Air Dolomiti sta crescendo sempre di più ed entro quest’anno all’ultima macchina entrata in flotta se ne aggiungeranno altre due. L’obiettivo ambizioso della Compagnia è quello di arrivare a circa 25/30 macchine entro il 2020 – dalle 12 attualmente in flotta - che dovrebbero arrivare tutte da LH Cityline (che passa ai CS Series). Il piano tuttavia impone la capacità di reperire i piloti (soprattutto Comandanti) necessari per potere operare tutte le macchine, considerando che EN raddoppierebbe l’attuale flotta e che già qualche problema di sottodimensionamento dell’organico sembra esserci.
I rumors riportano che sia stato offerto a piloti di AZ (Cityline e non solo) l’ingresso in EN, con prospettive di carriera migliori di quelle italiane e, per i comandanti, la possibilità di mantenimento della qualifica o di rapido passaggio (cosa di norma non concessa per policy aziendale, che prevede la normale anzianità aziendale). In questo caso, resta da capire come si comporterà LH per il test del DLR, che potrebbe ridurre il numero dei piloti interessati. Altre fonti riportano che l’offerta sia stata fatta anche ai piloti di LH Cityline, ai quali però sarebbe stato chiesto di aumentare le ore di volo a parità di stipendio, per adeguarle a quelle dei piloti di EN. La richiesta tuttavia si mormora che sia stata rifiutata dal sindacato interno.
Ultima strada, quella della formazione di nuovi piloti, che però mal si concilia con le tempistiche espansive, rallentandole.
I colloqui sono “ad alto livello”, il piano di espansione è già stato analizzato e si è appunto in attesa di capire se è realizzabile entro i tempi previsti.
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I rumors riportano che sia stato offerto a piloti di AZ (Cityline e non solo) l’ingresso in EN, con prospettive di carriera migliori di quelle italiane e, per i comandanti, la possibilità di mantenimento della qualifica o di rapido passaggio (cosa di norma non concessa per policy aziendale, che prevede la normale anzianità aziendale). In questo caso, resta da capire come si comporterà LH per il test del DLR, che potrebbe ridurre il numero dei piloti interessati. Altre fonti riportano che l’offerta sia stata fatta anche ai piloti di LH Cityline, ai quali però sarebbe stato chiesto di aumentare le ore di volo a parità di stipendio, per adeguarle a quelle dei piloti di EN. La richiesta tuttavia si mormora che sia stata rifiutata dal sindacato interno.
Ultima strada, quella della formazione di nuovi piloti, che però mal si concilia con le tempistiche espansive, rallentandole.
I colloqui sono “ad alto livello”, il piano di espansione è già stato analizzato e si è appunto in attesa di capire se è realizzabile entro i tempi previsti.
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