Bari Palese
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Foggia, in primavera i nuovi voli di Air Vallée
di Massimo Levantaci
FOGGIA - Si vola, si dovrebbe volare, dalla prossima primavera. E’ bianca la fumata del vertice Aeroporti di Puglia-Air Vallée conclusosi mercoledì a tarda ora con un risultato «soddisfacente per entrambi», almeno stando alle fonti ufficiali. E’ un’intesa verbale, il contratto verrà sottoscritto nei prossimi giorni. La data però non è stata ancora fissata, ma non ci dovrebbero essere sorprese. Anche se va detto che questa storia continua a essere avvolta nello scetticismo di Aeroporti di Puglia, così come della Regione.
Ieri l’assessore Minervini non ha voluto rilasciare commenti sulla vicenda, idem l’amministratore unico di Adp, Di Paola. Il titolare ai Trasporti ha però voluto che Aeroporti di Puglia venisse fuori con un comunicato piuttosto inusuale per le abitudini della società di gestione, ma che Minervini giustifica con «la tensione straordinaria che c’è a Foggia su questo argomento».
All’intesa si è arrivati dopo che Air Vallée ha sostanzialmente rivisto la bozza presentata in prima battuta. Il periodo di start-up viene ridotto da un anno a tre mesi (e dunque anche il contributo, inizialmente fissato a 250mila euro a tratta), aumenta invece da 15 giorni a un mese il periodo entro il quale la compagnia dovrà garantire i voli pur in presenza di una scarsa domanda. I prezzi infine sono contenuti in una forbice più ragionevole da 99-159 euro a tratta, spese incluse.
Due i voli (ne parliamo più diffusamente a parte) rispetto ai collegamenti della Darwin viene salvaguardato soltanto il Foggia-Torino, mentre entra in gioco un interessante Foggia-Parma e c’è pure un’opzione per Parigi. «I voli diretti - si legge nella nota - verrebbero operati con aeromobile Dornier 328 jet, nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì, con possibile estensione anche alla domenica, con la seguente rotazione: Torino – Foggia; Foggia – Parma; Parma – Foggia; Foggia – Torino. Il servizio dovrebbe iniziare in concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario estivo garantito, in una prima fase, per tre mesi».
http://lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=474998&IDCategoria=1
di Massimo Levantaci
FOGGIA - Si vola, si dovrebbe volare, dalla prossima primavera. E’ bianca la fumata del vertice Aeroporti di Puglia-Air Vallée conclusosi mercoledì a tarda ora con un risultato «soddisfacente per entrambi», almeno stando alle fonti ufficiali. E’ un’intesa verbale, il contratto verrà sottoscritto nei prossimi giorni. La data però non è stata ancora fissata, ma non ci dovrebbero essere sorprese. Anche se va detto che questa storia continua a essere avvolta nello scetticismo di Aeroporti di Puglia, così come della Regione.
Ieri l’assessore Minervini non ha voluto rilasciare commenti sulla vicenda, idem l’amministratore unico di Adp, Di Paola. Il titolare ai Trasporti ha però voluto che Aeroporti di Puglia venisse fuori con un comunicato piuttosto inusuale per le abitudini della società di gestione, ma che Minervini giustifica con «la tensione straordinaria che c’è a Foggia su questo argomento».
All’intesa si è arrivati dopo che Air Vallée ha sostanzialmente rivisto la bozza presentata in prima battuta. Il periodo di start-up viene ridotto da un anno a tre mesi (e dunque anche il contributo, inizialmente fissato a 250mila euro a tratta), aumenta invece da 15 giorni a un mese il periodo entro il quale la compagnia dovrà garantire i voli pur in presenza di una scarsa domanda. I prezzi infine sono contenuti in una forbice più ragionevole da 99-159 euro a tratta, spese incluse.
Due i voli (ne parliamo più diffusamente a parte) rispetto ai collegamenti della Darwin viene salvaguardato soltanto il Foggia-Torino, mentre entra in gioco un interessante Foggia-Parma e c’è pure un’opzione per Parigi. «I voli diretti - si legge nella nota - verrebbero operati con aeromobile Dornier 328 jet, nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì, con possibile estensione anche alla domenica, con la seguente rotazione: Torino – Foggia; Foggia – Parma; Parma – Foggia; Foggia – Torino. Il servizio dovrebbe iniziare in concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario estivo garantito, in una prima fase, per tre mesi».
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