Thread Alitalia - Giugno 2017


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Volevo segnalare ad AZ che è vittima di un tentativo di scam.

Ieri ho volato con Alitalia e stamattina mi arriva nello spam folder la seguente email che proviene dal dominio alitalia.com:



Chiaramente si vede lontano un miglio che è una truffa, anche se è fatta benino.

Incuriosito di capire dove vogliono andare a parare clicco sul link:



Il sito sembra proprio quello di az...

Senza compilare nulla clicco su "prosegui" e...



si vede subito che non è il sito Alitalia : funziona alla perfezione :D
 
Volevo segnalare ad AZ che è vittima di un tentativo di scam.

Ieri ho volato con Alitalia e stamattina mi arriva nello spam folder la seguente email che proviene dal dominio alitalia.com:



Chiaramente si vede lontano un miglio che è una truffa, anche se è fatta benino.

Incuriosito di capire dove vogliono andare a parare clicco sul link:



Il sito sembra proprio quello di az...

Senza compilare nulla clicco su "prosegui" e...



A quel punto se gli dai i dati della carta sei morto.

Qualcuno nel famoso IT di AZ, che secondo Efato tutto può e tutto fa, vuole per favore prendere provvedimenti?

Tu ancora confondi l'ecommerce/web con l'IT...

a te pesa invece fare una denuncia alla polizia?
 
1- spiegaci la differenza

2- già ve lo segnalo perché manco ve ne sarete accorti, mo pure il vostro lavoro devo fare?

Io non faccio l'educatore e il "ve" e' di molto fuori luogo.

P.S. se tu parlassi con cognizione di causa ben sapresti che l'email che hai ricevuto non viene dal dominio alitalia.com
 
E' interessante anche notare quanto sia corta la memoria di alcuni forumisti. Fino all'altro ieri, FR era il male assoluto. Il cancro del trasporto aereo che prosperava grazie alle sovvenzioni con le quali ricattava i micro-aeroporti e con il semi-schiavismo imposto ai collaboratori.
Nel giorno in cui FR si dichiara interessata a rilevare AZ, tutto questo scompare. E MOL assume addirittura il ruolo di traumaturgo.
Certo, c'è il dettaglio che il nostro vuole sbarazzarsi del 40% del personale (la salvaguardia del quale è sempre stata la prima ragione dei salvataggi di AZ).
Un'altra quisquilia potrebbe essere il fatto che nulla gli vieterebbe di prendersi in prima persona qualche WB e fare LR.
Se non lo sta facendo, magari un motivo ci sarà. Tipo che finora nessuno è riuscito a fare soldi sul LR con il LC nemmeno con il petrolio a 40-50 USD al barile.
Infine l'amico ha dichiarato che vorrebbe governare AZ senza politica e sindacati in mezzo alle paxxe.

Non credo serva aggiungere altro.
Non importa se il gatto è bianco o è nero, l'importante è che mangi i topi (cit.)
 
E' interessante anche notare quanto sia corta la memoria di alcuni forumisti. Fino all'altro ieri, FR era il male assoluto. Il cancro del trasporto aereo che prosperava grazie alle sovvenzioni con le quali ricattava i micro-aeroporti e con il semi-schiavismo imposto ai collaboratori.
Nel giorno in cui FR si dichiara interessata a rilevare AZ, tutto questo scompare. E MOL assume addirittura il ruolo di traumaturgo.
Certo, c'è il dettaglio che il nostro vuole sbarazzarsi del 40% del personale (la salvaguardia del quale è sempre stata la prima ragione dei salvataggi di AZ).
Un'altra quisquilia potrebbe essere il fatto che nulla gli vieterebbe di prendersi in prima persona qualche WB e fare LR.
Se non lo sta facendo, magari un motivo ci sarà. Tipo che finora nessuno è riuscito a fare soldi sul LR con il LC nemmeno con il petrolio a 40-50 USD al barile.
Infine l'amico ha dichiarato che vorrebbe governare AZ senza politica e sindacati in mezzo alle paxxe.

Non credo serva aggiungere altro.
Non mi pare che nessuno abbia assegnato ruoli di taumaturgo a MOL né che lo abbia descritto come un benefattore.

Nella sua uscita, se come detto è stata ben interpretata, si nota una attenzione ai dettagli superiore alle solite sparate per ottenere pubblicità. Ovviamente quali sono le intenzioni di MOL le sa solo MOL quindi tutto può essere.
Riguardo al fatto del perché eventualmente non faccia lungo raggio con FR è una cosa che ha sempre detto di non voler fare ma eventualmente di farlo con altra compagnia (fra l'altro sottolineano come non sarebbe una low cost) visto il business model diverso. Altro punto ha sempre detto che per farlo avrebbe aspettato la disponibilità di macchine in quantità ai prezzi da lui voluti e qui sta uno di problemi perché Boeing e Airbus non hanno avuto necessità di svendere i propri WB. Come detto altre volte forse una buona offerta potrebbe fargliela Airbus con l'A330 NEO escludendo che MOL possa lanciarsi nel lungo raggio con l'A380.
Riguardo al personale AZ pare evidente che a meno di una nazionalizzazione i numeri degli esuberi saranno ipotizzabili fra un 40 e 60% del personale, se non di più in caso di liquidazione e spezzatino.
Riguardo alla politica MOL è bravissimo a fargli fare quello che vuole, basti vedere la virata a 180 gradi su diverse questioni in questi anni, figurati cosa potrebbe ottenere risolvendo al governo la grana AZ, riguardo ai sindacati direi che MOL e Renzi la pensano uguale... direi che anche in questo caso non sarebbe difficile accontentarlo.
 
ma la mail si però.

Si vede che è spam lontano un miglio (come minimo perché è infarcita di errori grammaticali). Detto questo, ovviamente AZ non lo può sapere fino a quando non le viene segnalato, non è che i truffatori notifichino alle vittime le proprie intenzioni.
 
Utilità di un volo 1x week?

Zero. Forse serve per motivi "politico-tecnici" tenerla aperta 1xw...bilaterali, alleanze e quant'altro?

Volevo segnalare ad AZ che è vittima di un tentativo di scam.

Ieri ho volato con Alitalia e stamattina mi arriva nello spam folder la seguente email che proviene dal dominio alitalia.com:

Chiaramente si vede lontano un miglio che è una truffa, anche se è fatta benino.

Incuriosito di capire dove vogliono andare a parare clicco sul link:

Il sito sembra proprio quello di az...

Senza compilare nulla clicco su "prosegui" e...

A quel punto se gli dai i dati della carta sei morto.

Qualcuno nel famoso IT di AZ, che secondo Efato tutto può e tutto fa, vuole per favore prendere provvedimenti?

Li mortacci loro! E coraggioso te (o hai firewall potentissimi?) anche solo a cliccare il link, correndo il rischio di far partire installazioni di trojan horses...
 
Non mi pare che nessuno abbia assegnato ruoli di taumaturgo a MOL né che lo abbia descritto come un benefattore.
Chiunque venga reputato in grado di salvare AZ, merita sicuramente il titolo di traumaturgo. Se poi decidesse di metterci soldi veri, starebbe a pennello anche il titolo di benefattore. :)

Imho il gioco di MOL è quello di sparigliare le carte, rendere chiaro alle altre compagnie eventualmente interessate, che in ogni caso dovranno fare i conti con lui. Non a caso ricorda in continuazione che è pronto a mettere 20 aerei per sostituire AZ sulle rotte eventualmente chiuse da quest'ultima.
Il problema è che gli interessati all'acquisto di AZ, sanno che MOL i 20 aerei potrebbe metterli comunque, con effetti devastanti per la compagnia italiana.
Inoltre c'è il problema che il nazionale verso FCO (isole escluse) ha yield sempre più bassi a causa della crescente concorrenza del treno.
E chiunque volesse fare feed su FCO, dovrebbe pagarne il conto. Anche FR.
 
Nuovo pezzo del buon Gianni.

Air France-Klm vertice con Delta su Alitalia

Pubblicato il 28 giugno 2017

Air France-Klm si prepara a entrare in gara per l’acquisizione dell’Alitalia.
Il vettore franco-olandese non si è esposto direttamente nelle manifestazioni d’interesse presentate ai commissari della compagnia italiana (Luigi Gubitosi, Enrico Laghi, Stefano Paleari), ma sta ugualmente seguendo con grande attenzione il dossier.
Il progetto, secondo quanto Poteri Deboli ha appreso da fonti autorevoli, prevede un’offerta congiunta insieme a Delta Air Lines, la grande compagnia americana che è partner di Air France-Klm nell’alleanza SkyTeam ( di cui fa parte anche Alitalia) ed è partner della joint venture per i voli transatlantici tra Europa e Usa alla quale, nel 2011, ha aderito anche Alitalia.
I dettagli del progetto su Alitalia verranno discussi in un vertice riservato fissato a brevissimo, nei prossimi giorni. Il vertice si svolgerà a Parigi, tanto per far capire quanto stiano a cuore ai francesi i destini della malridotta, ma sempre in volo, compagnia italiana. Dagli Stati Uniti arriveranno alcuni manager chiave della compagnia che ha come scalo principale il mega-hub di Atlanta, in Georgia.
Il progetto sembra studiato apposta per favorire una combinazione tra vettori europei e il partner degli Usa. Delta, non essendo un soggetto della Ue, in base alle norme comunitarie non potrebbe possedere più del 49,9% di Alitalia, come di qualunque altra compagnia comunitaria. Altrimenti questa perderebbe lo status di vettore Ue e pertanto i diritti di traffico previsti dalle norme sulla liberalizzazione in vigore nell’Unione europea. In pratica Alitalia non potrebbe più volare, salvo per quanto consentito dai trattati bilaterali con alcuni paesi al di fuori della Ue.
Delta ha già una partecipazione azionaria importante in una compagnia europea, la Virgin Atlantic di Richard Branson. Delta ha comprato il 49% che apparteneva a Singapore Airlines, con un’offerta lanciata a fine 2012 e perfezionata nel giugno 2013. Il tetto massimo consentito dalle norme Ue.
Nel progetto in discussione con Parigi dovrebbe essere pertanto Air France-Klm ad avere almeno la maggioranza assoluta (il 50,1%) della società-veicolo che lancerà l’offerta di acquisto di Alitalia, se il programma allo studio sarà effettivamente concretizzato. La joint venture per i voli transatlantici dà risultati commerciali molto buoni secondo Delta e anche secondo Air France-Klm.
Nel periodo in cui Alitalia era di fatto gestita da Etihad, che era azionista con il 49% fino al commissariamento, i suoi vertici, soprattutto l’allora presidente Luca Cordero di Montezemolo, avevano detto più volte che volevano rinegoziare l’accordo transatlantico perché _ a loro avviso _ limita la possibilità per Alitalia di aumentare destinazioni e frequenze negli Usa.
Ma modificare il contratto senza l’accordo di Delta e Air France-Klm è impossibile. Alitalia avrebbe dovuto pagare una penale per uscirne. In ogni caso, all’interno della compagnia si dice che, attraverso Delta, Alitalia vende molti biglietti negli Usa. Quindi un’uscita senza avere un partner sostitutivo probabilmente non sarebbe stata una mossa azzeccata.

Partner americano. Delta è partner della joint venture transatlantica con Air France-Klm e Alitalia e componente dell’alleanza SkyTeam
Il coordinatore dei commissari, Gubitosi, ha già avuto contatti informali con Delta, come con altri pretendenti. In questi giorni Gubitosi è in Cina, per incontrare, secondo quanto risulta a Poteri Deboli, i vertici di Hainan Airlines, la principale compagnia privata cinese. Basata nell’isola di Hainan, la compagnia ha un potenziale interesse su Alitalia e dispone di abbondanti capitali. Fa parte del gruppo Hna, che deve la sua fortuna al turismo e al gioco. L’isola di Hainan ha conosciuto un elevato sviluppo turistico ed è considerata una sorta di Las Vegas cinese.
Ovviamente la partita non si può dire chiusa a favore dell’uno o dell’altro contendente. In campo ci sono anche Lufthansa, l’emiratina Etihad, ci sono le low cost Ryanair e easyJet, ci sono fondi d’investimento.
La sorpresa delle ultime ore è l’arrivo di Elliott, il fondo americano che fa capo a Paul E. Singer, il finanziere di New York che in Italia ha investito somme importanti, in Ansaldo Sts e nel Milan: ha fornito i soldi (circa 300 milioni) necessari alla cosiddetta cordata cinese (o forse pseudo-cinese, l’identità è schermata) per chiudere l’acquisto della squadra di calcio da Silvio Berlusconi.
L’interesse di Air France-Klm e di Delta non è sull’intero perimetro di Alitalia, ma solo su una parte dell’attività, della flotta e dei dipendenti. Del resto nessuno dei pretendenti sembra intenzionato a prendere tutta la compagnia, anche se ancora nessuno ha scoperto le carte. I progetti industriali non sono stati presentati. Certo nessuno è interessato ai debiti, ma solo alla polpa. Le proposte d’acquisto non vincolanti devono essere presentate entro il 21 luglio. Per le offerte vincolanti passerà più tempo, si andrà almeno all’autunno.
Per Alitalia si profila uno spezzatino. O, nella migliore delle ipotesi, un mezzo spezzatino. Con la compagnia divisa in due. Una parte dei beni, aerei e gli slot venduti a un compratore, con il trasferimento di alcune migliaia di dipendenti.
Il resto sarebbe un problema sociale e un bel buco nei conti della finanza publica. Probabilmente toccherà allo Stato ripianarlo. Sarebbe un epilogo come per le banche venete.

http://www.giannidragoni.it/economia/696/
 
Continuo a non capire che interesse concreto possa avere Air France, che ha gia problemi di suo, ad acquistare Alitalia e tutto il suo carrozzone - quando puo' papparsi il mercato a zero lire aspettando che fallisca. A meno che fosse concreto il dubbio che qualcun altro, scomodo ai francesi, possa subentrare a rilevare Alitalia (o qualcosa di essa).
 
Stato
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