[Divulgativo] Airline Economics


imac72

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Buongiorno Forumisti di Aviazione Civile,

Sperando di fare cosa gradita ho deciso di aprire questo thread con soggetto “Airline Economics” in modo da dare maggiori informazioni a chi è incuriosito/interessato alla materia.

Analizzeremo brevemente i criteri delle compagnie aeree per definire la profitability di una rotta - daremo inoltre anche uno sguardo su come le società di consulenza analizzano le singole rotte durante una due diligence.

Premetto che cercherò di essere sintetico e di non andare troppo sul tecnico. Si tenga conto comunque che ci sono diverse metodologie su come analizzare una rotta quindi quanto scriverò non è il modus operandi di tutte le compagnie aeree e di tutte le società di consulenza.

Let’s start….

Prima di andare a delineare i parametri su come sono calcolate le performance delle rotte e le metriche utilizzate - penso sia importante fare un cenno su due concetti fondamentali delle compagnie aeree che sono esattamente le voci di fatturato e le voci di costo che contribuiscono rispettivamente al revenue generato della compagnia aerea X e ai costi della compagnia aerea X.

Per quanto sopra dobbiamo avvalerci di un concetto economico legato a diverse tipologia di analisi - i cosiddetti “drivers” - con lo scopo andare a definire i revenue drivers e i cost drivers per le compagnie aeree.

Ovviamente in base al business model della compagnia aerea ci possono essere differenti tipologie di drivers che di solito sono tailor made per ogni singola airline - anche se in questo thread ci soffermeremo solo su drivers standard e generici.

AIRLINE REVENUE DRIVERS

Capacity:
crea il potenziale per i ricavi passeggeri.
Load Factor: misura la domanda rispetto alla capacità disponibile.
Passenger yield: tariffa del passeggero per miglio/km percorso.
Fees/Other: ricavi per servizi accessori. Ancillaries - spese per il bagaglio, cambio nome/data, food/drinks, altri servizi, programmi frequent flyers, etc.
Cargo: ricavi per trasporto merci e servizi di posta - ovviamente driver valido solo per le compagnie aeree che fanno cargo.

AIRLINE COST DRIVERS

Labor cost:
costo del lavoro
Fuel cost: costo per il carburante
Aircraft maintenance cost: costi di manutenzione
Aircraft ownership cost: costi di ownership (proprietà)
Aircraft rental cost: costi per leasing aeromobili
Other costs: in questa categoria troviamo costi per assicurazioni, di catering, distribuzione, costi commerciali, costi operativi, non-aircraft costs, handling, costi aeroportuali ed altri costi minori.

Analizziamo ora come le compagnie aeree calcolano la performance di una rotta. Di solito utilizzano due parametri di riferimento:

Margin Contribution: la formula è Revenues - Direct operating costs - fixed operating costs - ownership costs.

Profit Contribution: Revenues - Direct operating costs - fixed operating costs - fleet costs (ownership) - overheads (commercial area, costi commerciali, flights ops, headquarter, etc.).

Nell’analisi di una rotta - inoltre - rivestono molta importanza i concetti di RASK/RASM e CASK/CASM che sono delle unità di misura operative. In dettaglio:

RASK/RASM (Revenue x available seat kilometre or mile): è l’indice che mostra il ricavo generato dalla compagnia aerea X per ogni posto offerto per chilometro/miglia.

CASK/CASM (Cost x available seat kilometre or mile): è l’indice che mostra il costo generato dalla compagnie aerea X per ogni posto offerto per ogni chilometro o ogni miglia.

A riguardo voglio aggiungere che ci sono alcuni casi dove RASK e CASK di una singola rotta non sono corretti in quanto vengono imputati centri di costo o di ricavo alla rotta X in maniera non congrua che ovviamente altera la veridicità di tali indici - di solito questo viene fatto per motivazioni fiscali/finanziarie e/o di opportunità.

Passiamo adesso a come le società di consulenza analizzano le singole rotte quando fanno una due diligence per conto di un cliente/investitore che sta pensando di acquistare totalmente la compagnia aerea X o semplicemente investire un importo per una quota di maggioranza o minoranza nella compagnia aerea X.

La maggior parte delle società di consulenza (non tutte) utilizzano il rendiconto scalare per le compagnie aeree - come quello utilizzato per aziende di altre industrie - che non mi trova assolutamente d’accordo in quanto la contabilità di prodotto nelle airlines semplicemente non esiste.

Inoltre, il modello a scalare non permette di utilizzare in maniera oggettiva e non condizionata i coefficienti di riparto, per questo secondo me il modello di riparto corretto dovrebbe essere quello basato sulle attività tipo modelli ABC.

Come descritto sopra, l’analisi delle rotte da parte dei consulenti viene fatto con un approccio differente rispetto alle compagnie aeree e s’incentra principalmente sulla metodologia dei livelli che sono esattamente tre, vediamo quali sono e come vengono calcolati:

Revenue - Direct operating costs= LEVEL 1

LEVEL 1 - Fixed direct costs [
-Crew (fix) - Ground (fix)] = LEVEL 2

LEVEL 2 - Fleet costs [
-Ownership - Maintenance (fix)] = LEVEL 3

A livello 3 non si conteggiano i costi per commercial area, costi commerciali, flights ops, headquarter, etc. che quindi servono per ottenere operating profit della singola rotta ma le società di consulenza di solito enfatizzano molto di più il risultato del Level 3.

Preciso ovviamente che le compagnie aeree e i rispettivi uffici finanziari hanno tutti i dati a loro disposizione quindi possono fare tutte le analisi che vogliono sia a livelli che quelle riferite a DOCs (Direct Operating Costs), MC (Margin Contribution) e PC (Profit Contribution).

Spero di non avervi annoiato e che il thread possa essere interessante per qualcuno di voi.

In caso di curiosità/domande sono qui.

Buon inizio di settimana,
iMac72
 

AleRoots

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Grazie, interessante. I costi di ownership includono anche gli ammortamenti?

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imac72

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Grazie, interessante. I costi di ownership includono anche gli ammortamenti?

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Nel caso che indichi tu si ma tieni conto che per determinare la profittabilità di una rotta il costo dell'aeromobile (financial or operating leasing) va nei direct operating costs per il numero di ore utilizzato su tale rotta - nel caso che l'aeromobile fosse totalmente ammortizzato ed opera solo su quella rotta ovviamente ci sarebbero costi zero ma parliamo di un caso limite - per esempio nel caso di una compagnia aerea che ha pochi aeromobili o un capacity provider.

Gli ammortamenti vanno - come sai - sia nell'Income Statement (conto economico) nella voce Costi che nella passività dello Stato Patrimoniale con il Fondo Ammortamenti.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Molto interessante e utile, bene si aprano thread del genere per arricchire valore professionale e conoscitivo della materia, grazie @imac72 !
Non so se tu possa valutare l'inserimento dell'elemento "Forward bookings" o "Booking factor" tra i drivers che si considerano nel mantenere o meno una rotta, specialmente nel caso di quelle annunciate.
Il condizionante naturalmente puo' essere strutturale (la stima della potenziale domanda si rivela errata) o indotto (elementi esterni quali quelli in corso -pandemia- , geopolitici -conflitti- o di competizione -aggiunta servizi-).
 
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Grande Imac72! Ottimo thread.

Oramai parecchi anni fa IAG aveva organizzato delle sessioni per imparare le basi di airline economics e, per qualche miracolo, una copia delle slides m'e' rimasta. Allego qua qualche foto di quel libercolo, chiedo scusa per i miei scarabocchi.

IMG_3531.JPG


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Continua, le ho dovute metter su imgur dato che Dancrane non paga per l'upload di foto larghe.

Questa slide m'e' risultata parecchio utile negli anni; la nota a penna (operating leases per "comprare" aerei) si riferisce ai wet-lease. Ai tempi se non erro BA doveva usare Titan per i ritardi dei 787.







 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Grande Imac72! Ottimo thread.

Oramai parecchi anni fa IAG aveva organizzato delle sessioni per imparare le basi di airline economics e, per qualche miracolo, una copia delle slides m'e' rimasta. Allego qua qualche foto di quel libercolo, chiedo scusa per i miei scarabocchi.

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idem per noi, il training mi pare fosse "Airlines Financial Fundamentals"
 

Seaking

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Ho messo in rilievo la discussione, vista la sua utilità.

P.S. a proposito di corsi di educazione finanziaria, sappiate che anni fa ho visto con i miei occhi nel catalogo di formazione online per dipendenti di una compagnia aerea straniera il corso: credit card fundamentals for Filipino nationals...
 
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P.S. a proposito di corsi di educazione finanziaria, sappiate che anni fa ho visto con i miei occhi nel catalogo di formazione online per dipendenti di una compagnia aerea straniera il corso: credit card fundamentals for Filipino nationals...
Non so come siano messi nel mondo aviatorio, ma nel mondo della marina mercantile (dove i filippini sono grossomodo il 40-50% degli addetti ai lavori) e' risaputo che la penetrazione delle carte di credito e' ancora bassina.
 

Seaking

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Da noi lo avevano fatto perché - pensando i filippini che la carta di credito fosse una sorta di pozzo di San Patrizio - si erano verificati numerosi casi di disastri finanziari personali.

Scusate per l’OT.
 
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imac72

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Molto interessante e utile, bene si aprano thread del genere per arricchire valore professionale e conoscitivo della materia, grazie @imac72 !
Non so se tu possa valutare l'inserimento dell'elemento "Forward bookings" o "Booking factor" tra i drivers che si considerano nel mantenere o meno una rotta, specialmente nel caso di quelle annunciate.
Il condizionante naturalmente puo' essere strutturale (la stima della potenziale domanda si rivela errata) o indotto (elementi esterni quali quelli in corso -pandemia- , geopolitici -conflitti- o di competizione -aggiunta servizi-).
@East End Ave la domanda è appropriata ma la risposta è no in quanto i "drivers" di revenue e cost - come intesi nel thread - sono dati a consuntivo su base mensile/trimestrale/semestrale/annuale.

Elementi come "Forward bookings" o "Booking factor" sono altri indicatori - o se preferisci drivers - che vengono utilizzati nei forecast settimanali durante il Board of Directors e monitorati su base giornaliera da Pricing/Revenue Management che poi li condivide con Chief Commercial Officer. Durante questo processo si decide di chiudere una rotta, di ridurre le frequenze o semplicemente posticipare l'apertura nel caso di una nuova rotta o non farla partire proprio indipendentemente se il problema è strutturale o indotto anche se hanno la loro rilevanza soprattutto per valutazioni interne presenti e future.

Il processo per l'apertura di una nuova rotta o più rotte è più o meno il seguente anche se può variare in base all'organizzazione :

  • Allocazione numero aeromobili aggiuntivi o capacità aggiuntiva dopo approvazione del budget da parte del consiglio d'amministrazione.
  • Short list delle nuove rotte in linea con la network strategy in base a differenti parametri.
  • Business case preparato da Strategy e Network Planning in collaborazione con area commerciale
  • Approval da parte di Commercial,Finance,Operations,Network Planning & Strategy per singola rotta o per nuova base nel caso delle LCCs.
  • Una volta approvato il business case si porta tutto in consiglio d'amministrazione che difficilmente si oppone da quanto già approvato dal Board of Directors - raramente si porta una singola rotta ma di solito tutte le nuove rotte e gli aumenti di frequenza per IATA season
In questo processo le LCCs sono molto dinamiche e veloci nella decisioni mentre FSCs sono più meticolosi e lunghi nei processi - bisogna tenere conto anche che l'apertura di nuove rotte è molto più massivo e costante per una LCCs che per un vettore hub and spoke che apre in proporzione poche rotte su base annuale.

Quando si aprono rotte già servite ovviamente si fa anche una valutazione sul tuo competitor o i tuoi competitors su diversi parametri non ultimo il CASK sulla rotta del tuo competitor.

Al netto di tutto questo poi ci sono anche gli accordi che si sono presi con un dato aeroporto o aeroporti quindi bisogna considerarli.

In passato le rotte si aprivano al 50 % per profitability e al 50 % per strategia - direi che che questa proporzione - negli ultimi dieci anni - è aumentata al 70 % per profitability ed al 30 % per strategia con punte anche del 90% per alcuni vettori.
 

Seaking

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Tolto momentaneamente dalla sezione in rilievo perché paradossalmente potrebbe risultare meno visibile a chi entra nel forum tramite alcuni tool (tipo Tapatalk).

Lo rimetteremo in rilievo in seguito, per non farlo affondare nel mare magno dei thread.
 

imac72

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Allora ti chiederei cosa sia il "modello ABC".
Cerco di non andare nel tecnico.

Preciso subito che ABC (Activity Based Costing) non è un sistema contabile ma un modello.

E' particolarmente valido nelle aziende industriali e nelle imprese di servizi - come le compagnie aeree - in quanto determina i costi in base alle attività quindi ha un approccio più efficace. Il modello è valido soprattuto quando i costi indiretti sono superiori ai costi diretti come succede nelle aziende di servizio.

Esempio: Maintenance fix viene calcolato dalle società di consulenza come costo fisso mentre invece è di natura variabile e quindi dovrebbe andare nei Direct Operating Costs - ci sono altri esempi ma fondamentalmente il modello a scalare non va bene per le airlines in quanto non determina i costi in base alle attività.