Alitalia: ancora niente Piano Industriale


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Perché accanirsi? Perché non lasciar andare al suo destino, seppur triste, un malato terminale? Accanimento terapeutico? Questione di orgoglio nazionale? Necessità di salvare la prima delle grandi privatizzazioni voluta da Romano Prodi?


Sono tanti i perché di una storia come tante altre, quella di Alitalia, i cui riflessi però continuano a farsi sentire dopo un ventennio di fallimenti. Fondata nel dopoguerra, la compagnia nazionale di volo a controllo statale sentì la sua prima crisi negli anni '90, quando l'allora Premier Romano Prodi ebbe l'illuminazione di privatizzare il vettore nazionale, collocando una quota del 37% e facendola poi sbarcare in Borsa. Niente da fare, le difficoltà si sono riproposte nel 2008, anni bui per l'economia globale, poiché la crisi finanziaria scoppiata in USA aveva costretto le banche a chiudere i cordoni. A quel punto Alitalia virò fuori dalla Borsa con il primo salvataggio ad opera di CAI di Colanino con i suoi "Capitani coraggiosi", come commentò l'allora Premier Silvio Berlusconi. Altra "cura" senza successo, perché nel 2013 l'Alitalia era già tornata in rosso. Infine, l'arrivo dei petroldollari della compagnia emiratina Etihad in aiuto all'intervento di alcune banche e delle Poste..


Ed ora la nuova grande crisi: le trattative serrate con i sindacati, le lotte fra gli azionisti (industriali e finanziari), il cambio del management con l'ormai scontato addio di Cramer Ball subito dietroal suo "mentore" James Hogan anche CEO di Ethiad e l'arrivo che le voci danno per certo dell'ex direttore della RAI Luigi Gubitosi, l'attesa di un piano che non può arrivare senza aver prima quantificato i "tagli". Ma perché proprio Gubitosi? Di quali meriti e competenze di aviazione civile dispone l'ex Dg della Rai, neppure avesse studiato con profitto alla prestigiosa scuola dell'estroverso CEO di Ryanair Michael O'Leary, mietitore di successi commerciali? Sembrerebbe il solito walzer di poltrone all'italiana.


E forse la soluzione starebbe proprio nei tagli, o meglio in un "salutare fallimento", sul modello delle grandi compagnie internazionali. Non è necessario andar molto lontano per trovare esempi di compagnie aeree fallite e poi risanate, basta guardare appena Oltreconfine alle storie di Sabena e Swissair, entrambe fallite nel 2001, quando il settore aereo iniziò a sperimentare le prime "turbolenze" della concorrenza e della globalizzazione.


Cosa è successo a Sabena e Swissair?


La storia di Swissair è stata certamente un'onta per la Confederazione elvetica, almeno sotto il profilo della dignità e reputazione, specie il famoso "grounding" ovvero la situazione "tecnico-finanziaria" per cui gli aerei restano a terra perché non c'è più denaro per pagare personale, flotte e carburanti: Lo sto avvenne il 2 ottobre 2001. Sino ad allora la compagna rosso-crociata era stata un "pozzo senza fondo", che aveva ingurgitato senza successo soldi pubblici e privati, perlopiù finanziati dalla banca d'affari UBS. Oggi, a sedici anni da quell'evento la compagnia è pienamente risanata, ha cambiato nome in Swiss, ed è di nuovo profittevole, dopo un corposo taglio di voli ed organici (circa un terzo) ed una fortunatissima alleanza con Lufthansa.


Le vicende di Sabena hanno molti punti in comune: la storia di una compagnia che è fallita nel 2001, dopo aver esaurito i fondi immessi senza successo dallo stato e dagli azionisti, fra cui anche Swissair. La sua terapia? Un taglio dei voli e del 50% del personale su circa 13 mila dipendenti, l'uscita dello stato e la ricostituzione ad opera di una cordata di investitori privati (rigorosamente senza lo stato belga).


Perché attendere ancora? Alitalia è pronta per un atterraggio di emergenza?


teleborsa
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,801
786
49
Azionista LibertyLines
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Sarebbe la volta buona di regalare, chiavi in mano, la compagnia ai dipendenti. Una specie di cooperativa. L'USB e gli altri sindacati potrebbero a quel punto finalmente dare uno smacco al mondo intero facendoci vedere come si fanno i miliardi con AZ, una volta che il "management" è stato cacciato.
Minchia, sai le risate!
 

AZ1313

Bannato
8 Giugno 2016
1,255
0
FOG
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

"l'arrivo che le voci danno per certo dell'ex direttore della RAI Luigi Gubitosi, l'attesa di un piano che non può arrivare senza aver prima quantificato i "tagli". Ma perché proprio Gubitosi? Di quali meriti e competenze di aviazione civile dispone l'ex Dg della Rai, neppure avesse studiato con profitto alla prestigiosa scuola dell'estroverso CEO di Ryanair Michael O'Leary, mietitore di successi commerciali? Sembrerebbe il solito walzer di poltrone all'italiana"

. . . . e pensare che qualcuno storceva il naso per Moretti . . . .
 

Greco

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
8 Marzo 2010
3,161
90
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Sarebbe la volta buona di regalare, chiavi in mano, la compagnia ai dipendenti. Una specie di cooperativa. L'USB e gli altri sindacati potrebbero a quel punto finalmente dare uno smacco al mondo intero facendoci vedere come si fanno i miliardi con AZ, una volta che il "management" è stato cacciato.
Ma con golden share al tesoro, per non perdere quell'influenza della politica che tanto bene ha fatto in questi anni!
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Dalle banche e da Etihad si spera in un nuovo finanziamento di 1,2 miliardi in 5 anni
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Dalle banche e da Etihad si spera in un nuovo finanziamento di 1,2 miliardi in 5 anni
Ci mancherebbe, è proprio il mestiere delle banche quello di finanziare aziende solvibili. Attendiamo tutti con curiosità di leggere il piano industriale che preveda il rimborso alle banche di 1,2 mld tra 5 anni.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,862
3,736
su e giu' sull'atlantico...
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Ci mancherebbe, è proprio il mestiere delle banche quello di finanziare aziende solvibili. Attendiamo tutti con curiosità di leggere il piano industriale che preveda il rimborso alle banche di 1,2 mld tra 5 anni.
come sempre, amico mio, occorrera' vedere se le suddette banche ne potrebbero avere un tornaconto maggiore con altre manovre che magari nulla hanno a che vedere con AZ; vedi MPS...e magari saranno benedette perche' verseranno 100 quando dalla finestra il Governo, con qualche altro decreto "salvabanche", gliene fara' rientrare 200...
 

TapiroVolante

Utente Registrato
13 Dicembre 2016
913
446
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Ma alla fine noi comuni passeggeri, non professionisti dell'aria o lavoratori, che di Alitalia siamo utenti - anche se negli ultimi tempi mi piace usare scherzosamente il termine "pazienti" - e, perché no, tifosi (almeno nel mio caso), che cosa ci dobbiamo augurare?
Non è una domanda provocatoria o sarcastica, è che chi come me la vive dal solo punto del cliente vi assicuro non ha idea di come orientarsi (e abbiate pazienza se ogni tanto scrivo baggianate, è che non so proprio cosa pensare).
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

come sempre, amico mio, occorrera' vedere se le suddette banche ne potrebbero avere un tornaconto maggiore con altre manovre che magari nulla hanno a che vedere con AZ; vedi MPS...e magari saranno benedette perche' verseranno 100 quando dalla finestra il Governo, con qualche altro decreto "salvabanche", gliene fara' rientrare 200...
Tornaconto da parte di chi? Forse non ti sei ancora accorto che tutti i politici, nessuno escluso, si stanno smarcando da questo governo che, tra l'altro, a fine anno porterà l'IVA al 25%.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,862
3,736
su e giu' sull'atlantico...
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Tornaconto da parte di chi? Forse non ti sei ancora accorto che tutti i politici, nessuno escluso, si stanno smarcando da questo governo che, tra l'altro, a fine anno porterà l'IVA al 25%.
berioz, le banche stanno tutte nella merda in Italia. Ora, MPS ha appena beneficiate di un decreto che gli ha messo una bella pezza "per tutelare i risparmiatori", ma che di fatto sembra tutelare come sempre la banca e i banchieri in primis, altro che risparmiatori. Tanto che per Etruria col cavolo che l'han fatto.
Intesa e Unicredit hanno buttato una valanga di soldi in AZ; ma perche'? Prova a chiedere un mutuo a una delle due, vedi che garanzie ti chiedono. E allora? Che garanzie hanno avuto (e da chi?) per frullare miliardi in AZ? Non sono un complottista, ne' credo di questo si tratti; ma che ci sia mercimonio sara' l'evidenza stessa della dinamica se ancora apriranno i rubinetti, aperti solo pochi mesi fa...in coincidenza col referendum. Che forse non e' andato come speravano.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
11,481
96
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Non è così, se muore Sansone moriranno anche (quasi) tutti i Filistei.

E, come giustamente scrivi, oltre ai dipendenti ne farà le spese la comunità sotto forma di perdita di lavoro , ammortizzatori sociali etc...come del resto in ogni fallimento che si rispetti.

Io non mi aspetterei granché dal governo che vedo, politicamente, debole come non mai. Commissario straordinario ? Potrà , forse, risolvere l'emergenza nell'immediato ma cosa potrebbe mai fare per sanare un'azienda così malamente posizionata in un business dove anche un piccolissimo passo richiede investimenti stellari , fatico ad immaginarlo.
Considerazione no. 1: nel valutare le ricadute sulla comunità bisognerebbe innanziutto calcolare una sorta di principio di sostituzione, e cioè valutare quali sarebbero le ricadute sulla comunità di un investimento sociale alternativo, e meglio ancora generalizzato.
Mi spiego: un investimento che tuteli TUTTI i disoccupati italiani potrebbe essere preferibile ad un intervento che tuteli i SOLI disoccupati AZ.
(che poi, per chi non l'avesse capito o facesse finta di non averlo capito, è la radice della critica ai 7 anni di CIGS)

Considerazione no. 2: per sua stessa natura, un governo politicamente debole è proprio un governo disposto a fare una scelta miope (vd. sopra) ma che dà molta più visibilità.

Considerazione no. 3: meglio ancora di un intervento di carattere sociale sarebbe un intervento di carattere industriale, in cui si faccia cioè in modo da creare un'azienda solida e produttiva. Ma non vedo su quali basi sia possibile ipotizzare che lo Stato italiano abbia successo dove i Capitani Coraggiosi prima, ed Etihad poi, hanno fallito.


Insomma, limiterei il campo dei beneficiari di un eventuale intervento statale ai soli dipendenti AZ, piuttosto che alla comunità in generale. Questa, anzi, nel suo complesso finirebbe per registrare una perdita, dovuta alla sottrazione di risorse generali per la tutela di un interesse parziale.
Solidarietà umana e welfare sono infatti due concetti molto (ma molto) distinti.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

berioz, le banche stanno tutte nella merda in Italia. Ora, MPS ha appena beneficiate di un decreto che gli ha messo una bella pezza "per tutelare i risparmiatori", ma che di fatto sembra tutelare come sempre la banca e i banchieri in primis, altro che risparmiatori. Tanto che per Etruria col cavolo che l'han fatto.
Intesa e Unicredit hanno buttato una valanga di soldi in AZ; ma perche'? Prova a chiedere un mutuo a una delle due, vedi che garanzie ti chiedono. E allora? Che garanzie hanno avuto (e da chi?) per frullare miliardi in AZ? Non sono un complottista, ne' credo di questo si tratti; ma che ci sia mercimonio sara' l'evidenza stessa della dinamica se ancora apriranno i rubinetti, aperti solo pochi mesi fa...in coincidenza col referendum. Che forse non e' andato come speravano.
Sul capitolo banche il governo non decide nulla di nulla, tutto è demandato all'europa. Il decreto cui fai riferimento è stato scritto sotto dettatura di Bankitalia che, a sua volta, opera sotto dettatura di Draghi.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,862
3,736
su e giu' sull'atlantico...
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Sul capitolo banche il governo non decide nulla di nulla, tutto è demandato all'europa. Il decreto cui fai riferimento è stato scritto sotto dettatura di Bankitalia che, a sua volta, opera sotto dettatura di Draghi.
ah ecco, la politica con le banche non c'entra nulla insomma.
Se lo dici te...
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

ah ecco, la politica con le banche non c'entra nulla insomma.
Se lo dici te...
Certo che alla politica piacerebbe decidere sulle banche ma - de facto - suo malgrado - è stata esautorata. Ad esempio, il burden sharing su MPS è stato subito e non certo voluto dalla politica.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,862
3,736
su e giu' sull'atlantico...
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Certo che alla politica piacerebbe decidere sulle banche ma - de facto - suo malgrado - è stata esautorata. Ad esempio, il burden sharing su MPS è stato subito e non certo voluto dalla politica.
cosi', fresca fresca; cosa c'entra la politica con le banche...
http://www.corriere.it/cronache/17_...no-8f0181d6-ff2a-11e6-9d9a-77b6de6db49f.shtml
oh, ma di nuovo eh? Se lo dici te che su AZ non c'entra nulla il giogo politica-banche azioniste ci credo!
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,862
3,736
su e giu' sull'atlantico...
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Ma dico, porca miseria: dove altro e' possibile che il Presidente di un'azienda sia anche il vicepresidente della banca che caccia i soldi e che , cosi' facendo, li butta dalla finestra??? Vi sembra cosa normale? Non c'e' neppure un minimo conflitto di interessi? Mah...
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Un vecchio articolo su Gubitosi

Fabio Tamburini per il "Corriere della Sera"
*
«Un napoletano molto british intriso di romanità». Così un personaggio ben conosciuto di Roma definisce Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, sempre più gettonato per altri, importanti incarichi.
Di sicuro, secondo l’opinione corrente e anche le sue convinzioni personali, peraltro non confermate neppure a se stesso, la sua stagione in Rai va verso la conclusione. E il nome di Gubitosi, che è riuscito a sopravvivere e perfino a raggiungere obiettivi importanti, viene fatto per la guida di società in cui potrà esserci qualche terremoto al vertice: dalle Ferrovie dello Stato a Telecom Italia dopo l’arrivo del finanziere bretone Vincent Bolloré.
*
LE DUE ANIME
Gubitosi, nato a Napoli 54 anni fa, viene descritto come una sorta di mister Hyde e doctor Jeckyll. Da una parte riservato, schivo, di poche parole. Ma anche l’esatto contrario: mondano fino ad organizzare una grande festa a Saint-Tropez in occasione dei suoi 50 anni, frequentatore del Circolo Aniene di Roma insieme a Giovanni Malagò e Luca di Montezemolo. D’altra parte ha una doppia identità anche sul lavoro.
L’anima di base è quella di uomo dei numeri e del taglio dei costi, meticoloso nella gestione dei bilanci aziendali, analista formidabile. Al tempo stesso l’attenzione verso le pubbliche relazioni è risaputa e, dicono di lui, che non lascia mai nulla al caso, con la capacità di coltivare i rapporti giusti che servono nei momenti giusti. Grande amico di Massimo Caputi (l’immobiliarista di Prelios) come di Luigi Abete (presidente di Bnl-Bnp Paribas), dell’imprenditore Paolo Astaldi come di Lupo Rattazzi (il figlio di Susanna Agnelli), frequentatore di Capalbio come di Cortina.
Una strategia dell’attenzione verso le relazioni pubbliche che tutti gli riconoscono e che viene ricordata in casa Fiat, a Torino, dove ha vissuto i 20 anni iniziali della carriera diventando il giovane più brillante alla corte dell’allora direttore finanziario di Fiat, Francesco Paolo Mattioli, il principale collaboratore dell’amministratore delegato Cesare Romiti, entrambi romani di estrazione.
A Torino, però, non è sopravvissuto all’arrivo dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Si è consolato dando ottima prova di sé in Wind, assunto come amministratore delegato dal magnate egiziano Naguib Sawiris su segnalazione di Alessandro Benedetti, il finanziere che ebbe un ruolo chiave nell’acquisto di Wind da parte di Sawiris, finito poi sotto accusa proprio per il ruolo svolto nell’acquisto dall’Enel.
*
A sua volta lo aveva suggerito a Benedetti la mitica e onnipresente segretaria storica di Romiti, Margherita Barberis. Una segnalazione che Sawiris ha avuto modo di apprezzare perché Gubitosi, per giudizio unanime, ha lavorato bene, trovando modo di dedicare il tempo necessario a sponsorizzazioni faraoniche e molto assortite, dalla Roma calcio al Vaticano. Organizzava personalmente, ad esempio, gli inviti, ultra selezionati, in tribuna vip per le partite di campionato. Tra i supporter che gli hanno sempre dato una mano vanno ricordati il super consulente milanese vicino a Silvio Berlusconi negli anni di maggior fulgore, Bruno Ermolli, e lo studio Tremonti Vitali Romagnoli.
L’ATTRITO CON MINOLI
In Rai, Gubitosi è arrivato nel luglio 2012, al termine di una breve parentesi in Bank of America Merrill Lynch, grazie all’allora presidente del consiglio, Mario Monti, dopo che il suo nome è stato selezionato da un paio di cacciatori di teste e con l’imprimatur di Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo economico.
*
Puntarono su quella che nei corridoi della Rai venne subito definita la strana coppia: il presidente Anna Maria Tarantola, un’anziana signora prima donna a far parte del direttorio della Banca d’Italia, e lui alla direzione generale, con la missione di voltare pagina, attaccando posizioni consolidate e puntando sul taglio dei costi. Mitico lo scambio di battute feroci con il conduttore Giovanni Minoli.
*
«Mi ha fatto martellare da chiunque» per conservare il suo contratto molto remunerato, dichiarò Gubitosi al settimanale Panorama , aggiungendo un retroscena: «Ogni politico che incontro — disse — mi dice che Minoli è andato a farsi raccomandare». Secca la replica dell’interessato, secondo cui «Gubitosi non ha capito bene cosa sia la tv».
*
In Rai la posizione del direttore generale è stata, fin dall’inizio, decisamente scomoda. Basti pensare che partecipava ai consigli di amministrazione ma senza diritto di voto, dovendo tenere testa a baronie agguerrite. Tra i collaboratori, che lo hanno seguito da Wind, due meritano una citazione: Alessandro Picardi, direttore relazioni istituzionali e internazionali, e Adalberto Pellegrino, nel ruolo di capo del suo staff personale.

Il primo è figlio di Francesco Picardi, un politico ben conosciuto all’epoca della Prima Repubblica, di fede Psdi e diventato sindaco di Napoli, strettamente legato all’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, amico di famiglia. Il secondo ha come papà l’ammiraglio Vincenzo, che è stato capo della rete estera degli 007 italiani, definito in quegli ambienti «l’ufficiale che sa tutto di tutti».
 

rommel

Utente Registrato
31 Luglio 2008
1,397
241
Chia
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Se le Banche Italiane vogliono inserire una persona scelta da loro per procedere all'aumento di capitale od alla conversione di prestiti , io penso che abbiano ragione e che siano liberi di scegliere chi ne hanno voglia: serviranno molti, molti soldi ! Dopo i 2 di Etihad hanno un range di scelta "smisurato"..
 

Tuned

Utente Registrato
24 Gennaio 2016
97
0
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Considerazione no. 1: nel valutare le ricadute sulla comunità bisognerebbe innanziutto calcolare una sorta di principio di sostituzione, e cioè valutare quali sarebbero le ricadute sulla comunità di un investimento sociale alternativo, e meglio ancora generalizzato.
Mi spiego: un investimento che tuteli TUTTI i disoccupati italiani potrebbe essere preferibile ad un intervento che tuteli i SOLI disoccupati AZ.
(che poi, per chi non l'avesse capito o facesse finta di non averlo capito, è la radice della critica ai 7 anni di CIGS)

Considerazione no. 2: per sua stessa natura, un governo politicamente debole è proprio un governo disposto a fare una scelta miope (vd. sopra) ma che dà molta più visibilità.

Considerazione no. 3: meglio ancora di un intervento di carattere sociale sarebbe un intervento di carattere industriale, in cui si faccia cioè in modo da creare un'azienda solida e produttiva. Ma non vedo su quali basi sia possibile ipotizzare che lo Stato italiano abbia successo dove i Capitani Coraggiosi prima, ed Etihad poi, hanno fallito.


Insomma, limiterei il campo dei beneficiari di un eventuale intervento statale ai soli dipendenti AZ, piuttosto che alla comunità in generale. Questa, anzi, nel suo complesso finirebbe per registrare una perdita, dovuta alla sottrazione di risorse generali per la tutela di un interesse parziale.
Solidarietà umana e welfare sono infatti due concetti molto (ma molto) distinti.
Boh, io al rumor dell'intervento statale non ci credo , mi sembra più che altro una speranza evocata da qualcuno. Tanto più che, se la mettiamo dal punto di vista della popolarità, sono di sicuro molti di più gli italiani che vorrebbero vedere Alitalia fallire di quelli che vorrebbero continuasse a volare.

E probabilmente questo è il momento
" migliore" ( se così si può dire...) per porre fine a questo strazio e vedere la compagnia ripartire con struttura e dimensionamento coerenti con il mercato.

Vediamo....
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.