Alitalia: cambia tutto?


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lelebass

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9 Marzo 2012
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OT sull’IT/marketing

[...]

2 voli ogni settimana e mi dicono che è da un po’ che non salgo a bordo? Ma nell’era degli algoritmi, AI e compagnia bella, uno straccio di macro che lega nome a numero e data volo no?

Fine OT
Sempre in tema OT marketing, penso che ci sia un problema a monte che non c'è AI che possa risolvere. Mi è arrivata una mail da parte di un indirizzo @alitalia.com con oggetto "nuovi voli perugia linate" ed in allegato una presentazione Powerpoint .pptx di ben 3 pagine che pesa la bellezza di 21 MB. Potrebbe essere una svista, un errore, ma potrebbe anche rivelare una mancanza di cultura che porta anche a quanto segnalato da Viking. Ho riletto con attenzione la mail, pensando che il messaggio potesse essere stato inviato da un qualche partner commerciale, invece no la firma in calce riporta Commercial Partnerships ALITALIA - Via Alberto Nassetti, Pal. Alfa 00054 Fiumicino (RM) Italia. Il tutto lascia un retrogusto che sa di mancanza di attenzione e come cliente non posso non pensare si rifletta anche in altri aspetti di gestione aziendale.
Non finisce qui comunque, incuriosito dalle possibilità di volare da PEG, che dista da me un'ora invece dell'ora e quaranta di FCO e soprattutto con meno problemi di traffico, sono andato sul sito per verificare se c'erano delle soluzioni appetibili. Provo a vedere e scopro che i prezzi indicati nella visualizzazione settimanale sono sballati rispetto a quelli delle tariffe acquistabili. Il retrogusto persiste.

Daniele
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
I voli non sono cancellati perché il personale sciopera. I voli li hanno già cancellati, con giorni di anticipo. In realtà così facendo non si saprà mai quante persone aderiranno o aderirebbero allo sciopero. C'è una sottile differenza. Paradossalmente il disagio non lo crea l'adesione di 10, 80, 3000 persone, ma il semplice fatto che venga indetto.
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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I voli non sono cancellati perché il personale sciopera. I voli li hanno già cancellati, con giorni di anticipo. In realtà così facendo non si saprà mai quante persone aderiranno o aderirebbero allo sciopero. C'è una sottile differenza. Paradossalmente il disagio non lo crea l'adesione di 10, 80, 3000 persone, ma il semplice fatto che venga indetto.
Da passeggero ho scarso interesse a scoprire, all'ultimo momento, quanti hanno deciso di aderire e quanti no. Fortunatamente qualcuno sano di mente è rimasto, e cerca di prevenire i disagi e soprattutto i connessi costi, economici e d'immagine.
 

piccione330

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23 Febbraio 2011
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Scioperi? Ok, allora niente 400 milioni e cig e chiudiamo la baracca; ecco cosa dovrebbe dire Patuanelli!!!
Patuanelli o chi per lui e qualunque altro governo da nord a sud e da est a ovest venderebbero la madre pur di non chiudere az, ed e' quello che hanno fatto finora, ma non lo hai ancora percepito mi sa
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
I voli non sono cancellati perché il personale sciopera. I voli li hanno già cancellati, con giorni di anticipo. In realtà così facendo non si saprà mai quante persone aderiranno o aderirebbero allo sciopero. C'è una sottile differenza. Paradossalmente il disagio non lo crea l'adesione di 10, 80, 3000 persone, ma il semplice fatto che venga indetto.
Bene, penso sarebbe il caso di provare a verificare dunque, la misura è colma.
E cosa dicono i dipendenti circa l’indizione dello sciopero? Perché se lo condividono ho ragione io, altrimenti partirebbero regolarmente i 300 voli e I sindacati se la prenderebbero, finalmente e definitivamente, in quel posto!
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
OT, ma in tema con il ragionamento circa il protezionismo di cui godono certi dipendenti AZ, Safilo rivede il suo business plan e annuncia 700 esuberi in una localita' come Longarone, annientando di fatto economia e vita locali. Ed e' un trafiletto.
 

B_777

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22 Agosto 2008
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I voli non sono cancellati perché il personale sciopera. I voli li hanno già cancellati, con giorni di anticipo. In realtà così facendo non si saprà mai quante persone aderiranno o aderirebbero allo sciopero. C'è una sottile differenza. Paradossalmente il disagio non lo crea l'adesione di 10, 80, 3000 persone, ma il semplice fatto che venga indetto.
Una curiosità: quando cancellano i voli mettono gli AV di riserva? come funziona l giorno dello sciopero? chi vuole aderire deve dichiararlo all'azienda?
 

AndreaC80

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23 Luglio 2014
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Una curiosità: quando cancellano i voli mettono gli AV di riserva? come funziona l giorno dello sciopero? chi vuole aderire deve dichiararlo all'azienda?
Se l'azienda cancella il volo può accadere che metta l'equipaggio di riserva. Chi aderisce allo sciopero, al netto degli equipaggi dei voli garantiti e a un numero di riserve "comandate" per coprire i suddetti voli, comunica l'adesione al momento di prendere servizio.

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leerit

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3 Settembre 2019
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In attesa dei 400 milioni di euro di ulteriore prestito il supercommissario di Alitalia Giuseppe Leogrande inizia la sua gestione con poco più di 270 milioni di euro in cassa. A tanto ammontava la liquidità della compagnia aerea alla fine di novembre, in calo rispetto ai 315 milioni di un mese prima. È quanto apprende il Corriere da due fonti governative che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discuterne con la stampa. La cifra contiene anche una quota di biglietti prepagati, un debito per l’azienda perché deve fornire poi quel servizi, che vale circa un terzo, un valore basso perché nella stagione invernale si vola meno



I costi

Dal 2 maggio 2017 - l’inizio della gestione commissariale - al 30 novembre 2019 il vettore tricolore ha consumato circa 711 milioni di euro, soldi che arrivano per buona parte dai 900 milioni di prestito ponte erogati un paio d’anni fa in due tranche (da 600 e 300 milioni) e oggetto dell’indagine della Commissione europea che sospetta si tratti di aiuto di Stato. Ogni giorno da quel 2 maggio, quindi, la cassa di Alitalia si è prosciugata in media di 754 mila euro al giorno, stando ai calcoli del Corriere. A drenare più fondi, spiegano le fonti governative, sono in particolare i costi di noleggio degli aerei e di manutenzione.

Il supercommissario

È anche su questo che deve lavorare il commissario unico Giuseppe Leogrande nei prossimi giorni. Magari aiutato da una figura di supporto come un direttore generale che assume ogni giorno che passa l’identità di Giancarlo Zeni, attuale amministratore delegato di Blue Panorama Airlines che ha già lavorato con Leogrande durante la gestione commissariale di questa compagnia ora di proprietà di Uvet. I due dovranno far dimagrire Alitalia - riducendo la flotta (restituendo gli aerei in leasing) e il personale (con esuberi e prepensionamenti) - in modo da rendere il vettore interessante sul mercato.

Il nuovo bando

Il super commissario dovrà anche mettere a punto il nuovo bando di gara per la vendita di Alitalia con scadenza ufficiale al 31 maggio 2020, ma che potrebbe slittare di alcune settimane, fino all’autunno. Intanto in questi pochi mesi Leogrande dovrà pure chiudere delle rotte che - come ha ricordato anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli - «si sono tenute aperte anche se non avevano redditività». Il dito è puntato in particolare contro quei collegamenti che oggi sono coperti anche dall’alta velocità ferroviaria e un paio di destinazioni intercontinentali.

I voli verso gli USA

Proprio il segmento intercontinentale però rischia di creare ulteriori grattacapi a Leogrande. A quanto apprende il Corriere da fonti americane Delta Air Lines avrebbe inviato una lettera ad Alitalia comunicando la fine degli accordi di joint venture tra le due compagnie a partire dal prossimo gennaio. Nella missiva viene concesso un periodo di cinque mesi (fine maggio 2020) entro il quale gli accordi di condivisione dei voli e dei ricavi continueranno come oggi, ma poi Alitalia dovrà decidere cosa fare. Se proseguire con gli americani o iniziare una nuova avventura con i tedeschi di Lufthansa. Al momento della pubblicazione dell’articolo Delta non aveva risposto alle domande del Corriere.


https://www.corriere.it/cronache/19...ro-524870cc-1bf8-11ea-a465-3738695f913a.shtml
 

leerit

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Pubblicato il: 11/12/2019 14:42

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha convocato i sindacati per il 17 dicembre prossimo sul dossier Alitalia. Lo riferiscono fonti sindacali. L'appuntamento è fissato per le ore 15 al Mise.

''Non mi preoccupa che il decreto Alitalia sia fuori dalla manovra, lo convertiremo", ha detto Patuanelli, a margine del voto di fiducia sul dl sisma al Senato. "Voglio vedere chi ha il coraggio di dire che bisogna mettere gli aerei a terra domani" ha aggiunto.

ADN Kronos
 

Betha23

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Se una hostess indica il commissario straordinario per l’Alitalia è lecito attendersi (per la proprietà transitiva) che il prossimo amministratore delegato dell’Eni venga nominato da un benzinaio. Già, nel mondo del Movimento 5 stelle avviene anche questo. Il principale sponsor di Giuseppe Leogrande quale commissario unico della compagnia aerea è stata Giulia Lupo, senatrice grillina. Ed è a lei che si rivolgono tutti per sapere quale saranno le strategie del governo per l’Alitalia. Persino tra gli addetti ai lavori: risultano, e stupiscono, molte sue interlocuzioni con i diversi candidati alla cordata salvatrice, poi evaporata, a cominciare da Lufthansa.


IL POTERE DELLA LUPO GRAZIE A PATUANELLI
La posizione dell’ineffabile Giulia si è rafforzata dopo che Stefano Patuanelli, suo ex capogruppo a Palazzo Madama, è stato nominato ministro dello Sviluppo economico. Ed è stata proprio questa conoscenza maturata fra i velluti del Senato a far aumentare il peso specifico della Lupo nei confronti del ministro e, quindi, del governo.


MA LA SUA ATTIVITÀ PARLAMENTARE NON BRILLA
E pensare che fino alla fine del Conte I la ex hostess non aveva dato una prova brillante della sua attività di parlamentare. Il 30 luglio 2018 aveva presentato un’altisonante proposta di legge delega che si proponeva il riordino del trasporto aereo. Tema talmente urgente che la Commissione Trasporti ha aspettato sei mesi prima di metterla in calendario (l’8 gennaio 2019), un altro mese per indicare un relatore (14 febbraio), e ora giace dimenticata nei cassetti di Palazzo Madama.


LEOGRANDE ESPERTO DI DIRITTO FALLIMENTARE…
La circostanza che la Lupo abbia convinto Patuanelli a scegliere proprio Leogrande, poi, la dice lunga sulle capacità di analisi del ministro. Non foss’altro per scaramanzia, e senza nulla togliere alle capacità professionali del nuovo commissario unico di Alitalia, ma Leogrande è un esperto di diritto fallimentare: non proprio un buon viatico per una compagnia aerea che ha un piede nella fossa e con l’altro ci sta per entrare. A smentire i superstiziosi non ci sono neppure i risultati – che non sono buoni – di Blue Panorama, la compagnia aerea di cui Leogrande è stato prima commissario, e poi presidente. E comunque, una cosa è Blue Panorama, un’altra è l’Alitalia. Ma questo ai pentastellati frega poco e niente. In attesa che un benzinaio indichi l’amministratore delegato dell’Eni o che un postino faccia il nome per il prossimo numero uno delle Poste.

https://www.lettera43.it/leogrande-commissario-giulia-lupo-hostess-m5s/?refresh_ce
Non conosco l'affidabilità della fonte, ma il discorso potrebbe avere un senso.

Via i tre commissari e dentro un commissario "fantoccio" per velocizzare tagli e cessione a Lufthansa, tutto con il patrocinio della Lupo (nota volpe del deserto industriale).

L'ho sparata troppo grossa che dite? :very_drunk:
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Si certo era riferito a quando postato da @East_And_Ave in cui diceva che lo sciopero era solo di AZ e non del comparto aereo in generale...
dallo stesso link: "...Nonostante i nostri sforzi affinchè questa circostanza, estranea alla compagnia, provochi il minor impatto possibile sulla nostra programmazione, alcuni dei nostri voli saranno cancellati o riprogrammati..."

Inoltre, causa dello sciopero, secondo i sindacati che lo hanno indetto e' solo ed esclusivamente per AZ, ergo E' di fatto uno sciopero AZ:

Roma, 21 novembre. “Chiediamo al Presidente del Consiglio di confermare gli impegni assunti nei mesi scorsi e di mettere fine allo stallo dovuto alla querelle fra i potenziali azionisti del consorzio di cui Ferrovie è capofila”. A dichiararlo le Segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA.
 

Cesare.Caldi

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N/D
Alitalia, la cassa scende a 270 milioni. E Delta annuncia la fine dell’alleanza

È la cifra disponibile che si troverà il commissario Leogrande, in attesa dei 400 milioni di euro di ulteriore prestito-ponte. La compagnia Usa vuole rinunciare al code sharing
di Leonard Berberi

In attesa dei 400 milioni di euro di ulteriore prestito il supercommissario di Alitalia Giuseppe Leogrande inizia la sua gestione con poco più di 270 milioni di euro in cassa. A tanto ammontava la liquidità della compagnia aerea alla fine di novembre, in calo rispetto ai 315 milioni di un mese prima. È quanto apprende il Corriere da due fonti governative che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discuterne con la stampa. La cifra contiene anche una quota di biglietti prepagati, un debito per l’azienda perché deve fornire poi quel servizi, che vale circa un terzo, un valore basso perché nella stagione invernale si vola meno

I costi
Dal 2 maggio 2017 - l’inizio della gestione commissariale - al 30 novembre 2019 il vettore tricolore ha consumato circa 711 milioni di euro, soldi che arrivano per buona parte dai 900 milioni di prestito ponte erogati un paio d’anni fa in due tranche (da 600 e 300 milioni) e oggetto dell’indagine della Commissione europea che sospetta si tratti di aiuto di Stato. Ogni giorno da quel 2 maggio, quindi, la cassa di Alitalia si è prosciugata in media di 754 mila euro al giorno, stando ai calcoli del Corriere. A drenare più fondi, spiegano le fonti governative, sono in particolare i costi di noleggio degli aerei e di manutenzione.

Il supercommissario
È anche su questo che deve lavorare il commissario unico Giuseppe Leogrande nei prossimi giorni. Magari aiutato da una figura di supporto come un direttore generale che assume ogni giorno che passa l’identità di Giancarlo Zeni, attuale amministratore delegato di Blue Panorama Airlines che ha già lavorato con Leogrande durante la gestione commissariale di questa compagnia ora di proprietà di Uvet. I due dovranno far dimagrire Alitalia - riducendo la flotta (restituendo gli aerei in leasing) e il personale (con esuberi e prepensionamenti) - in modo da rendere il vettore interessante sul mercato.

Il nuovo bando
Il super commissario dovrà anche mettere a punto il nuovo bando di gara per la vendita di Alitalia con scadenza ufficiale al 31 maggio 2020, ma che potrebbe slittare di alcune settimane, fino all’autunno. Intanto in questi pochi mesi Leogrande dovrà pure chiudere delle rotte che - come ha ricordato anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli - «si sono tenute aperte anche se non avevano redditività». Il dito è puntato in particolare contro quei collegamenti che oggi sono coperti anche dall’alta velocità ferroviaria e un paio di destinazioni intercontinentali.

I voli verso gli USA
Proprio il segmento intercontinentale però rischia di creare ulteriori grattacapi a Leogrande. A quanto apprende il Corriere da fonti americane Delta Air Lines avrebbe inviato una lettera ad Alitalia comunicando la fine degli accordi di joint venture tra le due compagnie a partire dal prossimo gennaio.Nella missiva viene concesso un periodo di cinque mesi (fine maggio 2020) entro il quale gli accordi di condivisione dei voli e dei ricavi continueranno come oggi, ma poi Alitalia dovrà decidere cosa fare. Se proseguire con gli americani o iniziare una nuova avventura con i tedeschi di Lufthansa. Al momento della pubblicazione dell’articolo Delta non aveva risposto alle domande del Corriere.

https://www.corriere.it/cronache/19...ro-524870cc-1bf8-11ea-a465-3738695f913a.shtml
 

s4lv0z

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11 Dicembre 2017
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Ho un volo con Volotea venerdi e il volo è stato cancellato per sciopero... è colpa di Alitalia??
Semmai colpa dei sindacati o dei dipendenti di Alitalia. Lascerei alla compagnia le sue colpe (che non sono poche). Se poi consideriamo i fattori indiretti ... perché non colpa di DL o del governo o di LH?

La colpa è di chi sciopera, anche se a volte ha ragione di farlo.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Alitalia, De Micheli: «Non escludo il controllo straniero».

Alitalia al centro delle dichiarazioni di Paola De Micheli, ospite della trasmissione Porta a Porta su Rai Uno. Il ministro delle delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sorrolineato di «non escludere» la possibilità che il controllo di Alitalia passi da italiano a straniero. «È ovvio che se straniero potrebbe essere solo europeo», ha aggiunto la ministra. Anche se ha precisato, ora «non sono in grado di dirlo». Davanti, ha spiegato, «abbiamo sei sette mesi di lavoro molto intenso». De Micheli ha ricordato come nel corso della precedente gara «in seconda battuta come partner si era proposta Lufthansa».

«Un' Alitalia rigenerata farà gola credo a tanti. L'obiettivo è aiutare l'azienda a tornare ad essere un'azienda competitiva ed ad avere una strategia di medio periodo». «Il problema della struttura dei costi in Alitalia non è legato in maniera così esclusiva e vincolata solo alla questione del personale. C'è un tema anche di strumenti di lavoro, che sono gli aerei»

https://www.ilmessaggero.it/economi...ciopero_venerdi_12_dicembre_2019-4922210.html
 

Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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Semmai colpa dei sindacati o dei dipendenti di Alitalia. Lascerei alla compagnia le sue colpe (che non sono poche). Se poi consideriamo i fattori indiretti ... perché non colpa di DL o del governo o di LH?

La colpa è di chi sciopera, anche se a volte ha ragione di farlo.
Ma senza polemica... ma proprio non riesco a capire come lo sciopero Alitalia possa aver provocato la cancellazione del mio volo Volotea Verona Bari. Me lo puoi spiegare?
 
Stato
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