E' vero, c' è crisi, ma non mi sembra che ne risentano troppo Ryanair a Orio e easyJet al T2. Alitalia procede tranquilla nella gabbia dorata protezionista che la Repubblica Italiana le concede a Linate.
Dunque perché non va Lufthansa Italia?
Perché è arrivata per offrire un servizio di cui non c' era alcuna carenza, voli continentali o di cui non c' è domanda, qualche volo nazionale a casaccio da MXP.
Aldilà della scelta temporale sfortunata l' errore di LH è stato quello di aver dimenticato che, come in qualunque mercato, il primo guadagna, il secondo guadagnicchia, il terzo forse va a breakeven e tutti gli altri perdono. Purtroppo non basta chiamarsi LH e avere un servizio eccellente per essere i primi.
Sul nazionale Alitalia è in una botte di ferro, il monopolio a Linate le garantisce di essere la prima scelta. Chi mai penserebbe d volare a Napoli senza dare un' occhiata al sito Alitalia e ai suoi 12 voli quotidiani, fatti in sprezzo al Decreto Bersani, che davvero rappresenta il carattere culturale della nazione, quello delle grida manzoniane, del
Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?
scritto sette secoli fa a sanzionare l' eterna ipocrisia ladra degli Italiani.
Se vado a Roma fra due settimane l' offerta migliore è quella di Alitalia, salvo pochi orari costa nettamente meno del Frecciarossa. Sicuramente AZ guadagna poco, ma diserba il mercato e se lo tiene tutto. Il monopolio LIN-FCO è un unicum europeo di vergogna, che Bruxelles ci consente affinché restiamo deboli in eterno, come l' oppio che gli Inglesi imponevano alla Cina.
Ryanair offre, a volte, il prezzo stracciato, ma provate a cercare un weekend da Milano verso sud a luglio... Per chi non vuole l' hard discount, non vuole farsi taglieggiare per la valigia, maltrattare se ha una borsetta, rompere le balle con i gratta & vinci e le loro improbabili organizzazioni benefiche per i bambini c' è easyJet, che ha occupato il 100% del vecchio T2.
Si dice che Malpensa non vada a causa dei collegamenti, easyJet dallo scomodissimo T2 ha fatto una base forse inattaccabile e forse ha piantato un cancro che condannerà Malpensa per sempre, nel senso che Linate+BGY+T2 insieme non lasciano abbastanza Lebensraum. Non immagino che cosa succederebbe se Il T2 fosse collegato decentemente.
Tornando a LHI, non sembra funzionare l' idea dell' One Stop Shop, nel senso che chi proprio vuole un solo fornitore non si accontenta delle scarse frequenze nazionali proposte e si rivolge ad AZ/AF.
Se vogliamo analizzare le rotte una per una, è chiaro che Parigi risente inevitabilmente della maggior scelta di orari AZ/AF e pure U2, del fatto che quei voli sono pieni anche di transiti, Per Londra BA idem, AZ invece gioca la carta LIN, in generale l' offerta è eccessiva in questo periodo di crisi e a pagare è sempre l' ultimo arrivato.
Su CDG e LHR i voli proposti avevano un senso in un' ottica di attrarre feed a Milano, per un hub che non c' è.
E' troppo presto per dire se questa è la fine sfortunata dell' inizio, in cui comunque qualche aggiustamento sta nel gioco oppure invece è l' inizio della fine. Aprire voli intercontinentali da MXP ora sarebbe una sciocchezza, salvo Chicago in c/s con United e forse Miami 4xw, una rete tipo feed senza LR non regge il confronto contro il bulldozer easyJet.
Siamo di nuovo davanti all' effetto soglia, la mancata chiusura di Linate e il progressivo espandersi di Orio hanno lasciato Malpensa ad una dimensione nettamente troppo bassa per far girare un hub, inteso sia come LR che come feed, easyJet ha fatto il resto. E' stata un' ottima scelta di breve periodo, nell' ottica di una concessionaria di proprietà pubblica che badava a minimizzare l' impatto occupazionale, ma una pessima scelta strategica. Se vogliamo dirla tutta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso delle operations Alitalia a Malpensa, il bacio della morte sull' hub in trasferta della Magliana.
Un grafico BA riporta l' anomalo peso delle low cost a Milano, record sul continente:
A parte il caso di Dublino, piccola città in un' isola in un angolo della carta geografica europea, dobbiamo capire che Milano si è permessa, come al solito, lussi che solo Londra si poteva permettere. Low cost a volontà, in pratica 4 aeroporti (LIN, BGY, T1 e T2), collegamenti scadenti ma costosi, concorrenza fra i gestori aeroportuali.
Non voglio criticare troppo SEA, afflitta dalla disgrazia di essere solo ad un passo dal controllo di SACBO e ora pure in ritirata. Bonomi ha detto che sono venuti da Monaco a MXP per studiare il grande successo del T2. Certo, ma avranno anche capito che una base LCC così grande va maneggiata con cura.
Mentre si allontana sempre più nel tempo la probabilità che Malpensa torni ad avere almeno i voli intercontinentali che c' erano
prima del 1998, guardiamo in faccia alla realtà e cerchiamo di capire che non si evaderà mai dal ghetto europeo, da cui gli aerei in partenza da Milano non riescono ad uscire, con la concorrenza perfetta propagandata da professori universitari che non conoscono il business aereo. O almeno si ammetta che va bene così, che è bello ruttare in canottiera sul divano, strafogandosi di birra e patatine mentre si guardano tette siliconate in TV. Niente ambizione, niente voli intercontinentali, con tanti saluti alla competitività globale dell' area lombarda, ma almeno non pigliamoci in giro con la terza pista, il satellite C eccetera, i treni sia da Cadorna che da Centrale.
Bisogna SCEGLIERE, non si può avere Linate a 10 e magari 15 milioni di passeggeri, riservato al vettore "estero" Alitalia e poi l' aeroporto Ryanair a Orio, la base easyJet più grande sul continente. E i taxi da 85 euro, i parcheggi da sceicco al T1.
Quanto a Lufthansa, premesso che al suo posto non investirei un euro senza aver visto attuata la riduzione di Linate, deve rendersi conto che può solo porsi l' obiettivo di essere prima, non un
also run insieme ad Alitalia, easyJet, Ryanair eccetera. O si domina il mercato o si perde, quindi o si fa un hub o si sta a casa. Non adesso che c' è la crisi, ma comunque con un intervento massiccio che non ha alternative di lenta crescita. Hub facit saltus.
Un commento solo sulla politica.
Berlusconi ha rovinato Malpensa. Se fosse andata in porto la disgraziata vendita di Alitalia ad Air France, a Lufthansa sarebbe restata AirOne come fulcro su cui far leva per un' alternativa a Milano. Berlusconi, showman nelle mani del romano e acutissimo Letta, ha acconsentito alla fusione AZ-AP basata a FCO, nonostante le fregnacce propalate da Sabe&Cola per qualche mese. Poi le ciarle sulla liberalizzazione di Linate, per rimediare al monopolio testé creato. Lasciando da parte le sciocchezze dette da Penati e dall' opposizione, resta il tradimento della Lega, che su Malpensa ha fatto la campagna elettorale del 2008, ma poi non ha fatto niente di niente o peggio ha voluto "salvare" Linate, dimostrando che solo all' ignoranza non c' è rimedio. Ma il popolo è talmente bue che nel 2009 ha preso ancora più voti. Arridatece i feed da Linate per Zurigo.