*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Supporto alla discussione, visto che parliamo di libertà dell'aria e che un ripassino fa sempre comodo.


Praticamente ti dice cosa un vettore può fare quando è in possesso della relativa "libertà". Forse diventa più chiaro con qualche esempio:

la prima libertà è quella di cui gode ogni vettore quando sorvola uno stato estero: il volo AZ 606 FCO-JFK gode della prima libertà quando sorvola la Francia, la Gran Bretagna e l'Irlanda prima di entrare sull'Atlantico

la seconda libertà è quella che permette ad un vettore di fermarsi in un aeroporto di un paese terzo, in rotta dal proprio paese di origine ad un altro, SOLO per motivi tecnici (carburante, cambio equipaggi, ecc). Es: i voli Ocean da VBS ad Hong Kong hanno operato in regime di seconda libertà quando fermavano a fare carburante in Kazakistan o dove diavolo era

la terza libertà è quella di cui godono tutti i voli commerciali: ad esempio un FRA-GOA opera in terza libertà perché Lufthansa ha la possibilità di portare un suo passeggero (tedesco) da Francoforte in un paese terzo (l'Italia)

la quartà libertà è chiaramente il reciproco della terza e consente che un vettore possa proporre voli di andata e ritorno verso una destinazione estera. Queste prime solo le più semplici e banali.

La quinta libertà è quella che fa TAP quando opera la Lisbona-Copenhagen-Stoccolma: la compagnia del paese A (TAP) può caricare e portare passeggeri anche dal paese B (Danimarca) al paese C (Svezia) mentre fa la rotta regolarmente schedulata LIS-ARN con stop a CPH; in pratica una compagnia di paese terzo ha i diritti di traffico per operare una linea tra due altri paesi a patto che l'origine del volo sia nella madrepatria del vettore (appunto LIS-CPH-ARN)

la sesta libertà è quella che permette agli hub stranieri di ingrassare coi nostri passeggeri, essenzialmente dice che un vettore può prendere passeggeri da un paese (e quindi in 4° libertà) e da lì spedirli in un terzo paese (3° libertà con eventualmente anche 1°, 2° e/o 5°); è quello che succede quando compri un GOA-FRA-CPH, ad esempio

la settima libertà è quella che consente ad una compagnia di un paese di portare pax tra due paesi che non siano la madrepatria, e si differenzia dalla 5° perché non è necessario che il vettore compia anche il tragitto dalla madrepatria al terzo paese; ad esempio se Lufthansa basasse un 340 a Venezia per fargli fare unicamente la VCE-PEK, quella sarebbe una settima libertà, perché il volo avrebbe origine VCE e non un punto in Germania

l'ottava libertà (detta anche cabotaggio) consente ad un vettore che "coterminalizzare" un volo dentro il paese di destinazione con la possibilità di imbarcare passeggeri pure sulla tratta interna: ad esempio, se Emirates avesse la possibilità di vendere i biglietti tra Milano e Roma nei suoi servizi da/per Dubai, godrebbe di ottava libertà; in pratica è una 5° libertà all'interno di uno stesso paese

la nona libertà (cabotaggio puro) è quella che consente ad un vettore straniero di operare un volo interno in un altro paese: easyJet quando opera la MXP-PMO gode di nona libertà, lo stesso Ryanair quando opera la BGY-CIA

la decima libertà è il caso di ogni compagnia aerea che svolga trasporto domestico nella propria nazione, indipendentemente che poi il volo prosegua per una destinazione internazionale oppure no: Meridiana quando fa la CTA-FLR (indipendentemente che poi l'aereo vada a MAD) opera in decima libertà, e così pure Lufthansa quando opera la FRA-MUC.

Spero di essere stato chiaro :)

DaV
 
Tieni presente che sarebbe necessario che anche Ovunque concedessero le 5e (raro) e le 7e (più unico che raro), cosa difficile perché più o meno tutti gli stati "di peso" hanno gli interessi di una o più compagnie nazionali da salvaguardare.
Secondo me risultano convincenti anche con quei governi... Mica sono tutti canadesi. ;)
 
Su questo purtroppo non posso darti una risposta perché, come diceva Farfallina pochi post sopra, è tutta questione di Politica Estera.
Mi auguro che a lor signori gli si ricordi una ad una tutte le porcate che hanno fatto gli altri.
no no 'e puramente legale
si tratta di capire se c'e' giurisprudenza relativa in merito e se eventualmente queste fattispecie sono opponibili alle, comunque giuste, istanze di inglesi e spagnoli
Tieni conto i tempi di un'azione sono suvccessivi alla risoluzione della questione, che avverra' certamente entro il 2014
su questo mi gioco anche un caffe'
 
Secondo me risultano convincenti anche con quei governi... Mica sono tutti canadesi. ;)
Qualche quinta ci posso ancora credere, ma oltre è difficile andare. Si creerebbe una situazione potenzialmente devastante per troppe linee aeree degli stati occidentali.
 
Tieni presente che sarebbe necessario che anche Ovunque concedessero le 5e (raro) e le 7e (più unico che raro), cosa difficile perché più o meno tutti gli stati "di peso" hanno gli interessi di una o più compagnie nazionali da salvaguardare.

Se il Governo concedesse la 5° o la 7° ad Emirates, giusto per fare un nome di peso, questa potrebbe espletare voli da FCO verso gli USA o il Brasile senza che nè gli USA nè il Brasile abbiano nulla da obiettare.
Se mi sbaglio mi corriggerete.
 
I consiglieri di Alitalia, in previsione del possibile mutamento degli assetti proprietari conseguente alla realizzazione dell’operazione di aumento di capitale, hanno manifestato l’intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell’assemblea che sarà convocata subito dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale.
 
Scusate il cinismo, ma mentre parliamo di V, VII libertà di azioni inoptate di piani A e B, IAG, MOL, IKEA;
AZ ieri ha perso piu' di un milione di euro, oggi ne sta perdendo altrettanti, domani anche e via discorrendo.......
 
E' uscito il comunicato di AZ.
COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEA DEI SOCI ALITALIA DEL 14 OTTOBRE 2013 DELIBERATO ALL’UNAMINITA’ AUMENTO DI CAPITALE DA MASSIMI 300 MILIONI
Roma, 15 ottobre 2013 – L'Assemblea dei Soci Alitalia in data odierna ha deliberato all'unanimità, su proposta del Consiglio di Amministrazione, un aumento di capitale di massimi 300 milioni di euro da offrirsi in opzione ai Soci in proporzione alla quota di capitale posseduta.
I soci avranno 30 giorni di tempo, a partire dal 16 ottobre, per sottoscrivere le azioni di nuova emissione.
Ai soci che avranno sottoscritto tutte le nuove azioni di loro spettanza, verrà concesso un ulteriore breve periodo di tempo, che verrà stabilito da un apposito CdA, per sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate.
Subordinatamente all’approvazione dei propri organi deliberanti, è previsto che Poste Italiane s.p.a. garantisca la sottoscrizione di complessivi euro 75 milioni dell’aumento capitale rimasti eventualmente inoptati , e Intesa Sanpaolo s.p.a. e UniCredit s.p.a., garantiscano la sottoscrizione di massimi euro 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato.
I consiglieri di Alitalia, in previsione del possibile mutamento degli assetti proprietari conseguente alla realizzazione dell’operazione di aumento di capitale, hanno manifestato l’intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell’assemblea che sarà convocata subito dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale.
Per informazioni alla stampa:
Antonella Zivillica
Responsabile Relazioni con i Media Alitalia Tel. 06-65638950
Email. ufficio.stampa@alitalia.it
Image Building
Giuliana Paoletti 335.6551356 Mara Baldessari 335.1245184 02 89011300 alitalia@imagebuilding.it

http://corporate.alitalia.it/static/upload/201/20131015alitalia-deliberato-aumento-di-capitale.pdf
 
Se il Governo concedesse la 5° o la 7° ad Emirates, giusto per fare un nome di peso, questa potrebbe espletare voli da FCO verso gli USA o il Brasile senza che nè gli USA nè il Brasile abbiano nulla da obiettare.
Se mi sbaglio mi corriggerete.
Servirebbe anche l'assenso di USA e Brasile.
 
no no 'e puramente legale
si tratta di capire se c'e' giurisprudenza relativa in merito e se eventualmente queste fattispecie sono opponibili alle, comunque giuste, istanze di inglesi e spagnoli
Tieni conto i tempi di un'azione sono suvccessivi alla risoluzione della questione, che avverra' certamente entro il 2014
su questo mi gioco anche un caffe'
Ci credi davvero quando dici che è questione puramente legale e non politica?
 
Ci credi davvero quando dici che è questione puramente legale e non politica?
che c'entri la politica e' sicuro ma il punto , o merito come va di moda chiamarlo adesso, e' assolutamente legale, ed in termini legali e' stata posta la questione da IBBA che avra necessità di risposte qualificate legalmente da apparati specifici della nostra Unione.
se ci sono delle leggi vanno rispettate , ma la produzione di eventuali deroghe in passate fattispecie, potrebbe essere opposta validamente.
( e non sono di certo avvocato, fa ti)
 
che c'e'ntri la politica e' sicuro lma il punto , o merito come va di modoa chiamarlo adesso, e' assolutamente legale ed in termini legali e' stata posta la questione da IBBA che avra necessità di risposte Legali da apparati specifici della nostra unione.
se ci sono delle leggi vanno rispettate , ma la produzione di eventuali deroghe in passate fattispecie, potrebbero essere opposte validamente.
( e non sono di certo avvocato, fa ti)
La commissione (minuscolo non casuale) decide esclusivamente in via politica (del resto è il loro mestiere, non sono dei giuristi). Dopodiché iniziano i ricorsi per via giudiziaria, dove forse la legge conta un filino di più. Proprio AZ (LAI) negli anni '90 è stata vittima di una decisione politica che (forse) le è costata un posto al tavolo delle grandi. E anche le decisioni sui vari decreti Burlando (maiuscola solo per evitare fraintendimenti) prese dalla commissione sono state decisioni esclusivamente politiche.
 
per come la vedo io:


1 - poste e intesa garantiscono l'inoptato: quindi garanzia.....la garanzia serviva e serve a fornitori(Eni) e banche per questo interregno di 30gg.;

2-dal 28 non c'è il lock up, quindi i soci( quelli piccoli)potrebbero vendere il proprio diritto di opzione e quindi sarebbe l'acquirente(quale??!!) a sottoscrivere, quindi il gioco sarebbe sull'optato, non sull'inoptato, che lascerebbe Af ferma al palo!
 
per come la vedo io:


1 - poste e intesa garantiscono l'inoptato: quindi garanzia.....la garanzia serviva e serve a fornitori(Eni) e banche per questo interregno di 30gg.;

2-dal 28 non c'è il lock up, quindi i soci( quelli piccoli)potrebbero vendere il proprio diritto di opzione e quindi sarebbe l'acquirente(quale??!!) a sottoscrivere, quindi il gioco sarebbe sull'optato, non sull'inoptato, che lascerebbe Af ferma al palo!
Tecnicamente i soci non possono vendere il "diritto di opzione", possono vendere una parte delle proprie azioni dopo averle sottoscritte (dal 28 senza alcun vincolo) conseguendo il medesimo risultato economico.
 
COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEA DEI SOCI ALITALIA DEL 14 OTTOBRE 2013 DELIBERATO ALL’UNAMINITA’ AUMENTO DI CAPITALE DA MASSIMI 300 MILIONI
Roma, 15 ottobre 2013 – L'Assemblea dei Soci Alitalia in data odierna ha deliberato all'unanimità, su proposta del Consiglio di Amministrazione, un aumento di capitale di massimi 300 milioni di euro da offrirsi in opzione ai Soci in proporzione alla quota di capitale posseduta.
I soci avranno 30 giorni di tempo, a partire dal 16 ottobre, per sottoscrivere le azioni di nuova emissione.
Ai soci che avranno sottoscritto tutte le nuove azioni di loro spettanza, verrà concesso un ulteriore breve periodo di tempo, che verrà stabilito da un apposito CdA, per sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate.
Subordinatamente all’approvazione dei propri organi deliberanti, è previsto che Poste Italiane s.p.a. garantisca la sottoscrizione di complessivi euro 75 milioni dell’aumento capitale rimasti eventualmente inoptati , e Intesa Sanpaolo s.p.a. e UniCredit s.p.a., garantiscano la sottoscrizione di massimi euro 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato.
I consiglieri di Alitalia, in previsione del possibile mutamento degli assetti proprietari conseguente alla realizzazione dell’operazione di aumento di capitale, hanno manifestato l’intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell’assemblea che sarà convocata subito dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale.
Per informazioni alla stampa:
Antonella Zivillica
Responsabile Relazioni con i Media Alitalia Tel. 06-65638950
Email. ufficio.stampa@alitalia.it
Image Building
Giuliana Paoletti 335.6551356 Mara Baldessari 335.1245184 02 89011300 alitalia@imagebuilding.it

http://corporate.alitalia.it/static/upload/201/20131015alitalia-deliberato-aumento-di-capitale.pdf


Trovo incredibile che il comunicato non riporti le condizioni dell'aumento di capitale, condizioni che servono per capire il valore che hanno dato alla società.
C'è qualcosa che non bisogna ancora sapere?
 
Tecnicamente i soci non possono vendere il "diritto di opzione", possono vendere una parte delle proprie azioni dopo averle sottoscritte (dal 28 senza alcun vincolo) conseguendo il medesimo risultato economico.

non so dove trovi questa impossibilità, copio e incollo( commentario breve al diritto di società- Cedam):"E' evidente che il diritto di opzione ha normalmente un valore economico, di cui il socio può godere vendendolo......."
 
Trovo incredibile che il comunicato non riporti le condizioni dell'aumento di capitale, condizioni che servono per capire il valore che hanno dato alla società.
C'è qualcosa che non bisogna ancora sapere?
L'ho già detto alcuni post fa, la partita è appena cominciata e qualche giocatore ancora non si è seduto al tavolo....
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.