Come quasi tutti qui sanno io scrivo poco e spesso in modo ironico. Mi piace più ascoltare (leggere) e imparare piuttosto che sputare sentenze.
Ma ora tutta questa storia mi ha stancato.
E' pura strumentalizzazione.
Non difendo AZ, non lavoro per loro, anzi, neppure in aviazione.
E da lunedì sono anch'io in CIGS con un caldo invito a cercarmi un'altro posto, perché difficilmente rientrerò, quindi i cassintegrati da dovunque provengano hanno la mia naturale solidarietà ancora più di prima.
Ma i media (e non c'era dubbio) stanno esagerando. E purtroppo anche vari forumisti.
AZ ha lasciato gli ATR nel 2008, aeronauticamente un secolo fa. Se qualche crew cassintegrato ha mantenuto il TR è perché lavora da un'altra parte.
Dal 2008 a oggi molte cose sono cambiate, tutti dicevano che i turboprop erano antieconomici. A mio ricordo nei fora e su tutto il web si osannava la scelta di lasciare a terra i tritanuviole.
Nel 2012 rinasce la necessità dell'ATR, Per costo del carburante e costi di gestione sono tornati convenienti.
Ma quanto tempo ci vuole per ottenere le macchine, iscriverle nel COA istituendo la linea e abilitare il personale? Troppo.
E allora wet leasing. Lo fa tutto il mondo. E nel wet tutto il mondo dipinge l'aereo con la livrea del noleggiante, aggiungendo lo stiker "operated by Airsarcazzo".
AF ad esempio con Cityjet, che è irlandese. Direte che è di sua proprietà, e che vuol dire? E' sua, ma non è lei. Ha aerei vecchi (tutti i jumbolini lo sono, hanno minimo 12 anni) e con interni sciupacchiati, si sballotta sopra le alpi e il personale non parla italiano al 90%. Se prenoto AF da Firenze a CDG compro AF e volo con loro.
Ma nessuno protesta.
Carpatair è rumena di proprietà svizzera, è europea, egualmente abilitata a volare dalle autorità europee come IG e I9, AF e LH.
Ma è rumena, e i rumeni nel pensiero dell'uomo comune sono ladri, spacciatori, protettori, battone, zingari. Figurati se è gente seria e sa pilotare.
Io ne conosco di rumeni, lavorativamente, ed assicuro che sanno essere seri ed impegnati molto più di noi italiani. Lavorano a testa bassa per guadagnare, hanno voglia di riscattarsi dalla nomea che gli si è creata intorno per via di quella parte di delinquenza che per prima giunse clandestina all'ovest a frontiere ancora chiuse.
Tutti a dire "per forza ha sbragato, pilotava un rumeno" mentre ancora non si era staccato il carrello, senza sapere, come ancora non sappiamo, perché ha sbragato.
Windshear, incompetenza, errore, guasto? leggiamo prima l'FDR poi vedremo.
L'inchiesta ci dirà se l'aereo era buono e il pilota un troiaio, o il contrario, o nessuna delle due, o tutte e due, o se il diavolo li ha sgambettati.
Ma come per Schettino (poi risultato veramente colpevole, lo ammetto), si processa sommariamente e sommariamente si condanna. Non è giusto, in un mondo serio.
Uno ha detto "se pilotavo io a terra lo portavo". Si, ecco Chuck Yaeger, magari preparavi gli scavi di fondamenta per Fiumicino 2!
Ma in Italia siamo tutti allenatori della nazionale, piloti di 747, prime guide Ferrari, attaccanti del [squadrachetipare].
Capisco il giusto risentimento di chi come me è fuori dal lavoro senza colpe, ma non diamo la colpa ad altri lavoratori delle scelte (sbagliate, forse si) dell'azienda, questa si chiama guerra tra poveri ed a nulla vale se non ad inacidirci. Io sono arrabbiato con la mia (forse ex) azienda, ma non incolpo i colleghi rimasti.
I loghi coperti? È normale. IB a Quito, AF a Toronto, WindJet a Palermo (lì un poco più tardi, al supermercato di Tonino avevano finito la vernice) i primi esempi che ho in mente.
E' solo un problema psicologico verso i passeggeri ed il voler ridurre la pubblicità negativa. Ma nel bisogno elettoral-giornalistico di sparare sulla crocerossa e nella mente contorta e dietrologica italiota questo nasconderebbe ben altre vergogne. Non l'avessero fatto qualcuno avrebbe accusato AZ di terrorizzare i passeggeri degli altri voli. Basta accusare e si va a letto contenti.
Scusate la confusione, ho sintetizzato 10 messaggi in uno, ma "un reggevo più".