Non riesco a quotare il tuo messaggio, ma ti offro alcune considerazioni in ordine sparso.
Il discorso della riserva sulla proprietà nasce negli USA, dove le linee aeree sono considerate un asset strategico. L'Europa si è pedissequamente adeguata. Questo di fatto rende il mercato non trasparente. A mio modestissimo parere, se domani i commissari ricevessero un'offerta per il 100% di AZ da un soggetto extracomunitario che sarebbero costretti a rifiutare per le regole dell'Unione, lo Stato avrebbe diritto di effettuare a pari condizioni l'acquisto (e il salvataggio). Infatti il fallimento del mercato (che come noto giustifica l''intervento pubblico in un settore dell'economia, anche secondo le regole comunitarie) sarebbe dovuto esclusivamente ad una regola imposta al solo mercato del trasporto aereo.
Quanto alle presunte violazioni delle regole del commercio, a quanto mi pare di ricordare in Italia abbiamo forze dell'ordine e magistratura perfettamente in grado di agire nel caso in cui queste violazioni siano effettive. Mentre spesso ci troviamo di fronte a persone che lavorano di più (e spesso meglio) e si accontentano di una remunerazione inferiore. Si chiama "mercato". E non vedo perché non premiare gli AA/VV che producono più utili per la società, considerando che il modello di business di FR è basato molto sugli ancillary (a condizione ovviamente che sappiano gestire un'emergenza, ma mi piacerebbe capire se le due cose secondo te sono mutuamente escludenti).
Nel mondo dei trasporto aereo i falsi ci sono stati (forse ci sono ancora) ma sono di origine "occidentale" (ricordi lo scandalo dei ricambi con false certificazioni costati un paio di incidenti aerei negli anni '70 e '80?), mentre le regole sui controlli stabilite da FAA e EASA vengono seguite in tutto il mondo civile, pena l'esclusione dai rispettivi mercati.