Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Veolia

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Lascia perdere gli USA ed il processo di concentrazione, che nulla hanno a che fare su quanto discutevo, e resta sul punto.
Io affermo che Loro Piana o Lamborghini stanno ad livello strategico inferiore rispetto ad Alitalia e soprattutto Telecom Italia per il Sistema Paese in Italia, e non è corretto metterli sullo stesso piano come tu hai fatto.
decisamente no!
e non solso perche ' ormai sono private
ripeto di strategico in italie c'e'rimasto solo forse l'eni , di certo non una regional come caiaz o una dei supplier telefonici come telecom
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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decisamente no!
e non solso perche ' ormai sono private
ripeto di strategico in italie c'e'rimasto solo forse l'eni , di certo non una regional come caiaz o una dei supplier telefonici come telecom
Per Telecom direi che bisogna distinguere fra rete (che possiamo ritenere strategica) e gestione del cliente - che indubbiamente ormai non ha più nulla di strategico.
Però siamo abbondantemente OT.
 

atlantique

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E aggiungo....il momento che veramente ,dovesse mai arrivare, si dovesse procedere al taglia taglia, se vai a prendere le anzianità , scopri che gli ex AZ-LAI sono tutti più giovani degli ex AP , quindi oltre al danno del 2008 , anche la beffa che chi ha provocato il danno ha più probabilità di rimanere al lavoro, ma questo è un po' OT.
La maggioranza delle lettere di dimissioni depositate all'ufficio del personale CAI nelle ultime settimane sono di colleghi ex AP,destinazioni varie: Taipei, Medio Oriente ma anche e soprattutto Easyjet.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Per Telecom direi che bisogna distinguere fra rete (che possiamo ritenere strategica) e gestione del cliente - che indubbiamente ormai non ha più nulla di strategico.
Però siamo abbondantemente OT.
mah sul fatto che la rete rimanga strategica non ne sono convinto ma ti concedo volentieri il dubbio
ad ogni modo per tornare a caiaz, ormai, come negli usa , si deve ragionare intermini continentali, lo hanno fatto le LCC e gruppi come lh ed af , az sola soletta in piedi non sta, e c'e' poco da fare, men che meno pensare all'arabo di turno che mette molti soldi e meno il naso
le condizioni e le possibilità di investire in questo paese sono poche , se qualcuno ha anora intenzione di farlo nonostante tutto, magari con buoni piani di sviluppo ben venga
 

Paolo_61

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... ad ogni modo per tornare a caiaz, ormai, come negli usa , si deve ragionare intermini continentali, lo hanno fatto le LCC e gruppi come lh ed af , az sola soletta in piedi non sta, e c'e' poco da fare, men che meno pensare all'arabo di turno che mette molti soldi e meno il naso
le condizioni e le possibilità di investire in questo paese sono poche , se qualcuno ha anora intenzione di farlo nonostante tutto, magari con buoni piani di sviluppo ben venga
Da questo punto di vista mi sembra interessante la posizione di Etihad: le vecchie alleanze sono morte, o per meglio dire sono insufficienti a garantire un futuro alle compagnie legacy (e infatti anche LH ha lanciato un piano di ristrutturazione perché - parole loro - l'attuale livello di profittabilità non è sufficiente a garantire la sopravvivenza nel lungo periodo), per cui bisogna pensare a un nuovo modello di sviluppo molto più globale, dove oltre ai pax le compagnie "amiche" si scambiano know-how e risorse gestionali (oltre che fare gli acquisti assieme per avere più potere verso i fornitori).
 

Paolo_61

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Air France: «Alitalia alla portata»
Ma sul debito incognita Air One


Un'esposizione di oltre 600 milioni per gli aerei registrati in Irlanda
... Ma il capitolo aerei non si esaurisce con i leasing, a Alitalia sono state contestate in giugno violazioni tributarie per circa 33 milioni proprio per la gestione degli aerei di Toto, la cui compagnia, Air One, fu acquisita da Cai nel 2008. L'addebito riguarderebbe un periodo precedente alla fusione, tra il 2002 e il 2008, e l'accusa sarebbe quella di aver registrato un buon numero di aerei in Irlanda per usufruire delle migliori condizioni fiscali. Toto ha sempre negato di aver agito in questo senso e ha rivendicato la propria correttezza. Ma il particolare che forse non è noto è che Alitalia, che si è riservata di far valere le proprie ragioni anche contrattuali nelle competenti sedi fiscali e giudiziarie, ha le mani legate. Il 28 dicembre del 2009, dunque quasi a un anno dal suo decollo, Alitalia si accollò tutte le pendenze anche fiscali relative agli aerei acquistati e ora che l'inchiesta sta arrivando a maturazione, rischia brutte sorprese. ...
Se è vero sono completamente scemi. Nessuno sano di mente accetta di assumersi i rischi di contenzioso della precedente gestione.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Alitalia a rischio defaultAir France prende tempo

http://www.ilmessaggero.it/ECONOMIA/alitalia_air_france_cda/notizie/330461.shtml

Alitalia appesa a un filo. A 24 ore dal cda che dovrà decidere le sorti di Cai, è guerra di nervi. Con i vertici di Air France che hanno accuratamente evitato di mettersi in contatto con il presidente Roberto Colaninno e l’ad Gabriele Del Torchio. Un silenzio che non preannuncia nulla di buono. Il flusso informativo sarebbe stato garantito dagli advisor. Mediobanca e Lazard per i francesi, ieri pomeriggio, avrebbero fatto sapere a Leonardo & Co, consulente di Cai, che Parigi prende altro tempo e non ritiene di presentare una proposta al board di domani. I banchieri di Leonardo avrebbero subito informato Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Pop Sondrio che erano allertate per partecipare al salvataggio, ponendo paletti rigidi: sì a un finanziamento straordinario se i soci faranno la loro parte.

A Parigi starebbe prevalendo una linea di condotta che punta a mettere nell’angolo gli altri soci: per spingerli a mollare la presa, subito e senza condizioni. Air France sarebbe quindi pronta a portare Alitalia sull’orlo del fallimento, evitando di sottoscrivere l’aumento di capitale. Si tratta di una delle opzioni sul tavolo caldeggiata dall’ala dura di Klm.

IL SEGNALE DI MEDIOBANCA
Forse è solo un bluff per spaventare le banche, o forse no. C’è chi ritiene che sia un modo per far intervenire il governo affinchè si accolli i debiti: 577 milioni a luglio, secondo la Centrale rischi di Bankitalia. Di sicuro qualche giorno fa i francesi avrebbero sondato qualche esponente dell’esecutivo ricevendo però segnali di gelo rispetto alle loro pretese. E di sicuro le trattative tra i soci italiani sono in una fase di stallo. Eppure la drammaticità della situazione finanziaria - in cassa ci sarebbero non più di 5-8 milioni - imporrebbe una svolta immediata per far fronte comune. Dal gruppo Riva (che ha conti e titoli sequestrati per il caso Ilva) a FonSai, dagli Angelucci ai Benetton, arriverà invece un no secco all’aumento di capitale da 100 milioni e al completamento dei 55 milioni del prestito obbligazionario non sottoscritti. In questa situazione, in cda potrebbe esserci bagarre, con i quattro uomini di Air France alla finestra, ammesso che si presentino: molti consiglieri hanno il sospetto che disertino l’appuntamento per non trovarsi in imbarazzo. Limitandosi ad osservare il volo della compagnia, senza ossigeno finanziario e con i conti in rosso, verso un default inevitabile. Solo dopo scatterebbe il paracadute di francese: ma senza mezzi freschi il destino appare invece segnato, con i libri in tribunale.

La semestrale che il cda approverà domani dovrebbe registrare una perdita non inferiore a 250 milioni e, secondo l’advisor, c’è un fabbisogno di 450 milioni da coprire. Una decisione dovrà essere presa, come quella di convocare un’assemblea per i provvedimenti del caso, come impone il codice civile. All’ordine del giorno del cda, il collegio sindacale ha infatti voluto che venisse iscritto questo punto. L’assise potrebbe tenersi nella prima decade di ottobre, un modo per rinviare più avanti la palla.
 

Frecciarossa

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19 Febbraio 2009
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Questi non sono geni semplici, ma sono geni al quadrato, meglio al cubo.

Se prendono AZ il LR a loro non interessa, gli HUB sono CDG e AMS, AZ deve solo fare da HUB - FEEDER , quindi diventa una regional con forse un paio di collegamenti diretti con gli USA.

Il mercato domestico italiano oramai è perso .

p.s. Se fossi tu il proprietario di AF che faresti?
Ahimè temo che tu abbia proprio ragione.

C'è anche da dire che un forte spostamento di AZ verso il feeding di CGD-AMS potrebbe (teoricamente) aprire il campo a nuovi player per il LR P2P.
Questi ultimi però sconterebbero a loro volta l'assenza di una capillare rete di feederaggio, e pertanto resterebbero sostenibili dall'Italia solo le destinazioni che si reggono sugli originanti (estendendo quindi al resto dell'Italia - o meglio, a FCO - quanto avvenuto a MXP negli ultimi anni).
 

UM78

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Sul fatto che non siano strategiche non sono del tutto d'accordo, alla fine sono aziende che portano lo stendardo del lusso made in Italy (termine ultimamente abbastanza abusato, ne convengo) e portano lavoro nelle zone di fabbricazione, con ricadute positive sulla catena dei fornitori; ciò non toglie però che siano prodotti di nicchia e non di massa come Telecom e Alitalia.
Ecco magari qua, un pochino dissento, Audi in Lamborghini ha praticamente azzerato la catena dei fornitori Italiani ad eccezione dei carrozzieri locali dell' area modenese per ovvi motivi di know how ma che pero' non contano nulla nel quadro globale.
I motivi sono tanti ma andremmo ot.
 

Veolia

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Da questo punto di vista mi sembra interessante la posizione di Etihad: le vecchie alleanze sono morte, o per meglio dire sono insufficienti a garantire un futuro alle compagnie legacy (e infatti anche LH ha lanciato un piano di ristrutturazione perché - parole loro - l'attuale livello di profittabilità non è sufficiente a garantire la sopravvivenza nel lungo periodo), per cui bisogna pensare a un nuovo modello di sviluppo molto più globale, dove oltre ai pax le compagnie "amiche" si scambiano know-how e risorse gestionali (oltre che fare gli acquisti assieme per avere più potere verso i fornitori).
questo e' un punto molto interessante!!

grazie del post
 

Veolia

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Se è vero sono completamente scemi. Nessuno sano di mente accetta di assumersi i rischi di contenzioso della precedente gestione.
credo che un'SPC di proprieta' della compagnia e non del lessor o di qualche equity partner sia un fenomeno piu' unico che raro
 

Paolo_61

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Paolo_61

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credo che un'SPC di proprieta' della compagnia e non del lessor o di qualche equity partner sia un fenomeno piu' unico che raro
Il fatto che i beni siano posseduti attraverso una controllata, a mio parere, non cambia la situazione. Non ci si accollano mai i rischi "occulti" della gestione precedente, chi non si protegge con le apposite clausole contrattuali è pazzo, incompetente o in malafede.
 

Paolo_61

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Corretto, ma se non sbaglio a Luglio proprio Del Torchio si era gia' pronunciato dicendo che era necessario aumentarle, oltre ai famosi 55 milioni di euro mai visti dai soci...
Certo, AZ ha bisogno di soldi, ma se per ipotesi domani le banche raddoppiano le linee di credito, il denaro in cassa resta esattamente lo stesso, per cui come indicatore è del tutto fuorviante.
 

AZ209

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Londra.
Alitalia: Lupi, Governo chiedera' garanzie ad Air France su ruolo Italia

Garanzie formali e sostanziali su piano, investimenti e hub Roma, 25 set - Il Governo chiedera' al Governo francese e ad Air France "garanzie formali e sostanziali su quale progetto industriale e di sviluppo c'e' di Alitalia, qual'e' il piano industriale, quali gli investimenti nel nostro Paese e se si ritiene o no che gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa siano 'hub' e non aeroporti regionali". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, intervenendo su Canale 5 a 'La telefonata' di Belpietro. "Oggi - ha detto Lupi - e' obbligatorio mettersi insieme, sottolineando pero' un ruolo: l'Italia e' un punto strategico, non e' un punto regionale di qualcun altro. Quindi, questi saranno dialoghi che il Governo, sebbene Alitalia sia un'azienda privata, deve fare con Air France"

A me sta cosa fa ridere. Ovviamente AF dira' "si certo, punteremo su FCO e MXP", per poi probabilmente fare il contrario.
Almeno il governo si para il xulo dicendo che "c'hanno provato"...

 
Stato
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