Aerei di Stato


Giofumagalli

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Wellington ha una pista di 2km. In teoria 2 km possono bastare per molte operazioni, peraltro a livello del mare. Un fattore da non sottovalutare in quel luogo mi sembra essere il vento. Comunque, nessun abbaglio: per l'A340 tedesco (semivuoto) la pista risultava non praticabile, tanto che la Baerbock ha chiesto alla sua omologa Cybelle Mahuta di organizzare l'incontro ad Auckland. Con tanto di fonte:


Per quanto riguarda l'aspetto sicurezza A319 vs A340, ovvero bimotore vs quadrimotore, credo che certe limitazioni ETOPS esistano per una ragione. Ma piú in generale non vorrei smentirti, i motori oggigiorno non sono il problema; piuttosto in certi angoli del pianeta e sull'oceano una quadrimotore potrebbe apparire piú rassicurante, specie se a bordo vi e' un capo di stato.
Non ho le carte di Wellington sotto mano (è un filo fuori dal nostro network 😅) ma bisognerebbe anche verificare la praticabilità dell’aeroporto in termini di PCN (se pista e parcheggi si crepano con quel tipo di macchina in soldoni), di larghezza taxiways e di handling.

Riguardo al discorso safety più che 2 vs 4 motori diciamo che c’è anche un discorso di autonomia. Quando si fanno voli di Stato diciamo che non si applica la fuel policy che ad esempio esiste nelle compagnie aeree di linea ma ci sono parecchi parametri di sicurezza in più in termini di riserve.
Il 319CJ su distanza molto lunghe arriva un po’ “al pelo” in tal senso, considerando appunto extra aggiuntivi. Un wide body consente di starci indubbiamente più agevolmente oltre che limitare gli scali tecnici che comunque sono una perdita di tempo ed un disturbo aggiuntivo per i passeggeri.
 

mggt

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Per quanto riguarda gli aerei di stato confesso che a volte ho idee contrastanti, per non dire schizofreniche: da un lato apprezzo l'umilta' della scelta di un 319CJ, dall'altro si notano certe limitazioni che in qualche modo si vorrebbero superare. Alcuni anni fa ho sentito parlare di una statistica che, se non ricordo male, grosso modo diceva che - almeno nel caso italiano - l'80% dei voli di stato sono voli nazionali ed euromediterranei con meno di 30 persone a bordo. E che pertanto la scelta di un WB, solo per coprire quel 20% di voli LR, non sempre con delegazioni molto piu grandi, sia di fatto antieconomico, perché intanto se i WB li hai, devono volare un minimo di ore e quindi spesso li fai volare su tratte medio-corte con poche persone a bordo.

Una soluzione sarebbe l'uso di aerocisterne col doppio ruolo militare e per voli di stato, come lo fanno (da qualche anno) in UK. Ma in UK e altrove un'altra soluzione e' stata quella di noleggiare WB da aerolinee civili. Lo fa cosi' il Vaticano e una volta si faceva anche in Italia, considerando che AZ era praticamente di propieta' dello stato.

Approfitto della presenza di adetti ai lavori per porre un quesito. Conoscendo tanti parametri essenziali, a vostro giudizio, in generale, sarebbe piu´ ragionevole ed economico rinunciare ad aerei WB e LR per chiedere all'occorrenza un volo charter ad una aerolinea civile come Lufthansa o ITA? Lo chiedo anche perché in Germania in questi giorni ci sono persone che chiedono di chiudere il reparto degli aerei di stato o perlomeno di chiedere alla Lufthansa di svolgere in parte tale compito. Ricordo che anche in altri paesi e' stato chiesto di lasciare i voli LR al rispettivo flag carrier, ma che poi alla fine si comprarono il WB di stato dicendo che il flag carrier era stato privatizzato (Giappone, India, che io ricordi).
 
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belumosi

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Secondo me i 319 si sono dimostrati la scelta giusta. Possono soddisfare in maniera ottimale gran parte delle missioni e in modo comunque valido quelle rimanenti. Uno scalo in rare occasioni, o il dirottamento sui voli di linea dell'ultimo degli attaché, non sono certo dei drammi.
A fine vita, gli attuali 319 si possono tranquillamente sostituire con un paio di 319neo ACJ, che hanno un'autonomia maggiore e costi di esercizio inferiori. Airbus dichiara 12.750 km con 8 pax, per cui credo che con una trentina di posti ed equipaggiamento dedicato, almeno 10.000 km non-stop sarebbero a portata.
Praticamente resterebbero fuori Argentina, Cile e Australia.
Il type rating è lo stesso per entrambe le versioni dei 319, che rispetto ai WB, ha accesso ad un network assai più ampio di aeroporti.
Aggiungo che gli aerei dovrebbero essere comprati dallo stato italiano direttamente da Airbus e tenuti per i prossimi 25-30 anni.
Niente leasing più o meno rinnovabili per ingrassare gli amichetti intermediari.
 

nicolap

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Wellington ha una pista di 2km. In teoria 2 km possono bastare per molte operazioni, peraltro a livello del mare. Un fattore da non sottovalutare in quel luogo mi sembra essere il vento. Comunque, nessun abbaglio: per l'A340 tedesco (semivuoto) la pista risultava non praticabile, tanto che la Baerbock ha chiesto alla sua omologa Cybelle Mahuta di organizzare l'incontro ad Auckland. Con tanto di fonte:

L'articolo non mi sembra dica che la pista di Wellington era inidonea.

Per quanto riguarda l'aspetto sicurezza A319 vs A340, ovvero bimotore vs quadrimotore, credo che certe limitazioni ETOPS esistano per una ragione. Ma piú in generale non vorrei smentirti, i motori oggigiorno non sono il problema; piuttosto in certi angoli del pianeta e sull'oceano una quadrimotore potrebbe apparire piú rassicurante, specie se a bordo vi e' un capo di stato.
La sicurezza una questione di apparenza?
 

mggt

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L'articolo non mi sembra dica che la pista di Wellington era inidonea.


La sicurezza una questione di apparenza?
In Neuseeland war ein Treffen mit Außenministerin Nanaia Cybelle Mahuta geplant, die eigens dafür von der Hauptstadt Wellington nach Auckland kommen wollte, weil der Airbus 340 der Luftwaffe nur dort hätte landen können.
Dice che solo ad Auckland poteva atterrare e che la ministra neozelandese per quel motivo si voleva recare lí. Se in pratica costringi una ministra a tanto... e visti i 2000m con un centinaio di metri o piú di displaced threshold...
 

nicolap

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Dice che solo ad Auckland poteva atterrare e che la ministra neozelandese per quel motivo si voleva recare lí. Se in pratica costringi una ministra a tanto... e visti i 2000m con un centinaio di metri o piú di displaced threshold...
Boh. Cercando in rete ci sono numerosi filmati di 340 a Wellington, come quelli qui sotto del 343 presidenziale iraniano e di un 343 della Gulf Air.


 

mggt

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Molto probabilmente il reparto che gestisce il 340 tedesco avra' le sue proprie norme di sicurezza. Immagino. Mi viene in mente che a Francoforte, sulla nuova 07L/25R, di 2.800 metri (!) e in uso per i soli atterraggi, alcuni tipi di WB non sono autorizzati. Il che mi lascia pensare che non tutto quello che teoricamente e' possibile fare, sia consentito da tutti gli operatori.
 

mggt

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Secondo me i 319 si sono dimostrati la scelta giusta. Possono soddisfare in maniera ottimale gran parte delle missioni e in modo comunque valido quelle rimanenti. Uno scalo in rare occasioni, o il dirottamento sui voli di linea dell'ultimo degli attaché, non sono certo dei drammi.
A fine vita, gli attuali 319 si possono tranquillamente sostituire con un paio di 319neo ACJ, che hanno un'autonomia maggiore e costi di esercizio inferiori. Airbus dichiara 12.750 km con 8 pax, per cui credo che con una trentina di posti ed equipaggiamento dedicato, almeno 10.000 km non-stop sarebbero a portata.
Praticamente resterebbero fuori Argentina, Cile e Australia.
Il type rating è lo stesso per entrambe le versioni dei 319, che rispetto ai WB, ha accesso ad un network assai più ampio di aeroporti.
Aggiungo che gli aerei dovrebbero essere comprati dallo stato italiano direttamente da Airbus e tenuti per i prossimi 25-30 anni.
Niente leasing più o meno rinnovabili per ingrassare gli amichetti intermediari.
Grazie per la risposta anche se evade un poco la mia domanda. Nel tuo discorso si potrebbe includere anche l'ACJ320neo, un po' piu' grande (dichiarano 25 VIP con piu' di 11.000km di range), e fra qualche anno magari anche un ipotetico ACJ321XLR.
 

nicolap

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Molto probabilmente il reparto che gestisce il 340 tedesco avra' le sue proprie norme di sicurezza. Immagino. Mi viene in mente che a Francoforte, sulla nuova 07L/25R, di 2.800 metri (!) e in uso per i soli atterraggi, alcuni tipi di WB non sono autorizzati. Il che mi lascia pensare che non tutto quello che teoricamente e' possibile fare, sia consentito da tutti gli operatori.
A spanna riterrei più probabile , non essendo la visita di un capo di Stato, che ci fossero altre ragioni (incontri, ecc.) che avevano indotto a scegliere la sosta ad Auckland.
 

mggt

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A spanna riterrei più probabile , non essendo la visita di un capo di Stato, che ci fossero altre ragioni (incontri, ecc.) che avevano indotto a scegliere la sosta ad Auckland.
Non so cosa vuoi dimostrare o dove vuoi arrivare. Come detto, dice chiaramente
weil der Airbus 340 der Luftwaffe nur dort hätte landen können.
Ovverosia: perché solo li (ad Auckland) il 340 poteva atterrare. Non dice, ne' si puo dedurre che sarebbe atterrato a Auckland perche l'itinerario per ragioni di programma, di protocollo o di convenienza lo aveva previsto. Dice che per ragioni proprie del 340 solo poteva atterrare ad Auckland. Dopodiché ricordo che le domande di fondo erano: perché non aveva preso uno degli A350, e poi perché non poteva bastare un modello piú piccolo, e poi perché non avevano un backup in Germania che in 5-6 ore la poteva raggiungerla per poi proseguire verso l'Australia.
 

nicolap

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Non so cosa vuoi dimostrare o dove vuoi arrivare. Come detto, dice chiaramente
Ovverosia: perché solo li (ad Auckland) il 340 poteva atterrare. Non dice, ne' si puo dedurre che sarebbe atterrato a Auckland perche l'itinerario per ragioni di programma, di protocollo o di convenienza lo aveva previsto. Dice che per ragioni proprie del 340 solo poteva atterrare ad Auckland.
Non c'è nulla da dimostrare. Non è una gara. Semplicemente il giornale che hai citato potrebbe aver interpretato in modo errato la questione, alla luce anche dei numerosi 340 che lì sono atterrati a più riprese. Non sarebbe la prima volta che un giornale non specialistico prende una cantonata.
Leggendo un po' di comunicati e di articoli, inoltre, è specificato che il viaggio della Baerbock aveva un forte interesse per le questioni ambientali, argomento sul quale la Germania vuole impostare la propria linea di politica estera nella regione. Ad Auckland erano previsti incontri sull'argomento pianificati con largo anticipo e, non essendo questo il viaggio di un capo di Stato ed essendo Auckland la città più importante del paese, avrebbe avuto senso la scelta di atterrare lì e non a Wellington.

Dopodiché ricordo che le domande di fondo erano: perché non aveva preso uno degli A350, e poi perché non poteva bastare un modello piú piccolo, e poi perché non avevano un backup in Germania che in 5-6 ore la poteva raggiungerla per poi proseguire verso l'Australia.
E che ne sappiamo noi degli operativi della flotta di Stato tedesca. Magari erano impegnati con altri voli, in manutenzione, o altro. Magari il ritardo era ormai incompatibile con l'agenda dei prossimi giorni della Baerbock. Decine le ragioni possibili per non avere un backup pronto all'uso o per non poterlo prendere in considerazione.
 

mggt

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Semplicemente il giornale che hai citato potrebbe aver interpretato in modo errato la questione...
Vabbé, se dobbiamo arrivare a tanto per dimostrare che una idea deve prevalere, prego.

E che ne sappiamo noi degli operativi della flotta di Stato tedesca...
Si tratta di una delle flotte di Stato piú grandi del mondo. Pertanto la mia domanda mi pare piú che ragionevole, anche alla luce delle precedenti esperienze con il 340 in questione.

Chiedo perdono se chiudo, veramente non mi interessa proseguire.
 

nicolap

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Vabbé, se dobbiamo arrivare a tanto per dimostrare che una idea deve prevalere, prego.



Si tratta di una delle flotte di Stato piú grandi del mondo. Pertanto la mia domanda mi pare piú che ragionevole, anche alla luce delle precedenti esperienze con il 340 in questione.

Chiedo perdono se chiudo, veramente non mi interessa proseguire.
Guarda che se ti fa stare meglio io non ho problemi a darti ragione.
 

B77W

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Vabbé, se dobbiamo arrivare a tanto per dimostrare che una idea deve prevalere, prego.
Mi sembra che la prendi troppo sul personale, e per un non problema.
Il giornale in questione non si occupa di aviazione (per fortuna), quindi scrivere che il 340 non poteva atterrare a Wellington vuol dire tutto e niente. Non conoscendo l'aeroporto, le specifiche della pista e delle infrastrutture né quelle del 340, e nello specifico di quel 340, non possiamo semplicemente dedurre che non potesse atterrare per ragioni tecniche. Ma nemmeno escluderlo. Semplicemente non lo sappiamo.
Se però dovessi scommettere un euro, punterei pure io sul semplice cambio di programma e non su limitazioni operative.
 

Vortigern

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Secondo me i 319 si sono dimostrati la scelta giusta. Possono soddisfare in maniera ottimale gran parte delle missioni e in modo comunque valido quelle rimanenti. Uno scalo in rare occasioni, o il dirottamento sui voli di linea dell'ultimo degli attaché, non sono certo dei drammi.
A fine vita, gli attuali 319 si possono tranquillamente sostituire con un paio di 319neo ACJ, che hanno un'autonomia maggiore e costi di esercizio inferiori. Airbus dichiara 12.750 km con 8 pax, per cui credo che con una trentina di posti ed equipaggiamento dedicato, almeno 10.000 km non-stop sarebbero a portata.
Praticamente resterebbero fuori Argentina, Cile e Australia.
Il type rating è lo stesso per entrambe le versioni dei 319, che rispetto ai WB, ha accesso ad un network assai più ampio di aeroporti.
Aggiungo che gli aerei dovrebbero essere comprati dallo stato italiano direttamente da Airbus e tenuti per i prossimi 25-30 anni.
Niente leasing più o meno rinnovabili per ingrassare gli amichetti intermediari.
Non capisco perche, comunque, esista questa volontà di fondo di non dotarsi di velivoli WB…...che sarebbero utilizzabili senza troppi compromessi ed aumentando il livello di comfort delle ns delegazioni.

Non credo che lo spreco stia nell’acquistare aerei troppo Grandi, quanto, piuttosto nell’utilizzarli in maniera oculata ed opportuna.

Un paio di A350XLR, direttamente da Airbus, ed esigenza soddisfatta.
 

mggt

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Avrei bisogno di una mano da chi delle segrete cose di Ciampino se ne intende.
Ormai la CAI dei servizi segreti non e' piu' un segreto, e nemmeno la livrea dei suoi Falcon 900EX (I-NEMO della CAI) :

Ora mi sono imbattuto in questo Falcon 900EX I-SLNI che ha praticamente la stessa livrea di I-NEMO, I-DIEM, + ex I-TARH, ex I-OUNI, tutti della CAI:

jetphotos.com dice che il proprietario sarebbe un privato cittadino. Risulta pero' che I-SLNI e' di una compagnia di nome Leader S.r.L, con sede in via Napoli, 28, a Ciampino (un semplice palazzo in una zona residenziale non lontano dalla soglia della rwy 33):

Devo dire che mi insospettiscono non solo le livree praticamente identiche, ma anche il sito poco sofisticato flyleader.eu, che manco ha una versione in inglese, e poi anche la sede legale, apparentemente in un semplice appartamento.

Ora, per quanto riguarda il documento programmatico pluriennale della difesa per il 2023-25
https://www.difesa.it/Content/Documents/DPP 2023-2025.pdf
dove nel tomo II a pagina 25 si annuncia che i Falcon del 31 Stormo saranno sostituiti, presumibilmente da 5 Gulfstream G650, non ho nulla da ridire: i 2 Falcon 50 hanno qualcosa come 35 anni e sono alla frutta, e i tre Falcon 900 fanno bene a venderli, visto che hanno ancora qualche chance sul mercato dell'usato. E poi, visto che a Pratica di Mare con la Gulfstream si vuole creare un centro MRO (anche per il mercato civile euro-afro-asiatico), e' giusto che si punti sulla Gulfstream, sia a Pratica di Mare (con i G550CAEW & Co) sia a Ciampino. Tutto razionale, c'e anche questo progetto industriale che punta a non spendere piu' una marea di soldi per la manutenzione a Le Bourget, presso la Dassault, ma di creare qualcosa di simile in Italia.

Pertanto e' razionale che la CAI abbia venduto 2 dei suoi 4 Falcon 900EX (I-TARH e I-OUNI) per sostituirli con 2 Gulfstream G600 (I-GATC e I-ANIG, per il momento). Anche se personalmente non capisco perche' la CAI debba per foza avere 5 aerei (vi e' anche un Piaggio P.180 I-DARC), e non possa limitarsi a 2 G600 e a un P180, visto che per esempio i servizi segreti tedeschi hanno un solo Falcon 900EX (D-AZEM).

Ma se davvero dovesse risultare che tutto questo circo volante, fra 31 Stormo e CAI (e P180 del 14 Stormo di Pratica di Mare) non sia sufficiente e che di nascosto si debba mantenere una societa' di comodo (con un F900, e alcuni Falcon 2000 e Learjet), allora non ci sarebbero piu' parole.

Voglio sperare che mi stia sbagliando di grosso.
 
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