Attività aerotaxi a Bresso


DusCgn

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C'è l'Expo: aerei passeggeri a Bresso in deroga al servizio antincendio
Una recente nota fatta uscire, in sordina, dall'Enac autorizza l'atterraggio di grossi voli nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato
di MASSIMO MIORI


Vedendolo atterrare, abitanti e addetti alla torre di controllo hanno pensato a un clamoroso errore di aeroporto da parte del pilota. Un bimotore carico di passeggeri in arrivo dalla Germania si è posato sulla pista del minuscolo scalo di Bresso, tra i palazzi della periferia milanese, dove le regole in vigore hanno sempre limitato il traffico ai piccoli aerei da turismo. E dove non esiste un servizio antincendio di categoria sufficiente per quel tipo di bimotore, un King Air: in caso di incidente, i soccorsi non sarebbero stati all'altezza.

Il volo si è ripetuto per due volte nel corso del weekend: non era un errore, è solo l'anteprima di quello che potrebbe succedere a Bresso nei mesi dell'Expo. L'aereo tedesco ha sfruttato una recente nota informativa fatta uscire, in sordina, dall'Ente nazionale aviazione civile (Enac). In linguaggio burocratico, si autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato al quel tipo di velivolo.

L'Enac ha stabilito che "per i voli occasionali rientra nelle responsabilità dell'operatore aerotaxi, in accordo con il passeggero cliente, valutare l'accettabilità del livello di protezione offerto dal singolo aeroporto". In pratica: "Caro cliente, il servizio antincendio è di categoria inferiore a quella richiesta dall'aereo, ma noi atterriamo lo stesso... sei d'accordo?".

Per la cronaca, in fondo alla corta pista di Bresso c’è un distributore di benzina.

Con l'Expo alle porte, e poi con il nuovo Giubileo, molti scali minori finora gestiti dagli aeroclub diventano appetibili per il business.

E l'Enac ha cominciato a sfrattare i vecchi club di appassionati del volo da turismo, che per decenni hanno garantito la gestione e svolto spesso anche compiti di scuola volo.

L'Ente aviazione civile sta spianando la strada a società di handling specializzate nei servizi, con gare d'appalto che di fatto tagliano fuori gli aeroclub. È proprio il caso di Bresso, dove da tempo l'Aeroclub Milano era entrato nel mirino dell'Enac con una lunga serie di contestazioni contro la scuola volo, gli istruttori, il servizio antincendio, l'area acrobatica, la regolarità delle documentazioni: contestazioni in seguito rivelatesi tutte infondate.

Ora la società Sky Services, che già opera già a Linate, si è aggiudicata la concessione di parti del piccolo aeroporto con un vertiginoso rialzo sulla base d'asta. E una clausola ulteriore potrebbe darle la gestione totale al prezzo irrisorio di 6.500 euro all’anno più il 10% dei ricavi. Il progetto è dunque quello di far diventare Bresso un campo volo redditizio per gli affari anche se stretto tra le case e il Parco Nord.

Ma per fare questo sarà ucciso l’Aeroclub e rinnegato il patto con i sindaci dei comuni circostanti, ai quali è sempre stato assicurato che l'aeroporto sarebbe rimasto a misura di piccoli aerei.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cron...al-servizio-antincendio_2105540-201502a.shtml
 

Bari Palese

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

[...] Un bimotore carico di passeggeri in arrivo dalla Germania [..]

si autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato al quel tipo di velivolo.

[...]

http://www.tgcom24.mediaset.it/cron...al-servizio-antincendio_2105540-201502a.shtml
si riesce a sapere che aereo è atterrato? Giusto per regolarsi sul numero dei passeggeri..
 
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Luca Cordero

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

C'è l'Expo: aerei passeggeri a Bresso in deroga al servizio antincendio
Una recente nota fatta uscire, in sordina, dall'Enac autorizza l'atterraggio di grossi voli nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato
di MASSIMO MIORI


Ma per fare questo sarà ucciso l’Aeroclub e rinnegato il patto con i sindaci dei comuni circostanti, ai quali è sempre stato assicurato che l'aeroporto sarebbe rimasto a misura di piccoli aerei.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cron...al-servizio-antincendio_2105540-201502a.shtml
pur di non andare a MXP si fa di tutto
 

robygun

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Ma perché in Italia dobbiam sempre vivere in deroga?
Leggi che manco l'URSS e poi deroga qui.. deroga li... deroga su.. deroga giù. ..
 

belumosi

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

si riesce a sapere che aereo è atterrato? Giusto per regolarsi sul numero dei passeggeri..
L'articolo cita un King Air. Fosse anche il modello più grande (350), staremmo parlando di 8-9 pax. D'altra parte la pista è lunga 1.08 km e anche senza ricorrere alla legge, difficilmente sarebbe possibile sviluppare un servizio passeggeri con cospicui numeri qualora una mente malata lo proponesse.
Sarebbe da capire meglio la circolare ENAC che permetterebbe di derogare alle misure antincendio con l'accordo degli occupanti dell'aereo.
 

Bari Palese

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

L'articolo cita un King Air. Fosse anche il modello più grande (350), staremmo parlando di 8-9 pax. D'altra parte la pista è lunga 1.08 km e anche senza ricorrere alla legge, difficilmente sarebbe possibile sviluppare un servizio passeggeri con cospicui numeri qualora una mente malata lo proponesse.
Sarebbe da capire meglio la circolare ENAC che permetterebbe di derogare alle misure antincendio con l'accordo degli occupanti dell'aereo.
ah vero, mi era sfuggito il King air.
Sono d'accordo su quanto dici, ma un articolo che inizia con "bimotore carico di passeggeri" dubito faccia pensare, al lettore, a un aereo da 8-9 posti..

Comunque questa è la circolare enac a cui si riferisce l'articolo (ed è di giugno 2014)

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/84.$plit/C_4_documento_183_upfDocumento.pdf
 

Bari Palese

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

3.6. Sugli aeroporti di Aviazione Generale, ovvero non certificati, è quindi consentita
l’effettuazione di servizi aerotaxi senza limitazione al numero di posti, che dipende
dalla sola compatibilità aeronautica tra aeroporto e velivolo. E’ pertanto responsabilità
dell’operatore verificare l’adeguatezza delle infrastrutture in termini di caratteristiche
fisiche ed operative con le prestazioni del velivolo e con i requisiti di certificazione per
il mantenimento del COA.
3.7. Il Regolamento ENAC “Disciplina generale della protezione antincendio per gli
aeroporti di aviazione generale e le aviosuperfici” richiede un presidio di primo
intervento le cui caratteristiche in termini di dotazioni e personale sono riferibili alla
tipologia di operazioni che di norma si svolge su tali infrastrutture. La presenza
ricorrente di velivoli di maggiori dimensioni o di operazioni che differiscono
sensibilmente dal contesto del regolamento richiede una valutazione di adeguatezza
da parte dell’ENAC. Per i voli occasionali rientra nelle responsabilità dell’operatore
aerotaxi, in accordo con il passeggero cliente, valutare l’accettabilità del livello di
protezione offerto dal singolo aeroporto.
 

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

C'è l'Expo: aerei passeggeri a Bresso in deroga al servizio antincendio
Una recente nota fatta uscire, in sordina, dall'Enac autorizza l'atterraggio di grossi voli nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato
di MASSIMO MIORI


Vedendolo atterrare, abitanti e addetti alla torre di controllo hanno pensato a un clamoroso errore di aeroporto da parte del pilota. Un bimotore carico di passeggeri in arrivo dalla Germania si è posato sulla pista del minuscolo scalo di Bresso, tra i palazzi della periferia milanese, dove le regole in vigore hanno sempre limitato il traffico ai piccoli aerei da turismo. E dove non esiste un servizio antincendio di categoria sufficiente per quel tipo di bimotore, un King Air: in caso di incidente, i soccorsi non sarebbero stati all'altezza.

Il volo si è ripetuto per due volte nel corso del weekend: non era un errore, è solo l'anteprima di quello che potrebbe succedere a Bresso nei mesi dell'Expo. L'aereo tedesco ha sfruttato una recente nota informativa fatta uscire, in sordina, dall'Ente nazionale aviazione civile (Enac). In linguaggio burocratico, si autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato al quel tipo di velivolo.

L'Enac ha stabilito che "per i voli occasionali rientra nelle responsabilità dell'operatore aerotaxi, in accordo con il passeggero cliente, valutare l'accettabilità del livello di protezione offerto dal singolo aeroporto". In pratica: "Caro cliente, il servizio antincendio è di categoria inferiore a quella richiesta dall'aereo, ma noi atterriamo lo stesso... sei d'accordo?".

Per la cronaca, in fondo alla corta pista di Bresso c’è un distributore di benzina.

Con l'Expo alle porte, e poi con il nuovo Giubileo, molti scali minori finora gestiti dagli aeroclub diventano appetibili per il business.

E l'Enac ha cominciato a sfrattare i vecchi club di appassionati del volo da turismo, che per decenni hanno garantito la gestione e svolto spesso anche compiti di scuola volo.

L'Ente aviazione civile sta spianando la strada a società di handling specializzate nei servizi, con gare d'appalto che di fatto tagliano fuori gli aeroclub. È proprio il caso di Bresso, dove da tempo l'Aeroclub Milano era entrato nel mirino dell'Enac con una lunga serie di contestazioni contro la scuola volo, gli istruttori, il servizio antincendio, l'area acrobatica, la regolarità delle documentazioni: contestazioni in seguito rivelatesi tutte infondate.

Ora la società Sky Services, che già opera già a Linate, si è aggiudicata la concessione di parti del piccolo aeroporto con un vertiginoso rialzo sulla base d'asta. E una clausola ulteriore potrebbe darle la gestione totale al prezzo irrisorio di 6.500 euro all’anno più il 10% dei ricavi. Il progetto è dunque quello di far diventare Bresso un campo volo redditizio per gli affari anche se stretto tra le case e il Parco Nord.

Ma per fare questo sarà ucciso l’Aeroclub e rinnegato il patto con i sindaci dei comuni circostanti, ai quali è sempre stato assicurato che l'aeroporto sarebbe rimasto a misura di piccoli aerei.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cron...al-servizio-antincendio_2105540-201502a.shtml
Il tgcom non smentisce la sua fama di spazzatura a tutto tondo.
Sono atterrato e decollato diverse volte a Bresso con un King Air e nessuno ha mai detto niente.
Ho anche visto dei Citation I a Bresso.
La limitazione è la lunghezza della pista ed il vfr. Se ci stai dentro perché mai non potresti andarci???
 

DusCgn

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

altro articolo


Expo 2015, l'aeroporto per i jet privati non è in regola
Nel piccolo scalo di Bresso iniziano ad arrivare i primi passeggeri, ma non c'è la torre di controllo, nemmeno le luci sulla pista

Alessandro Da Rold



Foto dell'aereo arrivato a Bresso venerdì scorso



All’Expo 2015 mancava solo la grana dell’aeroporto di Bresso. Dopo il ritardo nel completamento padiglioni e le incognite sull’inaugurazione per la manifestazione del movimento No Expo, la lista di problemi per l'esposizione universale si allunga di un nuovo tassello. Questa volta a esplodere è la vicenda del piccolo Aeroclub di questo comune alle porte di Milano che vanta una pista di atterraggio di appena un chilometro in mezzo al Parco Nord, un polmone verde frequentato dai milanesi. Non esiste una torre di controllo né ci sono standard di sicurezza tali - sistemi antincendio in particolare - per far atterrare aerei più grandi un cheesna o meglio, come si dice in gergo tecnico, di «una Fiat Punto dei cieli». Del resto, l’Aeroclub serve soprattutto agli istruttori di volo, ci si esercita, si impara a volare: in fondo alla pista c'è un distributore di benzina.
E invece lo scorso fine settimana succede qualcosa di inaspettato. Giovedì arriva una mail dove si chiede di atterrare venerdì sera con un aereo con a bordo 9 passeggeri. Si richiedono taxi e hostess per accogliere i turisti in arrivo dalla Germania. Tutto nella norma. Peccato che alla richiesta da parte dei pochi operatori di volo dell’aeroclub sulla grandezza dell’aeroplano la risposta è che si tratta «di Beechcraft King Air turboelica di fabbricazione americana, lungo 17 metri». Da queste parti non hanno mai visto neppure un 12 metri, figurarsi uno lungo quasi il doppio. Glielo fanno presente e denunciano la cosa alle autorità competenti. Il pilota però, alle rimostranze degli operatori non dà peso. Atterra con difficoltà sulla pista, tanto che dovranno fargli spazio spostando gli altri piccoli aeromobili, scarica i passeggeri, quindi poi non contento torna a riprenderli domenica.


Tutto a posto? Non proprio, perché la vicenda rischia di diventare un caso proprio in vista di Expo 2015. Dal momento che questo piccolo aeroporto è destinato a diventare uno dei principali scali aerotaxi per chi arriva alla manifestazione universale, con tutti i rischi del caso. Con aerei di grandi dimensioni in arrivo tra i palazzi della periferia milanese e con il rischio reale di sicurezza per i cittadini. L'anno scorso erano state montate anche le luci sulla pista, anche se non sono autorizzati voli notturni: la prima pioggia le ha rese inutilizzabili. E qui c’è la prima questione poco chiara. Come fa un aeroclub già al centro di inchieste della magistratura dello scorso anno, in mezzo a una città e senza standard di sicurezza, a diventare un centro di smistamento di turisti per Expo? A Bresso non hanno dubbi. E citano un documento che sarebbe passato alla chetichella in Enac nei mesi scorsi dove si rilascia una deroga per i servizi di aerotaxi. Detto in soldoni, si «autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato al quel tipo di velivolo». Dall’autorità civile dell’aviazione si spiega che la decisione di atterrare è «stata presa esclusivamente dal pilota». Ma i dubbi restano. E la domanda spontanea che sorge tra i trenta lavoratori rimasti a Bresso è questa: Enac sta forzando la mano per prendersi l’aeroporto dopo aver già indetto un bando di gara per la gestione vinto da Skyservice. Si tratta di un braccio di ferro in piena regola?
Della vicenda ne ha scritto anche Tgcom24, spiegando nei dettagli la questione: «Con l'Expo alle porte, e poi con il nuovo Giubileo, molti scali minori finora gestiti dagli aeroclub diventano appetibili per il business. E l'Enac ha cominciato a sfrattare i vecchi club di appassionati del volo da turismo, che per decenni hanno garantito la gestione e svolto spesso anche compiti di scuola volo. L'Ente aviazione civile sta spianando la strada a società di handling specializzate nei servizi, con gare d'appalto che di fatto tagliano fuori gli aeroclub. È proprio il caso di Bresso, dove da tempo l'Aeroclub Milano era entrato nel mirino dell'Enac con una lunga serie di contestazioni contro la scuola volo, gli istruttori, il servizio antincendio, l'area acrobatica, la regolarità delle documentazioni: contestazioni in seguito rivelatesi tutte infondate».

Dario Balotta di Legambiente Milano, spiega: «È chiaro che lo scalo può far gola a qualche operatore economico privo di scrupoli vista l'imminenza dell'Expo, ma va ricordato che ci sono due scali semivuoti e attrezzati di tutto punto a Linate (Ata) e Malpensa, che sono gli unici idonei per questa attività». E poi aggiunge: «Se atterrare a Linate o a Malpensa costa 6.000 euro e a Bresso è gratis - conclude l’esponente Legambiente - questa non può essere una ragione plausibile per aggirare le norme in vigore e cambiare natura ad un vecchio aeroclub perfettamente inserito nell'ambiente circostante vista la sua l'attività esclusivamente amatoriale». La storia di questo aeroporto arriva fino ai tempi di regione Lombardia, quando la giunta di Roberto Formigoni voleva renderlo un hub per elicotteri. A opporsi all’epoca fu Franco Mirabelli, attuale senatore del Partito Democratico, che nel corso del 2014 ha già presentato due interrogazioni parlamentari in merito. «Se è vero che Enac starebbe autorizzando lo scalo in quell’aeroporto di aerotaxi di dimensioni inconciliabili con le dimensioni dell’aeroporto stesso e con le misure di sicurezza in esso attivate saremmo di fronte alla violazione delle più elementari regole del buon senso» spiega Mirabelli.
«La salute dei cittadini che viene messa a rischio da un traffico aereo di questo tipo in un piccolo aeroporto situato al centro di un parco visitato ogni giorno da migliaia di persone viene prima di tutto, prima di qualunque interesse economico e commerciale. Per questo, abbiamo presentato un’interrogazione urgente per chiedere al Ministero dei Trasporti di intervenire subito su Enac per impedire ulteriori voli di aerotaxi. A margine di questa vicenda restano comunque da chiarire i contenziosi tra Enac e l’Aeroclub che ha gestito fino ad ora l’aeroporto e i vincitori degli appalti per i servizi che anche questa vicenda rende poco chiari per come risulta dalle notizie». A settembre del 2012 il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi aveva spiegato: «in merito al possibile inserimento nei bandi di concessione della realizzazione di opere aggiuntive rispetto a quelle attuali, evidenzio, sempre sulla base delle informazioni rese dall’Enac, che i medesimi bandi avranno ad oggetto unicamente l’assegnazione dei singoli beni appartenenti al demanio aeronautico, e non riguarderanno né la realizzazione di opere aggiuntive né la definizione di nuovi servizi eliportuali, escludendo la possibilità che vengano realizzati nuovi progetti di utilizzo dell’infrastruttura idonei, per loro natura, a incidere o modificare la definizione d’uso dei singoli beni demaniali e dell’infrastruttura aeroportuale nel suo complesso». Eppure Expo 2015 sembrerebbe proprio una prova generale per far diventare l'aeroclub di Bresso qualcosa d'altro.


http://www.linkiesta.it/aeroporto-bresso-expo
 

Bari Palese

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Che pilota temerario, è atterrato con difficoltà e lo ha fatto di nuovo 3 giorni dopo


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Dancrane

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Il Cheesna, l'aereo che ride. Perché?
 

TW 843

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Biografia di Alessandro Da Rold:

Classe 1980, milanese e tifoso del Milan, scrive il suo primo pezzo a 17 anni su Lombardia Calcio. È la cronaca di una partita tra due squadre giovanili meneghine, Schuster e Macallesi. Dopo quella volta ha percorso un sacco di chilometri, consumando tasti e tastiere. Si è laureato in legge e ha collaborato con tanti, forse troppi, giornali e agenzie di stampa. Poi ha incontrato Il Riformista. È passato da Lettera43.it e alla fine è approdato a Linkiesta. Non può fare a meno di New York, del Cinema e dei cori da stadio.

Direi che si spiegano parecchie cose...
 

BAlorMXP

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

"Non può far a meno di New York", già me l'immagino in jackerson, Hogan, due Rolex per sapere sempre che ora sia a Milano e New York e Capello leccato simil svedese wannabe fashionista.
 

tommy2

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

"Non può far a meno di New York", già me l'immagino in jackerson, Hogan, due Rolex per sapere sempre che ora sia a Milano e New York e Capello leccato simil svedese wannabe fashionista.
:super:
 

AZ209

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Atterrare a Bresso? Trenta euro anziché 6mila

Il traffico commerciale ora è consentito e super economico

Bresso (Milano), 15 aprile 2015 - Politici, amministratori locali e ambientalisti avevano tutti gli occhi puntati sull’eliporto, convinti che per Expo qualcuno avrebbe fatto decollare un servizio di elicotteri-taxi verso il sito dell’Esposizione. E infatti Enac, con una nota passata quasi inosservata, ha aperto le piste degli aeroporti italiani "non certificati" all’esercizio degli aerotaxi, rendendo possibile anche a Bresso l’effettuazione di servizi commerciali senza limitazioni di passeggeri ma con una sola avvertenza, "la compatibilità aeronautica tra aereo e strutture aeroportuali". È grazie a questa regola che anche Bresso può facilmente aspirare a diventare il quarto scalo aeroportuale di Milano dopo Linate, Malpensa e Orio al Serio. E nessuno potrà impedirlo.

Tutto sembra andare in questa direzione, come dimostra l’episodio avvenuto lo scorso weekend quandoun Beechcraft King Air lungo 14 metri dalla Germania è atterrato e decollato per due volte con diversi passeggeri a bordo. Ha potuto atterrare a Bresso, nonostante le sue dimensioni siano superiori di almeno due metri rispetto a quelle consentite dagli standard di sicurezza antincendio dell’aeroporto collocato in Categoria 2. Per quel tipo di volo sarebbe prevista una Categoria 3, con standard antincendio e dimensioni della pista ben diverse, ma il pilota ha potuto atterrare sotto la propria responsabilità.

Perché Bresso e non Linate? Semplice: Linate ha un costo di atterraggio vicino ai 6mila euro. A Bresso un aereo di questo tipo paga invece circa 30 euro di sole tasse statali. Un episodio isolato ma inserito in un contesto più ampio che fino a oggi è rimasto sotto traccia: da gennaio Enac ha assegnato i nuovi appalti per la gestione dello scalo di Bresso che, dopo innumerevoli polemiche e una battaglia legale durata anni, toglie di fatto il monopolio dell’Aeroclub Milano. Aeroclub Milano, il più grande e importante club aeronautico civile d’Italia, è stato relegato nei due hangar principali. Gli uffici storici e molti dei capannoni che ospitano officine e depositi sono stati riassegnati a piccole società, tra cui anche l’Aeroclub Bresso e soprattutto la società Sky Services, che già opera in diversi aeroporti italiani con servizi di terra. Stupisce il rialzo d’asta esercitato dalla società napoletana che in alcuni casi sfiorerebbe il + 185% rispetto alla base. A quanto pare una clausola ulteriore potrebbe addirittura consentirle la gestione totale dell’area di volo.


Uno scenario ancora difficile da definire ma che evidentemente fa saltare anni di trattative e di accordi tra istituzioni locali e Aeroclub Milano, che andavano nella direzione della salvaguardia del campovolo per la sola aviazione privata e turistica. L’ingresso per la prima volta di una società apertamente commerciale mette in allerta i sindaci e gli ambientalisti.

http://www.ilgiorno.it/sesto/bresso-aeroporto-voli-1.854684
 

Paolo_61

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Re: Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa

Parlare di Bresso quarto scalo commerciale di Milano è come dire che una 500 (l'originale, non la copia attuale) può correre in Formula Uno perché ha 4 ruote e 1 motore.