*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
11,481
96
se non fossimo sotto elezioni e ci fosse qualcuno di creativo al governo, un Ciampi (RIP) o un Monti pre-impazzimento, potrebbe ben nazionalizzare, azzerare tutto (dai contratti alla piramide gerarchica), mettere in campo il personale che serve a volare e a manutenere gli aerei, approntare una linea manageriale asciutta e minimal (senza vice dei vice dei vice e addetti alle fotocopie). a quelli che avanzano gli si applica la mobilità della PA e mandati a lavorare dove serve.
Mi piaceva quest'intervento, di cui trovo interessante soprattutto la parte evidenziata: se qualcuno proporrà una cosa del genere, il giorno dopo ci saranno milioni di persone davanti ai portoni di tutti i ministeri, con i forconi e con le torce, che chiederanno pacificamente di sganciare una MOAB sugli uffici (vuoti!) della Magliana.
 

NoEmptyElse

Utente Registrato
1 Giugno 2014
450
5
BS
Il costo politico questa volta è altissimo.
Anche l'aumento delle tasse lo sarebbe o un condono, basta chiamarlo "manovrina", "taglio lineare ai ministeri", "voluntary disclosure" e siamo tutti sereni.
Ci sarà pure un termine inglese o una sigla da usare stavolta.
 

i-ffss

Utente Registrato
30 Agosto 2010
1,529
54
LIMF
Mi piaceva quest'intervento, di cui trovo interessante soprattutto la parte evidenziata: se qualcuno proporrà una cosa del genere, il giorno dopo ci saranno milioni di persone davanti ai portoni di tutti i ministeri, con i forconi e con le torce, che chiederanno pacificamente di sganciare una MOAB sugli uffici (vuoti!) della Magliana.
così andresti a vedere il bluff dei "poveri lavoratori che pagano gli errori dei manager"
 

i-ffss

Utente Registrato
30 Agosto 2010
1,529
54
LIMF
Il costo politico questa volta è altissimo.
siamo nella stessa situazione del 2008. se non fai ti bastonano, se fai ti bastonano: ci sarà qualcuno che starà mettendo rischi e conseguenze si due assi cartesiani per vedere come prendere meno bastonate.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,084
3,513
Non avevamo capito nulla. Ecco quello che va fatto.

Di Maio: Alitalia, bocciato piano finanziario non industriale

Ora "partner europei, lotta gli sprechi, rotte lungo raggio"

Roma, 26 apr. (askanews) – A giudizio di Luigi Di Maio quello che è stato bocciato nel referendum sindacale fra i lavoratori Alitalia “non era un vero piano industriale, era un piano finanziario che toglieva solo soldi ai dipendenti”.
Alla domanda su cosa farebbe il Movimento 5 stelle se fosse al governo, il vicepresidente della Camera, che ha risposto alle domande dei cronisti a margine della presentazione del rapporto sull’attività di controllo parlamentare, ha detto che come primo passo “bisognerebbe nominare un commissario super partes, che presenti un piano industriale credibile e cerchi partner europei per il rilancio”. In seconda battuta occorre “eliminare gli sprechi e non solo intervenire sui salari dei dipendenti”.
Di Maio si poi spinto nel dettaglio sulle linee che nella visione del M5s il nuovo piano industriale dovrebbe seguire: “Puntare su una linea cargo e sui voli a lungo raggio”. Per questo, ha detto replicando a una domanda sulla possibile rinazionalizzazione della compagnia aerea, siamo convinti che Alitalia con questi passi possa stare sul mercato”.

http://www.askanews.it/politica/2017/04/26/di-maio-alitalia-bocciato-piano-finanziario-non-industriale-pn_20170426_00157/
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,948
1,935
Non avevamo capito nulla. Ecco quello che va fatto.

Di Maio: Alitalia, bocciato piano finanziario non industriale

[FONT=&]Ora "partner europei, lotta gli sprechi, rotte lungo raggio"[/FONT]

[FONT=&]Roma, 26 apr. (askanews) – A giudizio di Luigi Di Maio quello che è stato bocciato nel referendum sindacale fra i lavoratori Alitalia “non era un vero piano industriale, era un piano finanziario che toglieva solo soldi ai dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Alla domanda su cosa farebbe il Movimento 5 stelle se fosse al governo, il vicepresidente della Camera, che ha risposto alle domande dei cronisti a margine della presentazione del rapporto sull’attività di controllo parlamentare, ha detto che come primo passo “bisognerebbe nominare un commissario super partes, che presenti un piano industriale credibile e cerchi partner europei per il rilancio”. In seconda battuta occorre “eliminare gli sprechi e non solo intervenire sui salari dei dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Di Maio si poi spinto nel dettaglio sulle linee che nella visione del M5s il nuovo piano industriale dovrebbe seguire: “Puntare su una linea cargo e sui voli a lungo raggio”. Per questo, ha detto replicando a una domanda sulla possibile rinazionalizzazione della compagnia aerea, siamo convinti che Alitalia con questi passi possa stare sul mercato”.

[/FONT]
http://www.askanews.it/politica/2017/04/26/di-maio-alitalia-bocciato-piano-finanziario-non-industriale-pn_20170426_00157/
A Brescia si direbbe "è arrivato Marconi" (in dialetto rende molto meglio).
 

i-ffss

Utente Registrato
30 Agosto 2010
1,529
54
LIMF
un giornalista preparato avrebbe chiesto a DiMail:"ma il lungo raggio da dove? con quale feeder? il cargo? verso dove e con quali partners?" ma siamo alla farsa.
 

AlicorporateUK

Utente Registrato
9 Marzo 2009
2,925
629
Sarajevo
Ora partner europei
Vanno (e non solo loro) ripetendo questa cosa (che comincia a stancare adesso) ormai da secoli (inclusi gli ultimi salvataggi): constatato che AF ha fatto carte false per non averci più un cavolo a che fare, che LH idem e che BA manco a parlarne, chi sarebbero questi partner che si metterebbero al tavolo con Amoroso e i paladini della resistenza per investire su di un debito volante che non ti porta nemmeno nelle principali capitali?! Czech, LOT, Belavia? Mah...

G
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,084
3,513
Vanno (e non solo loro) ripetendo questa cosa (che comincia a stancare adesso) ormai da secoli: constatato che AF ha fatto carte false per non averci un cavolo a che fare, che LH idem e che BA manco a parlarne, chi sarebbero questi partner?! Czech, LOT, Belavia? Mah...

G
Eccone un altro. Noi non possiamo capire certe cose, solo il Guru e i suoi adepti hanno ricevuto il dono della luce. Dobbiamo solo fidarci e basta. Loro sanno quello che fanno.
 

Betha23

Utente Registrato
22 Settembre 2015
2,052
132
Non avevamo capito nulla. Ecco quello che va fatto.

Di Maio: Alitalia, bocciato piano finanziario non industriale

[FONT=&]Ora "partner europei, lotta gli sprechi, rotte lungo raggio"[/FONT]

[FONT=&]Roma, 26 apr. (askanews) – A giudizio di Luigi Di Maio quello che è stato bocciato nel referendum sindacale fra i lavoratori Alitalia “non era un vero piano industriale, era un piano finanziario che toglieva solo soldi ai dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Alla domanda su cosa farebbe il Movimento 5 stelle se fosse al governo, il vicepresidente della Camera, che ha risposto alle domande dei cronisti a margine della presentazione del rapporto sull’attività di controllo parlamentare, ha detto che come primo passo “bisognerebbe nominare un commissario super partes, che presenti un piano industriale credibile e cerchi partner europei per il rilancio”. In seconda battuta occorre “eliminare gli sprechi e non solo intervenire sui salari dei dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Di Maio si poi spinto nel dettaglio sulle linee che nella visione del M5s il nuovo piano industriale dovrebbe seguire: “Puntare su una linea cargo e sui voli a lungo raggio”. Per questo, ha detto replicando a una domanda sulla possibile rinazionalizzazione della compagnia aerea, siamo convinti che Alitalia con questi passi possa stare sul mercato”.

[/FONT]
http://www.askanews.it/politica/2017/04/26/di-maio-alitalia-bocciato-piano-finanziario-non-industriale-pn_20170426_00157/
Povera Al-Italia.....
 

AZ1313

Bannato
8 Giugno 2016
1,255
0
FOG
Non avevamo capito nulla. Ecco quello che va fatto.

Di Maio: Alitalia, bocciato piano finanziario non industriale

[FONT=&]Ora "partner europei, lotta gli sprechi, rotte lungo raggio"[/FONT]

[FONT=&]Roma, 26 apr. (askanews) – A giudizio di Luigi Di Maio quello che è stato bocciato nel referendum sindacale fra i lavoratori Alitalia “non era un vero piano industriale, era un piano finanziario che toglieva solo soldi ai dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Alla domanda su cosa farebbe il Movimento 5 stelle se fosse al governo, il vicepresidente della Camera, che ha risposto alle domande dei cronisti a margine della presentazione del rapporto sull’attività di controllo parlamentare, ha detto che come primo passo “bisognerebbe nominare un commissario super partes, che presenti un piano industriale credibile e cerchi partner europei per il rilancio”. In seconda battuta occorre “eliminare gli sprechi e non solo intervenire sui salari dei dipendenti”.[/FONT]
[FONT=&]Di Maio si poi spinto nel dettaglio sulle linee che nella visione del M5s il nuovo piano industriale dovrebbe seguire: “Puntare su una linea cargo e sui voli a lungo raggio”. Per questo, ha detto replicando a una domanda sulla possibile rinazionalizzazione della compagnia aerea, siamo convinti che Alitalia con questi passi possa stare sul mercato”.

[/FONT]
http://www.askanews.it/politica/2017/04/26/di-maio-alitalia-bocciato-piano-finanziario-non-industriale-pn_20170426_00157/
Sbagliate a giudicarlo per quanto ha detto. . . . Sicuramente non è farina del suo sacco! (faccina che si ride a 64 denti)
 

AlicorporateUK

Utente Registrato
9 Marzo 2009
2,925
629
Sarajevo
Mi scuso se già riportata.

Malaysia Airline CEO says offers to lease A330s from Alitalia

Malaysia Airlines has offered to lease as many as 8 Airbus A330 jets from struggling Italian carrier Alitalia, its chief executive told Reuters on Wednesday.

Malaysia Airlines wants to lease as many as eight A330s or Boeing 777s for use from 2018 and possibly a further nine from 2019, CEO Peter Bellew said in an interview.

It expects to finalise most of those leases in the next four to six weeks, he said.

Bellew said that an order for 35 Airbus A330neos or Boeing 787-9s could be made in the next six months.

An Alitalia spokesman declined to comment.
http://www.reuters.com/article/malaysiaairlines-alitalia-idUSL8N1HY3XK

G
 

DusCgn

Utente Registrato
9 Novembre 2005
14,680
20
.
Fa impressione vedere una compagnia che ha avuto la sciagura di perdere nel recente pasato due aeromobili iconici come il 777 (anche se non per colpe esattamente proprie)...fare "acquisti".

Quanto a Di Maio, che dire la linea è sempre quella di parlare per frasi fatte. Ci spiegasse piuttosto come intende passare alla pratica. ..elaborando i concetti di cui ha parlato.
Cargo lungo raggio partner europeo tutto bello, a parole.
Ma l'obiettivo tanto è solo quello di accaparrarsi facili simpatie tra chi azienda e indotto perde il lavoro
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,084
3,513
Notare il finale.

Matteo Orfini e i renziani frenano il Governo su Alitalia

Lungo post del presidente Pd per evitare il fallimento della compagnia preventivato da Calenda e Delrio




  • [*=left]
Valutare tutte le strade possibili per evitare la vendita "di un asset industriale" come Alitalia. Quarantotto ore dopo la bocciatura, tramite referendum, del pre-accordo tra sindacati e azienda da parte dei 12mila dipendenti, la linea renziana sulla compagnia aerea, a un passo da fallimento e liquidazione, si traduce prima di tutto in uno stop al dinamismo del triumvirato ministeriale composto da Giuliano Poletti (Lavoro), Graziano Delrio (Trasporti) e soprattutto Carlo Calenda (Mise).
L'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella fase clou delle primarie che si appresta a vincere, non ha ancora espresso la sua posizione in chiaro, come si suole dire. Ma l'approccio dei suoi fedelissimi all'ennesima crisi della compagnia di bandiera non lascia molti margini all'interpretazione. Esaustivo l'intervento di Matteo Orfini sul blog Left Wing: "Oggi il rischio di fallimento e liquidazione è concreto. Ma sarebbe sbagliato considerarlo un esito ineluttabile e prima di accettarlo occorre verificare con attenzione ogni possibile alternativa".
Per il reggente del Pd, se da un lato non bisogna sottovalutare i rischi sul fronte occupazionale dell'azienda, sono altrettanto importanti "la visione e la strategia che abbiamo in testa per il nostro paese. Gli asset industriali non si liquidano, perché sono il principale strumento di politica industriale di un paese. Un vettore aereo nazionale serve a indirizzare e attrarre flussi turistici, commerciali ed economici". Posizione che ricalca grossomodo quella espressa dal capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, altro fedelissimo di Renzi: "Tante migliaia di lavoratori e un grande indotto non possono essere dispersi: l'Italia che vive di turismo e cultura non può restare senza una compagnia al servizio del sistema Paese".
Tra le righe, ma nemmeno tanto, trapela la linea renziana su Alitalia: l'azienda non va (s)venduta. Ed è prima di tutto una risposta alla dinamica reazione dei ministri del Governo Gentiloni che, un attimo dopo aver appreso l'esito del referendum, hanno indicato l'ultima rotta che dovrà percorrere la compagnia aerea, così come la conosciamo oggi: amministrazione straordinaria e commissario, tempo sei mesi per cercare potenziali acquirenti sul mercato (come Lufthansa, che già ha avuto il placet di Delrio) a cui vendere l'azienda (o parte di essa) e, in alternativa, liquidazione. Facendo calare così il sipario su uno dei più grandi disastri della storia manageriale italiana.
Si tratta della strada più ovvia, dal momento che di nazionalizzazione non ne vogliono sentir parlare tanto l'attuale premier Paolo Gentiloni quanto i suoi alleati di governo come Alleanza Popolare. Ma la partita Alitalia si gioca su più tavoli.
In primis, su Alitalia Renzi ci ha messo la faccia. È stato lui, durante i suoi mille giorni di governo, a presentarsi come sponsor dell'operazione Etihad: alla presentazione delle nuove livree, non lesinò slogan e annunci improntati all'ottimismo, profetizzando un futuro roseo per la compagnia aerea. Chi doveva preservare l'italianità dell'azienda, fu il suo messaggio, ha finito per preservare solo amicizie e rapporti incestuosi tra politica e top manager. Il 2015 doveva essere l'anno della svolta ma, storia di queste ore, non lo è stato.
Nelle parole di Orfini, però, emerge però anche la lotta sotterranea sulla politica industriale che da settimane si combatte tra il Pd renziano e una parte del Governo Gentiloni (il duo Padoan - Calenda), intorno al capitolo delle privatizzazioni, come dimostrano gli attriti su Cdp, Poste e Fs tra Tesoro e Nazareno.
"Può l'Italia permettersi di rinunciare a tutto questo?", continua Orfini nel suo blog sulla crisi Alitalia: "Io ho seri dubbi e non penso che una decisione di questo tipo possa essere assunta frettolosamente, con qualche intervista a caldo di questo o quel ministro. Ci sono alternative? Si può lavorare su una sinergia pubblico privato? Si può immaginare un nuovo assetto e un nuovo piano che coinvolga almeno in parte i campioni pubblici nazionali?", chiede il presidente del Partito Democratico.

http://www.huffingtonpost.it/2017/0...ni-frenano-il-governo-su-alitalia_a_22056445/





 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.