppio senso nei periodi più affollati, dei carrelli spesso fuori posto. Oltre la sbarra del parcheggio è stato notato un piccolo tratto di strada dissestato con due buche che, insieme ai dissuasori, rendono scomodo il passaggio con la macchina. Una turista si è lamentata di alcune macchinette del parcheggio non funzionanti. Stromei precisa: «Noi ogni giorno ci mettiamo impegno, professionalità e abnegazione nel nostro lavoro e siamo pronti aconfrontarci con chi vuole saperne di più». (v.su)
 

fabioPSR

Utente Registrato
5 Giugno 2007
1,889
0
Pescara, Abruzzo.
Saga: servizi mai scesi sotto l'eccellenza
il Centro — 28 luglio 2009 pagina 19 sezione: CRONACA

PESCARA. «Tutto è migliorabile e noi siamo a completa disposizione di chi volesse dare suggerimenti». Queste le parole del direttore generale Gianfranco Stromei e del presidente Vittorio Di Carlo dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo in merito all’articolo sulle condizioni dello scalo pescarese pubblicato domenica scorsa. L’articolo infatti solleva alcuni aspetti che allo stato attuale possono essere, appunto, migliorati per tenere sempre alta la posizione dell’aeroporto a livello nazionale e internazionale. Stromei e Di Carlo precisano che «il livello dei servizi dello scalo non è mai sceso sotto il livello dell’eccellenza». L’articolo si è concentrato sulle migliorie che possono essere apportate per assicurare sempre un livello ottimale dei servizi. Secondo pareri di alcune persone, tra cui turisti e dipendenti dello scalo, i servizi migliorabili sono lo stato dei bagni, il livello di sicurezza all’interno dell’aeroporto, soprattutto nei periodi di alta affluenza di passeggeri. Per quanto riguarda l’esterno, è emersa l’esigenza di un maggior ordine dei parcheggi, della strada che diventa a doppio senso nei periodi più affollati, dei carrelli spesso fuori posto. Oltre la sbarra del parcheggio è stato notato un piccolo tratto di strada dissestato con due buche che, insieme ai dissuasori, rendono scomodo il passaggio con la macchina. Una turista si è lamentata di alcune macchinette del parcheggio non funzionanti. Stromei precisa: «Noi ogni giorno ci mettiamo impegno, professionalità e abnegazione nel nostro lavoro e siamo pronti aconfrontarci con chi vuole saperne di più». (v.su)
Lima giusto citare anche la risposta di SAGA sulle colonne del Centro, ma spero anche tu sia d' accordo sul fatto che le parole di Stromei facciano sorridere..
Come si fa a dire che i servizi offerti non siano mai scesi sotto il livello di eccellenza?Senza parole!
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
CAPITOLO 2

Soldi pubblici per finanziare imprese private: quali vantaggi per gli abruzzesi?



INCHIESTA/2. ABRUZZO. Non è solo una questione di politica che decide poltrone e finanziamenti. Nella buona pratica amministrativa bisogna anche valutare i risultati che si ottengono. La domanda allora è semplice: alla luce dei dati pubblicati ieri l'aeroporto è in forte caduta con segni meno molto marcati ed affatto trascurabili. Che fare dunque?

Di sicuro i nuovi voli di Ryanair potranno contribuire a risollevare le sorti proprio come detto dallo stesso presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, nella conferenza stampa di presentazione.
Ecco allora il caso Ryanair dove i finanziamenti pubblici potrebbero avere una ricaduta concreta, confermata dai numeri (voli sempre pieni e turisti che sbarcano a frotte) anche in conseguenza di un marchio ormai conosciuto e di strategie di marketing più che azzeccate e molto incisive oltre che diffuse.
Anche se qualche scelta appare non di facile comprensione come i voli di luglio e agosto per Treviso invece che per esempio verso una tratta per località del sud Italia.
Allora in definitiva soldi ben spesi. Quelli pubblici capaci di far girare davvero una economia ed un indotto con grandi numeri.
Che dire, invece, della concorrente Flyonair?
Anche qui i numeri parlano da soli ma c'è una bella differenza. Abbiamo visto che alcuni voli viaggiano praticamente vuoti e dunque hanno costi elevati.

BUONE E CATTIVE COMPAGNIE

Ci permettiamo, sia ben chiaro, di spulciare le scelte di una azienda privata soltanto perché usufruisce di finanziamenti pubblici e per questo la società ha il dovere di renderne conto.
Allora per esempio a chi serve un collegamento bisettimanale per Napoli che pare porti una decina di passeggeri a volo?
Che valore hanno scelte come quelle di collegare una volta a settimana città non esattamente appetibili -ma tutte da scoprire- come Kiew, Katowice, Lviv?
Secondo alcuni esperti sarebbero scelte poco razionali in quanto si obbligherebbe l’eventuale turista a rimanere almeno una settimana senza altre scelte per il ritorno e questo farebbe scendere le quotazioni del volo.
Infatti, sono scese talmente tanto quelle di Katowice che dopo tanta pubblicità il volo è stato sospeso per scarse prenotazioni.
Sulle tratte nazionali il discorso potrebbe cambiare perché la Flyonair sul volo Pescara-Torino sarebbe competitiva, anche se rivolta esclusivamente a clienti business (dirigenti e management della Val di Sangro legati alla Fiat).
Peccato che su quella tratta la Saga ha dato il via libera ad un altro vettore (Air Vallee).
Insomma i clienti che ci sono se li dividono in due. Non solo, Air Valle pare non riceva finanziamenti pubblici, dunque, si troverebbe nella condizione di dover fronteggiare una concorrenza del tutto particolare.
Pochi voli per Pescara e la Saga permette anche qualche doppione.
Nei forum ci si domanda, poi, che senso abbiano le scelte di affidare tratte (per esempio Germania, Belgio e Francia) ad una compagnia praticamente sconosciuta come Flyonair in quei Paesi quando la solita Ryanair potrebbe da sola decuplicare -forse di più- gli attuali valori prodotti?
Insomma, in tutte queste scelte la Regione e la Saga (partecipata dalla Regione ma anche dal Comune e da enti come la Camera di Commercio) approvano, girano i finanziamenti e stanno a guardare che succede.
E succede che la spesa è certa, il ritorno pubblico no.

TUTTA COLPA DEL TERREMOTO?

Ancora una volta è il web a fornire risposte ed una serie di interrogativi (e non sempre da prendere come oro colato), le argomentazioni però fanno riflettere anche chi non è del settore.
Così le cause dell’insuccesso di Flyonair per i sedicenti esperti del forum sarebbero da rintracciare in scelte sbagliate degli aeromobili troppo grandi per il carico esiguo.
C’è da dire che la società gestirebbe il tratto in convenzione con una società tedesca che dovrebbe assicurare i passeggeri per la restante parte ma su questo si attendono delucidazioni.
Facile poi attaccare la politica dei prezzi della compagnia di casa che pare essere su altri livelli se paragonata a Ryanair.
E’ probabile che si sia puntato sulla clientela business che magari può pagare 150 euro una tratta fino a Torino ma magari non lo studente o la famiglia normale.
Sarà allora colpa del business che da queste parti è sempre meno, così i passeggeri sono pochini.
Sulla tempistica e modalità delle promozioni si scatenano e così gli utenti (tutti del settore se non persino dipendenti) protestano per la scarsa tempestività dei manifesti che si vedono a Pescara e che pubblicizzano il volo per Napoli a due mesi dall’inizio e ad uno dalla fine.
Che senso ha? E a Chieti, Teramo e nelle altre città limitrofe è stata fatta la pubblicità?
Qualunque sia la risposta il risultato non cambia.

FORTI LEGAMI

Che corra buon sangue tra la Saga e Flyonair è cosa risaputa ed è normale che sia così.
Per esempio sul sito dell’aeroporto pescarese campeggia un maxibanner della compagnia aerea.
Chi paga chi per la pubblicità? E perché solo quello?
E siccome siamo nell’era dei social network anche Flyonair ha voluto farsi la sua pagina su Facebook. Ma i navigatori del solito forum hanno notato come l’amministratore della pagina fosse Marco Bruno, il vicedirettore della Saga.
Magari non c’è niente di male ma lette le perplessità Bruno si è cancellato da amministratore. Rimangono i suoi commenti entusiasti sui voli appena stabiliti che non erano ancora stati resi pubblici della compagnia aerea.

CHIARIMENTI NECESSARI: FARE PIENA LUCE

Alcuni imprenditori e dipendenti che operano all'interno dell'Aeroporto d'Abruzzo hanno fatto il giro delle sette chiese, quasi un pellegrinaggio nelle stanze del potere regionale, per denunciare strane presenze, strani appalti e un uso disinvolto delle risorse pubbliche nello scalo abruzzese.
Risultato zero: politici distratti, assessori regionali disinteressati, funzionari di alto livello apparentemente disponibili ad intervenire, ma sempre pronti a rinviare le decisioni che contano.
Poi addirittura il problema aeroporto è scomparso nei rapporti tra livello regionale e livello parlamentare abruzzese, tanto che un esponente di primo piano del Pdl, a precisa domanda di PrimaDaNoi.it su cosa avrebbe fatto il Centrodestra per venire a capo dei fatti denunciati, ha risposto che non ne sapeva nulla, pur avendo interpellato l'assessore di riferimento.
«Non ne sanno niente? Ma siamo impazziti – hanno replicato gli interessati – non solo siamo andati a parlare con gli assessori, ma abbiamo chiesto udienza anche al Presidente. E' vero che lo abbiamo incontrato nella fase post terremoto ed anche dopo, ma gli abbiamo lasciato un dossier ed una lettera di accompagnamento dove c'è scritto tutto in modo molto chiaro. E se proprio vogliamo dirla tutta, siamo stati a colloquio anche con un funzionario dell'assessorato ai trasporti, oltre che con l'assessore Morra. Pure lui conosce i problemi sollevati, come altri assessori».
Interpellato direttamente, l'assessore ai trasporti Giandonato Morra ha confermato di conoscere il dossier e le denunce sulla gestione della Saga: «Ma non è che noi come Regione comandiamo in questa società – ha spiegato l'assessore – e poi quelle sono denunce che vanno vagliate, controllate, verificate e valutate. Non è che arriva un dossier ed io lo prendo per oro colato. Stiamo verificando».
«Il problema non è aspettare – spiegano gli autori delle denunce – ma la possibilità che la Regione eroghi altri finanziamenti attingendoli dal turismo e regalandoli a pseudo operatori aeroportuali che non si sa se sono compagnie aeree o tour operator. La verità è che ci aspettavamo un cambio di passo nella gestione dell'aeroporto e della Saga. Finora il Centrodestra non ha dato segni di discontinuità rispetto al passato».
In conclusione la Saga e la Regione che posizione prendono?
Come giustificheranno questo fallimento inconfutabile di fronte ai numeri?
E soprattutto come l'attuale governo regionale spiegherà questa enorme spesa agli abruzzesi?
Pare che qualcuno abbia già la risposta pronta: Preturo, il nuovo aeroporto dell’Aquila voluto da Berlusconi dove sono già tutti pronti a replicare il modello Saga.

Alessandro Biancardi
Sebastiano Calella

31/07/2009 10.42

http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=22007
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
Finalmente qualcuno che si interessa all'aeroporto e alla sua gestione!!!

Articoli precisi e dettagliati ... tutte cose trite e ritrite in questo forum da vari mesi dagli utenti abruzzesi!!!

Sono d'accordo su tutto tranne quando si para di "sedicenti esperti" del forum :D
 

Shorek

Utente Registrato
27 Luglio 2007
116
1
Pescara, Abruzzo.
Sono contento che se ne parli, oltretutto primadanoi è una testata, pur se piccola e solo online, molto agguerrita (e per questo molto mal vista).
VA be', che tanto si potrà fare molto poco, fino a che le cariche rimarranno politiche, e non tecniche, le cose non potranno andare meglio.
Un mio conoscente ha lavorato nella SAGA, ai tempi dell'arrivo di Ryanair, non riporto le cose che mi ha raccontato, perchè non voglio alimentare quelle che, se non suffragate da prove, resterebbero solo chiacchiere da bar(e non ne abbiamo bisogno), però se le cose sono come me le ha raccontate lui, e non ho motivo di dubitarne, l'aeroporto di Pescara non andrà lontano, almeno finchè non spariranno alcuni personaggi.

@bender: non fare il fiscale, dai :) dopotutto semanticamente parlando è proprio corretto, qui sul forum mica ci sono i curriculum degli iscritti, tutti quelli che si dichiarano esperti sono, appunto, "se dicenti" esperti!
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
@bender: non fare il fiscale, dai :) dopotutto semanticamente parlando è proprio corretto, qui sul forum mica ci sono i curriculum degli iscritti, tutti quelli che si dichiarano esperti sono, appunto, "se dicenti" esperti!
La mia era una battuta ;) Anche se i (VERI?) manager SAGA sono stati battuti da noi 'sedicenti esperti' che scrivono sul forum ... i FATTI MIO CARO !!! I FATTI SONO CHE CONTANO :cool: la fortuna è che è tutto scritto come prova... :cool:
 

Bender

Utente Registrato
9 Novembre 2005
4,372
5
Pescara
Si continua a parlare di OnAir:

Chiusura anticipata dei voli FlyOnAir: mentre tutto tace la concorrenza…

ABRUZZO. Che fine hanno fatto i voli per Parigi, Berlino, Malpensa, Torino, Katowice della FlyOnAir? Tutti chiusi prima della scadenza annunciata inizialmente. Chi va sul sito oggi non può più prenotare i voli. Ha solo 4 alternative: Bruxelles, L’Viv, Bucarest, Catania.



Sul sito ancora le parole di soli pochi mesi fa, entusiastiche, della compagnia che riceve finanziamenti pubblici.
«Siamo molto contenti – affermava Giovanni Golini Amministratore FlyonAir ad aprile scorso- di lanciare queste importanti nuove rotte e a prezzi davvero convenienti specialmente in questo periodo di crisi economica. Siamo convinti – aggiunge- che otterremo degli ottimi risultati per questa Summer 2009».
Alcuni dei voli però dovevano terminare la fine di settembre, altri ad ottobre, ma evidentemente la carenza di prenotazioni ha fatto preferire un cambiamento di rotta.
Così sono terminati alcuni a fine luglio, altri ad agosto altri ancora ad inizio settembre.
Durante la conferenza stampa del primo agosto per diffondere i dati che PrimaDanoi.t aveva anticipato in una inchiesta di luglio, il presidente Saga e il vice direttore generale, Marco Bruno, dissero che il volo per Catania sarebbe rimasto attivo tutto l’anno e, invece, pare che la fine sia stata decretata per il prossimo 20 settembre.
Questi annunci vengono oggi smentiti dai fatti? E sappiamo che il tentativo di parlare di “imprevisti” non è certo la strada più praticabile…
Intanto anche i nuovi dati del traffico di luglio e agosto confermano che oltre l’80% della movimentazione dei passeggeri è appannaggio di Ryanair.
Solo per un esempio: il traffico totale internazionale dello scalo di Pescara a luglio è di 40.252, grazie ai siti esteri è possibile fare una triangolazione di dati che fotografano nel dettaglio la situazione pescarese.
Osserviamo che sulle linee Ryanair Pescara-Barcellona hanno viaggiato in 3.989, da/per Londra 10.359, per/da Francoforte circa 10.000 (a giorni verrà comunicato il dato preciso) da/per Eindhoven oltre 4mila.
Totale internazionale Ryanair per 4 rotte circa 30mila. Ai restanti 10mila bisogna togliere circa 2mila passeggeri tra gli atleti dei Giochi del Mediterraneo transitati nello scalo in quei giorni e i passeggeri dei voli di Tirana e Toronto, rimangono, cosi, 8 mila passeggeri per i 9 collegamenti internazionali FlyOnAir.
Evidentemente troppo pochi anche per la compagnia aerea.

LA CONCORRENZA CHE AVANZA…


Intanto gli altri scali “concorrenti” al nostro, come Ancona, Bari e Brindisi, approfittano delle scelte abruzzesi -in alcuni casi dell’immobilismo della Saga- stringono accordi con Ryanair e altre compagnie estere dell’Est Europa portandosi a casa collegamenti probabilmente a scapito dello scalo abruzzese.
E’ notizia di pochi giorni fa che la regione Puglia spenderà 2,5milioni di euro l’anno per accordi di co-marketing con Ryanair per operare circa 25 rotte da Brindisi e Bari.
Ci sarà ancora spazio per una tratta annuale da Pescara a Bruxelles di Ryanair dopo l’apertura della stessa da Bari e Ancona?
Magari sì, ma a che prezzo ora che non potremmo più contare degli utenti marchigiani e pugliesi per riempire gli aerei?
Nel frattempo si gioisce per i risultati del mese di agosto che segnano un +24%, tanto per vivere alla giornata…
Intanto i lavori per l’ampliamento dello scalo sono fermi da mesi, spesso i bagni sono chiusi o rotti, i passeggeri di sera sono in attesa di un bus che non arriverà mai perché la partenza dell’ultimo collegamento per il centro città è pressoché contemporaneo all’arrivo dell’ultimo volo Ryanair.
Al mattino il primo bus non arriva in tempo utile per imbarcarsi sul primo volo.
Errori da principianti, si direbbe.
Per non parlare del parcheggio e delle banchine esterne scarsamente illuminate.
L’Abruzzo preferisce volare ancora basso e bruciando milioni di soldi pubblici. Proprio come nel recente passato.

17/09/2009 16.04

http://www.primadanoi.it/notizie/22...-FlyOnAir-mentre-tutto-tace-la-concorrenza%85
 

pescair

Utente Registrato
27 Giugno 2008
1,780
0
Sperimentare, sperimentare....

Si continua a parlare di OnAir:

Chiusura anticipata dei voli FlyOnAir: mentre tutto tace la concorrenza…

ABRUZZO. Che fine hanno fatto i voli per Parigi, Berlino, Malpensa, Torino, Katowice della FlyOnAir? Tutti chiusi prima della scadenza annunciata inizialmente. Chi va sul sito oggi non può più prenotare i voli. Ha solo 4 alternative: Bruxelles, L’Viv, Bucarest, Catania.



Sul sito ancora le parole di soli pochi mesi fa, entusiastiche, della compagnia che riceve finanziamenti pubblici.
«Siamo molto contenti – affermava Giovanni Golini Amministratore FlyonAir ad aprile scorso- di lanciare queste importanti nuove rotte e a prezzi davvero convenienti specialmente in questo periodo di crisi economica. Siamo convinti – aggiunge- che otterremo degli ottimi risultati per questa Summer 2009».
Alcuni dei voli però dovevano terminare la fine di settembre, altri ad ottobre, ma evidentemente la carenza di prenotazioni ha fatto preferire un cambiamento di rotta.
Così sono terminati alcuni a fine luglio, altri ad agosto altri ancora ad inizio settembre.
Durante la conferenza stampa del primo agosto per diffondere i dati che PrimaDanoi.t aveva anticipato in una inchiesta di luglio, il presidente Saga e il vice direttore generale, Marco Bruno, dissero che il volo per Catania sarebbe rimasto attivo tutto l’anno e, invece, pare che la fine sia stata decretata per il prossimo 20 settembre.
Questi annunci vengono oggi smentiti dai fatti? E sappiamo che il tentativo di parlare di “imprevisti” non è certo la strada più praticabile…
Intanto anche i nuovi dati del traffico di luglio e agosto confermano che oltre l’80% della movimentazione dei passeggeri è appannaggio di Ryanair.
Solo per un esempio: il traffico totale internazionale dello scalo di Pescara a luglio è di 40.252, grazie ai siti esteri è possibile fare una triangolazione di dati che fotografano nel dettaglio la situazione pescarese.
Osserviamo che sulle linee Ryanair Pescara-Barcellona hanno viaggiato in 3.989, da/per Londra 10.359, per/da Francoforte circa 10.000 (a giorni verrà comunicato il dato preciso) da/per Eindhoven oltre 4mila.
Totale internazionale Ryanair per 4 rotte circa 30mila. Ai restanti 10mila bisogna togliere circa 2mila passeggeri tra gli atleti dei Giochi del Mediterraneo transitati nello scalo in quei giorni e i passeggeri dei voli di Tirana e Toronto, rimangono, cosi, 8 mila passeggeri per i 9 collegamenti internazionali FlyOnAir.
Evidentemente troppo pochi anche per la compagnia aerea.

LA CONCORRENZA CHE AVANZA…


Intanto gli altri scali “concorrenti” al nostro, come Ancona, Bari e Brindisi, approfittano delle scelte abruzzesi -in alcuni casi dell’immobilismo della Saga- stringono accordi con Ryanair e altre compagnie estere dell’Est Europa portandosi a casa collegamenti probabilmente a scapito dello scalo abruzzese.
E’ notizia di pochi giorni fa che la regione Puglia spenderà 2,5milioni di euro l’anno per accordi di co-marketing con Ryanair per operare circa 25 rotte da Brindisi e Bari.
Ci sarà ancora spazio per una tratta annuale da Pescara a Bruxelles di Ryanair dopo l’apertura della stessa da Bari e Ancona?
Magari sì, ma a che prezzo ora che non potremmo più contare degli utenti marchigiani e pugliesi per riempire gli aerei?
Nel frattempo si gioisce per i risultati del mese di agosto che segnano un +24%, tanto per vivere alla giornata…
Intanto i lavori per l’ampliamento dello scalo sono fermi da mesi, spesso i bagni sono chiusi o rotti, i passeggeri di sera sono in attesa di un bus che non arriverà mai perché la partenza dell’ultimo collegamento per il centro città è pressoché contemporaneo all’arrivo dell’ultimo volo Ryanair.
Al mattino il primo bus non arriva in tempo utile per imbarcarsi sul primo volo.
Errori da principianti, si direbbe.
Per non parlare del parcheggio e delle banchine esterne scarsamente illuminate.
L’Abruzzo preferisce volare ancora basso e bruciando milioni di soldi pubblici. Proprio come nel recente passato.

17/09/2009 16.04

http://www.primadanoi.it/notizie/22...-FlyOnAir-mentre-tutto-tace-la-concorrenza%85
Ma prima di avviare voli impegnando notevoli risorse, non sarebbe meglio
fare indagini sui passeggeri in partenza x capire le destinazioni finali?
A parte i voli x Cta, Bucarest, Bruxelles, dove c'è richiesta, per le altre non possono incrociare i sondaggi per avere un quadro chiaro prima di avviare una rotta?
 

Wolf359

Utente Registrato
28 Agosto 2008
5,474
0
Se i bagni sono sporchi è colpa per il 90% della gente che è maleducata ! Ma che ci fanno delle carte nei lavandini ?? Poi nel WC bisogna saper lasciar asciutto ! Beccare bene il buco ! ma nessuno ci riesce ! Mah !
 

pdernio

Bannato
19 Dicembre 2008
371
0
Semplicemente basta che Saga alzi l'offerta a FR per fare i voli.Se gli proponessero 1 milioncino in più di quanto fanno ancona,bari e brindisi potrebbe soffiar loro qualche rotta.Non bisogna essere tirchi questo assolutamente no.
 

fabioPSR

Utente Registrato
5 Giugno 2007
1,889
0
Pescara, Abruzzo.
Semplicemente basta che Saga alzi l'offerta a FR per fare i voli.Se gli proponessero 1 milioncino in più di quanto fanno ancona,bari e brindisi potrebbe soffiar loro qualche rotta.Non bisogna essere tirchi questo assolutamente no.
Scusami ma non è un discorso che tiene: non credo che come regione abruzzo possiamo permetterci di fare beneficenza a FR!Se si devono fare investimenti fanno fatti con criterio e nei momenti giusti!SAGA aveva l' opportunita di realizzare un volo per Charleroi (ad esempio) gia da tanti anni fa, non l ha mai fatto e ora ne paga giustamente le conseguenze.Una società di gestione che dice "gli operativi li lasciamo fare a FR perchè sicuramente più in grado di noi di farli" merita un calcio nel sedere!
 

torello

Utente Registrato
15 Aprile 2009
56
0
La "desertificazione" dell’aeroporto: la Regione cambierà vertici, non metodi.

PESCARA. Quando ci sarà l'incontro chiesto alla Saga dalla Rsa aziendale, preoccupata dello stato di crisi dell'aeroporto?

La preoccupazione dei lavoratori per il futuro del loro posto di lavoro e per la gestione della Saga è una spia importantissima, quasi il termometro di una situazione difficile che molti conoscono, ma di cui nessuno parla.
Vengono fatte filtrare solo le notizie trionfalistiche e magari strumentali il resto tace e non c’è alcuno che abbia intenzione di vederci chiaro.
Purtroppo la realtà è un'altra e del malessere si è fatta interprete la Rsa interna che il 24 agosto, meno di un mese fa, a firma di Cisl, Cgil e Ugl, ha richiesto ai vertici Saga un incontro urgente per fare il punto della situazione, con riferimento anche al futuro occupazionale.
Infatti, con tutti i voli cancellati (restano solo 3 arrivi e tre partenze Ryanair e i due collegamenti AirOne) il personale è sicuramente in esubero: faraonica l'amministrazione (qualcuno critica anche al figura del vice direttore che non sarebbe prevista), troppi anche gli altri per quel poco che c'è da fare.
Scatta perciò la paura del futuro e nemmeno il direttore Stromei riesce a contenerla con la richiesta di attendere un po' per conoscere le decisioni della Regione su una possibile variazione di bilancio a favore della Saga.
«Il problema - dicono alla Rsa – è che ci arrivano notizie preoccupanti: non ci sono soldi né per noi né per altri. Altro che variazione di bilancio. Ma allora perché l'assessore non prende almeno in mano la situazione? Noi siamo in 50 e tra questi ci sono figure del tutto superflue rispetto al movimento che c'è. Non vorremmo che si ripetesse la situazione Alitalia, con molti generali, pochi soldati e un grande fallimento».
«Non è vero che la Regione non segue queste vicende – spiega a PrimaDaNoi.it l'assessore Giandonato Morra – il problema Saga è oggetto di attenzione ed il rinnovo dei vertici avverrà tra breve, come abbiamo fatto per le tre aziende di trasporto. C'è un'assemblea già rinviata che sarà riconvocata a breve per la nomina del vertice. Quanto al direttore, come abbiamo fatto con i presidenti già nominati all'Arpa, Gtm e Sangritana, ci vorranno un po' di tempo ed il gradimento del presidente».
Ma è vera questa promessa, cioè l'impegno di un suo collega di partito (cioè An) di variazione di bilancio per dare altri soldi alla Saga?
«L'assessore sono io e le promesse degli altri non le conosco – conclude Morra – in Giunta io sono presente con il mio passato politico limpido ed ho la fiducia del presidente. Con lui studieremo quello che c'è da fare per l'aeroporto».
L'assessore non vuole dire di più, proprio come nei mesi scorsi quando, sollecitato sul perché la Giunta regionale non prendesse iniziative dopo aver conosciuto un dossier scottante sull'aeroporto, assicurò soltanto che tutto era allo studio.
«Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata»: così si lamentarono gli ambasciatori di questa città assediata dai Cartaginesi durante l'audizione al Senato di Roma.
Proprio come avviene alla Regione Abruzzo.
Sono mesi che si aspetta un intervento del governo regionale, che non c'è, e intanto l'aeroporto affonda: passano gli appalti (come quello delle pulizie), saltano i voli, si fermano i lavori e l'aeroporto muore nell'indifferenza più assoluta.

LA DESERTIFICAZIONE…

Basta una visita per toccare con mano la desertificazione e l'abbandono dello scalo.
Sono fermi anche i lavori per il prolungamento dell'aerostazione e c'è stato un no dell'Enac per il collaudo del parcheggio.
Il primo cantiere, opportunamente celato, sarebbe alle prese con alcune difficoltà per i pali di fondazione che dovrebbero essere ricalcolati, un fatto solo tecnico che però potrebbe portare conseguenze economiche e qualche ritardo.

Il parcheggio invece – a sorpresa – ha ricevuto un primo stop al collaudo da parte dell'Enac.
Tralasciamo le voci su un possibile problema di abbassamento di alcuni millimetri durante le prove di carico.
Il fatto grave è che l'Enac il 25 agosto scorso (protocollo 1848) con una lettera ufficiale ha comunicato che il certificato di agibilità non è stato rilasciato e rischia di non arrivare se la Saga non presenta la documentazione sia contabile che tecnica, già chiesta a giugno.
«Se la richiesta verrà ancora disattesa ci saranno tutte le conseguenze del caso», conclude la lettera.
Infatti la Commissione per l'agibilità ed il collaudo tecnico amministrativo ha già visitato i lavori il 16 ed il 23 giugno scorsi, come da richiesta «di urgenza in conseguenza degli impegni per il G8» dell'Aquila.
Poi è stata richiesta la documentazione che non è arrivata ed oggi si sollecitano – oltre i soliti documenti amministrativi – soprattutto i risultati degli esami di laboratorio sia del materiale misto utilizzato e del materiale di riciclo utilizzato per le fondazioni sia del materiale prelevato alla presenza della Commissione «e da essa sigillato e siglato come da apposito verbale».
Ma per la Regione l'importante è cambiare i vertici, non i metodi di gestione.