e quand'anche fosse non si spiegherebbe il motivo per il quale tutti quei soggetti che di questo turismo beneficiano (alberghi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari, venditori di gadget e chi più ne ha più ne metta) stantino così tanto a mettere mano al portafogli al punto che, guarda caso, devono provvedervi i Comuni e tutta una serie di enti, molto pubblici e poco privati.
Occhio che nessuno, ovunque ma in particolar modo al sud, è mai diventato ricco spendendo i soldi suoi.
Al contrario, qui i soldi li fai quando riesci a far pagare qualcun'altro per ciò che serve a te.
Si chiama assistenzialismo, o meglio, si chiama "chiagni e fotti". E noi meridionali siamo cintura nera 10°dan.
Per il resto, io ho visto e ricordo le Egadi (e buona parte del trapanese) prima e dopo l'arrivo di FR, e anche alcuni amici favignanesi
born and raised mi confermavano che la differenza tra le due epoche è a dir poco straordinaria. Uno dei problemi di oggi, semmai, è che c'è finanche troppa gente, e per esempio quelli che si erano comprati la casetta decenni fa in un posto magnifico e incontaminato sono oggi i primi che pagherebbero per chiuderlo, l'aeroporto.
Tutto questo per dire che FR campa di contributi ma che, se sfruttata a dovere, può essere anche una risorsa preziosissima. La possiamo anzi definire una delle principali infrastrutture dell'Italia contemporanea. Ma come al solito non sappiamo fare sistema, giochiamo a fare i furbi, siamo dei piagnoni, buttiamo i soldi dalla finestra perchè siamo incapaci, etc etc. E queste sono le conseguenze.
Mentre le discussioni sterili a cui assistiamo puntualmente su questi thread altro non sono che un piccolo spaccato di come vanno le cose a sud di Eboli.