BRESCIA - AirBee si prende una pausa di riflessione. Da oggi (11/9, ndr) e per un periodo massimo di tre settimane la compagnia aerea con base fissata all’aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Montichiari ha deciso di sospendere tutti i voli.
La notizia è arrivata come una «doccia fredda» intorno alle 19,30 di giovedì sera. L’Enac, con una nota, ha ufficializzato la decisione assunta dal Consiglio di amministrazione della società. «Il vettore ci ha inviato una comunicazione motivando la scelta con la necessità di riorganizzare il proprio network operativo», è stato spiegato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile.
Secondo una nota ufficiale diffusa dalla compagnia aerea, questa scelta ha tenuto conto «della fase di start-up aziendale così come del delicato momento che sta attraversando l’intero settore del trasporto aereo nazionale, considerata anche l’attuale situazione legata al processo di privatizzazione del vettore di bandiera in corso».
Uno stop temporaneo e improvviso, dunque, per la compagnia attiva dal 4 febbraio su tratte nazionali - Roma, Napoli e poi Olbia, Trapani e Crotone - che alla fine di giugno ha approvato in assemblea il primo bilancio, chiuso in rosso per 804mila euro. I soci (tra cui ci sono i bresciani B.Consulting e Fernova) hanno comunque aderito al progetto di sviluppo.
A dettagliare le ragioni profonde della sospensione è stato direttamente l’amministratore delegato di AirBee, Paolo Rubino, lanciando anche un duro attacco su più fronti: «In questa situazione c’è una responsabilità forte della Provincia di Brescia - ha spiegato -. A fronte della nostra scelta di Montichiari come base e dei nostri investimenti, abbiamo riscontrato un’adesione delle istituzioni, ma anche del mondo economico bresciano, decisamente modesta». Su questa «assenza», secondo Rubino, ha pesato anche «la polemica tra Brescia e Verona sulla concessione relativa all’aeroporto Gabriele D’Annunzio: ha determinato l’incertezza degli investitori e l’immobilismo del sistema».
L’amministratore delegato, comunque, si è augurato che, quella delle prossime settimane, sia davvero solo una pausa di riflessione «per valutare se esistono gli estremi per la ripartenza. Ci piacerebbe ricominciare proprio da Brescia - ha detto Rubino - ma abbiamo bisogno del sostegno di pubblico e privato».
La scelta di mettere i voli in stand-by trova una ragione anche negli scenari nazionali e negli sviluppi della vicenda Alitalia: «I possibili investitori - ha spiegato l’amministratore delegato di AirBee - devono valutare cosa succede nel mercato italiano, che potrebbe essere toccato da un calo dell’offerta a fronte di una domanda sempre consistente».
Lo stop temporaneo dell’attività ha subito innescato anche un interrogativo: cosa succederà a quanti avevano programmato di viaggiare con AirBee nei prossimi giorni? L’Enac ha chiesto alla compagnia aerea il rispetto dell’obbligo di riproteggere i viaggiatori già in possesso dei titoli e promette di vigilare affinché il vettore si impegni a dare adeguate e tempestive informazioni.
Ieri pomeriggio è previsto un incontro tra l’Ente e i vertici della compagnia per verificare le proposte di riorganizzazione del network, le ricadute della sospensione sui passeggeri e valutare gli effetti che comporterà sulle rotte gestite in regime di oneri sociali, ovvero i collegamenti da/per Trapani e Crotone
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«Stiamo deviando il traffico attraverso la richiesta ad altri vettori - ha assicurato Rubino -. È probabile che i viaggiatori debbano usufruire di aeroporti diversi sia in partenza, sia in arrivo. Comunicheremo al più presto le modifiche ai clienti attraverso e-mail, sms e telefonate».
Per chi desiderasse informazioni, resta attivo anche il call center di AirBee: risponde all’899.656.525.
Fonte: Brescia Oggi