Alitalia, nasce la Compagnia Aerea Italiana


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Mattia

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22 Dicembre 2005
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Dico anch'io la mia: sono stanco di questi capitani coraggiosi che solo per amor di patria tentano di salvare quella che ERA la NOSTRA compagnia di bandiera. E' troppo facile fondare una Newco con la possibilità di disimpegnarsi dopo 4 o 5 anni con chissa quante vagonate di soldi, è troppo facile non volere e quindi buttare, le spese ed i debiti nella Badco tanto, a questo ci pensano gli italioti (grazie troppo buoni ma non serviva).
Quanto al Personale, basi, flotta e rotte, beh si vede che sono fatte da semplici arrffoni a cui non interessa un bel Ca 2Z O (notissima formula chimica...) se non per prendere i soldi e scappare. Vedrete tra 4 o 5 anni saremo ancora qui a parlare su cosa fare per salvare la Newco nel frattempo divenuta oldco(w) non più in grado di essere munta.
una precisazione...se dopo 4-5 anni la società è in utile perchè venderla? se è in perdita la vagonata di soldi è quella che avranno perso
 

Economy

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27 Agosto 2008
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Sei sono e sei saranno:D:D:D

Iniziamo con il toto rotte :D ? Siiiiiii

NAPOLI
1) Venezia
2) Torino
3) Bologna
4) Catania
5) Palermo
6) Milano
7) Roma
8) Trieste
9) Genova


VENEZIA
1) Napoli
2) Catania
3) Palermo
4) Roma
5) Bari
6) Cagliari

CATANIA
1) Napoli
2) Venezia
3) Bologna
4) Roma
5) Milano
6) Torino

TORINO
1) Napoli
2) Catania
3) Palermo
4) Bari
5) Lamezia Terme
6) Roma


Dal mio punto di vista potrebbero puntare un pò di più anche su Venezia!
Ehm... visto che iniziamo col totorotte e il totobasi, sarei curioso di sentire la vostra opinione sulle possibili rotte feeder da psa e flr. Ho parlato con numerosi agenti di viaggio che lamentano la mancanza della psa-mxp... Pensate che sarebbe possibile immaginarne il ripristino?
 

AJ

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31 Agosto 2007
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Milano, Lombardia.
Comunque, ritornando al piano, mi piace per certi aspetti. Penso veramente possa essere una base per tornare al rilancio.

E' naturale che in un primo momento non ci sia chissà quale apertura sull'intercontinentale, la crescita dovrà avvenire dopo il ritorno all'utile.
Concordo. Qualcuno forse si aspettava una vagonata di nuovi intercontinentali da subito ? Siamo seri...

E sui giudizi verso i "capitani coraggiosi" che metà degli analisti (?) del forum snobba, faccio notare che tra 5 anni se il piano fallisce, ci rimettono i soldi !!! Ok, lo so che loro rilevano solo il bene della compagnia, ma o cosi o il fallimento...
 

EK412

Bannato
12 Gennaio 2008
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34
Milano, Lombardia.
Ehm... visto che iniziamo col totorotte e il totobasi, sarei curioso di sentire la vostra opinione sulle possibili rotte feeder da psa e flr. Ho parlato con numerosi agenti di viaggio che lamentano la mancanza della psa-mxp... Pensate che sarebbe possibile immaginarne il ripristino?
Se salta fuori qualche atr o ERJ, perchè no?
 

I-CD

Socio AIAC 2025
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17 Maggio 2008
682
0
65
mestre
Concordo. Qualcuno forse si aspettava una vagonata di nuovi intercontinentali da subito ? Siamo seri...

E sui giudizi verso i "capitani coraggiosi" che metà degli analisti (?) del forum snobba, faccio notare che tra 5 anni se il piano fallisce, ci rimettono i soldi !!! Ok, lo so che loro rilevano solo il bene della compagnia, ma o cosi o il fallimento...
faccio notare che non ho mai detto di essere, nè ho le pretese e tantomeno i titoli per essere un analista, ho solo espresso una mia opinione, come d'altronde ne leggo molte altre in questo forum.
 

aiabuma

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13 Luglio 2008
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Venezia
ripeto la mia domanda.... la bad company che cosè? da cosa e da chi sarà composta?! continuerà a volare? che cosa verrà portato li?!
La bad company è semplicemente un bidone pieno di debiti e di personale in esubero che verrà chiusa in un tempo relativamente breve.
La sua chiusura costerà una fortuna (per ripagare il debito e liquidare il personale) che sarà pagata con i soldi di noi contribuenti.
Per la chiusura di questa company non mancheranno fior di consulenti inutili (casualmente chiamati in causa da qualche politico o amministratore pubblico) che saranno anche loro profumatamente pagati, sempre con i nostri soldi.
Pensa a ciò quando vedrai le trattenute per le imposte sulla tua prossima busta paga.
 

i-givo

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15 Aprile 2008
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LIMF
una precisazione...se dopo 4-5 anni la società è in utile perchè venderla? se è in perdita la vagonata di soldi è quella che avranno perso
non ti preoccupare! la venderanno con una plusvalenza tale da recuperare tutto e guadagnarci.
Come sempre - se non erro - quando una società entra in borsa la si paga più del suo valore (a livello di valore delle azioni) e poi "il mercato farà quel che c'è da fare"...
Saranno cavoli del parco buoi....
Mi sembra di aver anche visto acquisti di pacchetti consistenti a più del valore di borsa tra chi li deteneva e chi li voleva acquistare, ma la massa degli azionisti non usufruiva di quel plus valore...
Non sono un esperto, comunque, cerco di osservare...forse vedo male?
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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da milano-finanza

ROMA (MF-DJ)--L'obiettivo per la nuova Alitalia e' l'avvio del
turnaround entro il primo novembre. E' quanto riporta il "Sole 24 Ore" in
merito al piano messo a punto da Intesa Sanpaolo.

Per la nuova societa', che nascera' dalle ceneri di Alitalia ripulita di
debiti ed esuberi, si legge sulla stampa di oggi, la previsione e' il
ritorno all'utile nel 2011. I 16 soci della nuova compagnia non potranno
vendere le loro azioni prima del 2013.

Per decollare il piano Fenice dovra' pero' avere il placet dei
sindacati; previsto il taglio del 40% per il costo del lavoro. Il
confronto col Governo iniziera' la prossima settimana. Altra condizione e'
l'alleanza con Air France o Lufthansa. Oggi la parola passa ai soci della
compagnia francese. L'alleanza internazionale dovrebbe pero' essere
perfezionata nel 2009.

Cinque i punti salienti del piano: l'aggregazione con Air One, tra 136 e
158 aerei con un mercato di pochi voli a medio-lungo raggio, abbandono del
modello hub con 6 aeroporti base, nuovo management e solo privati nel
capitale sociale. Inoltre, dalla nuova Alitalia resteranno fuori
manutenzione pesante, call center e informatica; in arrivo una joint
venture per il cargo.
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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Esuberi: si parte da quota 5.100-5.770
di Umberto Mancini
ROMA (28 agosto) - Un po’ meno di quanto previsto dal piano di Air France e stimato dal leader della Cisl in circa 6.700 esuberi (2.100 diretti, gli altri ”esternalizzati”), ma comunque un ”sacrificio“ in termini di posti di lavoro intorno a quota 5.100-5.700. Nel Piano Fenice - consegnato da Intesa ai nuovi soci - i dipendenti Alitalia dovrebbero essere nel 2009 circa 12.300-11.500 contro i 18.000 dell’attuale assetto.

Ovviamente sono solo indicazioni di massima. Anche perché - spiegano al ministero del Lavoro - si tratta solo di proiezioni, di un punto di partenza elaborato dai tecnici, di ipotesi. Non certo avvolarate dal governo. Che punta anzi a ridurre considerevolmente i tagli previsti. «Non lasceremo nessuno per strada» - dice Matteoli. Da lunedì il nodo occupazione sarà al centro della trattativa tra sindacati ed esecutivo. E che, vista la delicatezza del tema, rappresenterà il vero banco di prova per il futuro della nuova Alitalia. Senza accordo con piloti e sindacati c’è infatti il rischio concreto che tutto salti, con il fallimento dell’intera operazione. La Cgil è pronta ad alzare le barricate in assenza di un chiarimento completo. E prevede un conto salatissimo per i dipendenti. Così come l’Anpac e le altre associazioni, pronte a dare battaglia.

Ma vediamo da dove si parte. I tecnici di Intesa hanno inquadrato il problema in una cornice di fredda concretezza. Serve - si spiega a pagina 48 del Piano - uno snellimento del perimetro, aggregando la parte ”valorizzabile” di Alitalia e Air One, e un forte incremento della produttività. Come? Costruendo una nuova struttura dei costi in linea con i principali concorrenti del mercato. Ora Alitalia non rispetta questi parametri. Da qui la necessità di elaborare nuovi contratti; di integrare strutture e personale, oggi duplicate, sia nella manutenzione leggera sia nel settore dell’handling. E la necessità, per così dire fisiologica, di «dislocazione sul territorio delle risorse», leggi piloti e personale viaggiante, «nelle varie basi operative, che saranno 6», eliminando sprechi “congeniti” alla vecchia Alitalia. Insomma, non ci saranno più equipaggi che faranno la spola tra Roma e Milano senza produrre reddito, ma solo costi. Così come i contratti che verranno in qualche modo omogeinizzati ai benchmark del mercato. Che in pratica significa sacrifici per i piloti Alitalia e vantaggi per quelli di Air One. Tutto, sarà ovviamente oggetto di trattativa.

Ma entriamo nei dettagli. Intesa stima che tra i piloti gli esuberi potrebbero attestarsi in una forchetta che oscilla tra i 700-750. Alcuni dei quali verrebbero comunque ricollocati. Magari seguendo le sorti del settore Cargo, se questo finirà ad un altro operatore. Per gli assistenti di volo le stime arrivano a 1.100. Anche qui una fetta dovrebbe trovare una ricollocazione. Per Az Fly i lavoratori a rischio sono 1.500-1.600, mentre per Az Servizi, cioè la manutenzione, la quota sfiora 1.700.

Se il piano di Intesa dà un quadro di partenza, da Palazzo Chigi si fa sapere che si «farà tutto il possibile per evitare traumi» e ridurre le cifre iniziali. Insomma, si fa capire, che ci saranno «ricollocazioni e amortizzatori sociali molto forti e di lungo periodo». «Salvare Alitalia a scapito di tante persone - ha detto Matteoli - non sarebbe stato un successo». Allo studio c’è dunque un vasto sistema di protezione per evitare disagi sociali, nell’ambito delle leggi attuali.

Appare invece poco probabile che i dipendenti Alitalia in esubero possano essere assorbiti da altre aziende pubbliche. Piacerebbe invece ai sindacati, alla Cisl in particolare, la creazione di un polo nazionale della manutenzionee che si prenderebbe in carico i 1.700 di Az Servizi.

Il Messaggero
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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ROMA (MF-DJ)--Air France e' pronta a diventare partner della nuova
Alitalia non solo dal punto di vista industriale, ma anche come azionista.


E' quanto scrive oggi il Messaggero spiegando che la compagnia francese
sarebbe pronta ad avere un peso azionario di minoranza magari pari a
quello dei quattro principali soci italiani. Nell'incontro avuto ieri a
Parigi, Intesa Sanpaolo si sarebbe limitata ad illustrare il piano ad Air
France anche perche' si continua a tenere aperta anche la pista Lufthansa.

red/cat
(fine)


MF-DJ NEWS
 

i-givo

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15 Aprile 2008
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Per la chiusura di questa company non mancheranno fior di consulenti inutili (casualmente chiamati in causa da qualche politico o amministratore pubblico) che saranno anche loro profumatamente pagati, sempre con i nostri soldi.
Pensa a ciò quando vedrai le trattenute per le imposte sulla tua prossima busta paga.
Infatti..pechè non mantenere l'incarico a chi è già a libro paga ad alto livello per "chiudere l'operazione" invece gli si dice,
"ciao grazie, ecco questo è per te, spero ti bastino sino al 2020, vai pure in pace"

E si mostra ad un nuovo arrivato lo stesso ufficio dicendo
"ecco, accomodati pure, avremmo pensatodi darti quanto a chi c'era prima +20% perchè sappiamo che il compito è gravoso, ingrato, ma qualcuno deve farlo. Ah..se finisci prima ti diamo anche un premio, mantenendoti logicamente lo stipendio fino alla data stabilita precedentemente. Bastano 10 anni?!!"
:p
 

i-givo

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15 Aprile 2008
5,733
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LIMF
ROMA (MF-DJ)--Air France e' pronta a diventare partner della nuova
Alitalia non solo dal punto di vista industriale, ma anche come azionista.


E' quanto scrive oggi il Messaggero spiegando che la compagnia francese
sarebbe pronta ad avere un peso azionario di minoranza magari pari a
quello dei quattro principali soci italiani. Nell'incontro avuto ieri a
Parigi, Intesa Sanpaolo si sarebbe limitata ad illustrare il piano ad Air
France anche perche' si continua a tenere aperta anche la pista Lufthansa.

red/cat
(fine)


MF-DJ NEWS
finirà che AF spenderà di meno di 6 mesi fà (e magari con meno oneri organizzativi o casini) trovandosi quasi lo stesso risultato??
 
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