Alitalia, il CdA vara il nuovo Piano


Stato
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Comunque è da una vita che si ribadisce il feederaggio su FCO da LIN in questo forum, come testimoniato da frequent flyers. Niente di nuovo alla luce del sole.
 
Mi spieghi quale HUB europeo o mondiale si regge senza feeder?? Secondo voi FRA si reggerebbe senza voli che alimentano il lungo raggio??

Nessuno altrimenti non si chiamerebbe ''hub and spoke'' - anzi, LHR. Tuttavia esiste un feederaggio ed una posizione di qualità.
 
Lo sdoppiamento era più fattibile prima quando le macchine erano il doppio e la concorrenza minore a meno che AZ non diventi ''low cost'' anche sul lungo raggio.



Per l'EXPO era stata attivata la rotta MXP-PVG e aveva dato ottimi risultati.

AZ non può stare su due hub. Lo 'sdoppiamento' non era e non è fattibile. Non a caso AZ, un po' qua e un po' là, non ha chiuso bilanci in attivo.
E l'Expo poi è finito.
 
AZ non può stare su due hub. Lo 'sdoppiamento' non era e non è fattibile. Non a caso AZ, un po' qua e un po' là, non ha chiuso bilanci in attivo.
E l'Expo poi è finito.

1) AZ è in perenne rosso da 25 anni e passa indipendentemente dall'hub.
2) Da quando ha traslocato a Roma le perdite sono passate dai -200 a -531 milioni.
3) Come ben sappiamo e ripetuto fino alla nausea, il piano consisteva nella forte riduzione di LIN. Questo non avvenne e aggravò la situazione: ic a MXP e short/medium haul a LIN con LIN che feederava FCO.
 
1) AZ è in perenne rosso da 25 anni e passa indipendentemente dall'hub.
2) Da quando ha traslocato a Roma le perdite sono passate dai -200 a -531 milioni.
3) Come ben sappiamo e ripetuto fino alla nausea, il piano consisteva nella forte riduzione di LIN. Questo non avvenne e aggravò la situazione: ic a MXP e short/medium haul a LIN con LIN che feederava FCO.

Sono tre punti che confermano pienamente l'impossibilità di sdoppiare AZ su due hub.
 
Intanto si registra ancora un nulla di fatto con i sindacati. Però apprendiamo che i dirigenti sono costati 2,5 milioni in più rispetto al 2015!

tavolo azienda-governo-sindacati
Piano Alitalia, posizioni distanti. Poletti: «Situazione molto difficile»
27 marzo 2017

Posizioni ancora distanti tra sindacati e Alitalia. Lo riferiscono le sigle al termine del tavolo tecnico che si è svolto oggi al Ministero dello Sviluppo, cui hanno partecipato anche i ministri Carlo Calenda (Sviliuppo economico) e Giuliano Poletti (Lavoro). I lavori, hanno detto i sindacati al termine del tavolo, proseguiranno giovedì pomeriggio alle 15, anche alla presenza dei ministri. Nell’incontro di oggi, hanno spiegato, c'è stato un approfondimento sui numeri degli esuberi e i sindacati hanno chiesto di capire le logiche dei tagli, ma non è stato dato un avvio vero e proprio - hanno riferito - alla trattativa.

riunione al ministero 20 marzo 2017
Alitalia, al via tavoli tecnici: sciopero 5 aprile confermato. Delrio: servono approfondimenti
Allo studio prestito ponte da 200 mln di Cdp
Quella di Alitalia «è una situazione molto difficile e tutte le situazioni molto difficili, vanno trattate con grande attenzione e impegno», ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, uscendo dalla riunione. Poletti ha assicurato il massimo impegno dell'esecutivo per risolvere la situazione nei prossimi giorni, a partire dalle proposte di risanamento sul tavolo, che secondo i sindacati potrebbero non essere sufficienti. Il primo ostacolo al percorso di rilancio è la liquidità, sufficiente forse ancora per un mese: per questo, parallelamente al confronto tra le parti, il Governo è al lavoro sull'ipotesi di un finanziamento ponte di 200 milioni di euro da parte della Cassa depositi e prestiti con la garanzia dello Stato. In base ai dati del conto economico (in attesa di auditing) Alitalia avrebbe chiuso il 2016 con un risultato ante oneri finanziari (Ebit) negativo per 336 milioni di euro. Tra i temi caldi della riunione c'è poi il capitolo degli esuberi, e la particolare situazione anagrafica dei dipendenti, nessuno dei quali attualmente in età pensionabile, mentre i primi a maturare i requisiti saranno circa 170 persone ma solo nel 2021.
Sindacati: tempi stretti, azionisti vogliono accordo
I tempi sono stretti e gli azionisti di Alitalia vogliono un accordo a breve, altrimenti non procedono con il finanziamento. Questa l’esigenza che i ministri
Calenda e Poletti avrebbero espresso ai sindacati nel corso del tavolo tecnico su Alitalia. «I ministri hanno ripetuto l’esigenza tempo, perché la liquidità a breve dovrebbe terminare e gli azionisti senza un accordo non intendono procedere con la seconda fase», ha riferito il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo, precisando che «senza un accordo gli azionisti si ritirerebbero e si andrebbe incontro al commissariamento, che è una delle ipotesi, e a questo noi siamo totalmente contrari perché vorrebbe dire un pre-fallimento». «I ministri sono preoccupati come noi», ha aggiunto il segretario nazionale della Fit Cisl, Emiliano Fiorentino, spiegando: «Ci dicono che i tempi sono stretti e ci ricordano che le banche hanno dato un limite».
Tarlazzi (Uil): impossibile intesa in settimana, sciopero 5 aprile confermato
La prospettiva di una intesa a breve, entro la settimana, ad ogni modo, è considerata «impossibile» per il segretario generale Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, che ha confermato lo sciopero di 24 ore di Alitalia in programma il prossimo 5 aprile. La trattativa, ha spiegato Tarlazzi arrivando alla riunione al Mise, è «delicata e va affrontata nei tempi giusti»: l’azienda vorrebbe «chiudere presto», addirittura entro Pasqua, ha aggiunto il sindacalista, ma non è possibile «lavorare all’intesa con la clessidra in mano».

verso lo sciopero il 23 20 febbraio 2017
Alitalia, ai primi di marzo il piano industriale
Costi, il nodo del leasing per gli aerei
Sul fronte dei risparmi il Piano industriale presentato dalla compagnia alle parti sociali prevede tagli per 1 miliardo di euro nei primi tre anni, arrivando a 1,8 miliardi nei cinque anni del piano (dal 2019 270 milioni annui non legati al personale e 163 sul costo del lavoro). Uno dei costi maggiori per la compagnia, dopo quello del personale, è quello relativo ai contratti di leasing, su cui Alitalia sconta il fatto di avere più aerei in leasing rispetto ai concorrenti e di aver ridotto negli anni, a causa della sua situazione di difficoltà, i margini negoziali. Secondo i dati emersi nel corso dei tavoli tecnici la voce leasing per la flotta aerea ha assorbito nel 2016 circa 283 milioni di euro (300 milioni del 2015): nel piano si prevede una rinegoziazione che porti risparmi quest'anno tra i 60 e gli 80 milioni. I dati evidenziano poi un costo della dirigenza (escluso l'amministratore delegato Cramer Ball) pari a 15 milioni nel 2016 per una forza lavoro dirigenziale complessiva di 55 persone (la voce era di 12,5 mln di euro nel 2015). I costi commerciali, ovvero spese legate ai biglietti, sono stati pari a 97 milioni; per i contratti di manutenzione l'analisi di mercato mostra che c'è un gap rispetto al benchmark per circa 40 milioni. Per le nuove divise, nfine, sono stati spesi 5,3 milioni.
 
La riduzione della flotta di Medio Raggio è di 18macchine e non 20. Il numero si riduce di 2 perché AZ vuole tenere due aeromobili di riserva per eventuale extra-attività che dovesse essere inserita a fronte di prossime gare pubbliche. Inoltre si prevederebbe il phase-in di ulteriori 7 macchine di MR entro il 2021. Quindi il 'delta’ delle macchine di MR a fine piano sarebbe - 11 (oggi 98 e al 2021 87).
Totale AA/MM ad oggi: 24 LR + 98 MR (AZ + CYL), ovvero 122. Totale AA/MM entro il 2021: 38 LR + 87 MR (AZ + CYL), ovvero 125.
Il dato sui 14 AA/MM di lungo in arrivo è così candenzato: 2017 (1), 2018 (1), 2019 (3), 2020 (7) e 2021 (2)(quest'anno arriva il 777-300). Quindi, 7 macchine arriverebbero nel 2020.L'unico mercato profittevole è il Nord America ma non può incrementare in virtù della JV Transatlantica (che scade nel 2022), salvo pagamento penale.Gli AA/MM di medio verranno densificati in due step: un primo aggiunge solo una fila (a partire da subito), il secondo (da ottobre) sostituisce le attuali poltrone con altre più leggere e sottili generando maggior pitch. Configurazione finale: 319 con 150 posti, 320 con 180 posti, 321 con 200 posti. Medio Raggio: dalla winter 2017 verrà fatto un ennesimo re-hubbing ed i voli utilizzeranno quattro ondate di traffico dalle 6 alle 23. Ciò genererà dei turni in giornata da FCO e delle partenze dalle sedi periferiche molto early. Tale incremento delle ore di volo unitamente all'intervento sulle configurazioni porterebbe a più del doppio dei passeggeri nell'arco di piano.

La richiesta di riduzione costi sul Personale è così articolata: Terra 83 Mln di euro (pari alla riduzione di costo per le 2.036 eccedenze), Piloti 40 Mln di euro e Assistenti di volo 39 Mln di euro, tra recuperi di produttività, minor costo retributivo e gestione eccedenze al termine della SOD (sugli esuberi permane la stima di Alitalia di 100 piloti e 400 assistenti di volo).

Costi:sono stati spesi, fra 2015 e 2016 8,2 milioni per i corsi ad AUH e lo scorso anno 3,8 milioni per le divise . Il costo del catering ha altissimi costi di trasporto (quasi la metà della spesa complessiva): nel 2015 la spesa si è aggirata intorno ai 55 mln, nel 2016 è costato quasi 9 milioni in più per l'inserimento del 'dine any time'. Si prevede di vendere sul MR (buy on board) per fare quasi 1,6 milioni di ricavi in più e risparmiare circa 14 Mln di handling.
 
La riduzione della flotta di Medio Raggio è di 18macchine e non 20. Il numero si riduce di 2 perché AZ vuole tenere due aeromobili di riserva per eventuale extra-attività che dovesse essere inserita a fronte di prossime gare pubbliche

Senz'altro prenderà in mano parte della CT. Grazie per le informazioni.
 
Se questo piano fosse vero gli esuberi nel personale navigante ci sarebbero solo per 1/2 anni... invece si parla di 500 esuberi.. e di 500 nuove assunzioni... qualcosa non mi torna...
 
Costi:sono stati spesi, fra 2015 e 2016 8,2 milioni per i corsi ad AUH e lo scorso anno 3,8 milioni per le divise . Il costo del catering ha altissimi costi di trasporto (quasi la metà della spesa complessiva): nel 2015 la spesa si è aggirata intorno ai 55 mln, nel 2016 è costato quasi 9 milioni in più per l'inserimento del 'dine any time'. Si prevede di vendere sul MR (buy on board) per fare quasi 1,6 milioni di ricavi in più e risparmiare circa 14 Mln di handling.

So di implementazioni di sistemi grossi e complessi (Altea, SAP) che sono costati meno del dine anytime...
 
Fermare il mr ora per la seconda volta da dicembre per aggiungere una fila mi pare abbastanza folle. Forse intendevi la fila che hanno aggiunto ora?

Altra cosa se introducono il BoB , come fanno a scendere i costi di trasporto per il cibo ?
 
io avevo suggerito qui sul catering di adottare la rifatturazione ossia individuare dopo gara un fornitore affidabile
(ce ne sono in Italia in diversi settori anche nel ferroviario non so per l'aviazione) che fa tutto dai ricavi agli
acquisti alla movimentazione e alitalia prende una commissione sul venduto.
Una volta fatto un contratto con penali e garanzie fideiussorie Il buy on board cosi diventa un
commission based product all'interno dei ricavi ancillari.
Quale soluzione avrà adottato alitalia?
 
.........L'unico mercato profittevole è il Nord America ma non può incrementare in virtù della JV Transatlantica (che scade nel 2022), salvo pagamento penale.........

e pertanto questa è la precondizione che influenza il piano!

quindi o si rinegozia skyteam o si cambia e si esce cambiando partner e a questo punto l'unica strada è il commissariamento, per alleviare la penale!
 
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