Aeroporto, ultimatum a Cai: "Assumete tutti i precari"
Scontro frontale tra Cai e il Colombo sui lavoratori che rischiano il posto. La crisi economica spinge i vertici dello scalo a rinviare la vendita. La stagione estiva parte senza nuovi voli e con tariffe alle stelle
All´aeroporto riesplode la questione occupazionale degli ex dipendenti Alitalia, diventati Cai e mai assunti stabilmente: sono in 13 con un contratto a termine che scadrà a luglio. «Su questa vicenda è calato il silenzio e noi siamo preoccupati», dice Ivano Bosco, il segretario della Filt-Cgil che insieme a Cisl e Uil ha appena scritto a Regione, Comune e Provincia. «Abbiamo chiesto un incontro perché non abbiamo più avuto notizie: la lettera è di diversi giorni fa ma nessuno ci ha ancora risposto. Se nei prossimi giorni non avremo segnali, ci saranno disagi in aeroporto». Dunque, i lavoratori dell´aeroporto scendono sul piede di guerra. E dall´Autorità portuale, che è il socio di maggioranza con il 60 per cento delle azioni (gli altri sono la Camera di commercio con il 25 per cento e gli Aeroporti di Roma con il 15 per cento), arriva un´apertura sul piano occupazionale. Il presidente Luigi Merlo spiega: «Esiste una responsabilità diretta e morale di Cai nei confronti dei dipendenti: devono rispettare gli impegni presi». Se non accadrà? «Vedremo le condizioni».
Si allungano i tempi della privatizzazione
Dal presidente dell´Autorità portuale arriva anche la notizia che la privatizzazione dell´aeroporto prevista entro giugno slitta ormai verso la fine dell´anno. Slitta perché con questo mercato in crisi sarebbe difficile trovare acquirenti in grado di investire nel pacchetto azionario dell´Autorità portuale? La voce circola da qualche settimana. Merlo smentisce che possa trattarsi di crisi: «Per noi vendere le azioni non è una scelta ma un obbligo di legge. A noi non risulta un deperimento. Anzi. Comunque esistono delle procedure definite: entro la fine dell´anno dobbiamo fare il percorso per identificare l´advisor e stabilire il valore delle azioni e poi metterle in gara». Un percorso che, si era detto, doveva avvenire entro giugno. «Non c´è stato alcun rallentamento legato al mercato - sostiene Merlo - è solo che obiettivamente in questi mesi abbiamo avuto davvero molto lavoro». Intanto però nei prossimi mesi per l´aeroporto dovranno essere affrontate questioni "calde" come quella dell´occupazione e dei rapporti con Cai-Alitalia.
«Il vero problema – aggiunge - è che Alitalia ha lasciato un debito all´aeroporto di Genova». Dove per inciso oggi scatta l´orario estivo ma i problemi sulla tratta Genova-Roma non cambiano, neppure per le tariffe che restano molto alte, intorno ai 500 euro. «E´ evidente che con il monopolio non esistono le tariffe basse - dice Merlo - C´è un discorso aperto sia con Blu Panorama che con Air Valèe per introdurre nuovi collegamenti». Per il momento invece si viaggia solo Cai. (repubblica.it)