L’aereo charter è sparito a metà del viaggio. Brutta avventura per centocinquanta turisti torinesi che ieri pomeriggio sono decollati da Caselle alle 17,35, con un volo Eurofly diretto a Marsa Alam in Egitto.
La loro vacanza si è improvvisamente interrotta a Bologna dove l’aeromobile ha fatto uno scalo (non previsto sino a poche ore prima della partenza) per imbarcare altri passeggeri. In realtà l’Airbus 320 si è fermato del tutto ed i passeggeri sono stati trasportati, nella notte, in pullman, da Bologna alla Malpensa da dove - salvo sorprese - ripartiranno prima dell’alba per l’Egitto. Il viaggio Torino-Marsa Alam che si sarebbe dovuto chiudere in meno di 4 ore durerà quindi, per la sfortunata pattuglia di turisti, almeno 4-5 volte tanto. «Siamo veramente indignati - spiega Laura Fioretta, una delle turiste torinesi a bordo - dalla cattiva organizzazione. Questo doveva essere un volo diretto Caselle-Marsa Alam. E’ stato aggiunto lo scalo a Bologna, e quello ci poteva anche stare, non ci siamo lamentati. Una volta a Bologna le hostess ci hanno fatto scendere dicendo che dovevano dare una ripulita all’aereo. In realtà c’erano problemi di altro tipo. Così hanno iniziato a dire prima che saremmo partiti alle 19,30, poi alle 23, infine alle 3. Poco prima di mezzanotte il contrordine: vi portiamo tutti a Malpensa in pullman, da lì ripartirete nella notte. Ci è sembrata una presa in giro. Fra noi ci sono tante famiglie con bambini, anche un ragazzo sulla sedie a rotelle. Ci sono stati malori e svenimenti. Ci dovranno risarcire».
Mario Roci, l’amministratore delegato di Settemari, il tour operator che aveva noleggiato il volo Eurofly, s’è scusato con i passeggeri: «Purtroppo i guasti non sono prevedibili e quell’Airbus non poteva più volare. Abbiamo cercato in ogni modo di convincere Eurofly a sostituire subito l’aereo oppure a far scendere a Bologna il volo che era in partenza da Malpensa alle 3, ma non è stato possibile: l’equipaggio avrebbe superato le ore massime di impiego, una volta giunto in Egitto. Abbiamo cercato di assistere nel modo migliore tutti i nostri passeggeri che otterranno un rimborso come prevede la normativa».
www.lastampa.it/conti
La loro vacanza si è improvvisamente interrotta a Bologna dove l’aeromobile ha fatto uno scalo (non previsto sino a poche ore prima della partenza) per imbarcare altri passeggeri. In realtà l’Airbus 320 si è fermato del tutto ed i passeggeri sono stati trasportati, nella notte, in pullman, da Bologna alla Malpensa da dove - salvo sorprese - ripartiranno prima dell’alba per l’Egitto. Il viaggio Torino-Marsa Alam che si sarebbe dovuto chiudere in meno di 4 ore durerà quindi, per la sfortunata pattuglia di turisti, almeno 4-5 volte tanto. «Siamo veramente indignati - spiega Laura Fioretta, una delle turiste torinesi a bordo - dalla cattiva organizzazione. Questo doveva essere un volo diretto Caselle-Marsa Alam. E’ stato aggiunto lo scalo a Bologna, e quello ci poteva anche stare, non ci siamo lamentati. Una volta a Bologna le hostess ci hanno fatto scendere dicendo che dovevano dare una ripulita all’aereo. In realtà c’erano problemi di altro tipo. Così hanno iniziato a dire prima che saremmo partiti alle 19,30, poi alle 23, infine alle 3. Poco prima di mezzanotte il contrordine: vi portiamo tutti a Malpensa in pullman, da lì ripartirete nella notte. Ci è sembrata una presa in giro. Fra noi ci sono tante famiglie con bambini, anche un ragazzo sulla sedie a rotelle. Ci sono stati malori e svenimenti. Ci dovranno risarcire».
Mario Roci, l’amministratore delegato di Settemari, il tour operator che aveva noleggiato il volo Eurofly, s’è scusato con i passeggeri: «Purtroppo i guasti non sono prevedibili e quell’Airbus non poteva più volare. Abbiamo cercato in ogni modo di convincere Eurofly a sostituire subito l’aereo oppure a far scendere a Bologna il volo che era in partenza da Malpensa alle 3, ma non è stato possibile: l’equipaggio avrebbe superato le ore massime di impiego, una volta giunto in Egitto. Abbiamo cercato di assistere nel modo migliore tutti i nostri passeggeri che otterranno un rimborso come prevede la normativa».
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