Alitalia integra Windjet, non Blue Panorama


fontanarossa

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6 Novembre 2005
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messina - catania, Sicilia.
Il settimanale I Vespri per adesso in edicola cerca con la collaborazione di Roberto Faraci, Ordinario di economia e gestione delle imprese all'Università di Catania, di analizzare gli aspetti che hanno portato alla clamorosa vendita della compagnia etnea. Ne esce un ritratto di un reduce mai stato combattente (Pulvirenti) che si è praticamente liberato di un fardello dal peso ormai insopportabile. L'operazione viene definita scellerata per il peso che avrà nei confronti dei creditori e cerco di farvene un estratto:
Per Faraci è stata una scelta obbligata: IV e BV, pur promettenti e profittevoli, non sono più in grado di sostenere la competività. Con Pulvirenti IV ha beneficiato della liquidità che altri non avevano e dal 2003 ha decuplicato il fatturato. Negli ultimi 4 anni i debiti di IV sono comunque raddoppiati e quelli a breve termine hanno pesato tanto. Ci sono stati prestiti infruttiferi da parte di altre società del gruppo ma era necessaria una ricapitalizzazione che Pulvirenti non poteva più sostenere. IV ha registrato negli ultimi anni un forte incremento dei ricavi e la voce voli di linea vale da sola il 57% del fatturato: per Colannino e soci non sarà difficile ristrutturare il debito complessivo rinegoziandolo con banche, erario e fornitori. AZ non ha speso un euro ma dovrà farsi carico dei debiti e quasi sicuramente del tfr dei dipendenti. etc etc
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
231
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Il settimanale I Vespri per adesso in edicola cerca con la collaborazione di Roberto Faraci, Ordinario di economia e gestione delle imprese all'Università di Catania, di analizzare gli aspetti che hanno portato alla clamorosa vendita della compagnia etnea. Ne esce un ritratto di un reduce mai stato combattente (Pulvirenti) che si è praticamente liberato di un fardello dal peso ormai insopportabile. L'operazione viene definita scellerata per il peso che avrà nei confronti dei creditori e cerco di farvene un estratto:
Per Faraci è stata una scelta obbligata: IV e BV, pur promettenti e profittevoli, non sono più in grado di sostenere la competività. Con Pulvirenti IV ha beneficiato della liquidità che altri non avevano e dal 2003 ha decuplicato il fatturato. Negli ultimi 4 anni i debiti di IV sono comunque raddoppiati e quelli a breve termine hanno pesato tanto. Ci sono stati prestiti infruttiferi da parte di altre società del gruppo ma era necessaria una ricapitalizzazione che Pulvirenti non poteva più sostenere. IV ha registrato negli ultimi anni un forte incremento dei ricavi e la voce voli di linea vale da sola il 57% del fatturato: per Colannino e soci non sarà difficile ristrutturare il debito complessivo rinegoziandolo con banche, erario e fornitori. AZ non ha speso un euro ma dovrà farsi carico dei debiti e quasi sicuramente del tfr dei dipendenti. etc etc
Mi sembra di capire che l'articolo da come fatta l'operazione, non credo sia così; credo che questo integrazione sia molto difficile da realizzarsi, non reggono i numeri a mio avviso. Hai idea quali sono i tempi previsti? perché al livello di tempistica si capisce ben poco
 

sevs17

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I PIANI DI AZ SU WINDJET E BLUE PANORAMA

Retroscena - Manovre in quota

di Remo Vangelista


Parte il conto alla rovescia per l'integrazione di Blue Panorama e Wind Jet in Alitalia. A pochi giorni dalla sigla del memorandum d'intesa, iniziano ad arrivare i primi rumors sullo sviluppo dell'operazione, che dovrà comunque passare al vaglio dell'Antitrust.

Intanto i fatti: due comunicati asciutti annunciano che il consiglio di amministrazione di Alitalia “ha avviato il processo finalizzato a conseguire un’integrazione con Blue Panorama e Wind Jet”. L’azienda aveva infatti siglato nei giorni precedenti due memorandum d’intesa che consentono ad Az di ampliare il raggio d’azione in particolare sulla Penisola, mettendo un altro tassello sul segmento low cost, considerato fondamentale per guadagnare share di mercato.

Passando alle cifre dell’integrazione, tramite questa operazione Alitalia si appresta a incrementare di circa il 20 per cento il numero dei passeggeri trasportati, passando da 25 a 30 milioni di pax potenziali e aumentando il fatturato di circa mezzo miliardo. Importante anche la quota di mercato sui flussi domestici che Alitalia si appresta a ereditare: solo Wind Jet, con le sue basi operative a Catania, Palermo e Rimini, detiene il 6,2 per cento di share totale. Sono invece 24 gli aerei che dovrebbero passare nella flotta Az, 12 da Wind Jet e altrettanti da Bpa. Resta invece un punto di domanda la questione degli aerei ordinati da Blue Panorama: da una parte i Superjet della Sukhoi, per i quali in passato i vertici di Az avevano già espresso forti dubbi, e dall’altra i Boeing 787 Dreamliner.

Nel comunicato diffuso da Alitalia vengono poi individuate le possibili sinergie che possono essere create in base alle caratteristiche delle singole compagnie. Per quanto riguarda Blue Panorama vengono individuati profili sinergici e complementari per “la specializzazione di prodotto, il disegno del network e la tipologia di mercato servito”, mentre sul fronte di Wind Jet si sottolinea la vicinanza in termini di “specializzazione territoriale, disegno del network e caratteristiche della flotta”.

“Il processo di integrazione - si legge ancora nella nota di Alitalia - è coerente con quelli di consolidamento in corso nel settore del trasporto aereo, a livello nazionale e internazionale. Tali processi sono finalizzati a rafforzare la dimensione industriale degli operatori, aumentarne la competitività e svilupparne la capacità di affrontare e gestire le variabili del quadro macroeconomico”.

Le prossime tappe del processo di integrazione saranno la due diligence delle due società e il via libera dei rispettivi consigli di amministrazione. Nessun accenno, almeno in questa prima fase, a quale potrebbe essere il futuro dei brand inglobati da Alitalia. Una decisione che potrebbe essere legata alle decisioni dell’Antitrust, che dovrà esprimersi in merito all’integrazione. La concentrazione non sembra superare i limiti di altri esempi in Europa, ma non mancano i timori sul mercato.


http://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/73746_i_piani_di_az_su_wind_jet_e_blue_panorama/
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
231
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Le prossime tappe del processo di integrazione saranno la due diligence delle due società e il via libera dei rispettivi consigli di amministrazione.
Incredibile!!! ma come prima si annuncia una integrazione e poi si fa la due diligence. Vi prego ditemi che non è vero; non è possibile. Un board delibera una integrazione con due società senza aver fatto la due diligence!!!! Spero sia un errore di comunicazione...
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
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Incredibile!!! ma come prima si annuncia una integrazione e poi si fa la due diligence. Vi prego ditemi che non è vero; non è possibile. Un board delibera una integrazione con due società senza aver fatto la due diligence!!!! Spero sia un errore di comunicazione...
Hai la casella piena! :) se liberi ti rispondo.
 

fontanarossa

Utente Registrato
6 Novembre 2005
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messina - catania, Sicilia.
Mi sembra di capire che l'articolo da come fatta l'operazione, non credo sia così; credo che questo integrazione sia molto difficile da realizzarsi, non reggono i numeri a mio avviso. Hai idea quali sono i tempi previsti? perché al livello di tempistica si capisce ben poco
Non mi stupirei se in attesa dell'antitrust l'integrazione a suon di cs partisse già alla fine di marzo......ma è un'opinione strettamente personale.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
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Incredibile!!! ma come prima si annuncia una integrazione e poi si fa la due diligence. Vi prego ditemi che non è vero; non è possibile. Un board delibera una integrazione con due società senza aver fatto la due diligence!!!! Spero sia un errore di comunicazione...
Caro EM75, non e' affatto così anormale che società annuncino le modalità del loro futuro insieme (nel caso integrazione) e poi provvedano attraverso la due diligence ad individuarne le modalità, i pesi ed i tempi.
Tra le tante riporto per stare in IT il caso AZ-LAI: che si dovesse vendere era indubbio, ma come e a che prezzo no. La prima due diligence, non completata fu di M&C nel 2007 e l'ultima di CAI iniziata nel settembre 2008.
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
231
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Caro EM75, non e' affatto così anormale che società annuncino le modalità del loro futuro insieme (nel caso integrazione) e poi provvedano attraverso la due diligence ad individuarne le modalità, i pesi ed i tempi.
Tra le tante riporto per stare in IT il caso AZ-LAI: che si dovesse vendere era indubbio, ma come e a che prezzo no. La prima due diligence, non completata fu di M&C nel 2007 e l'ultima di CAI iniziata nel settembre 2008.
Mauro, ho letto male o a sua tempo il comunicato stampa parlava di una delibera del CdA di Alitalia sull'integrazione; mi chiedo e ti chiedo, come si delibera una integrazione senza avere idea dello stato patrimoniale di chi si sta integrando?? Una cosa è una manifestazione di interessi, una cosa è una delibera. Allora il comunicato sarebbe dovuto essere:" Il Cda ha manifestato il suo interesse all'integrazione con BV e IV, ed ha invitato l'AD o chi vuoi tu a proseguire ed espletare le necessarie verifiche contabili prima di deliberare in merito
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Mauro, ho letto male o a sua tempo il comunicato stampa parlava di una delibera del CdA di Alitalia sull'integrazione; mi chiedo e ti chiedo, come si delibera una integrazione senza avere idea dello stato patrimoniale di chi si sta integrando?? Una cosa è una manifestazione di interessi, una cosa è una delibera. Allora il comunicato sarebbe dovuto essere:" Il Cda ha manifestato il suo interesse all'integrazione con BV e IV, ed ha invitato l'AD o chi vuoi tu a proseguire ed espletare le necessarie verifiche contabili prima di deliberare in merito
Prima dovremmo vedere che filtro hanno applicato i giornalisti e poi dovremmo tenere conto del fatto che un'analisi interna ed approfondita e' sicuramente stata fatta con qualcosa di più che l'accordo quadro. Ora si fa la due diligence.
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
231
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Prima dovremmo vedere che filtro hanno applicato i giornalisti e poi dovremmo tenere conto del fatto che un'analisi interna ed approfondita e' sicuramente stata fatta con qualcosa di più che l'accordo quadro. Ora si fa la due diligence.
Probabile sia così me lo auguro, altrimenti sarebbe davvero clamoroso.
 

Flappone

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Insomma, ancora nessuna novitá sulle modalitá di integrazione.

Parlando con un collega Windjet pare che loro diventeranno una Smart Carrier "del sud" mentre non si sa bene cosa e che fine faranno aerei ma soprattutto le persone di Bpa.
 

Farfallina

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Utopistico immaginare un passaggio, almeno a Catania e Palermo, delle attività ad AirOne? O potrebbe avere un senso crearne un'altra?
In effetti integrata la gestione su un unico modello è possibile e probabilmente sensato utilizzare il marchio AP per il centro nord italia dove era forte e conosciuto e mantenere il marchio IV per la Sicilia ed i collegamenti con il continente dove sicuramente è conosciuto e con una discreta immagine.
Immagino valuteranno una prima fase e poi eventualmente sopprimeranno IV e rimpiazzeranno con AP ed AZ.

Per Blue Panorama direi che facilmente scomparirà Blu Express, mentre il marchio Blu Panorama potrebbe rimanere per il comparto charter di AZ unito a quello di BV, specialmente ora che la flotta AZ si appresta ad essere configurata al top del mercato ed è possibile che sul charter vengano utilizzate macchine con configurazioni diverse e meno pregiate.
 

Cesare.Caldi

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Mi sembra assurdo andare a mantenere in vita tutti questi marchi così avremco alitalia mainline airone low cost al nord windjet al sud, blu panorama per il charter e la frittata é fatta. Daccordo che siamo a carnevale ma arlecchino lasciamolo tra le maschere...
 
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TheVoyager

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6 Giugno 2010
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Sul nazionale e sull'europeo l'unica soluzione razionale è quella di espandere l'attività del marchio Air One, soprattutto aprendo un fottio di rotte in basi AZ dove Alitalia opera di suo solo sul nazionale (un po' come accadrà a Venezia e, come si rumoreggia, anche a Napoli in un secondo momento)

Troppi marchi per una sola compagnia mi pare pericoloso. Già c'hanno messo due anni per far capire alla gente che, anche se il volo ha codice Air One come riportato nelle loro prenotazioni (parlo delle rotte che non riguardano MXP, quelle ereditate dalla vecchia AP e mantenute ancora oggi) e/o l'aereo è in livrea Air One, è comunque un volo Alitalia
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Mi sembra assurdo andare a mantenere in vita tutti questi marchi così avremco alitalia mainline airone low cost al nord windjet al due e blu panorama per il charter e la frittata é fatta. Daccordo che siamo a carnevale ma arlecchino lasciamolo tra le maschere...
Se i marchi funzionano ed hanno attrattiva è possibile che decidano di tenerli, altrimenti li sopprimeranno facendoti poi fare la solita invettiva sul fatto che vengono tenuti in vita solo per gli slot di LIN.

Nel settore è abbastanza consueto inglobare e cancellare i marchi acquisiti, ma non è una regola, faranno le loro valutazioni e vedranno cosa è conmveniente fare. Considera che una volta sistemato il discorso della gestione e dei costi, il marchio è solo questione di slot (a LIN) e di immagine dello stesso (vedi Volare abbandonato ed AirOne utilizzato per la smart carrier in quanto concorrente di AZ come posizionamento).
Come detto prima, per Windjet e Blue Panorama dovranno valutare se ritengono premiante il marchio IV sul mercato dei collegamenti da/per la Sicilia (probabilmente lo vedranno strada facendo), e per il ramo charter se preferiscono venderlo e operarlo come AZ o piuttosto utilizzare un altro marchio che nel caso di BV sarebbe già pronto. In questo caso secondo me dipende molto dagli aerei utilizzati, se saranno molto diversi da quelli AZ per me si sceglierà di utilizzare il marchio Blue Panorama per non fare confusione.
 

md78

Utente Registrato
14 Ottobre 2010
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Airone era forte, come brand, anche a Catania, io stesso la preferivo ad Alitalia per recarmi a Roma o Milano (bei ricordi da I-JETA ai nuovi A320) e mi ricordo che andava forte anche su Pisa e Genova (sempre da CTA). Lo stesso non si può dire di Windjet che era ormai sinonimo di ritardi e disavventure.
Credo che una base Airone verso destinazioni non servite da AZ mainline (che terrebbe FCO e al massimo LIN visto che a MXP opera già come AP) così come avviene a Venezia sarebbe la cosa da augurarsi per noi utenti del Bellini.